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Autore: Altair13Sirio    17/07/2013    1 recensioni
"Mi era stato assegnato un incarico: dovevo uccidere un uomo che aveva fatto una predica contro i Templari.Quando si è presentato il momento l’ho ucciso! Il fatto è che me ne sono pentita subito!" Fiora Cavazza racconta del suo ultimo incarico da Templare e il perchè del suo tradimento. Dopo di quello, la sua vita sarà finita... Forse. Dopo essere stata salvata da un Assassino da morte sicura, Fiora comincierà una lotta tra lei e i Templari, e uno di questi potrebbe venirne coinvolto più di quanto potrebbe mai pensare. L'uomo che non fallisce mai, il Templare perfetto, sempre avvolto nel mistero. Colui che non crede a ciò in cui crede. Colui che vive la sua vita lontano dalla vita stessa. Il Lupo. "Mi dispiace per Fiora… Non avrà modo di migliorare la sua vita…"
Tutti combatteranno la loro battaglia. Fiora, Il Lupo, Ezio, Severino, Emiliana... Le convinzioni più forti vacilleranno. Chi sceglierà ciò che è giusto? E chi sceglierà ciò che crede giusto?
"E’ tenace… Non vuole morire…"
"Non morirò per mano di un Templare! "
Assassin's Creed - Rebirth -
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Ezio Auditore, Il Lupo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Assassin's Creed: The Rebirth'
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Era notte fonda. Il Lupo non era ancora tornato a Castel Sant’Angelo, e stentava a credere di essere lì, in quel momento. Aveva deciso che sarebbe andato, avrebbe mentito e sarebbe andato via, facendo perdere le sue tracce. Sapeva che probabilmente sarebbe successo qualcosa di imprevisto, ma lui aveva deciso che avrebbe fatto così. Stava attraversando il ponte Sant’Angelo. Era a metà strada, quando fra’ Ristoro comparve e gli sbarrò il passo. Il Lupo lo salutò e gli chiese di poter vedere Baltasar. Ristoro non disse nulla. Da sotto il ponte entrò Lanz, che si mise accanto al frate. I gemelli Caha e Cahin comparvero alle spalle del Lupo. Lui si guardò dietro. Era in trappola.
<< Sapete. >> Guardò Ristoro negli occhi con un sorriso sprezzante. Ristoro estrasse il pugnale, premette l’aquila e la lama spuntò. << Sei pronto a ricevere la tua punizione? >> Lanz estrasse il pugnale tenendolo di rovescio. Caha e Cahin tirarono fuori i loro coltelli. Il Lupo si guardò attorno. Scattò col polso. Lanz scattò verso di lui. Alzò il pugnale, cercando di colpire la spalla del Lupo. Quello ruotò il busto e schivò il colpo, mentre Caha e Cahin arrivavano da dietro. Caha gli infilò il coltello nel fianco destro, e Cahin gli saltò addosso, cercando di infilargli i suoi coltelli nelle spalle. Il Lupo si scansò dopo un urlo di dolore. Ristoro gli corse contro e tentò di piantargli il pugnale nel petto, ma Il Lupo gli diede un pugno col destro e lo graffiò con la lama celata. Ristoro indietreggiò. Il Lupo gli corse incontro. Comparve Lanz che gli piantò il pugnale nel fianco destro. Il Lupo sentì come una spinta all’indietro. Lanz estrasse il pugnale, si girò di scatto e lo infilò nella spalla sinistra. Lo estrasse di nuovo e attaccò di nuovo il fianco destro. Il Lupo saltò con tutta la forza che aveva e atterrò alle spalle di Lanz. Si agganciò con le braccia alle sue e lo lanciò in avanti. Lanz cadde addosso al frate. Il Lupo perdeva sangue; doveva scappare; sapeva che ormai era solo un ostacolo, per loro. Si avviò verso il bordo del ponte, ma Cahin e Caha gli apparvero di fronte: il maschio aveva le braccia alzate con i coltelli in mano, mentre la sorella aveva il coltello accanto al fianco, pronto a infilzarlo. Cahin calò le braccia e tagliò Il Lupo dalle spalle fino al ventre. Caha colpì Il Lupo nello stomaco e tirò il pugnale più avanti, aprendo uno squarcio nella sua pancia. Dai tagli uscirono degli schizzi di sangue. Il Lupo urlò, ma resistette: spinse via i due gemelli, saltò sul parapetto e si lanciò nel Tevere, mentre Ristoro gli infilava il pugnale nella schiena.
Un tonfo in acqua fu l’ultimo rumore di quella notte. Il ponte era macchiato di sangue, e i segni della lotta erano ben visibili. Lanz era stremato. Caha e Cahin, che con quelle maschere in faccia non potevano essere presi sul serio, sghignazzavano tra di loro. Fra’ Ristoro guardava il fiume con sguardo corrucciato. Poi si voltò verso i suoi compagni e disse:<< Ora sbrighiamoci! Dobbiamo ripulire la zona, altrimenti domani sorgeranno sospetti. >> E cominciarono a darsi da fare.
Il corpo del Lupo galleggiava al centro del fiume e veniva trascinato dalla corrente. Dietro di sé lasciava una scia rossa di sangue che sporcava l’acqua… La stessa acqua su cui si rifletteva la luna bianca…
E in lontananza, una lupa ululava alla luna…
E non riceveva risposta… 

   
 
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