Back From The Future
Capitolo 11
Poche ore dopo a Las Vegas, Nevada.
Tony: "Per fortuna questo weekend non siamo di turno, così abbiamo due giorni per dedicarci a noi." disse, inserendo la scheda magnetica nella serratura elettronica della porta della camera d'albergo dove avrebbero passato i successivi due giorni.
Ziva: "Non pensi che abbiamo fatto tutto troppo in fretta, forse?"
Tony: "Al contrario, penso di aver aspettato anche troppo." disse, guardandola malizioso e facendola entrare nella camera.
Ziva entrò in camera, poi guardò Tony, di nuovo.
Ziva: "Ma avremmo potuto aspettare qualche giorno... cosa cambiava?"
Tony: "Cos'è? Ti stai pentendo di quello che hai fatto?"
Ziva: "No, anzi..."
L'uomo le prese la mano sinistra e le fece il baciamano, vicino all'anello d'oro sull'anulare, uguale a quello che aveva lui sulla stessa mano, infine la condusse verso il letto matrimoniale.
Tony: "Ora, signora Dinozzo, ho intenzione di sfruttare al massimo questa brevissima Luna di Miele..."
La ragazza sorrise, poi lo attirò a sè, baciandolo con passione.
Il lunedì successivo, quando Anthony arrivò in ufficio vide che McGee era già arrivato ed era seduto al suo posto.
Anthony: "Buongiorno, Tim." lo salutò.
McGee: "Buongiorno, Tony. Dinozzo non è con te?"
Anthony: "No, arriverà più tardi con Ziva."
Gibbs: "Come fai a sapere che arriverà con Ziva?" chiese, comparendo dietro le sue spalle.
Anthony: "Pensavo avessi capito, Capo."
Gibbs: "Ah, è vero, i tuoi ricordi coincidono con quelli di Tony. Comunque si può sapere dove sono? Dovevano essere qui mezz'ora fa."
Anthony: "Dovrebbero arrivare a momenti, mezz'ora fa sono usciti dalla zona ritiro bagagli dell'aereoporto."
Infatti la porta dell'ascensore si aprì ed entrarono Tony e Ziva, con un'espressione raggiante e una valigia tenuta da entrambi.
Gibbs: "Che ci facevate all'aereoporto, voi due?"
Tony: "Abbiamo fatto una scappata a Las Vegas."
McGee: "Ah, e come mai?"
Tony: "Affari nostri, Pivello." rispose, secco, mentre prendeva da solo la valigia e la metteva accanto alla sua postazione. Poi, entrambi, si andarono a sedere alle loro scrivanie.
Gibbs: "L'importante è che siate arrivati, quindi al lavoro!"
Mezz'ora dopo, Tim e Anthony decisero di fare una pausa e scendere in caffeteria. Dopo qualche minuto di silenzio, McGee chiese:
McGee: "Dimmi una cosa, Tony, il futuro è cambiato, vero?"
Tony: "Sì, anche se le parti principali restano le stesse..."
McGee: "Quindi Gibbs e Ziva ancora non sono salvi?"
Tony: "No, ed è cambiato anche parte del tuo futuro, ma non voglio dirti altro."
McGee: "E quello... tuo?"
Tony, senza parlare, gli mostrò la mano sinistra con la fede.
McGee: "Tu e Ziva vi siete sposati? Quando?"
Tony: "Venerdì sera, ecco perchè erano andati a Las Vegas."
McGee: "Non volevate perdere tempo,eh?" sorrise.
Tony: "Già, e non lo abbiamo fatto..." poi prese una piccola fotografia dalla tasca e la mostrò a Tim, che la guardò.
La foto ritraeva Ziva che abbracciava una ragazzina di 12 anni, con i riccioli neri e gli occhi verdi; entrambe sorridevano all'obiettivo.
McGee: "E' vostra figlia, scommetto..."
Tony: "Si chiama Tali, nascerà tra nove mesi. Questa foto l'avevo scattata al suo ultimo compleanno prima che la madre morisse." prese un'altra foto dalla tasca e la mostrò "Questi sono lei e il suo ragazzo, un mese prima della mia partenza."
McGee guardò la foto. Tali aveva sui 18 o 19 anni ed era identica alla madre, a parte gli occhi, che erano due luminosi smeraldi, mentre il ragazzo era la fotocopia di Tim alla stessa età.
McGee: "Ecco cosa è cambiato nel mio futuro: il primogenito è Jethro!"
Tony: "Sì, ha circa un anno in meno di mia figlia."
McGee: "Sembrano una bella coppia."
Tony: "Sì, anche se tua moglie ha fatto loro una bella scenata quando li ha scoperti che facevano sesso."
McGee rise.
McGee: "Abby? Proprio lei?"
Tony: "Beh, lo stavano facendo nel vostro letto."
McGee: "Ah, ora capisco..."
Poco dopo tornarono su. Tony e Ziva stavano parlando con Gibbs.
Tony: "Lo so, Capo... avremmo dovuto fare un po' meno di testa nostra, ma..."
Gibbs: "Ok, ok! Il danno ormai l'avete fatto, però esigo una cosa!"
Ziva: "Che cosa?"
Gibbs: "Che celebriate un'altra cerimonia. La cosa che veramente non mi va giù è che non mi abbiate invitato!" fece un sorriso scherzoso, poi strinse la mano a Tony "Congratulazioni, Dinozzo."
McGee: "Te l'hanno detto, vero?" chiese, avvicinandosi a Gibbs.
Gibbs: "Si. Che ti ha detto l'altro Tony?"
McGee: "Che Ziva è incinta, Capo."
Gibbs: "Ah, capisco." disse, poi tornò al suo posto e si rivolse a Ziva "David, da questo momento in po' ti consiglio vivamente di restare più tranquilla che puoi."
Ziva: "Perchè, Gibbs?"
Gibbs: "Lo scoprirai tra qualche giorno."
CONTINUA...