Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: tuseilui    18/07/2013    6 recensioni
Uno specchio, due ragazzi destinati a qualcosa oltre la morte.
#dal 1° capitolo:
Non ho mai creduto nel vero amore perché i pochi ragazzi che ho avuto mi hanno sempre deluso e ho capito che l’amore è molto più complicato di ciò che pensavo.
Ma quando scopri l’amore, quando capisci davvero che per quella persona daresti la tua vita tutte le tue prospettive, i tuoi obiettivi, i tuoi sogni si annullano e l’unica certezza in cui ritrovi a fare affidamento diventa quella persona.
Per questo non avrei mai potuto immaginare quanto potere abbia l’amore sulle persone, non resta che ascoltarmi per capirlo, perché
SOLO
L’AMORE
È
ETERNO#
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

#un grazie immenso a sara_scrive per il meraviglioso banner <3

 

Il mio occhio s’è fatto pittore ed ha tracciato

L’immagine tua bella sul quadro del mio cuore;

(Shakespeare sonnet24)


Capitolo 4

 
Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che Niall fosse lì proprio davanti a lei, lui, il ragazzo che non l’aveva mai abbandonata e che le era stato sempre vicino. E che ancora una volta stava mantenendo quella silenziosa promessa.

-Niall!- urlai correndo verso di lui che ancora con gli occhi spalancati dovuti alla sorpresa, aprì le braccia per accogliermi tra di esse. Probabilmente, fu per tutta la tensione accumulata in quei giorni e per i troppi eventi che si stavano susseguendo, che scoppiai in lacrime sul suo petto. Mi tenne stretta a sé per secondi che parvero interminabili e finalmente decisi a staccarmi, rivelando sopra di me due occhi blu che mi fissavano felici e confusi. Conoscendolo, infatti, si stava sicuramente trattenendo dal farmi un terzo grado e  solo per la situazione pietosa da film d’horror in cui mi trovavo.

Ma l’attenzione di Niall si spostò ad un punto indefinito alle mie spalle. Mi girai e capii il perché: mia madre ci stava osservando come se fossimo due pazzi, o meglio stava osservando Niall come se fosse un pazzo, dato che lei non poteva vedermi.

-Tesoro, ti senti bene?

-Si si, ma ti rendi conto che qui c’è Ka... - lui fece per continuare, ma io mi misi davanti a lui saltando come un’ossessa e sventolando le braccia a mo’ di bandiera per fargli capire di starsene zitto - ...canguro, si c’è un canguro!!!- finì Niall annuendo alla sua affermazione come se volesse autoconvincersi della cazzata che stesse dicendo.

Mia madre lo guardò preoccupata: stava sicuramente riflettendo se ricoverarlo in un centro specializzato per casi disperati o credere che avesse una semplice febbre. E per mia fortuna scelse la seconda, consigliandogli di andare a casa a riposare.

Senza aspettare che rispondesse lo afferrai per un braccio e lo trascinai in uno stanzino vuoto, dove lo abbracciai di slancio, facendogli perdere l’equilibrio. Vedendolo per terra smarrito, non potei che non scoppiare a ridere, coinvolgendo anche lui.

Dopo che ci fummo ripresi ci sedemmo tutti e due per terra e ci ritrovammo in un silenzio fatto di domande non pronunciate, io guardandolo dato che mi era davvero mancato e lui assumendo quell’aria da figo pensieroso tipica di quando rifletteva su qualcosa.

Quando si accorse che lo stavo fissando, mi sorrise e, vedendo i miei occhi farsi lucidi, cominciò ad accarezzarmi i capelli con l’intento di calmarmi.

-Mi sei mancato.- dissi con voce sommessa.

Il suo volto s’intenerì all’istante.

-Anche tu, Kate, anche tu.

Stette un momento in silenzio per poi sorridere raggiante.

-E più di tutta mi è mancata la tua cucina.

Io risi di gusto e gli diedi un pugno sul braccio, felice di ritrovare il migliore amico di sempre.

-Sfruttatore di un biondo. Ma non ti preoccupare, cercherò di accontentare al più presto la tua ingordigia omicida.

Parammo delle cose più futili, tra quelle mura bianche, fino a quando lui fece quella domanda che avevo tanto temuto:
-Kate cosa sta succedendo?

Feci un sospiro profondo e lo guardai negli occhi, esclamando:
-Prima andiamo via da questo mortorio, non ne posso più di tutto questo bianco.

Mi alzai in piedi seguito da Niall che sghignazzava.

-Kat, ma come puoi definire un ospedale un mortorio.

-Bè ricordati che la Katrine Clark non delude mai, è scientificamente provato dalla prof Deicosi.

-Ma se quella non ti sopporta!

-Appunto, mi odia perché ha capito che sono superiore a qualsiasi organismo vivente su questo meschino pianeta.

Niall scosse la testa, arrendendosi.
 
 

Uscire dall’ospedale fu più difficile del previsto a causa dei mille corridoi tutti perennemente bianchi che tra l’altro mi confondevano non poco, ma alla fine ci riuscimmo. Scherzammo e ridemmo per tutto il tragitto fino all’amato Nando’s di Niall, dato che ovviamente stava morendo di fame.

Ordinammo tutti e due abbondantemente visto che mi resi conto che avevo mangiato solo una mela a colazione.

Sinceramente, non ero sicura di voler raccontare tutto al mio migliore amico, soprattutto perché avrei dovuto parlargli anche dei momenti passati con Zayn, anche se in effetti avrei potuto tralasciare i dettagli. Minchia, Zayn. Spero che non mi stia cercando, ma per quanto gliene possa interessare starà a divertirsi con quel maniaco di Styles.

Spostai lo sguardo su l’irlandese di fronte a me e mi accorsi che era intento a fissarmi serio come se volesse leggermi dentro, quegli occhi mi mettevano in agitazione, sembravano infiniti. Arrossii di botto e mi soffermai a fissare il colore giallastro delle pareti del locale. Aveva delle sfumature di giallo piscio tendente al giallo canarino, anche se non capivo se le macchie presenti fossero volute o delle semplici chiazze di sporco sul colore... Oddio, mi sto facendo i complessi su una parete di merda di un locale di merda. Ora è grave, sto sclerando.

-Kate lo sai che mi devi mooolte spiegazioni, vero?

Sussultai al suono della voce di Niall e senza accennare nessun movimento sospirai e gli risposi atona.

-Lo so ed è ... più... complicato di quanto credi.

Non ribadì probabilmente perché si aspettava che continuassi. Così gli raccontai tutto ( all’incirca ): da quando sono comparsa a casa di Zayn, della visita alla biblioteca e della successiva scoperta della mia morte, fino alla fuga all’ospedale.

Mi accasciai allo schienale della panca, sollevata di aver raccontato tutto a qualcuno, a maggior ragione se questo qualcuno è il mio migliore amico. Tenni gli occhi chiusi aspettando con ansia uno spostamento d’aria, segno della sua fuga da me e dalla mia pazzoide storia, ma non successe niente di tutto questo. Mi feci coraggio ed aprii prima un occhio e poi l’altro, spalancandoli subito dopo piacevolmente sorpresa.

In pratica dovevo sembrare una malata cronica grave dato che non facevo altro che sbattere le palpebre, piegando la testa prima a sinistra e poi a destra e viceversa.

Niall aggrottò la fronte perplesso.

-Da quanto tempo soffri di manie fisiche?

Scoppiai a ridere nervosa e lo guardai non accennando a parlare.

-Posso farti delle domande?

-Per piacere, adesso solo una se proprio devi, mi sento già scossa per quello che sto vivendo, ho solo bisogno di uno dei tuoi ‘terzo grado ’ per perdere definitivamente le forze.
Il biondo annuì e parve rifletterci un po’ per poi illuminarsi e fare la fatidica domanda con fare cospiratorio di chi ne sa molto. Sperai che Niall mi facesse una domanda semplice, sono davvero stanca, già era difficile sopportare quel demente di Zayn, ma per fortuna il mio migliore amico era sempre stato comprensivo e disponibile.

-Com’è Zayn?

-Zayn è ... EHH??

PREGO?? COSA COME DOVE QUANDO COSA?? STA SCHERZANDO SPERO!!!

-Ti ho chiesto com’è Zayn?

-CIOÈ, TU. CON TUTTE LE DOMANDE CHE MI PUOI FARE MI VAI A CHIEDERE COM’È QUEL NINFONAME DI MALIK? MA TI SEI RIMBAMBITO DEL TUTTO?!

Intanto la cameriera aveva portato le ordinazioni, lasciandoci subito soli o meglio se n’era scappata con un’espressione spaventata. Pff, testa di cazzo.

Riportai la mia attenzione sul biondino che, ovviamente, si era letteralmente buttato sul cibo appena arrivato, neanche non mangiasse da giorni, possibilità altamente impossibile. E per una volta fui felice della fame incondizionata dell’amico, non sapevo se volessi davvero iniziare il tema “moro figo”. Avevo le idee piuttosto confuse su di lui. I miei pensieri furono interrotti dalla domanda insistente del biondino.

-Allora mi rispondi Kat?- esclamò tornando a fissarmi intensamente.

-Perché lo vuoi sapere?-, non capivo davvero il motivo di quella domanda, avevo fatto apposta a tralasciare gli eventi “ravvicinati” con Zayn.

-Sono solo curioso di scoprire chi è il santo che è riuscito a catturare la tua attenzione!!!- disse rivolgendomi un sorriso smagliante che probabilmente farebbe sciogliere chiunque. Ma io fui troppo occupata ad arrossire ed a fulminarlo con lo sguardo per accorgermene.

-Malik non ha attirato la mia attenzione.

-Bene, allora me lo spieghi tu il perché del fatto che quando parli di lui ti illumini?

Sbuffai infastidita, quando Niall ci si metteva sapeva essere davvero testardo.

-Te lo ripeto: Zayn.non.mi.interessa. È solo altamente rompipalle, arrogante, sbruffone e con un ego paragonabile alla tua fame, in pratica ingestibile. E non è nemmeno così... carino, si infatti ... potrebbe fare concorrenza ad un uccello, con quel ciuffo. Non è niente di che.

Probabilmente, anche Niall si accorse che stavo per di più cercando di convincere me stessa dato che fece un ghigno soddisfatto.

-Comunque direi di andare nel negozio della madre di  un mio amico che si occupa di casi del genere…credo. Almeno per capirci qualcosa di più. Sai non mi era mai capitato di ritrovarmi la stessa persona, in due posti diversi.

Annuii poco convinta.

Dopo che finimmo di mangiare, pagammo e praticamente ce ne scappammo dal locale, prima che qualcuno potesse prenderci a sprangate. Infatti, non avevamo fatto altro che ridere e scherzare disturbando il resto della clientela e ricevendo occhiatacce dai camerieri. Poi il momento in cui Niall aveva fatto cadere un pacco di patatine a terra è stato impagabile: proprio in quel momento stava passando una cameriera che per evitare di schiacciare la mano di Niall intento nel raccogliere il pacco, era scivolata cercando di reggersi ad una vassoio  che ovviamente le si era rovesciato sui capelli facendola comunque cadere sbattendo il sedere sul pavimento.

Pensare a quella scena mi fece scappare un risolino divertito, di cui probabilmente il biondo si accorse perché mi guardò confuso. Io scossi le spalle guardandolo e rendendomi conto di quanto quegli occhi mi fossero mancati terribilmente.

Con uno scatto lo abbracciai di slancio, gettandomi tra le sue braccia che ricambiarono stringendomi ancora più forte a lui. Alzai lo sguardo solo per scoccargli un bacio sulla guancia, mentre mi sorrideva in modo dolce.

Un finto colpo di tosse e un insistente battere di piedi ci fece girare per incontrare lo sguardo di uno scocciato Zayn. Rimanendo ancora attaccati lo fissammo ognuno in modo diverso, io irritata  per l’interruzione e Niall confuso. Secondi imbarazzanti da parte del biondo si confusero a sprizzi di rabbia malcelata mia e del moro, costretto in una posa rigida.

Staccandomi dal mio migliore amico, ma rimanendogli al fianco mi schiarii la voce in cerca di una spiegazione, ma di colpo mi resi conto della situazione.

 Che minchia ci fa qua Ciuffo Kilometrico?

Incrociai le braccia al petto chiedendogli con una tacita richiesta di parlare, richiesta che ovviamente lui non esaudì. L’unica cosa che fece fu quella di squadrarmi come se fossi un fenomeno da baraccone, cosa che non fece altro che aumentare , a livelli pericolosamente elevati, la mia rabbia. Anch’io, però, non fui da meno, dato che continuai a fissarlo negli occhi, occhi che mi provocarono un brivido, tanto erano intensi, ma non cedetti, anzi piegai la testa di lato come per sfidarlo.

-Ehm…vi conoscete?

Fu Niall ad interrompere il nostro continuo scambio di sguardi. A quel punto con mio grande sollievo Zayn spostò il suo sguardo sul biondo, riprendendo la sua maschera impassibile.

-Si. Piacere, Zayn-, il tono del moro non andò, però, d’ accordo con le parole appena pronunciate che, invece, di dare un’impressione amichevole assunsero per di più una silenziosa minaccia.

Difatti, Niall all’iniziò parve sorpreso per la reazione del ragazzo appena conosciuto, ma si riprese subito appena capì chi fosse, facendosi spuntare sulle labbra anche un sorriso sincero e soddisfatto come se avesse avuto la conferma di una qualche sua stramba idea.  Si piegò di poco  per farsi sentire solo da me, per sussurrarmi con un tono divertito: - “Niente di che!” Eh?!
Fece un passo avanti porgendo la mano al moro.

-Il piacere tutto mio, io sono Niall. Mi hanno già parlato di te, sai?!

Quando si accorse che la sua mano non sarebbe stata stretta, la ritirò senza perdere il sorriso. Fece un passo indietro ricevendo una gomitata per l’irritazione dalla sottoscritta. Già Zayn era montato di suo. se poi capiva che avessi parlato di lui a Niall avrebbe preteso di farsi costruire una statua da me in suo onore.

-Ma davvero?! Io, invece, non ho mai sentito parlare di te.

Ribatté l’altro con un sorrisino bastardo diretto a me. Gli lanciai un’occhiataccia di avvertimento, ma questo non fece che incrementare il suo ghigno.

-Oh, bè me lo aspettavo, la mia Kat è piuttosto…timida con gli sconosciuti. Ma io l’adoro anche per questo.

Che dolce! Me lo strapazzerei  tutto fino a farlo diventare un orsacchiotto.

-Davvero?! A me non è sembrata così timida, anzi…- esclamò Zayn con un guizzo malizioso negli occhi.

Mi ripresi dal mio stato dolcioso nei confronti di Niall per passare alla fase iena incazzata, tutta dedicata al moro.

-E con questo cosa vorresti insinuare?

Mi avvicinai a Zayn con i pugni chiusi, lasciati cadere sui miei fianchi.

-Quello che ho detto!

Si avvicinò anche lui a me, facendo scontrare i nostri petti e provocandomi un brivido che mi percorse fino alla punta dei capelli.

-Bastardo.- sussurrai a denti stretti, reprimendo la voglia di ucciderlo a sberle. Mi stava per caso dando della ragazza facile?! Brutto stronzo, come si permetteva?! I miei monologhi vennero interrotti dalla sua repentina vicinanza.

Mi spostò delle ciocche di capelli, cadute sul viso, dietro l’orecchio, per poi avvicinarsi con le labbra al mio orecchio, sfiorandolo e soffiandomici sopra, facendomi rabbrividire. Il mio respiro divenne di colpo irregolare, nonostante i miei tentativi di mantenere la calma e non farmi abbindolare da un bel faccino.

D’accordo, ma chi prendiamo in giro?! Bel faccino un cazzo, l’espressione “figone da paura” gli si addice di più.

Sentii che stava sorridendo, probabilmente per essersi accorto della reazione del mio corpo a contatto con il suo.

-Mai quanto te, baby.

Mi lasciò un leggero bacio sul collo e senza guardarmi oltre, mi superò e raggiunse Niall che fino a quel momento aveva assistito alla scena divertito.

Okay, ragazza calmina. Gli ho solo fatto capire che ha potere su di me, soltanto toccandomi, mi sono solo fatta zittire da un morto di figa che tra l’altro mi ha solo lasciata come un pesce lesso. Okay, non è solo.

Furiosa, cominciai a camminare verso il negozio che mi aveva suggerito Niall, qualche minuto prima, ansiosa di risolvere tutta quella situazione di merda che mi stava sfuggendo dalle mani. Ma mi resi conto di non avere idea di dove si trovasse la mia meta, così più scazzata che mai, ritornai indietro, ritrovando i due che se la ridevano bellamente alle mie spalle.

-Niall, ora non metterci anche tu, andiamo in questo cazzo di posto?

Il biondo mi fece un segno di assenso cercando di reprimere un’altra risata. Sbuffai infastidita e lo seguii insieme a Zayn che mi si era affiancato facendomi venire una voglia matta di mettergli le mani addosso, ma non in quel senso.

-Dove stiamo andando?

-Tu a fanculo.- feci un sorriso che di più finto non poteva esistere.

-C’è posto anche per te, dolcezza.

-Minchia ma non riesci proprio a chiamarmi Kate?

Zayn fece un ghigno compiaciuto.

-No, mi piace troppo farti incazzare, tesoro-. Disse calcando più del dovuto l’ultima parola.

Non potendo più sopportarlo, mi affiancai al biondo di qualche passo più avanti a noi. Mi sorrise e io titubante ricambiai, sperai solo che non cominciasse a fare domande su quello che era appena successo. Ma ovviamente…

-Kat ti sei accorta di quello che ha fatto?

Io alzai lo sguardo su di lui, leggermente confusa e lo guardai con gli occhi a punto interrogativo. Non capivo cosa volesse dire.

-Ha marchiato il territorio. Mi ha fatto capire che ha già messo gli occhi su di te. Tutto quello spettacolino era diretto a me, anche se non credo che abbia fatto dispiacere a nessuno dei due.
Io scrollai le spalle, facendogli capire che non la pensavo così.

-Ti stai sbagliando,  sei tu che ti fai tutti questi complessi, cucciolo.

Per fortuna, Niall capì quanto fosse bassa la mia voglia di parlare così percorremmo la strada fino alla sua macchina in silenzio, seguiti da Zayn anche lui rimasto zitto.

 
Quando arrivammo al negozio si erano ormai fatte le 5 di pomeriggio e l’ombra di sole che ci aveva accompagnato fino a quel momento era diventata un lontano ricordo, ahimè.

Entrammo in quello che più che un locale sembrava un ospedale per qualunque cosa di rotto o in via di costruzione ci fosse nel mondo, l’unica cosa che era rimasta illesa e che anzi aveva un’aria moto giovanile era la donna che ci stava passando davanti che teneva tra le braccia una grossa pila di libri, piuttosto impolverati. Era alta molto più di me, altezza aiutata anche dagli alti tacchi che portava, magra ma con le forme giuste che venivano evidenziate dall’ondeggiamento dei capelli neri e lisci lunghi fino ai fianchi, per di più aveva uno splendido sorriso, nonostante le rughe che le comparivano ai lati degli occhi, a causa probabilmente della stanchezza.

Zayn accorse ad aiutarla vedendola in difficoltà, ricevendo così in compenso un dolce sorriso che venne ricambiato dal ragazzo. Leccaculo! Senza una parola la seguimmo fino a quella che doveva essere la stanza dove riceveva i suoi clienti data la pulizia e l’ordine che vi regnava. Ci fece sedere sugli sgabelli posti dinanzi alla scrivania beige e dopo aver sistemato i libri si appoggiò ad uno scaffale dando segno di mancanza di energia. Mentre era girata, diedi una gomitata a Zayn, attirando la sua attenzione.

-Da dove ti è uscita tutta questa gentilezza? Perché non ti comporti così anche con me?- sussurrai piano in modo da farmi sentire solo da lui.

-Perché così è più divertente!- mi rispose sghignazzando e si sporse verso di me per pizzicarmi i fianchi.

Sussultai e, probabilmente, dissi uno ‘stronzo’ troppo forte dato che tutti e tre si girarono verso di me, mentre il moro se la rideva sotto i baffi divertito. Borbottai qualcosa che dovessero risultare come delle scuse, ma che non capii neanche io e Zayn non migliorò la situazione, cercando di scusarsi al posto mio.

-Niente, lasciatela perdere, il post-sesso non è proprio salutare per Kate.

Mi girai di botto verso di lui con fare omicida. Ma come si permette questo? Io lo strozzo nel sonno!

-COME?!

Il ragazzo fece finta di non avermi sentito e si rivolse alla donna che, intanto, era scoppiata a ridere, bè almeno non avevo fatto la figura della puttana, almeno credo.

-Salve signora, noi vorremmo farle delle domande circa una situazione piuttosto…impossibile che ovviamente è capitata a questa pazza sclerotica!

Oh, ma allora vuole proprio morire!

-Certo, prima di tutto chiamatemi Giusy. Ditemi- disse ridendo, prima di diventare seria, ma con un’espressione sul volto ancora divertita.

Nonostante raccontare per la milionesima volta quello che mi fosse successo mi stesse altamente sulle ovaie, pensai che toccasse a me, così dopo essermi presentata per bene lanciando un’occhiataccia a Zayn per i suoi nomignoli poco gentili e pr niente raffinati  le raccontai tutta la storia, più o meno come avevo fatto con Niall.

Non appena finii il mio monologo Giusy si alzò e ci fece segno di seguirla tra i vari scompartimenti del negozio, fino a fermarsi in una stanza circolare ancora più polverosa delle altre, cosa che probabilmente si accorse anche la donna dato che accennò una smorfia imbarazzata che, però, si preoccupò di sostituire subito con una più professionale, prendendo un paio di libri da diversi scaffali.

Aspettammo pazientemente, fino a quando concentrò l’attenzione su di noi chiudendo i volumi con un tonfo sordo.

-Credo di aver capito la tua situazione- disse rivolgendosi a me- sinceramente devo dire che non mi è mai successo, quindi quello che ti dico è il risultato di ricerche derivate da testimonianze scritte, ma ti assicuro che ti puoi fidare. - Prese un respiro profondo e poi guardandomi negli occhi continuò:- A quanto ho potuto comprendere il tuo corpo vero e proprio, quello con cui hai vissuto fino al momento dell’incidente si trova in un ospedale in stato di coma.

Annuii, ansiosa di sentirla continuare.

-Bene, in pratica alcune tribù provenienti dall’Africa meridionale credono che l’anima di alcune persone , se in uno stato psicologicamente confuso, a causa di un fenomeno scatenante possono mandare degli impulsi fisici e chimici al corpo permettendone lo staccamento da essa. Cosicché il soggetto in questione possa trovare un equilibrio relativamente ottimale.

Okay, perfetto ho capito tutto! Così data la mia grandiosa intelligenza spezzai il silenzio nel mio modo solitamente raffinato, facendo l’ennesima figura di merda.

-Non ho capito un cazzo!

Zayn sbuffò, mentre scuoteva la testa, facendo così salire a mille il mio istinto omicida.

-Visto che fai tanto il sapientone perché non me lo spieghi.

-Visto che Miss Perfettina ha problemi nella comprensione lo farò. Giusy ha detto che nel momento dell’incidente il tuo corpo si è diviso in due parti: una quella dell’ospedale che ora presenta solo le tue caratteristiche fisiche ed un’altra quella della nevrotica qui presente che possiede sia i tuoi caratteri fisici che psicologici e tutto questo perché devi trovare uno scopo nella tua vita.
Comprendés? 

Immaginai che in quel momento mi stesse uscendo il fumo dalle orecchie, mi stessero spuntando le corna dalla testa e che non sarebbe stato strano se avessi avuto una coda ed un forcone con scritto: ZAYN DIE! YEAH! Gli feci un sorriso che di amichevole non aveva proprio niente e sperai che non facesse una delle sue battute di minchia.

-Che c’è Katje?

Okay, questo è peggio.

Mi irrigidii di colpo, notando con la coda dell’occhio che Niall fece la stesa cosa, lui sapeva chi mi chiamava in quel modo. Salutai a mezza voce Giusy ringraziandola per poi proseguire a ritroso i corridoi che avevamo imboccato prima. Ma non appena girai il secondo angolo mi ritrovai inchiodata tra il muro e un corpo caldo che premeva contro il mio. Alzai gli occhi e incontrando quelli color pece del moro non potei fare a meno che sbuffare. Cercai di liberarmi, dimenandomi, ma ovviamente non ebbi alcun successo, così girai solamente il viso per non farmi incastrare dai suoi occhi.

-Guardami- disse con un sussurro appena udibile, soffiandomi sul collo. Repressi l’istinto di ubbidirgli per non dargli soddisfazione.

Zayn sbuffò infastidito dalla mia riluttanza e tenendomi fermo un fianco con una mano, girò il mio viso verso di lui afferrandolo con l’altra. Si avvicinò ancora di più con gli occhi puntati nei miei come per non lasciarmi andare.

-Ti giuro io non ti capisco.

-Ah tu non mi capisci?! Sei stato tu quello che mi ha fatto fare la figura della pazza smaniosa sessuale e poi sono i-io?!

L’ultima parola mi uscì come un suono strozzato dato che Zayn aveva preso a lasciarmi baci umidi dal collo alla mandibola, mantenendomi immobile con entrambe le mani appoggiate ai miei fianchi. Dopo un istante di sbandamento, ripresi il controllo del mio corpo e appoggiando le mani sul suo petto, esercitai più forza possibile, ma non riuscii a spostarlo di un centimetro, anzi l’effetto fu opposto.

Con una mano, strinse più forte il mio fianco da sotto al maglietta, mentre con l’altra afferrò i miei polsi portandoli sopra la mia testa, facilitandosi i movimenti. Riprese possesso del mio collo, leccandolo e succhiandolo fino a trovare il mio punto debole poco sotto l’orecchio dove prese a mordere forte, tanto che sentii risalire il sangue in superficie. Prima che potesse continuare mi mossi provando un ultimo tentativo per liberarmi, facendogli serrare la presa con i denti sulla pelle del mio collo. Riuscii a trattenere un gemito dal piacere, piacere che si stava irradiando da quel punto fino al mio centro, ma probabilmente lui si accorse del mio sforzo ripetendo così l’azione mentre spingeva il bacino verso il mio, facendomi accorgere di una terza presenza a contatto con la mia coscia.

Gemetti, maledicendomi un attimo dopo, dato che lui lo prese come un incitamento a continuare e iniziò a lavorare un lembo del mio collo, succhiandolo e mordendolo sempre più forte fino a che Zayn si staccò leggermente per lasciarci dei baci soffici che lenirono il dolore.

Si allontanò, senza però lasciare la presa sul mio corpo e sorrise soddisfatto del suo lavoro. Liberai i miei polsi dalla sua presa e, portandomi un dito al collo, spalancai gli occhi dopo essermi accorta che il moro mi aveva lasciato un succhiotto.

-Quello dimostra che sei mia, baby.- disse indicando il rigonfiamento sul mio collo. A quelle parole non potei non trattenere un fremito. Ma chi si crede di essere questo?
Lo spinsi lontano da me per quanto la mia forza mi permettesse. Gli puntai un dito contro cercando di mantenere la calma e scandendo ogni parola come una menomata per farglielo entrare in quella testa da zuccone gli dissi:

-Io non sono di nessuno, decido solo io quando darmi a qualcuno, fottuto stronzo.

Mi si riavvicinò, appoggiando la fronte alla mia in modo da potermi specchiare in quegli occhi pieni di domande, ma privi di risposte.

-Per questo sei mia.- mi soffiò sulle labbra, prima di lasciarmi un bacio all’angolo di queste e se ne andò così come era comparso senza rivolgermi un ulteriore sguardo.

 

#MY SPACE
Hey ragazze ciao a tutte, lo so di essere in un ritardo madornale, probabilmente avrete pensato che fossi morta, ma purtroppo sono ancora qui a scassarvi i coglioni. In compenso, però il capitolo è abbastanza lungo e spero anche che vi piaccia, a me non dispiace. Ho anche ricontrollato, quindi spero che non ci siano errori. Allora,  abbiamo una Kate piuttosto lunatica e un Zayn piuttosto geloso che mi fa impazzire e un Niall troppo dolce. Mi raccomando RECENSITE, ci tengo davvero ad avere una vostra opinione, ditemi quello che ne pensate, grazie comunque a tutti.
Grazie a:

Aguero
 cristy99fedee_missmalikhoransmuffjnHoran_hughlavogliadipaynemaristella_armstrongMary9805
 sushmita
x avere messo questa storia tra le seguite
Grazie a:

xCikka_Brady98_

x avere messo questa storia tra le preferite
Grazie a :
lavogliadipayne
x aver messo la storia tra le ricordate
Grazie a :
MiChiamoChiara
_Brady98_
lavogliadipayne
fede_missmalik
Horan_hugh
Aguero
Cristy99
AlessiaLol99
_Vessa_
Preziosa96
 x aver recensito
e naturalmente un grazie altrettanto immenso a tutti i lettori silenziosi.
VI AMO.
E ORA SPAZIO ALLA PUBBLICITà:
questa è la FF della mia migliore amica e mi piace da impazzire, quindi LEGGETE!!!!

questo è il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1956341

questa invece è l'altra mia FF a cui tengo davvero tanto.


Questo è il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1796550&i=1 

 

A presto. Bacioni.
Vivi xx 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: tuseilui