Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: GiadaGrangerCullen    18/07/2013    1 recensioni
E se Cho e Dudley avessero avuto una storia, poi irrimediabilmente conclusa?
Flashfic che riprende il tema della canzone "Back To December" di Taylor Swift.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cho Chang, Dudley Dursley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

If we loved again I swear I'd love you right

 

 

La radio di quello stupido supermercato Babbano trasmetteva una canzone che Cho non riusciva a sopportare, ma alla fine si chiedeva se c'era realmente qualcosa che lei riuscisse a sopportare senza che le lacrime arrivassero a scalfire la resistenza dei suoi occhi. Erano veramente come punte di diamante che premevano a forza per uscire, ma dopo tutto quel dolore Cho aveva imparato a trattenerle, aveva imparato a fingere di stare bene.

Erano passati quattro anni dalla Battaglia di Hogwarts, quattro anni dalla fine del terrore, dal momento in cui aveva deciso che si sarebbe sbarazzata di tutta la sofferenza che la affliggeva, l'avrebbe relegata in un angolino del suo essere per aiutare i vertici nella ricostruzione del Mondo Magico e non.

In quel periodo aveva conosciuto Dudley.

Harry aveva deciso di portare lei e Luna con sé per un lavoro di secondaria importanza. Aveva detto che era indispensabile che il Ministero non venisse mai a conoscenza di quel fatto, perché includeva un Babbano che sì, era già al corrente dell'esistenza del Mondo Magico, ma non avrebbe comunque dovuto immischiarsi. Se Luna era stata così perspicace da comprendere subito a chi si riferisse Harry, Cho rimase molto sorpresa nell'incontrare il figlio dei Dursley, nonché cugino di Harry. Il ragazzo s'era intestardito, voleva riparare a tutti i torti fatti al cugino lavorando per i maghi ed Harry, nella sua bontà di cuore, gli aveva concesso un piccolo incarico, che però avrebbe dovuto svolgere in compagnia delle sue ragazze, che dovevano coprirlo per non far trapelare il suo status di Babbano.

 

Luna s'era allontanata di poco inseguendo una delle sue strane creature inventate e lui la guardava di sottecchi, mentre lentamente spostava un plico di fogli su un'alta pila alla sua destra. Forse quell'incarico non doveva sembrargli molto gratificante: stare rinchiuso negli archivi del Ministero per setacciare scartoffie vecchie e inutili non era l'utilità che sperava di avere, per quello si perdeva molto spesso a guardare la ragazza mora che stava a fargli compagnia. Non parlavano mai molto, era più Luna quella che rompeva il silenzio con qualche frase strana.

Quella fu la prima volta che i loro sguardi s'accesero e in qualche modo fra loro ci fu un'intesa. Fu così che iniziarono a parlare, inizialmente solo frasi di cortesia, poi aprendo sempre più il loro intimo, rivelandosi pian piano l'un l'altra.

 

Perché ora quei ricordi s'insinuavano nella sua mente? Perché mai doveva farsi del male da sola? Scosse la testa e si diresse verso il reparto latticini. Yogurt alle fragole, le mancava solo quello poi sarebbe potuta andare a casa, nella sua solitudine, dove i diamanti avrebbero potuto impreziosire il suo viso, senza che nessuno se ne accorgesse.

 

Anche agosto se n'era andato, fra risate e momenti tristi in quell'angusto stanzino e finalmente mancava soltanto l'ultimo scaffale: avevano revisionato quasi tutto. Ormai Luna era stata assegnata a qualche altro incarico e lei e Dudley rimanevano soli.

Era sera, stavano per uscire, quando lui la prese per un braccio e la avvicinò a sé. Lei non oppose resistenza alcuna, si lasciò baciare, ma le sue amiche lacrime vennero a trovarla nella prima notte di settembre e la sua resistenza crollò. Ricordò Cedric, ricordò i suoi demoni e non seppe dare al ragazzo la sensazione che avrebbe voluto, non sapeva più che voleva. Lui capì, la consolò abbracciandola dolcemente, ma di ciò che era successo decisero di non parlar più.

 

Poi eccolo lì, davanti al banco frigo. Era davvero lui? Strano incontrarlo proprio lì, ma era lui. Era dimagrito dall'ultima volta e sembrava più sereno, ma non appena la vide sul suo volto apparve un'ombra cupa. Fu lui a salutarla, a chiederle notizie sulla sua vita, lei rigirò solamente le domande che le aveva posto e poi con lo yogurt in mano, si diresse verso le casse. Quelle poche parole, quei gesti familiari, quella fretta sul volto di entrambi, niente era più come prima. “Ingoia il tuo orgoglio, chiedigli scusa”, ma non vi riuscì. Lo guardò dirigersi nella direzione opposta alla sua, sicura che anche lui aveva impressa nella mente la scena di quella sera di dicembre, in cui lei gli aveva detto addio.

 

Era sola nella casa in cui viveva ancora con i genitori, era una stupidissima sera di dicembre, una sera in cui la pioggia cadeva scrosciando. Il campanello d'un tratto suonò e lei si precipitò ad aprire.

Lui era lì, davanti a lei, tutto zuppo di pioggia con delle rose rosse in mano.

«Devo parlarti Cho, ti ho portato dei fiori. Posso entrare?» chiese in un sussurro, ma lei lo guardò glaciale: evidentemente non aveva capito. Non era pronta per una relazione, ancora no.

«Dudley... ti prego...» lo supplicò prima che ricominciasse a parlare.

«Per favore, devo dirtelo... Io credo d'amarti. Può sembrare strano detto da me, il “bullo viziato da mammina”, ma tu mi conosci, sai che non sono più ciò che ero una volta. Non farti influenzare da ciò che Harry può averti raccontato...»

«Non c'entra Harry! Sono io che non voglio che ci sia nulla fra di noi. Pensavo l'avessi capito, pensavo ti andasse bene rimanere solamente amici!» lo interruppe la ragazza. «Addio!» chiuse la porta e lo lasciò lì fuori, sotto il diluvio, senza dargli la possibilità di parlare ancora. S'appoggiò con la schiena al muro e l'infinito oceano, che da quando Cedric se n'era andato l'accompagnava come un fedele cagnolino, iniziò a sgorgare dai suoi occhi a mandorla. Dudley voleva solamente amarla e lei ne era lusingata, ma non poteva accettare quell'amore, non poteva ricambiarlo.

Quando il giorno dopo, con il sole che brillava nel cielo, uscì di casa trovò sulla soglia un mazzo di rose.

 

Da quel giorno non s'erano più visti, né sentiti. La scelta era stata sua, era stata lei a rifiutarlo, a tagliare i ponti eppure ci soffriva. Con la mente tornava nel passato, a quell'estate passata insieme nello stanzino dell'archivio, all'autunno splendido fatto di risate e uscite divertenti e realizzò che l'aveva amato. Però, ormai, era troppo tardi, era arrivato l'inverno e aveva gelato i loro sentimenti. La sua insicurezza l'aveva tratta in inganno, di nuovo e sebbene fossero passati più di tre anni ancora non si dava pace. Avrebbe potuto essere felice, ma non aveva chiesto perdono. Mai una lettera, mai una telefonata con quell'aggeggio dei Babbani.

Nel frattempo lui s'era rifatto una vita, lo si notava dal suo aspetto molto curato. Doveva aver trovato una donna che lo amava sul serio, che si prendeva cura di lui.

Nella sua memoria sarebbe, però, rimasto sempre il ragazzo pacioccone e tenero che aveva conosciuto anni addietro; il ragazzo che aveva amato e che sperava, in un'altra vita, di poter amare di nuovo. Nel modo giusto, senza indugi, per sempre.







Buon pomeriggio! Questa storia, sulla falsa riga della canzone di Taylor Swift "Back To December", è stata scritta per un contest su facebook classificandosi prima. Spero che possa piacervi quanto è piaciuta alla buonissima giudiciA che l'ha valutata. Qui sotto riporterò il suo giudizio.
A presto,
GGC <3

 

Totale 59/60
 
Grammatica 19/20.
 
Allora per quanto riguarda gli errori non ho molto da dire, non sono tanti, brava.
 
Supermercato Babbano in questo caso Babbano funge da aggettivo, quindi non dovevi scriverlo con la lettera maiuscola. – 0,50.
 
Se c’era qualcosa è una frase ipotetica, avresti dovuto usare il congiuntivo. – 0,50
 
 
Stile 10/10.
 
Stile perfetto come sempre, sei riuscita a rendere perfettamente la situazione complicata dove entrambi si sono ritrovati, il loro amore tormentato e complesso, dovuto ai fantasmi del passato di Cho e alla sua debolezza. Hai reso in maniera impeccabile le loro emozioni, molto brava.
 
 
Utilizzo della canzone 5/5.
 
Anche sull’utilizzo della canzone non ho niente da dire. È presente, come se fosse lei la vera protagonista della Fan Fiction e non l’amore tra Cho e Dudley. Sei stata davvero fenomenale, seriamente.
 
 
 
Caratterizzazione personaggi 15/15.
 
Allora tra Cho e Dudley, non so chi scegliere come personaggio meglio caratterizzato.
 
Su Dudley non ho niente da dire, è assolutamente perfetto, si capisce il distacco tra il Dudley del  passato e quello del presente, quello che ha realizzato che ha sbagliato tutto e che è ora di cambiare strada, diventare un vero uomo.
 
Cho, invece, è ancora sconvolta dalla perdita di Cedric e non riesce a essere forte. Debole, certo, ma riesce ad avere uno spessore degno di nota, come personaggio. Molto brava.
 
 
 
Gradimento personale 10/10.
 
E infine la tua storia mi è piaciuta, molto, non solo perché tratta di un pairing che mi piace molto – seppur davvero, strano – e che trovo davvero adorabile. Certo non vederli insieme come vorrei, non è stato bello, ma non importa!
 
Ripeto: la tua storia è praticamente perfetta, se non fosse per quei due errori, davvero stupidi, sei stata eccezionale.

 

Bravissima.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GiadaGrangerCullen