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Autore: ShioriKitsune    17/07/2013    4 recensioni
Eccomi qui, con una raccolta di 7 one shot in onore del compleanno del nostro amatissimo (*tosse*) Sas'ke-kun! Saranno tutte collegate tra di loro, in un certo senso, e appariranno vari personaggi intenti ad organizzare una festa a sorpresa al simpaticissimo (*ancora tosse*) teme.
Che altro dire? Buona settimana del compleanno, perfido Uchiha!
#1: 6 giorni prima [Sasuke/Naruto]
#2: 5 giorni prima [Sasuke/Itachi]
#3: 4 giorni prima [Sasuke/Kakashi]
#4: 3 giorni prima [Sasuke/Sakura]
#5: 2 giorni prima [Sasuke/Naruto + Sai]
#6: 1 giorno prima [Sasuke/Orochimaru + Karin]
#7: 23 luglio: Buon compleanno, Sasuke!
[SasuNaru]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Eccomi tornata dalle vacanze!
Scrivere questa insensata one shot (prima di altre 6!) era la mia priorità. Entro la settimana però, passerò ad aggiornare anche tutte le fanfic :3
Non potevo non prepararmi in grande al compleanno della papera, quindi.. buona lettura!


* * * * *

Capitolo uno: 6 giorni prima.

 

«Baka-Naruto! A Sasuke-kun non piacciono i dolci, dovresti saperlo!».
Dall’altra parte della cornetta, Sakura sbuffò esasperata. «E dici anche di essere il suo migliore amico».
Il biondino infilò la mano nella tasca posteriore dei jeans, roteando gli occhi e nascondendo un lieve accenno di rossore che, per fortuna, quella strega non poteva vedere.
 
“Migliore amico” un corno, pff!
 
«Ho capito, ho capito! Ma non possiamo mica preparargli una torta di pomodori».
«Magari evitiamo la torta?».
«Ma che razza di compleanno è senza una to-.. oh!».
Il rumore improvviso delle chiavi nella serratura lo fece voltare di scatto. «Sakura-chan, adesso non posso parlare», sussurrò, lanciando rapide occhiate in direzione dell’ingresso.
«Sei a casa di Sasuke? Perché diavolo sei a casa di Sasuke?».
 
Perché avevo in mente di farmi sbattere su ogni superficie piana e non, curiosissima donna dagli improponibili capelli rosa.
 
«Te lo spiegherò un’altra volta».
«No! Naruto, razza di scemo, non ti azzardare a chiuder-».
Tic.
Sospirò, curvando le spalle.
«Naruto? Che ci fai qui?».
Sasuke poggiò la busta della spesa sul tavolo, guardando il compagno con occhi sospetti.
«B-beh, mi hai dato le chiavi e hai detto che potevo entrare quando volevo, e quindi ho pensato di..-».
«No», corresse subito l’altro, inchiodando le iridi color ossidiana in quelli cielo di lui. «Tu ti sei preso le chiavi di casa e tu hai deciso di poter entrare quando volevi. Io non avrei mai commesso una pazzia del genere».
«S-sì, ma..».
 
Sbaglio oppure oggi sembra più irritabile del solito?
 
Naruto sbatté le palpebre, cercando con poca convinzione di scrollarsi quello sguardo penetrante di dosso. «Qualcosa non va?».
Ah! Colpito e affondato.
L’Uchiha cambiò espressione, aggrottando la fronte e sporgendo leggermente il labbro inferiore. «No, usuratonkachi. Va tutto benissimo. A parte te che mi stai fra i piedi, ovviamente».
Il biondo abbassò le palpebre, riprendendo in seria considerazione l’idea di organizzare a quello psicopatico una festa a sorpresa.
 
Tsk, razza di teme.
 
«Non ci credo!», borbottò, incrociando le braccia al petto e facendo un passo verso di lui.
A quell’improvvisa vicinanza, Sasuke si ritrasse abbassando lo sguardo.
«Né, dobe, lasciami in pace».
«Non finché non mi dici chi devo picchiare».
Naruto si aprì in un grosso sorriso quando il moro lo trafisse con uno sguardo omicida. Sapeva benissimo quanto l’altro odiasse che qualcuno cercasse di difenderlo, facendolo sentire debole.
«Non dire stronzate!», iniziò, poi riabbassò lo sguardo e sospirò. «È che..».
Quello che l’Uzumaki credette di vedere il secondo dopo fu in grado di fargli sgranare gli occhi.
 
Quello sulle sue guance è rossore?
 
Scosse la testa, come a volersi togliere dalla testa quell’assurda immagine.
 
No, devo essermelo sognato.
Per forza.
 
«Avanti, parla».
Sasuke sbuffò. «Oggi in facoltà mi sono trovato faccia a faccia con Ino e Shikamaru. Appena mi hanno notato hanno cambiato strada senza neanche salutarmi», borbottò. «Ma non è questo. A me non importa niente di loro. Di solito sono io ad ignorarli, quindi..», si strinse nelle spalle.
 
Oh, teme, non ti stanno ignorando! Stanno solo evitando di parlarti per non farsi scappare null- oh, devo stare zitto anche io. Magari dovrei fare come loro..
 
«Se dici che non è questo, cos’è quel muso lungo?».
Sasuke alzò lo sguardo, studiandolo attentamente e in silenzio per una manciata di secondi. Secondi in cui Naruto temette davvero di aver iniziato a sudare freddo.
«Nulla. Naruto?».
 
Oh merda.
 
«S-sì?».
Altro sguardo omicida. «Cosa mi stai nascondendo?».
«Io? N-niente!».
 
Respira, respira. Non può costringerti a parlare, non ne ha il potere. E non distogliere lo sguardo o capirà che nascondi qualcosa!
 
«Mhm».
«”Mhm”, cosa?».
L’Uchiha fece passo verso di lui, costringendolo contro la parete. «Nulla, pensavo».
«E per p-pensare hai bisogno di b-bloccarmi contro il m-muro?».
Quel ghigno malefico di cui l’Uzumaki aveva puro terrore fece la sua comparsa sul viso dell’altro. Gli afferrò la spalla, voltandolo e schiacciandolo tra il muro ed il suo corpo, facendo pressione col bacino. «No, ma mi piace farlo. Inoltre, suppongo che tu fossi qui per questo, giusto?».
Il biondo deglutì, avvertendo la bocca dell’altro sul suo collo.
 
Sasuke che prende l’iniziativa = Sasuke che vuole costringermi a parlare. Oh, accidenti, stavolta sono fottuto sul serio. Devo trovare una soluzione.. al più presto!
 
«Sas-, mmh, smett- nh.. Sas’ké!».
La mano che l’altro stava avvicinando alla zip del pantalone si bloccò di scatto, e l’Uchiha sbuffò irritato. «Qual è il problema? Non vuoi fare sesso?».
 
Oh, si che lo voglio. Ma tu cercheresti di estorcermi informazioni e non posso permettermelo..
 
«Vorrei, ma..».
«..ma?».
 
Inventa qualcosa, inventa qualcosa al più presto.
 
«Ho le mie cose».
Entrambi, guardandosi in faccia, sgranarono gli occhi.
 
Cazzo! Cazzo! Peggio di così non poteva andare..
 
«Le tue.. cose?».
Divertimento, irritazione, sospetto: ecco ciò che apparve sul viso del moro in ordine cronologico.
«Beh sai, una volta al mese e bla bla bla..».
Naruto iniziò a girare intorno al tavolo, osservando la vena sulla fronte di Sasuke che iniziava a pulsare pericolosamente. «Dobe, i maschi non hanno il ciclo».
 
Lo sa anche lui!
 
«C-chi ha parlato di ciclo? Io intendevo le.. emorroidi».
L’altro si bloccò di colpo. «Emorroidi?».
«Già, brutta faccenda». Assunse una faccia disgustata e dolorante. «Meglio non parlarne o tornerà a farmi male».
Negli attimi di silenzio che seguirono quel momento, il biondo pensò sul serio che l’Uchiha stesse per ucciderlo.
Deglutì a vuoto. «Adesso devo andare».
«Ah sì? E dove pensi di andare?».
Quella voce. Quella voce bassa e roca metteva così paura che, al diavolo i convenevoli, se la sarebbe data a gambe urlando.
«A casa. E ho anche fretta, sai com’è, quindi..». Con un ultimo slancio raggiunse l’ingresso, afferrando la maniglia senza staccare gli occhi da dosso al nemico. «Ciao!».
Il secondo dopo era fuori.
 
Pericolo scampato.
Beh, momentaneamente.
Perché tocca sempre a me rischiare la vita, anche per una festa a sorpresa?

   
 
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