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Autore: xingchan    18/07/2013    1 recensioni
Xing, cinque anni dopo (la fine del manga! XP).
Ling Yao è divenuto imperatore da appena tre anni, e Lan Fan come al solito è al suo fianco come sua protettrice. Tutto procede più o meno tranquillamente a corte, grazie all'unione delle famiglie e alle innovazioni che il nuovo sovrano introduce nel suo impero, accompagnate da numerosi doveri che il ragazzo dovrà caricare sulle proprie spalle, molti dei quali gli risulteranno trmendamente contrastanti con i suoi sentimenti e con il suo modo di essere.
L'intenzione di Ling di modificare alcune leggi, il misterioso caso dell'omicidio del suo predecessore e un'invidia covata da tempo e mai espressa saranno le cause per cui Ling dovrà impugnare ancora le armi per difendere la Pietra Filosofale, il suo regno e coloro che ama.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lan Fan, Ling Yao, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Fragments of a Love'
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Un segreto inaspettatamente scoperto




Non passò molto tempo da quando la principessa Ying venne a conoscenza della malattia e successiva guarigione del proprio capoclan, ossia suo padre. Non aveva minimamente considerato che anche i suoi familiari più stretti potessero essere contagiati per poi essere risanati dal potere della Pietra Filosofale, forse per quelle cause di forza maggiore che avevano coinvolto l'imperatore e, a dir la verità, non sapeva nemmeno che si era ammalato, altrimenti sarebbe subito tornata indietro per stargli vicino.


Quando era tornata a casa insieme a Soo Yang, dopo aver ricevuto queste notizie da un giardiniere, il suo anziano genitore l'aveva afferrata per la collottola non appena la vide dopo i funerali del clan di Chen, cominciando ad inveirle contro e domandandole dove si fosse cacciata. Lei aveva detto in risposta di esser stata in cerca di Sua Altezza l'Imperatore con poche parole atone, tali da non riconoscersi. L'altro rimase per un po' pensieroso senza aprir bocca, per poi liberarla con uno strattone e minacciandola con una punizione esemplare se egli avesse saputo che gli stava mentendo. Infine, l'aveva spedita in camera sua, con porta e finestre sbarrate da pesanti inferriate, e impedendole di consumare la sua cena.


In più, la spossatezza aveva avanzato soltanto una volta conclusa la missione, e lei e Soo Yang erano rimaste senza cibo a meditare su ciò che era avvenuto e a borbottare sulla temporanea prigionia a cui erano costrette.


"Ma perchè il signore deve chiudere anche me qui dentro?" brontolava la serva alla sua principessa, sedutale affianco. "Non può semplicemente perdonarci e..."


Ying rise, interrompendo le sue lamentele con una risposta che le sembrò piuttosto esauriente. "Ci basta evadere dalla nostra porticina sotto il tappeto, quella che conduce nelle cucine!"


"Sì, ma non vorrei ci scoprisse..." ribatté l'altra affranta. "Sapete bene che, se il signore scopre il passaggio segreto, io non riuscirei a passarla liscia, Altezza."


La nobile non seppe con quali parole replicare. Aveva dannatamente ragione. Lei se la cavava con qualche invettiva, mentre Soo Yang era quella più esposta, siccome non aveva di che difendersi contro i suoi padroni. Era una schiava, e per questo i membri altolocati del clan potevano fare di lei ciò che volevano, anche frustarla e rimandata al proprio villaggio, dove non avrebbe avuto più modo di stare con Ying.


"Non potete prendere le mie parti di continuo. Un giorno o l'altro ci rimetterete anche voi, ed io non voglio..." proseguì Soo Yang con un tono leggermente incrinato.


La principessa le cinse le spalle come per confortarla. Ormai ci tenevano così tanto alla loro amicizia che nessuna delle due poteva fare a meno dell'altra, e nonostante le punizioni, il capoclan Huxian sapeva bene che se le avesse divise, si sarebbero cercate  a vicenda.


"Soo Yang!"


All'improvviso, sentirono un mormorio di voce maschile provenire dalle sbarre che dividevano le due ragazze dal mondo esterno. Lou era arrivato per controllare di persona come stesse la sua amata, essendo stato congedato dal monarca poco prima. Stava invocando con insistenza la sua pari affinchè gli mostrasse la principessa Ying, ma a quanto pareva aveva le orecchie otturate.


"Soo Yang, maledetta idiota! Dov'è Ying?" Lou aveva alzato un po' di più la voce per farsi udire dall'altra sguattera che, sdegnata da quel comportamento poco rispettoso nei suoi confronti proveniente da un ragazzo di appena un anno più grande di lei, si affacciò con l'intento di fulminarlo con gli occhi e, facendolo stare in attesa, s'intestardì a non rispondergli direttamente.


"Te lo dirò solo quando mi chiederai scusa, carogna che non sei altro!" disse lei in tono minaccioso. Le portava così poco rispetto; nemmeno le era grato per tutte quelle volte che aveva fatto il palo mentre loro due tubavano.


"Dimmi dov'è la mia Ying o giuro che ti farò passare un mare di guai!" ringhiò quell'altro.


"Finitela, tutti e due!" s'intromise la principessa, protendendosi anch'ella attraverso le sbarre che offrivano scarse possibilità di far oltrepassare la testa di una persona. Si issò ancora di più aggrappandosi alle dure assi di ferro che delimitavano uno dei tanti quadri dell'intera graticola, riservando a Lou un'espressione severa. "Non fare così, o mi farai arrabbiare sul serio."


Il guerriero nemmeno la ascoltò. "Senti, non ho molto tempo. Sua Maestà potrebbe aver bisogno di me da un momento all'altro, perciò potrò rimanere solo per poco. Vieni fuori, Ying!" le chiese infine.


"Non vedi che non posso? Non ho nessuna intenzione di usare il passaggio ancora, Lou. Se lo viene a sapere mio padre, sono morta!"


"Quel maledetto..."


Lou non poté fare a meno di imprecare. Sebbene sapesse che quella vita di clausura era praticamente destinata a tutte le principesse che avrebbero dovuto essere le mogli dell'imperatore, non poteva vederla dietro delle sbarre come una criminale. L'unica sua colpa era di amare un servo, ma non si poteva definire tale un sentimento  spontaneo, nato durante l'infanzia.


"No, per favore... Nonostante sia duro nei miei confronti, sono felice che sia sano e salvo." Anche se spesso era brutale con lei, arrivando perfino a rinchiuderla come un qualsiasi animale braccato, Ying era comunque contenta di avere una figura paterna. Non la considerava se non per lo scopo di unirla in matrimonio con il monarca in carica, era vero, ma Ying aveva semre avuto quella scintilla di amore filiare verso di lui. "Ho già fatto abbastanza per l'imperatore." riprese. "Non posso permettermi la sua completa protezione dal mio stesso clan. Ora sa che l'unico gesto per ricambiarmi sarà sciogliere quel patto che mi lega a lui come sua promessa sposa."


A quelle parole, il combattente sentì un doloroso colpo al cuore. Quel giorno in cui l'aveva catturato Ling Yao aveva fatto intendere che avrebbe utilizzato tutto ciò che era in suo potere per evitare il suo matrimonio con Ying. Ma Lou sapeva anche che il consiglio era forte quanto bastava per contrastare il sovrano, e rimaneva tale anche se qualche membro veniva a mancare.


Notando quell'espressione triste dipinta nel volto del suo amato, la ragazza tentòdi rassicurarlo. "Io credo in lui, Lou. Vedi, Sua Altezza non lo fa solo per noi..." lo informò con una cadenza dolce nella voce tremante di emozione. "Lo fa anche per se stesso e per la sua felicità."


Nell'istante in cui terminò quella frase, il giovane la osservò con aria interrogativa, e lo stesso fece la sua ancella.


"Da quel che ho compreso stado accanto a lui, ha una situazione simile alla nostra." proseguì la nobile, accentuando l'attenzione rivoltale. "Credo che lui sia innamorato della sua guardia del corpo. Capite? E' innamorato di Lan Fan, per questo ce la sta mettendo tutta affinché si cambi quel dannato protocollo imperiale!"


Soo Yang sorrise sinceramente, mentre il ragazzo Han ancora sembrava stesse riflettendo.


"Tentai di ammazzarla, ma lei mi ha perdonato come se niente fosse..." disse pensieroso Lou. "Non mi stupisce che l'imperatore abbia cercato con tutte le sue forze di soffocare l'idea di condannarmi a morte..."


In verità, l'attacco escogitato dai due principi mirava soprattutto al monarca, ma Lou l'aveva presa anche come un tentativo di preservare Ying da un matrimonio indesiderato. Chissà cosa sarebbe successo se Ling Yao fosse rimasto ucciso... Ma per lui in quell'istante l'importante era portare via con sé la principessa, fuori dalle grinfie della sua famiglia che la voleva rendere uno strumento per la continuità del proprio casato.


"Alla fine non ci sei riuscito, fortunatamente. E in più, gli hai anche evitato di emettere la sua prima sentenza di morte. Sono così fiera di te...". Detto ciò, Ying allungò la mano per prendere quella del ragazzo, quando dalla porta della principessa si udirono accentuati rumori del chiavistello. I ragazzi si allontanarono repentinamente l'uno dall'altro. Le due ragazze al loro punto di partenza, il servo invece si nascose sotto la finestra. Con il cuore che batteva a mille, sguattera e padrona videro la porta cigolare per poco, svelando la donna anziana responsabile della sua apertura e il padre di Ying, il consigliere del re del clan Huxian.


Era accigliato, anche troppo. Sicuramente qualcosa non andava.


"Padre?!" azzardò Ying scattando in piedi con l'altra e guardandolo tentando di sondare in anteprima ciò che stava sicuramente per dirle. L'altro avanzava verso di lei con atteggiamento severo, ignorando del tutto la schiava che aveva preso a tremare, anche se si stava tenendo coraggiosamente sulla difensiva cercando di mantenere la distanza fra lei ed il suo signore costante.


L'anziano era appena arrivato di fronte alla figlia, quando le afferrò il braccio tirandolo verso l'alto in una morsa così tenace che quasi la giovane non pianse di dolore. Soo Yang per la sorpresa squittì, per poi coprirsi le mani con la bocca, come se volesse riparare al danno.


"Ti dice qualcosa il nome Lou del clan Han?" insinuò il vecchio.


Ying sobbalzò impercettibilmente sentendo il suo nome provenire dalle labbra del suo genitore, ma subito assunse una parvenza impassibile.


"No. Perchè, dovrebbe?" mentì ironicamente la principessa.


"Strano..." ribattè quell'altro, che non aveva preso il tono della figlia per vero. "Perchè alcuni consiglieri, dopo la trasmutazione di Sua Altezza, ti hanno vista scambiare cenni d'intesa con questo servo Han..."


La ragazza perse un battito. Travolta dalla contentezza, aveva abbracciato appena Lou davanti a tutti, come Ling aveva fatto con Lan Fan. Entrambi gli atti d'affetto però risultarono come delle mine al rigido codice dell'Impero che prevedeva l'esilio per chiunque osasse intraprendere relazioni anche all'apparenza minimizzanti fra individui di rango differente, e la pena peggiorava per quei legami fra persone di clan diverso da quello originario. Anche se l'imperatore aveva accordato ricchezze ed una pace duratura, le norme rimanevano ferree ed inviolabili. Ma, pensava con una nota di speranza la giovane nobile, erano proprio quei punti che Ling stava tentando di cancellare.


"Domani verrai con me al consiglio, sperando che l'imperatore ti infligga una giusta punizione!"







NDA

Stavolta non ho niente da dire (per vostra fortuna), se non che questo capitolo è stato sfornato fra ieri ed oggi, nel vano tentativo di proseguire una one-shot ancora incompleta. XD

Ringrazio Laylath per la scorsa recensione. :)

   
 
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