Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: SheBelieves06    17/07/2013    3 recensioni
"Hei baby"-mi disse lui ridendo.
"Se sei qui per rovinarmi l'estate, puoi anche andartene Bieber"
"Hei hei piccola, calmati."
Come poteva dirmi di calmarmi? Io lo detestavo!
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Dopo aver fatto la mia più grande figura di merda davanti a tutto il campus in mensa decisi di tornare nel mio bungalow,
volevo asciugarmi e andare a letto.
Mi cambiai mettendomi i pantaloni della tuta e una canottiera. Mi raccolsi i capelli in una coda e mi buttai sul letto.
Vidi il cellulare sul comodino e decisi di chiamare mia mamma per non farla stare in pensiero. Il telefono fece in tempo a squillare solo due volte:
"Tesoro!"
"Mamma"
- dissi un pò meno entusiasta di lei.
"Come stai amore? Tutto bene?"- sembrava mi avesse letto nel pensiero.
No, non andava tutto bene.
"certo mamma, va tutto bene."- dissi cercando di essere convincente.-"senti, ti ho chiamata solo per farti sapere che sono ancora viva. Ti lascio, Emily mi aspetta."-mentii.
"Va bene amore. Mi raccomando, comportati bene. Ti voglio bene!"
"Anche io mamma.."-rimasi in silenzio qualche istante e chiusi la chiamata.
Che stavo facendo? Mi pizzicavano gli occhi. Perchè?
Avevo chiamato mia mamma con l'intenzione di rilassarmi e sfogarmi un pò, ma pensando a tutto quello che era successo oggi mi veniva solo da piangere.
Davvero una stupida litigata con Bieber poteva farmi stare così male?
Mi passai le mani davanti al viso e proprio in quel momento sentii la porta aprirsi: vidi Emily guardarmi dispiaciuta.
"Charlotte. Senti lo so che sei incazzata con Bieber ma la sua compagnia ha chiesto se questa sera usciamo con loro e andiamo un pò in spiaggia."
Il campus era vicino ad una spiaggia e se non si faceva attività (di solito si fa la mattina) si poteva fare quello che si voleva fino a mezzanotte, ma l'unico "divertimento" era la spiaggia
o il grande giardino che circondava il campus.
Sbarrai gli occhi e guardai male Emily- "Ma come ti salta in mente? Hai detto che non ci andremo. Vero?"
"Veramente ho detto che ci saremo tutte e due."
"Emily c'è qualcosa sotto. Non possiamo andarci. Prima Bieber mi umilia davanti a tutti e poi ci chiede di uscire con la sua compagnia?!"
"Senti Charlotte, sono tutti dei fighi pazzeschi lì"-
alzai gli occhi al cielo, era sempre la solita.
"Si, ma ti dimentichi dell'idiota."
"Dai Charlotte. Usciamo." -
mi prese per mano tirandomi davanti alla porta.
Stavo per controbattere quando bussarono: Emily aprì e ci trovammo di fronte Bieber e i suoi amici.
"Pronte?"-disse il biondo sfoggiando il suo miglior sorriso.
Mi liberai dalla presa di Emily e andai davanti a Bieber.
"Senti Bieber. Non so quale sia il tuo piano. Prima mi insulti, poi mi chiedi di uscire.. Io non ho intenzione di venire!"


 

Dopo 10 minuti mi trovavo il spiaggia, davanti al falò ad arrostire marshmallow.
Si, Emily mi aveva convinta ancora una volta.
Gli altri stavano tutti parlando scherzando e ridendo mentre io ero un pò in disparte: con una mano tenevo il bastoncino con i marshmallow e l'altra mano era occupata a sostenere il mio mento. Osservavo il mare e pensavo. Pensavo allo strano comportamento di Bieber..
Faceva abbastanza freddo lì la sera, mi ero messa solo una felpa sopra i vestiti che avevo prima quindi io ero l'idiota in tuta ed Emily la figa di turno.
Senza rendermene conto il fuoco stava bruciando tutto il bastone e mi accorsi troppo tardi che aveva raggiunto la manica della mia felpa:
saltai in piedi e inizia a dimenarmi senza risolvere nulla fino a quando qualcuno decise di aiutarmi.
"Hei ferma! Ferma, ok calmati!"-disse Bieber dopo aver arrotolato la sua felpa al mio braccio che teneva stretto.
Mi aveva aiutata.
Lo guardai per un istante. Ma che diavolo faceva? Mi stava aiutando?
"..grazie"-dissi abbassando la testa per guardare altrove.
"Russell vedi di non cacciarti ancora nei guai. E guardami in faccia quando mi ringrazi"- 
Era lunatico come un procione, okay, ne avevo la conferma.
"Senti Bieber non ho chiesto il tuo aiuto. Sei arrivato tu e hai fatto tutto da solo, non sono tenuta a ringraziarti per forza!"
"Oh. Okay la prossima volta vedrò di lasciarti lì quando sarai in pericolo o sul punto di morte."

Alzai gli occhi al cielo-"Bieber tranquillo. Non succederà più!"
"Goffa come sei... certo che succederà. Lo so già."-
Disse lui togliendo la sua felpa dal mio braccio.
"No. Non succederà perchè tu da oggi devi starmi lontano 24 ore su 24 almeno ad un kilometro di distanza da me."
Mi tolsi la felpa e notai che avevo il braccio tutto rosso, bruciava.
Alzai lo sguardo e vidi che anche Bieber guardava il mio braccio così mi affrettai a coprirlo incrociando le braccia al petto.
Lui si guardò intorno e notò che gli altri ci stavano guardando, tutti ci fissavano, sembrava stessimo dando uno spettacolo.
Poi posò il suo sguardo su di me- "Sei solo una bambina Russell."
Rimasi a fissarlo negli occhi per qualche secondo, poi senza far trasparire le mie emozioni mi girai e me ne andai. Ritornai al bungalow.

Appena chiusi la porta alle mie spalle buttai la felpa sul letto e mi sedetti guardandomi il braccio.
"Sei solo una bambina Russell" quella stupida frase, detta da uno stupido ragazzo continuava stupidamente a ripetersi nella mia stupida testa.
Non sopportavo quando qualcuno mi dava della bambina: forse perchè non capitava quasi mai.
Sono sempre stata io la "ragazza seria e matura" di turno. Perchè per Bieber ero una bambina?
Era lui a provocarmi! Dovevo reagire e per vendicarmi facevo solo quello che faceva lui a me; come con la caraffa di acqua.
Decisi di andare in bagno e farmi una doccia. Volevo lavare via tutti i ricordi di questa stupida giornata.
Il giorno dopo avremmo dovuto fare un'escursione in gruppo. Non so con chi sarei capitata, ma avrei fatto amicizia e sarebbe iniziata la mia estate.
Dopo essere uscita dal bagno vidi che Emily non era ancora tornata, così decisi di prendere una coperta e andare fuori sul piccolo portico del bungalow dove c'erano due sedie ed un tavolino. Era grazioso quel posto.

Mi sedetti mettendomi comoda e iniziai a leggere il mio libro: "lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", mi aveva preso davvero quel libro.
Non feci in tempo a finire di leggere la prima facciata che sentii in mezzo ai cespugli e agli alberi dei rumori.
Chiusi il libro e mi alzai appoggiandolo sul tavolino.
Mi avvicinai ai cespugli cercando di capire cosa o chi fosse la causa di quel casino ma proprio quando mi trovai a due passi qualcuno sbucò fuori e corse via.
Chiunque fosse "lo spione" mi fece prendere uno spavento enorme. Tanto che caddi atterrando con il sedere sull'erba.
La persone che era scappata aveva un cappuccio, quindi non riuscii a vederlo, e un fazzoletto attaccato ai pantaloni che cadde proprio davanti al portico del bungalow.
Lo raccolsi e dopo aver dato un'ultima occhiata intorno al bungalow presi la coperta: quando posai lo sguardo sul tavolino per prendere il libro vidi che non c'era.
Un idiota era venuto a spiarmi, aveva perso il fazzoletto che aveva attaccato al sedere e mi aveva rubato il libro? Che diavolo stava succedendo?
  
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