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Autore: Lightheaded    17/07/2013    1 recensioni
"Non sono molto brava a raccontare storie ma come ogni buona storia, sará meglio che io parta dall'inizio e l'inizio é all'apice del potere di Voldemort"
E se Harry avesse ucciso Voldemort al quinto anno? Il sesto anno come sarebbe stato?
Nuovi guai, vecchi ricordi e il confine tra bene e male sembra sempre più sottile.
Beh, questa è la mia originale versione (almeno me lo auguro!) con un nuovo personaggio che spero vi piaccia!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da VI libro alternativo
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Ciao a tutti intanto grazie per aver aperto la pagina!
Premetto che il titolo è un frase di una canzone dei Linkin Park, gruppo che adoro.
Come detto nell'introduzione ho ambientato la storia nel sesto anno,
Spero la troviate quantomeno originale!Commentate se vi va!
Buona lettura!
Lightheaded


La guerra era finita.
L'ultimo anno iniziava con una calma innaturale e con un'apprezzatissima ordinarietà. Nessuno fissava con orrore i giornali, nessuno guardava con aria triste il soffitto incantato pensando ai cari fuori da Hogwarts.
Per Harry il trionfo più grande era che finalmente tutti, esclusi i Serpeverde, chiamavano il Signore Oscuro con il suo nome.
Alla fine la gente si era decisa a chiamare ogni cosa con il suo nome, cosa a cui aspirava da tempo Silente.
Per Ron la rabbia verso i restanti Mangiamorte si era riflessa nello sguardo con una vena cupa, forse quell'anno avrebbe riportato a galla almeno un po' della sua allegria.
Per Hermione era confortante trovarsi in una Hogwarts così accogliente, con Ron che le stringeva dolcemente la mano. Era servita la guerra per unirli, pensò per un attimo con un pizzico di ironia.
E se da una parte i Grifondoro si sentivano sollevati e ottimisti, i Serpeverde all'altro capo della Sala Grande sembravano quasi a disagio, pensierosi.
Niente più aria di sfida, solo l'atteggiamento superbo era rimasto nella maggior parte delle serpi.
Ma non era tempo per pensare al passato, quel giorno era una svolta, un nuovo inizio per tutti.
Il Prof. Silente si alzò, come richiesto dalla tradizione, per aprire con le sue parole il nuovo anno scolastico. Pareva commosso, ma la sua compostezza fu esemplare.
"Buonasera a tutti voi, studenti di Hogwarts" esordì con la sua voce limpida "Potrei dire molto, ma credo che i fatti che ci portano qui oggi dicano molto più di qualsivoglia sermone.
Mi auguro che quest'anno la pace regni su questa scuola e su di voi, ragazzi." proseguì, e per un attimo il suo sguardo si perse sul tavolo rosso-oro.
"Direi di procedere con l'appello" concluse mentre gli imponenti portoni di legno si aprivano con un sonoro cigolìo.
La fila di ragazzini faceva sempre effetto a quelli che stavano per concludere, facevano venire in mente quando si era al posto loro, spaventati dall'imponente struttura del castello e.. da Hagrid.
Alcuni ragazzi aguzzarono la vista, il primo a far notare un'anomalia fu un Serpeverde.
«Ma quella non può essere del primo anno» dichiarò incredulo Theodore Nott, scuotendo la testa e facendo ondeggiare i suoi capelli scuri.
Una ragazza che poteva esser loro coetanea chiudeva la fila di ragazzini.
I capelli corvini erano lisci e andavano poco sotto le spalle, gli occhi scuri erano penetranti come due magneti sul viso dai lineamenti delicati e dall'incarnato cinereo.
La bocca sottile le dava un ulteriore tocco di eleganza. «A me sembra una perfetta per Serpeverde, che ne dici Draco?» disse Blaise sogghignante.
Lo sguardo curioso di Draco, spinse Nott a intromettersi con tono spiccio.
«Quel portamento sa molto di maghetta purosangue»
«A me sembra piuttosto a disagio, piantatela di fare le pettegole.» disse Draco.
«Ma a chi importa. In ogni caso ora lo spiegheranno, no?» si intromise Pansy, che era rimasta in silenzio piuttosto infastidita da tutto l'interesse che sembravano attribuire i Serpeverde alla nuova venuta.
Fu la McGranitt ad alzarsi per chiamare in ordine coloro che dovevano sottoporsi all'attento esame del cappello parlante.
«Prima di iniziare con l'appello vorrei interrompere questo brusìo chiarendo che la prima della lista entrerà al sesto anno, ha studiato a casa fino all'anno scorso.» spiegò la vice-preside infastidita dal chiacchiericcio.
«Alexis Brixton» chiamò neutra la prof.ssa, mentre con fluidità la giovane sconosciuta si apriva la strada tra i ragazzini e raggiungeva lo sgabello.
Dopo essersi seduta il cappello venne adagiato sulla sua testa con delicatezza.
«Serpeverde!» esclamò il cappello dopo pochi secondi.
La ragazza non cambiò espressione, evitò accuratamente tutti gli sguardi dei presenti e si diresse al tavolo delle serpi lasciando che la tradizione dell'assegnazione della casa procedesse come di consueto.
Blaise si spostò spintonando il suo amico Theo e creando uno spazio.
«Vuoi sederti qui?» chiese ammicando al posto libero al suo fianco. La ragazza fece un lieve sorriso, dal suo sguardo traspariva del vago stupore.
Ringraziò con voce soave e si sedette con grazia. Draco la guardò di sottecchi, mentre si fingeva concentrato sull'assegnazione delle case.
«Alexis, giusto?» esordì Blaise.
Lei annuì, sembrava che lo sguardo insistente di Zabini la mettesse a disagio. «Io sono Blaise, lui è Theo e.. » iniziò Zabini tendendole la mano.
«Avrà tempo di fare conoscenza, possibile che devi stressare l'esistenza di chiunque ti capiti a tiro..?» chiese Malfoy, annoiato dalla parlantina continua.
«E lui è Draco Malfoy» aggiunse con uno sbuffo Zabini.
«Piacere» disse Malfoy sprezzante.
«Non lo sembra» disse Alexis con un mezzo sorriso.
Draco la guardò interrogativo. «Non sembra che ti faccia molto piacere» spiegò la ragazza guardandolo negli occhi per un lungo istante.
Lui rimase di stucco. «No, io veramente..» cercò di spiegare
«Lascia perdere, Alexis. Draco non è per le maniere gentili» lo interruppe Pansy senza degnarlo di uno sguardo per poi presentarsi alla nuova venuta.
Draco non aprì più bocca per l'intera serata, dall'estate precedente la sua lingua biforcuta di serpe che lo rendeva così ammirato e al contempo odiato aveva lasciato il posto a tanti toni cupi e di lamento. Non aveva più voglia di quella gente, che nel bene o nel male lo faceva sentire SBAGLIATO, così finiva anche per essere scortese con gli altri.
Non che a quel punto potesse importare qualcosa, però un minimo doveva smettere di essere così pesante, persino i suoi genitori se ne erano lamentati. Sbuffò quando a cena ultimata si sdraiò sul morbido letto della camera da letto verde-argento.
«Alexis è..» esordì Blaise «scopabile» concluse Nott.
«E non solo una volta» disse Blaise ghignante.
Draco sospirò, ma una mezza risata per il comportamento dei suoi compagni gli sfuggì istintivamente.
Il mattino dopo Malfoy si svegliò riposato e, nonostante tutto, tranquillo. In fondo, alle occhiate dei non-serpeverde si era abituato da tempo, e poi ora non c'era nessun Signore Oscuro a ricattare lui e i suoi cari.
Come sempre lui e Blaise arrivavano all'ultimo nella Sala Grande per la colazione, finendo puntualmente per essere costretti a sgranocchiare qualcosa di fretta.
Quando arrivarono nella sala Pansy era come sempre dedita al pettegolezzo, il suo hobby preferito, con il suo gruppetto.
Da sola in un angolo Alexis stava finendo il suo succo di zucca distrattamente, intenta a leggere un vecchio libro. Blaise fece un cenno d'intesa a Draco e si avvicinò alla ragazza con fare baldanzoso.
«Ciao Alexis, mattiniera a quanto vedo!» esclamò facendola sobbalzare.
Chiuse il libro e lo mise in tasca, anzichè nella borsa, incuriosendo Malfoy più di quanto il biondo pensasse.
Si autocommiserò pensando che doveva annoiarsi davvero molto per interessarsi a quei particolari insignificanti.
«Ciao ragazzi.. Temo siate voi ad essere un po' in ritardo» rispose con un vago ghigno sul viso delicato.
Blaise stava per rispondere, ma la McGranitt si intromise facendo apparire i loro orari.
«Signorina Brixton sono molto felice di vedere che sta facendo conoscenza, mi raccomando cerchi di creare intesa anche con il resto della scuola» disse la vice-preside con un mezzo sorriso senza degnare gli altri due di un solo sguardo.
«Prima ora: pozioni. Vieni con noi, Alexis?» chiese Blaise con gentilezza porgendole la mano.
Lei gli sorrise ma si alzò da sola e rispose solamente con un cenno d'assenso.
«Sei mai stata ad Hogwarts prima d'ora?» chiese Draco accantonando le maniere indelicate.
Lei si guardava intorno quasi stupefatta di ciò la circondava. «Sì, ma non l'ho girata tutta. Qui per esempio non sono mai venuta.» rispose la ragazza
«A proposito, quando tornate nella sala comune potreste dirmelo? così magari riesco a memorizzare meglio il percorso. Oggi sono arrivata alla Sala Grande per pura fortuna» aggiunse poi Alexis guardando Draco per un solo attimo prima di tornare a guardarsi intorno.
Blaise rispose con un «Certo» pieno di enfasi mentre Draco si limitò ad annuire.
Arrivarono nell'aula che i posti scarseggiavano, ormai quasi tutti avevano preso posto.
Come gli anni precedenti Grifondoro e Serpeverde condividevano diverse ore di lezione settimanali, ma la divisione della classe era netta. Pansy aveva tenuto il posto a Draco e Blaise, mentre per Alexis l'unica soluzione era andare in prima fila dove il famoso trio Grifondoro aveva lasciato un posto libero.
Hermione Granger la guardava con diffidenza, non doveva avere un gran rapporto con le serpi, eppure Alexis non aveva alternative. «Vieni qui!» esclamò Blaise attaccandosi a Malfoy pur di crearle uno spazietto.
«Non si fa stare stretta una signorina, Zabini!» esclamò il professor Lumacorno entrando in aula.
«Prego cara, vai pure di fianco alla signorina Granger ti assicuro che non morde.» aggiunse con ironia.
Alexis, piuttosto imbarazzata, si andò a sedere e si presentò con educazione alla Grifondoro.
La Granger ne rimase piacevolmente colpita e le strinse la mano in amicizia, mentre il professore controllava che i presenti ci fossero tutti.
Quando la pozione di quella lezione apparve ad Alexis sfuggì un piccolo sorriso: era una pozione che conosceva piuttosto bene. Aspettò che la ressa dall'armadietto degli ingredienti scemasse prima di andare a prendere ciò che le serviva.
Si mise al lavoro con tranquillità mentre al suo fianco Hermione era molto concentrata, non sembrava molto in vena di chiacchiere. Dall'altro lato della riccia, Harry e Ron parlavano tranquillamente delle vacanze.
«A dicembre potremmo fare di nuovo una settimana in giro per uno stato europeo, noi quattro» propose Ron.
«Per me va bene, ma niente città d'arte!» rispose Harry con un cenno d'intesa.
Hermione doveva averli fatti impazzire. Alexis invidiava quel loro legame così forte e così.. naturale. Tutto era semplice tra di loro.
Sospirò mentre mescolava il suo intruglio color prugna.
La fine delle due ore fu un sollievo. La Neo-serpe aveva ascoltato con invidia tutte le chiacchiere dei Grifondoro sulle loro vacanze e sulla loro tranquilla estate.
Lumacorno passò tra i calderoni, talvolta schifato, talvolta con un mezzo sorriso indecifrabile.
«Questa è molto buona signorina Brixton, praticamente perfetta.» disse una volta dato un occhiata al risultato della ragazza.
«Venti punti a Serpeverde!» esclamò poi tra lo stupore generale.
Dopo aver assegnato Dieci punti a Grifondoro per il discreto risultato della Granger i ragazzi furono congedati e si diressero a due ore di trasfigurazione.
Hermione l'aveva guardata con un tale sguardo che Alexis se ne sentì trafitta. Aveva appena superato la più brava del suo anno. Doveva averla colpita nell'orgoglio.
Nel pomeriggio, visto che non aveva lezione, Alexis si diresse nel parco.
L'aria era già frizzantina ma non faceva ancora così freddo da non poter uscire. Camminò senza pensare a dove si stava dirigendo, pensando semplicemente ad allontanarsi dalla ressa di studenti che volevano godersi la bella temperatura.
Arrivò al lago e poi decise di tornare a breve sui suoi passi, guardare il suo riflesso increspato dall'acqua non le piaceva.
Si guardava i piedi pensando alle lezioni dell'indomani, mentre qualcuno entrò nel suo campo visivo.
«Alexis» fu il saluto rigido di Malfoy.
«Draco» rispose la ragazza con un lieve cenno.
«Non pensavo fossi tipa da passeggiate in solitaria. Avevo capito che il tuo senso dell'orientamento era piuttosto scarso»
«in effetti lo è, soprattutto al chiuso. Eri in pena per me, Draco?»
«Non direi, in realtà adoro camminare quando il tempo è mite. A quanto pare non sono il solo» .
«Così sembra» rispose Alexis sorridendo, scosse la testa divertita e i suoi lunghi capelli corvini si mossero sinuosi mentre il sole pallido le accarezzava la pelle diafana.
«Io rientro, hai bisogno di una guida per la Sala Comune?» chiese Draco con un mezzo sorriso.
Si sentiva straordinariamente tranquillo, che fosse l'aria frizzantina o il verde del parco, qualcosa lo faceva sentire in pace con se stesso.
Il tragitto fu molto rilassante, c'erano continue frecciatine, ma non c'era cattiveria. La conversazione fluiva tranquilla.
«Se avrai ancora bisogno, non esitare a chiamarmi» disse Draco scoppiando a ridere.
«Che cavalier servente di dubbio gusto. Non ci si mette a ridere quando si fa un offerta d'aiuto» osservò Alexis senza riuscire a trattenere il sorriso.
«Sembrate due bambinetti al parco giochi» si intromise la Parkinson, arrivata alle loro spalle stranamente da sola.
«Come mai sola Pansy?Non hai trovato nessun gustoso gossip di cui parlare in giro?» chiese Draco sprezzante.
«Forse l'ho appena trovato» rispose Pansy con un sorriso malizioso.
«Ti vedo nervoso, Draco. Quando c'ero io nel tuo letto eri decisamente più rilassato." rispose Pansy ghignante lasciando gli altri due ragazzi in un imbarazzante silenzio. Ci furono diversi istanti di esitazione prima di entrare nei Serpeverde.
«Grazie per avermi accompagnato» disse Alexis freddamente, congedandosi.
Entrarono nella Sala Comune a testa alta, tra gli sguardi indagatori delle altre serpi in particolare di Pansy impegnata in un fitto chiacchiericcio con Theo Nott, un'altra serpe dalla sfrenata passione per i pettegolezzi.
Alexis si diresse nel dormitorio femminile e si mise a leggere, addormentandosi qualche ora dopo senza cena.

Quando si svegliò era notte inoltrata, sapeva che il castello sarebbe stato deserto e per questo le venne in mente di fare un giro, uscire da quel letto caldo e morbido per godersi il fascino di Hogwarts quando nessuno poteva disturbare la quiete.
Scese in punta di piedi cercando di non svegliare quella pettegola di Pansy, talmente pettegola che avrebbe potuto dire in giro che la secchionissima Alexis Brixton tradiva la sua nuova fiamma Malfoy con un pirata piombato dalla finestra.
Doveva avere una vita davvero insignificante.
Uscì nel silenzio tombale della sala comune per dirigersi nei corridoi. Era piuttosto tranquilla, sapeva di essere sola, camminava con il suo passo elegante e silenzioso.
«Alexis che ci fai a quest'ora in piedi?» chiesi la voce fredda di Piton.
«Buonasera professore. Non riuscivo a prendere sonno.» rispose la ragazza rilassata.
«E come mai stai andando nell'ufficio di Silente?» chiese l'uomo con tono preoccupato.
«Onestamente non era la mia meta, stavo vagando senza pensare.» rispose sinceramente la ragazza.
«Lei sta andando da Silente?» chiese poi, a sua volta curiosa. Lui annuì.
«Torna a dormire Alexis» disse poi asciutto. Non era da lui mostrare preoccupazione e la ragazza si accigliò.
«Qualcosa non va?» chiese il prof. Silente arrivando dal corridoio del suo ufficio.
«Nessuno riesce a dormire, stasera» commentò Piton.
«Devo parlarle Signor Preside» aggiunse poi guardandolo allarmato.
«Stavo girovagando» rispose Alexis con una scrollata di spalle.
Il Preside trafiggendola con il suo sguardo paterno, le fece capire che era ora di tornare a letto.
«Buona notte» disse solo la ragazza cercando di tenere bene a mente il percorso da fare per tornare nella sala comune delle serpi.
Prima di addormentarsi pensò che qualcosa nel comportamento di Piton non l'aveva convinta.



Bene questo è il primo capitolo, spero vi piaccia! Grazie per averlo letto, e se vi va recensite!
  
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