Era il 5 anno che saliva su quell’espresso, quell’espresso che l’avrebbe portata nella fantastica e magica Hogwarts, al suo caro letto a baldacchino morbido e al parco, al fantastico parco di Hogwarts, con i suo splenditi ciuffi di erba, gli alberi che si muovono al vento, con le piccole foglioline che si toccano e procurano quel bellissimo suono che da tanta pace!!!
Anna era seduta sul sedile, con le gambe accavallate, e guardava fuori dal finestrino, lo scompartimento aveva la porta aperta e un gruppo di ragazze del prossimo primo anno passò davanti, sentì i loro sguardi addosso, e le sentì ridacchiare dicendo
- wow i ragazzi a hogwarts, sono tutti così carini?!!-
Anna si girò e le guardò scappare via,
perché la prendevano sempre per un ragazzo?,
perché non c’erano dubbi sul fatto che si riferissero a lei, lei era l’unica seduta in quello scompartimento, perché tutte e due le sue più care amiche erano diventate prefette….e lei no.
Anna era alta, un po più alta della media, con i capelli neri corti e gli occhi azzurri colore dell’acqua, il fisico atletico, era una brava studentessa e una leale amica, ebbene si, lei una leale….tassorosso.
Leale=che mantiene le promesse; che odia le finzioni e i tradimenti
Si cambiò di abito mentre il treno rallentava, scesa dal treno e si sentì chiamare, era Susan
-Anna, Anna, siamo qui, dai vieni!!!-
-Si eccomi-
Dietro di lei passarono le ragazzine di prima che la guardarono, e la più fighettina disse
-ma è una ragazza, cavolo, non me ne ero accorta!!-
Susan e Joanne erano le sue migliori amiche e le stavano raccontando le novità dei prefetti sedute ai tavoli, con lo stomaco brontolante , quando la professoressa Mc Granitt entrò nella sala grande con in mano il cappello parlante e con il seguito dei ragazzini che dovevano essere smistati, Anna guardò quei piccoli scriccioli passare, anche lei era stata così piccola?
Per forza si, e ricordava benissimo quando il suo nome fu chiamato dalla professoressa: “Smith, Anna” ( un nome più comune si può??) si era seduta sullo sgabello e il cappello le aveva parlato, “vedo coraggio e forza, voglia di confrontarti e lealtà molta lealtà, in Grifondoro staresti molto bene ma anche in Tassorosso potresti avere un futuro, mmm, cosa scelgo?? Credo che il tuo futuro sia nei…TASSOROSSO”
Da allora non aveva avuto dubbi lei era una Tassorosso,
(O
forse è a Tassorosso la vostra
via, dove chi alberga è giusto e leale: qui la pazienza
regna infinita e il
duro lavoro non è innaturale.)
il giallo era il suo colore, aveva coraggio si.. per affrontare le dure giornate di studio forse, ma di certo non il coraggio come i Grifondoro
(Forse è a Grifondoro la vostra via, culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato e cavalleria fan di quel luogo uno splendore.)
lei non sarebbe mai potuta essere una Grifondoro, non poteva di certo essere più diversa da loro: i malandrini.
I quattro ragazzi che
ormai simboleggiavano da ben 5 anni
i tipici Grifondoro, e di cui la casa ne andava fiera sembra,
(forse
tranne
la Professoressa???!!!)
loro belli, alti,
simpatici
(insomma??!!)
che con
aria spavalda si pavoneggiavano, sempre pronti a infrangere le regole,
in giro
per i corridoi, con l’adorante seguito di ragazze , blah,
Anna odiava quel
genere di ragazza, possibile che non riuscissero ad avere un po di
orgoglio per
loro stesse? Sempre a sbavare dietro a Black o Potter!!!
Finita la cena Anna andò nel suo caro dormitorio, con le sue amiche ridendo e scherzando come sempre loro riuscivano a farglielo fare. Entrarono nella sala comune, andarono nella loro calda stanza, che bello, il suo letto!!! Finalmente.
E' la mia prima FF che scrivo, spero che vi piaccia, sono molto "agitata" per aver pubblicato questa mia storia, ma molto orgogliosa di me stessa.
sono ben accette tutti i vostri pensieri in riguardo!!!
grazie
grazie
vostra
sara_delfina