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Autore: shelefthome    17/07/2013    0 recensioni
*L'amore non faceva per lei. Lo aveva capito da come Charlie l'aveva lasciata. "Basta amore" si era detta e, in quel momento, non si aspettava di certo che comparisse una nuova persona nella sua vita.
*Niall era in pausa. Una normale pausa dal lavoro come tutte le altre. No. Quella volta sentiva che qualcosa sarebbe cambiato. Sentiva che, in quella pausa, qualcosa sarebbe cambiato. Anche se, fino a quel momento, non sapeva bene che cosa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Enchanted

“This night is sparkling,
don’t you let it go.
I’m wonderstruck.
Blushing all the way home.
I’ll spend forever wondering if you knew,
I was enchanted to meet you”
Taylor Swift  – Enchanted

Quella mattina Olivia si svegliò con il piede sbagliato. Aveva fatto l’ennesimo incubo e si era svegliata sudata e con il fiato corto. Era stanca di quei continui incubi, non aveva una notte decente da mesi ormai, e questa cosa la innervosiva sempre di primo mattino. Dalla sua piccola stanzetta, in quei momenti, poteva vedere sorgere il sole. Era uno spettacolo che ad Olivia faceva venire la pelle d’oca. La cosa che amava di più era aprire la finestra d’inverno, mettersi sotto al piumone ed osservare l’alba.
Si alzò a fatica, alzò le braccia e si stiracchiò mentre guardava l’orologio. Segnava le otto meno venti. Strabuzzò gli occhi e si rese conto che era nuovamente in ritardo e che il suo capo le avrebbe fatto una lavata di testa se non sarebbe arrivata per le otto in punto. Corse verso l’armadio, prese una maglietta e dei jeans attillati, andò in bagno e si gettò sotto una doccia gelata, ignorando i brividi che percorrevano lungo tutto il suo esile corpo. Olivia non era una brutta ragazza, nonostante lei odiasse dalla prima all’ultima sua cellula. I capelli mori e ricci le cadevano delicatamente sulle spalle fino al seno, aveva un paio di occhi verdi e un naso piccolo che risaltava particolarmente la bocca rossissima.
Uscì dalla doccia, si avvolse l’asciugamano indosso. Si asciugò velocemente e si vestì; non fece nemmeno in tempo a fare colazione che in un lampo si ritrovò in strada a correre per non ricevere un’altra sgridata. Il locale dove lavorava si chiamava “Becky’s”, dal nome della sua proprietaria, il capo di Olivia, e si trovava distante circa cinquecento metri da casa di Olivia.
Stava correndo a più non posso quando iniziò a squillarle il cellulare. “Sei una sconsiderata” le urlò la sua amica Vichi nell’orecchio “Brutto momento” le rispose Olivia prima di attaccarle il telefono in faccia. Entrò nel locale esausta e si diresse nel camerino per cambiarsi. Quando uscì si ritrovò di fronte Becky armata di uno sguardo assassino, pronta per colpirla. “Prima che tu dica qualunque cosa…la sveglia è suonata in ritardo” parlò, anticipandola, Olivia. Becky assottigliò lo sguardo e le porse una busta “Eccoti l’aumento di questo mese” “A..aumento?!” la guardò incredula Olivia. Becky mise da parte per un attimo lo sguardo atroce che aveva riservato per Olivia e i suoi ritardi e le sorrise. “Stai facendo i salti mortali in questo periodo Olivia. Te lo meriti, anche perché i clienti ultimamente chiedono sempre di te. Piaci a loro, e questo molto spesso mi è proficuo. Ora fila al bancone” le ordinò Becky riprendendo quello sguardo impassibilmente pauroso. “Grazie mille Beck”.
Ad Olivia piaceva il suo lavoro. Le piaceva socializzare con le persone, di qualunque età, le piaceva chiacchierare e le piaceva avere attorno delle persone che le volevano bene.
Stava pulendo il bancone con il suo solito straccetto che teneva nel grembiule, quando una voce maschile le chiese gentilmente “Hei bella ragazza, potrei ordinare?” lei non si girò. Ho detto che le piaceva socializzare con le persone? Pardon. Olivia non voleva problemi, e no problemi per lei equivaleva a dire no ragazzi.
“Dì pure che cosa vuoi ordinare a quel ragazzo laggiù, adesso io ho da fare” gli disse con nonchalance. “Posso sapere almeno come ti chiami??” chiese insistentemente quel ragazzo. Olivia, stufa, si girò per mandarlo al diavolo come faceva solitamente, ma appena incontrò gli occhi di quel misterioso ammiratore, si bloccò.
Li osservò bene, lei amava osservare. Osservò come quelle piccola pupilla nera non poteva minimamente infierire sull’azzurro cielo del resto di quei occhi. Bellissimi occhi, pensò poi.
I capelli biondi corti, erano leggermente tirati su in un ciuffo e il sorriso mozzafiato poteva tirar via il fiato a chiunque. “Allora?” sorrise di più lui quando notò la faccia meravigliata della ragazza che lo stava osservando. “Olivia” si limitò a dire lei.



#SpazioAutrice
Volevo un attimo scusarmi per l’improvviso cambiamento. L’altra storia, nonostante le numerose visite, non mi piaceva per nulla così ho deciso di scriverne un’altra con me come protagonista. Vi prego di scusare questo brutale inconveniente :)
Lots of love.
xx -O. 

  
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