Let
It Be
“Brilla
brilla la scintilla, brilla in fondo al mareeee,
venite bambini, venite bambini e non lasciatela annegareeee,
prendetele la manoooo e portatela via lontanoooo,
e datele i baci, datele carezze, datele tutte le
energie…”
«Dorme?»
chiese una voce femminile.
«Ancora no». Un sorriso smagliante.
«Strano… eppure non è stato fermo un
secondo oggi, sempre a trotterellare per
la casa, eh piccolo amore». Lily baciava dolcemente la fronte
del piccolo
Harry, che tra le braccia del padre fissava il sottile viso della madre.
«Credo che proverò in maniera diversa, visto che
la ninna nanna non funziona».
Lily,
baciato James sulla fronte, tornava in cucina a mettere in ordine.
«Bella
la tua mamma, vero Harry? Siii». Un sorriso giocoso compariva
sui loro volti.
«Sai, la prima volta che l’ho vista è
stato sul treno per Hogwarts, ben nove
anni fa.
Io e Sirius perlustravamo il treno, e giunti davanti ad uno
scompartimento, il
sorriso di una bellissima bambina dai capelli rossi mi rapì.
Occhi verdi e
furbi, proprio come i tuoi, piccolino. Parlava con quello che oggi
potremmo
definire l’essere peggiore al mondo: Mocciosus Piton, attuale
Mangiamorte.
Ma meglio non chiamarlo così, a mamma non piace, anche se
dopo tanti anni ci ha
fatto l’abitudine.
Sai, loro erano amici, molto, proprio come me e Sirius. Come noi, anche
tu
troverai una persona speciale un giorno, che ti sosterrà
sempre a Hogwarts ed
una volta fuori, magari, diventerà il padrino di mio
nipote». Con tali parole
baciava la fronte del piccolo Harry, non ne poteva proprio fare a meno,
mai.
«Arrivati
a Hogwarts, Lilian Evans venne smistata in Grifondoro, la mia casata,
la tua
futura casata, mentre Mocciosus venne smistato in Serpeverde, ed ora
sappiamo
perché. Nonostante tutto, tua madre restò sua
amica.
Saltellando Lily sedette al nostro tavolo, con un’eleganza
stupefacente.
Eh sì, caro Harry, ad undici anni avevo tutti i sensi ben
sviluppati e magari anche
a te accadrà la stessa cosa, rimarrai folgorato da una
bellissima rossa. Spero,
tuttavia, che non penerai tanto quanto me.
Ma sai una cosa? È valsa la pena aspettare, probabilmente
oggi non avrei te».
Tra le calde braccia, James continuava a cullare il bambino, sveglio ed
attento
ad ascoltare la storia del padre.
«Nel
corso degli anni il mio ego si sviluppò, credo, anche a
causa dell’adorazione
che sembravo destare, e da adolescenti non si comprende mai a pieno la
distinzione tra giusto e sbagliato, bello, buono e cattivo…
prevale l’istinto.
L’istinto principale: attirare le ragazze! E ci riuscivo, e
bene anche, bastava
una sola occhiata lusinghiera e penetrante, cadevano ai miei piedi,
tutte,
tranne una, l’unica che davvero volevo.
Mocciosus… volevo dire, Piton, d’altro canto,
divenne sempre più antipatico e
scontroso, soprattutto nei confronti di tua madre ed io non glielo
permettevo,
gliele facevo pagare tutte (tu non farai così), sbagliavo,
me ne rendo conto
solo ora, ma il suo atteggiamento m’irritava. Ben presto
perse anche l’amicizia
dell’unica persona che teneva davvero a lui.
Mi piace un sacco guardarvi, passerei giornate intere solo a guardarvi,
mi fate
impazzire». Con la mano solleticava il pancino di Harry che
rideva a
crepapelle. Poi tra le braccia, steso a terra, lo poneva sul suo petto
caldo
d’amore per suo figlio.
«Così
ho passato ben sei anni a guardarla di soppiatto, nella sala comune,
nella sala
grande, ogni giorno in classe, scorrazzare nei corridoi da una parte
all’altra,
mentre parlava coi miei amici… mi nutrivo dei suo sguardi,
anche, soprattutto,
quelli torvi che mi rivolgeva quando la prendevo in giro.
“Quando scenderai dal
piedistallo, allora avrai una possibilità con me”.
Ma io non sapevo proprio
come fare, pretendeva che stravolgessi la mia natura e non lo
accettavo; al
contempo, mi rifiutavo di vivere la mia vita senza di lei.
Un bel giorno quindi, a causa di una potente presa di coscienza, decisi
di
provare ad essere esattamente chi voleva lei. Non saprei dire ora, con
certezza, se fu per questo che decise di darmi una
possibilità dopo l’ennesimo
sfottò, o se alla fine si era arresa alle mie avances. So
solo che un giorno
Lily Evans, con tutti i suoi modi babbani di fare, accettò
di uscire con me e,
in quel momento, la mia felicità esplose così
tanto che cambiai il colore dei capelli a
gran parte dei membri della casata di Grifondoro. Iniziava il settimo
anno.
La sera dopo, sulla Torre di Astronomia, preparavo un pic –
nic delizioso (gli
elfi domestici potrebbero vendicarsi su di te, un giorno, per tutto il
cibo che
ho sottratto loro, perdonami).
Sorridente e radiosa come sempre, arrivò. I capelli lunghi,
rossi, rilucevano
al bagliore lunare, scendevano morbidamente sul suo visino illuminato
da quei
potenti smeraldi. La divisa sempre ordinatamente indossata, il suo
acutissimo
cervello rimase scioccato da cotanta meraviglia.
Io m’immobilizzai, come se mi avessero scagliato contro un
Pietrificus Totalus,
e per un attimo, pensai che lei lo avesse fatto veramente.
Una fenice svolazzante mi riportò alla realtà.
Quella sera, lì, sulla Torre di Astronomia, mio caro
bambino, iniziò la mia
vita con tua madre.
E tu, tu il frutto del nostro potente amore.
Sulla soglia del dormitorio femminile la baciai. Mai provata una
sensazione del
genere, eppure di ragazze ne ho baciate, ma nessun bacio vale quanto un
suo
bacio, sempre!
Un giorno proverai anche tu sensazioni del genere, scoprirai la loro
bellezza.
Scoprirai la potenza di quegli sguardi che parleranno più di
mille parole
urlate a squarciagola. E quando ogni cosa ti sembrerà
ostile, non attaccherai
una bandiera bianca alla porta, non ti arrenderai, combatterai con
tutte le tue
forze e resterai vivo. Troverai la forza nell’amore mio e
della mamma.
Dolce notte, amore».
Ascoltando
quella entusiasmante storia, Harry s’immergeva nel mondo dei
sogni e, con
massima cautela e dolcezza, veniva riposto nella sua culla, coccolato
da
morbide coperte e dai suoi giochi magici preferiti.
Calava
la notte sui tetti di Godric’s Hollow e i Potter, nel calore
della loro casa,
spegnevano le luci, in attesa dell’alba di un nuovo giorno.
Ringrazio la mia amica Frank per il solenne sostegno! <3