I want adventure in the great wide somewhere

Belle richiuse l'atlante che aveva finito di sfogliare e passò a esaminare una mappa dei territori che circondavano Avonlea, la sua città.

Aveva passato tutti i ventitré anni della sua vita in quella cittadina, governata da suo padre, ma si era sempre chiesta cosa ci fosse oltre i boschi e le montagne che vedeva dalle finestre del palazzo.

Ogni volta che il padre doveva partire per un qualsiasi viaggio lei lo pregava di portarla con sé, ma puntualmente sir Maurice aveva risposto che non poteva, era troppo pericoloso il viaggio o la ragazza troppo giovane, si sarebbe discusso di cose di cui Belle non sapeva niente...ogni scusa era buona per lasciarla ad Avonlea, con Gaston che le stava attaccato, quando non era impegnato a decimare i cinghiali e i fagiani del bosco.

Belle non sopportava che il padre la tenesse lontana dagli affari di politica, chi pensava che se sarebbe occupato quando lui non ci sarebbe più stato?

Certo Maurice sperava che Gaston diventasse suo genero, dopotutto il fidanzamento l'aveva combinato lui, sperando che il giovane nobile facesse perdere la testa a sua figlia e la rendesse una di quelle ragazze che parlavano solo di vestiti e non passavano le giornate sui libri.

Che Belle passasse tutto il suo tempo libero a leggere era un fatto appurato, da che ne aveva ricordo aveva sempre avuto un libro in mano.

Nella biblioteca del palazzo aveva letto di terre incantate, appreso lingue di regni distanti molte leghe da Avonlea, si era emozionata per le imprese di eroine e principesse coraggiose.

Con quelle storie si era radicato nel suo cuore il sogno di viaggiare e compiere imprese memorabili.

Se fosse rimasta ad Avonlea l'unica cosa che la gente si aspettava da lei era il matrimonio con Gaston, lo sfornare sei o sette figli, sperare che la sua bellezza sfiorasse il più tardi possibile.

Ad Avonlea il suo futuro era quello, ma se avesse avuto l'opportunità di cambiare il suo destino...non se la sarebbe mai lasciata scappare!

No, non voglio finire i miei giorni qui, troverò un modo per rompere il fidanzamento. E viaggerò, finalmente libera!

-Signorina? Vostro padre vi aspetta nel salone.- la voce di una cameriera la distrasse dai suoi pensieri

-Grazie, ditegli che arrivo subito.

Sistemò i libri sui loro scaffali e ne prese uno dei suoi preferiti, su miti e leggende.

Stringendolo tra le braccia si recò dal padre, trovando la stanza piena di militari e Gaston, tutti con una faccia da funerale.

Le difese della città avevano cedute all'invasione degli Orchi, che li tenevano sotto assedio ormai da mesi?

Tutte le speranze che l'Oscuro potesse aiutarli erano forse andate sprecate?

La sua vita, da quel momento, sarebbe cambiata per sempre?

Queste e altre domande affollavano la mente di Belle mentre si avvicinava al padre.

Once mi manca. Tantissimo. Così tanto che ho scritto questa...cosa, non ho neanche il coraggio di definirla storia.

Ho cercato di esprimere il desiderio di Belle di voler viaggiare e non ritrovarsi sposata con Sir Pesce Lesso (su cui ritornerò in un'altra storia), e finisce dove inizia “Skin Deep”.

Quanto adoro quella ragazza? È così dolce e combattiva, una specie di principessa ribelle, infatti ho anche citato “Ribelle”, lei e Merida sono tra le mie principesse Disney preferite.

L'età di Belle è indicativa, le uniche che sappiamo certe sono quelle di Emma e Henry.

Come forse avrete notato non ho parlato di Avonlea come un regno, ma di una città. Ho cercato in tutti i siti possibili, e tutte la davano come città.

Grazie a chi leggerà e/o recensirà,

hg93