Yogurt alla
Fragola
Lo Yogurt ha funzionato.
Almeno che non stia sognando o non mi ritrovi in uno di quegli
infiniti mondi paralleli…. Aspettate:…e se davvero gli alieni mi avessero
rapita?
No andiamo!!
Allora, lo yogurt alla fragola ha davvero funzionato, alla fine.
Pensò solo quello mentre quel giubbotto
si allontanava da lei borbottando scocciato.
E il cuore semplicemente le battè a
mille.
Una sensazione di calore, di puro calore, la inondò da capo a
piedi.
Si ritrovò ad abbracciare quel pallone sgonfio tra le mani.
Una Yolei Inoue innamorata.
Così semplicemente innamorata.
-Ehy, Daisuke il pallone?-
Taichi si fermò sul posto sopracciglio corrugato.
-Quel maschiaccio laggiù, l’ha sgonfiato ed io me ne torno a
casa.-
Molto innamorata e molto arrabbiata.
-Io avrei sgonfiato
che cosa?!?-
Ma neanche si era fermato per rimbeccarla, lui.
E allora scavalcò proprio come un maschiaccio –lui adora i maschiacci allora?- quel
muretto e quasi inciampò un paio di volte, prima di trovare un po’ di equilibrio.
Stupida Yolei… ecco cosa succede a non fare mai educazione
fisica a scuola!
Oddio.. sono sicura di aver sentito
veramente quelle parole?
Aspettami ti prego…
Davis… Davis…
-DAISUKE!!-
Si liberò del guscio di cuoio che andò dritto sulla faccia di Taichi
che naturalmente non ringraziò, anche se la sua domanda era stata esaudita.
-Fermati immediatamente, aspetta Davis!!-
Quel brutto muso davvero pensa di scappare così da me?
No, assolutamente no, lui deve sapere che io…
-Daisuke!-
Quel nome lasciò di nuovo le sue labbra mentre,
lei cominciava a correre verso quella schiena che a quell’appellativo aveva
fermato leggermente i suoi passi.
Voltati.
Tu devi sapere che io…
Che io ti…
E accidenti fermati così mi verrà un colpo!
Si morse il labbro Yolei e non guardò nemmeno più quella terra
battuta, dove minacciosa si ergeva una pietra.
E Yolei era sempre Yolei.
La solita imbranata e sfortunata che però sorride sempre, malgrado le avversità. Forse lei non sapeva che quella era
la caratteristica che tutti, le invidiavano.
Anche se detto francamente in quel momento avrebbe
solo voluto scoppiare piangere.
Il suo piede colpì quindi quel sasso e i suoi occhi inquadrarono
il “pavimento di terra” dove sarebbe atterrata di li a
poco.
-Davis…!- lanciò di nuovo quel nome nell’aria con fare
minaccioso e lui -e i suoi occhi castani- si fermarono a guardarla.
Yolei sorrise però mentre inciampava.
Aveva visto una sorta di paura e di preoccupazione in quelle
iridi e quasi, quasi, dimenticò perfino che stava cadendo poco elegantemente…
come al suo solito.
È possibile che io debba sempre fare la figura dell’imbranata e
della scema?
Perché proprio davanti ai suoi occhi?!
E questi maledetti occhiali che mi scivolano sempre giù dal
naso!
Perché!??
Poi però qualcosa fermò il suo moto.
Sgranò stupita gli occhi, intanto che anche gli occhiali si
fermavano sul naso dritto.
Battè le palpebre e si guardò la vita dove un braccio, aveva
fermato la sua caduta.
E lo sguardo dorato andò a cercare il volto del suo salvatore.
-Ken..?- bisbigliò incredula.
Già. Come il principe azzurro delle favole che arriva sempre a
salvarla dal pericolo.
Ma il cuore si rifiutò di battere più veloce.
E gli occhi andarono in cerca di pupille castane.
-Daisuke…-
Bisbigliò mentre quello le
lanciava uno sguardo bruciante.
Poteva vedere l’ira in quelle pupille e lei si sentì male.
Non penserai mica che io… abbia deciso di cadere qui a posta,
ananas!
Avrebbe voluto dirglielo ma la frase le
morì in gola.
-Tutto bene Yolei?- e la voce dell’Ichijouji arrivò a
confonderla maggiormente.
-Ah?! Cosa??!- Si alzò in piedi
sistemandosi gli occhiali e dandosi una pulita ai jeans. -Ah! Si grazie!- bofonchiò in preda al panico.
Certo che potevi anche lasciarmi cadere Ken!
Mai a farti gli affari tuoi, tu!
Il castano sogghignò leggermente.
-Ztè. Sarai contenta ora.-
Serri i pugni. E ti mordicchi il labbro inferiore guardando
verso il cielo.
-E di cosa genio!! Avrei dovuto
schiantarmi per terra, vero?!-
-Bhe, non mi sembra che tu sia caduta.-
-Vuoi mettere!? Perché diavolo non vi
siete mossi prima tu e quei piedi a banana?!-
-Che ne sapevo io che l’unico sasso che c’è sulla faccia di
questo parco, l’avresti preso tu?!-
-E tu non potevi fermarti prima, quando ti chiamavo?!-
Lui sbuffò. Un lieve vapore lasciò le sue labbra scarlatte.
Ho voglia di baciarlo.
Arrossì imperdonabilmente per quel pensiero.
Ho voglia di baciare quell’idiota, che mi ha fatto mangiare
anche dello stupidissimo yogurt rosa!!
-Ma guardati sei tutta rossa! Che c’è vuoi cadere di nuovo, vero?!-
No forse, avrebbe solo dovuto prenderlo a pugni.
-Sei uno stupido!- gridò con tutto il fiato che aveva in corpo e
il cuore faceva male, maledettamente.
-Tu un’idiota! E
lasciami perdere d’oggi in poi!- sbottò invece l’altro di rimando.
-Bene! Contaci!-
-Bene!-
Lei strinse gli occhi, delusa. Crucciò le sopracciglia e si
incamminò lenta verso casa… perché anche le cose più semplici sono sempre le più complicate?
-Stai appendendo vischio dappertutto.-
Sora scosse il capo, turbata poi dalla risatina che lasciava le
labbra della sua migliore amica.
-Così quel tonto di Izumi, mi dovrà baciare per forza! E se mi
darà un semplice bacio sulla guancia, giuro che lo uccido con le mie mani…!-
-Ma metterlo anche sopra la porta del bagno è esagerato!-
Mimi assunse un’aria quasi malefica. –Che vuoi? Gli invitati
prima di sedersi a tavola non vanno a lavarsi le mani?!-
Stavolta un’altra risata, quella di Yolei invase l’aria.
-Oh.. Mimi io ti adoro!-
Vorrei davvero assomigliarti un po’!
È incredibile riesce a far stare bene gli altri, anche nei
momenti peggiori. Ma infondo anche Matt, Sora… tutti i digiprescelti hanno
questa caratteristica. E forse chi lo sa proprio per questo la nostra amicizia
continua a durare nel tempo… sono stata molto fortunata ad incontrarli.
Tutti.
Sospiro.
Daisuke.
Quel nome ancora una volta andò a intasare la sua mente, come
era successo giorni e secondi dopo quel fatidico momento al parco.
Ed oggi si sarebbero rivisti.
-Daisuke…-
E se non mi lasci finire le frasi che ho da dirti: altro che
Izumi farai tu, una brutta fine!!
Accidenti… ed io che gli ho anche comprato un regalo….
Un pallone da calcio come quello che ha rotto… sono pazza vero?! Che per comprarlo: che figura grama!!
Chi sospettava che quel pallone mi sarebbe sfuggito di mano, sotto lo sguardo
del commesso che mi guardava divertito…?! Accidenti… e
per fortuna che non ho tramortito nessuno…
Perché per quanto tutto questo sia incredibile: io
mi sono innamorata di te: Daisuke Motomiya! E questo sarà senz’altro un
Natale diverso!
-Ehy a proposito… Ci credi se ti dico, che non ha voluto nemmeno
accettare una scommessa contro di me?-
Takeru blocca il mio respiro… che cosa ha detto?
-Cosa?-
-Daisuke. L’hai sospirato poco fa e non te ne sei nemmeno
accorta?-
Divento rossa. Non c’è che dire adesso non riesco nemmeno a
controllare più la mia linguaccia.
-Oh… io non stavo pensando a lui!-
Takeru si mette a ridere poggiandomi una mano sulla spalla.
–Yolei, sei davvero una grande!-
A mio malgrado mi ritrovo a sorridere per quel complimento.
-Forse avrei fatto meglio a non venire però.-
Takeru smise di ridere e si ritrovò a guardarla serio. –Ma che
vai blaterando? Che vigilia sarebbe stata senza di te? No, te lo avremmo
impedito tutti quanti!-
-Si però.. dopo quello che ci siamo
detti…-
I problemi di una persona del gruppo diventano i problemi di
tutti. Così mi rigenerano le parole rassicuranti di Takeru, che mi leggono
dentro.
-Guarda che gli è passata da un pezzo
la cotta per Hikari.-
Lo guardo sconvolta. È eccezionale quel biondo da strapazzo.
Come tutti lì dentro.
-Uhm… non ne sono poi così convinta…!-
-Credo che abbia sempre idealizzato Kari senza poi vederla
veramente. Sai a cosa mi riferisco, no?-
Annuisco.
Certo che lo so.
Sorrido.
-È così facile innamorarsi delle illusioni!-
-Bhe a volte ci innamoriamo delle illusioni, per non vedere che
la realtà e milioni e milioni di volte più bella.-
Sora è o no la digiprescelta dell’amore?
-Ehy un applauso a mia cognata!- Takeru ride di cuore, per il
rossore che adesso si è impadronito delle guance della Takenouci.
-Stavate parlando di me??- Ed ecco che
arriva Taichi a intromettersi provocando l’ilarità di Cody…
Accidenti la stanza si sta riempiendo…
I miei occhi viaggiano, il cuore incomincia a battere e i
pensieri mi affollano così tanto la mente che penso che fra poco scoppierò…
Forza e coraggio.
Occhio alla porta e cerca di combinare guai per una volta nella
tua vita Yolei.
Ed ecco all’opera Mimi Takikawa, che come una prestigiatrice fa
comparire dal nulla un vischio – in realtà, ha le scorte di quell’erbetta
perfino negli stivali- sopra la testa di Izumi che ancora ignaro di tutto, si
sta liberando dal giubbotto.
Sono proprio carini insieme… Intanto il
citofono suona impazzito.
Panico.
Chi va ad aprire?!?
Cody, nominato improvvisamente maggiordomo che con tanto di
inchino dà il benvenuto a… Ken e alla sua ragazza. Un sorriso mi esce dalle
labbra.
Ehy, sono una persona matura io. Cosa credete? Li saluto perfino,
già… ma Taichi si potrebbe anche spostare! Così non
vedo chi entra dalla porta!
Ed ecco che Cody va di nuovo ad aprirla e saluta educato
l’apparizione di Jyou. Mi sembra babbo Natale con tutti quei pacchi.
Sicuramente li ha fatti all’ultimo momento – senti da che pulpito viene la
predica…- e sembrano anche molto pensanti… e a
giudicare dall’espressione di Mimi sono tutti libri.
Intanto per poco Taichi non andava a finire sopra l’albero!
E naturalmente non può mancare il rimprovero subitaneo di Matt
che agguanta poi indifferente Sora da dietro, tirandola a sé.
Ho sentito dire che il regalo di Natale di Matt per lei,
quest’anno sarà: una canzone. Uhm… potrei convincere Daisuke a prendere lezioni
di chitarra! No…no… ha una pessima voce…
Ma che razza di pensieri faccio?
E così dal mio angolino osservo e osservo quella porta marrone
ma… Daisuke quando cavolo arrivi!?
Kari ti prego amica mia, spostati… lei mi ha capito dallo
sguardo ed esegue.
Chissà che faccia disperata avrò fatto…
Uffa!… Quella porta è ancora sigillata… ed il pavimento ad un
tratto è così maledettamente interessante…
Daisuke… dove sei finito?
Ma che devo ingoiare un altro yogurt per vederti arrivare?
Sei insopportabile.
Sbotto.
-Non è puntuale nemmeno a Natale!-
Kari ride mi ha sentito da lì, mentre Joe che mi aveva chiesto
dove poteva appendere il giubbotto, mi guarda stralunato.
-Veramente ho tardato solo mezz’ora… -
Santa pazienza.
Non parlavo di te caro Joe ma di …
-Daisuke, ben arrivato!!-
-Scusate il
ritardo!-
E con questa frase: si chiude il capitolo terzo
della fan fic mia e della mia best Memi.
L’autrice qui che parla è la vostra SaraR: ragazzi oh vedrete che cosa succederà nel prossimo
capitolo: Memi non delude nessuno!! Come riesce a
trasmettere lei u.u anzi ragazze mie vi ringraziamo davvero dal profondo del
cuore: siamo tutte e due contentissime che questa modesta dayako
vi piaccia!!
E passiamo proprio alle vostre recensioni, ancora
grazie davvero a tutti voi che ci sostenete!
-Elisa: Uhuh
è un piacere scrivere il tuo nome Eli! Ti posso
chiamare così? Chiamo una mia compagna di classe così, vabbhè
che io praticamente abbrevio sempre tutti i nomi..comunque Memi ti
ringrazia tantissimo, spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento
malgrado la coppia si alquanto strana! Baci!
-La nostra
DarkSelene89Noemi: a cui dobbiamo l’invenzione del
Dayako! E a cui siamo
debitrici ^.^ Eh si la nostra Memi manda in brodo di giuggiole proprio tutti
*.* me compresa! Tesoro spero che il capitolo ti piaccia
anche se una Miyako che mangia lo Yogurt è proprio ooc!!
tvb! Baci
-Kari89:
Davvero
grazie a noi apprezzi il dayako!!?
Oh siamo davvero felicissime!! Spero che il capitolo
ti piaccia, qui parla la solita imbranata di una
Miyako che mi cade fra le braccia della persona sbagliata!! Una bacione Kari e
grazie davvero di cuore per tutto!!tvb
-Miss miyu91: Ciao!! Miss, io e Memi ti ringraziamo abbiamo fatto del nostro
meglio per questa Dayako e spero che vorrai
continuare a seguirci, il tuo parere per noi è molto importante come quello di
tutti! Un bacione e alla prox? Ok??
Ciao!!
Bene
ragazze mie vi lascio nelle mani di Memi al prossimo capito! Grazie davvero a
tutte voi!!
Vi
vogliamo bene
Yours Sae