Parte sottofondo musicale con uccellini che cinguettano, ruscelletti che scorrono in sottofondo e i vari rumori della natura:
“Saaalve a tuuutti amici mieeei!!” Canta Bella volteggiando per la stanza mentre registra la sua segreteria telefonica “Al momento nessuno è in casa…”
“Veramente al momento ci sei…” Fa la voce di Emmet passando accanto a Bella “E comunque lo stile Bella addormentata della Disney è passato di moda da decenni… ora vanno più le canzoni scleranti dei cartoons della pixar… quelli con quei cosetti animati e in 3D che ti fanno morire dalle risate! Ah, a proposito, non cadere troppo mentre danzi, o prima di arrivare al messaggio dopo al bip dovremmo farti una flebo di eau de Edward per farti rinvenire…”
“Emmet!!! Che caspita ci fai qui nella mia registrazione? Fuori! Oh no, ecco, è finito il tempo…”
“Veramente sei a casa nostra, quindi io sto bene dove sto… a proposito, carina la parrucca bionda…”
“Già… e dimmi.. cosa ne pensi del vestito?”
”Carino, ma credo che la fatina azzurra avesse ragione… è meglio più sul celeste che sul rosa… anche perché se no sembri un confetto gigante… magari anche con una bella cintura in vernice e con un paio di decori in strass sul corpetto” Emmet tira fuori metro da cucito e misura il vestito di Bella “Naah… troppo magra… ti fa sudare parecchio, Eddy, vero? E poi per tenere su decentemente il corpetto ci vuole un bel reggiseno imbottito…”
“Emmet… stai sclerando…”
“Zitta.. genio della moda a lavoro!”
Emmet parte a razzo verso la camera di Rosalie, e torna due secondi dopo con un bel reggipetto superimbottito:
“E ora, Bella…”
Rumore di porta che sbatte: Edward guarda incredulo Emmet col reggiseno in mano e Bella di fronte a lui, che sorridendo fissa Emmet…
“Sei morto…”
Due secondi dopo Emmet impara a volare, sfonda il muro del soggiorno di casa Cullen e vola per un km buono prima di atterrare in una pozza di fango, fracassando dieci alberi…
“Uh.uh! Ho volato come peter pan!!!”
“Emmet!!!” Lui si volta e si gela vedendo rosalie che fissa inorridita il suo reggiseno preferito imbrattato di fango, tra le mani del suo maritino:
“Ehm… Rose…”
Due secondi dopo:
“Voooolare, oh-oh oooooh… atterrare…. ohi ohi ooooooohi!!!!!”