18/07/2013
3 recensioni- A mio fratello, Ato e Hika Uchiha, che mi hanno incoraggiata, grazie di cuore
SCRICCIOLO
Finalmente dopo una lunga settimana in missione, Sasuke aveva riaperto la porta di casa sua. Regnava il silenzio, non che la cosa gli dispiacesse, ma era strano, anzi stranissimo. Dov’’era Sakura?E Itachi? Suo figlio ogni volta che tornava da una missione, o semplicemente da lavoro, gli correva incontro, quando non era troppo tardi e Sakura ancora non lo aveva mandato a dormire contro le sue proteste. Forse non erano in casa. Non si fece più domande, sarebbero arrivati sicuramente. Si sedette sul divano, era stato un lungo viaggio ed era po’ stanco.
“Scricciolo sei tu?”Era lei, Sakura.Ma chi stava chiamando? Eccola di fronte a lui,con i capelli raccolti in una disordinata coda di cavallo-probabilmente era appena tornata dall’ospedale-e suoi occhi verdi luminosi,era felice.
“Sei tu! Sei tornato” e corse ad abbracciarlo, gli abbracci a cui si era abituato
“Sakura,toglimi una curiosità da quando abbiamo un animale domestico?”lei si staccò dall’abbraccio “Un animale domestico?” poi continuò senza capire a cosa si riferisse “Non avrei mai permesso ad Itachi di prendere un animale senza il tuo consenso”
“Scricciolo?” e lei rise di gusto, la sua risata che tanto lo faceva sentire bene,ma proprio non capiva perché Sakura stesse ridendo adesso
“Oh non è un animale” e rideva, rideva, rideva, ora Sasuke stava per perdere la pazienza, non gli piaceva non capire le cose. “E’ Itachi”
“Itachi?”
“Certo è un nomignolo che ho pensato per lui, mi ha aiutata Sai”
“Sakura,è inaccettabile” quel nomignolo era…disgustoso
Ed eccola con quel suo sguardo accigliato “Ma dai è così tenero, gli mostro il mio affetto”
“Tenero? No Sakura è disgustoso”
“Non è un po’ esagerato dire disgustoso” Sasuke lo sapeva che si sarebbe offesa
“No, se vuoi posso trovare anche qualcosa di più pesante” lo sguardo di Sakura era sempre più imbronciato “Non ti sarai mica offesa?”
“No” e invece si era davvero offesa, ma non voleva darlo a vedere. Lo faceva spesso. Come quella volta che poco prima del loro matrimonio, lei parlava, parlava, dell’organizzazione del matrimonio, che sposarlo per una parte della sua vita era il suo sogno, ma poi con gli occhi bassi aveva detto che per lei era troppo essere la signora Uchiha, e lui non le aveva detto niente solo: “Sei insopportabile”, ma voleva dirle che per quel ruolo non c’era nessuna più adatta della donna forte e coraggiosa che era, e poi l’amava, ma non poteva dirglielo, non era da lui consolarla. Sasuke si distolse da i suoi pensieri “A proposito, ma dov’è Itachi?”
“Quel birbante si è nascosto e lo stavo cercando. Ama farmi esasperare proprio come te. Ma se si è accorto che sei tornato correrà ad abbracciarti.” Non appena Sakura finì di pronunciare quelle parole, si udirono dei passi, i suoi passi. Itachi.
“Papà!” e correva verso di lui, non lo vedeva da una settimana e sembrava davvero cresciuto.
Gli cinse le gambe, con le sue braccine corte. E Sasuke lo prese in braccio, lui e Sakura erano ormai il suo mondo.
“Scricciolo eccoti finalmente!Ma dove ti eri nascosto?” Sakura non demordeva.
“Sakura ancora?”
“Sasuke-kun è così carino! Itachi se la mamma ti chiama scricciolo ti piace?” Il bambino scosse la testa e rispose “Io sono Itachi” Sasuke ghignò soddisfatto era davvero suo figlio,un Uchiha.
“Vedi Sakura te lo dice anche lui”
“Possibile che nostro figlio a tre anni e mezzo ti somiglia così tanto? Uffa e io che sono sempre tanto carina e vi chiamo anche in modo affettuoso”
Quello era davvero il suo mondo,ed era straordinario