-Spiegami come può
esistere un Dio quando... quando... Stuart...
Una nuova serie di
singhiozzi costringe John a interrompersi. Il ragazzo affonda il viso
tra le mani, come a voler nascondere a Paul le sue lacrime, il corpo
in preda a tremiti incontrollabili.
Paul odia vederlo
così. È forse la seconda o la terza volta in vita
sua che John
piange davanti a lui e la cosa gli fa dannatamente male, come
se fosse lui ad aver appena perso il suo migliore amico.
-Vieni qui.-
mormora Paul, e si alza per avvolgere le braccia intorno al corpo di
John.
Per un attimo lo
sente irrigidirsi, ma alla fine John si lascia andare e accetta che
Paul lo stringa e gli accarezzi dolcemente i capelli, come farebbe un
genitore col suo bambino.
-Voglio sapere come
è possibile credere in Dio.- inizia John, sforzandosi di
mantenere
la voce ferma, il volto affondato sulla spalla di Paul. -Stuart
è
morto, capisci? Aveva poco più di venti anni, era giovane,
aveva
talento, lui... non si meritava di morire. Se un Dio esiste, come
può
permettere una cosa del genere? Come può?
-Non lo so, John.-
sospira Paul, con una stretta dolorosa al petto. Vorrebbe fare di
più
che abbracciarlo e accarezzarlo e sussurrargli parole che non possono
essergli di alcun conforto, ma l'unica cosa che renderebbe John
davvero felice è completamente al di fuori della sua portata.
-Tu almeno ci sei,
vero?
La voce di John è
rotta, spezzata, ferita. La voce di un ragazzo solo e spaventato che
teme di vedersi scivolare davanti la sua vita e quella delle persone
che ama.
-Ci sono. Certo che
ci sono.
Paul si china per
baciare John, e in breve entrambi sono persi nel contatto avido e
umido tra le loro bocche che si assaggiano, si cercano, si reclamano.
John si aggrappa a lui avvolgendo le braccia intorno alla sua
schiena, stringendolo come se non volesse lasciarlo più
andare, gli
bacia le labbra un'ultima volta, poi affonda il viso contro il suo
petto e piange, per la prima volta dopo molto tempo piange senza
vergogna davanti a un'altra persona.
-Ti prego, Paul,
dimmi solo che mi ami.
-Ti amo.- gli
risponde Paul e, per un attimo, sulle labbra di John compare un
sorriso debole quanto sincero.
Note.
Lo so, sono in ritardo. Tanto in ritardo. Ma non ho potuto accendere il pc per un po' di giorni causa mancanza del caricatore. *Cose che non importano a nessuno.*
Spero vi sia piaciuta la flash, naturalmente la situazione è ispirata al testo della canzone. A dopodomani!;D
Note.
Lo so, sono in ritardo. Tanto in ritardo. Ma non ho potuto accendere il pc per un po' di giorni causa mancanza del caricatore. *Cose che non importano a nessuno.*
Spero vi sia piaciuta la flash, naturalmente la situazione è ispirata al testo della canzone. A dopodomani!;D