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Autore: poppett    19/07/2013    0 recensioni
Ciao a tutti :) questa FF coinvolge tutte le Little Mix ed è scritta in prima persona usando i punti di vista di ogni singola ragazza. Spero vi piacerà! Autori: Zoe e Ale
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Always Be Together


Perrie's POV

Sul volto del nuovo compagno di classe spuntò una specie di sorriso. Si avvicinò a me e si sedette.
-Perché ridi?- Domandai leggermente imbarazzata.
-Niente di che, Perrie Edwards, giusto?-
-Zayn Malik.-
-Come fai a sapere il mio cognome?- Chiese confuso.
-Io so tante cose su di te..-
-Come fai? E’ la prima volta che mi vedi.-
-Signor Malik? - Ci interruppe la professoressa.
-Si?- Rispose Zayn.
-Capisco che la Signorina Edwards è molto bella e attraente, ma per favore non disturbi le mie lezioni.-
-Mi scusi, non lo farò più Signora Fisher.-
Zayn era tutto imbarazzato, tutta la classe in quel momento lo fissava.
Quando finì la lezione, io raccolsi i miei libri e raggiunsi, dall’altra parte della stanza, Leen.
-Ciao ragazza bella e attraente!- Lanciò una delle sue battute.
Gli sorrisi.
-Dai, andiamo.-
Camminammo insieme, senza dirci niente, fino ai nostri armadietti.


Jesy’s POV

Incontrai le ragazze Pez e Leen vicino ai loro armadietti.
-Ragazze! Finalmente vi ho trovate.. Ora devo andare nell’aula di chimica ho lezione, però all’ora di pranzo ci vediamo okay?-
-Certo!- Risposero loro due.
Le diedi un piccolo bacio sulla guancia a entrambe e poi mi diressi nell’aula di chimica.
Detestavo quella materia, non ero mai riuscita a prendere più di una C, ma visto che era la sufficienza, mi accontentavo. Entrai e come sempre la stanza era piena di ragazzi e ragazze che parlavano e si aggiornavano circa le loro vacanze.
Cercai con lo sguardo se ci fosse qualcuno che conoscessi già, ma non riconobbi nessuno, così mi avvia verso il primo posto che vidi libero.
Mi sedetti accanto ad un ragazzo molto carino, aveva la testa riccioluta abbassata, intenta a leggere qualcosa dal libro di chimica. Il suo sguardo era molto concentrato e riuscii solamente a notare il colore dei suoi occhi: marrone cioccolato.
Lo guardai con discrezione finchè la professoressa non annunciò il suo arrivo in classe urlando a squarciagola come sempre. Roteai gli occhi mentre prendevo il quaderno e una penna pronta a prendere appunti. Gettai un altro sguardo al ragazzo, che ora aveva i suoi occhi puntati sulla lavagna. Sembrava veramente concentrato, strano visto che il 99% della classe fingeva di essere attenta e pensava ai fatti propri. Perciò conclusi che o era un bravo attore oppure gli piaceva davvero chimica.
La mia prima teoria venne spazzata via quando il ragazzo alzò la mano, pronto a rispondere, ad una domanda della professoressa.
Non avevo sentito la domanda posta dall’insegnante presa dai miei pensieri, così ascoltai la risposta cercando di trarne qualcosa da scrivere sul quaderno.
-Si, …- disse lei.
-Shelley, signora Smith.- disse lui. Aveva una bella voce, era calda e .. mascolina. Decisamente bella. Rimasi per un po’ ipnotizzata, e grazie a dio non si notava visto che tutti gli occhi della classe erano puntati verso di lui.
-Shelley, prego.- La professoressa fece un gesto con la mano.
-Per favorire la formazione di prodotti per una reazione all'equilibrio devo applicare il principio di Le Chatelier ad esempio sottraendo, man mano che si formano, prodotti di reazione o aggiungendo reagenti. Se so che la reazione è esotermica raffreddo. In pratica devo creare uno squilibrio.- Rispose così facilmente che sembrava fosse una cosa da bambini. Il problema era che io non avevo capito nemmeno una sillaba di ciò che aveva pronunciata.
-Molto bene! Ben fatto Shelley!- Si complimentò la professoressa incredula.
Riuscii a trascrivere solo qualche parola perciò mi avvicinai di più a lui con la sedia, attenta a non fare rumore.
-Pss…- sussurrai. Il ragazzo si voltò nella mia direzione, mostrandomi il suo viso in tutto il suo splendore. Era bello da morire. Aveva una bocca perfetta e quando mi accennò un sorriso, credetti di morire. Le fossette appena accennate che aveva ai lati delle labbra erano dolcissime e il suo viso aveva un’armonia quasi perfetta. Da dove veniva? Possibile che in due anni di liceo non l’avevo mai incontrato, se non visto?
Mi riscossi dai miei pensieri.
-Potresti ripetermi cos’hai appena detto?- Gli chiesi a voce bassa. Abbassai il mio sguardo trovando improvvisamente più interessanti i cuoricini che avevo disegnato al piè della pagina del mio foglio. Sentivo il suo sguardo addosso e le mie gote si colorarono automaticamente di rosso. Cercai di non pensarci troppo e mi concentrai su quello che mi stava per dire.
-Beh, ho detto che per favorire la formazione di prodotti per una reazione all'equilibrio devo creare uno squilibrio, sottraendo prodotti di reazione o aggiungendo reagenti. Capito?- Mi chiese puntando la matita sul disegno nel libro.
Mi grattai dietro l’orecchio cercando di focalizzare le parole e di inserirle nel disegno che mi aveva appena indicato. Risultato? Il nulla più totale.
-In realtà no, ma facciamo finta di si.- Dissi ridacchiando mentre scrivevo l’ultima frase sul foglio.
Shelley si girò per prestare ascolto alla lezione. Non appena la campana suonò qualcuno mi chiamò dandomi dei pugnetti sulla spalla. Mi girai e trovai il ragazzo che mi era seduto accanto poco prima.
-Comunque mi chiamo George, piacere.- Mi porse la mano ed io la strinsi sorridendo forse un po’ troppo.
-Jessica, ma puoi chiamarmi Jesy.- Risposi sempre con il sorriso sulle labbra.
-Stavo pensando..- si grattò la testa spostando il suo sguardo sul banco. –si, insomma… che magari potrei darti una mano con chimica.-
Dovetti trattenermi dal buttarmi fra le sue braccia. Se ero felice? Ero al settimo cielo.
“In pratica era come un appuntamento, no? No Jesy. Dovrete studiare."
La mia mente galoppava verso situazioni che potevano esistere solo nella mia mente.
-Si!- Dissi con troppo foga. –Voglio dire, se puoi…-
“Sii matura Jesy, ce la puoi fare.”
-Sarebbe un piacere, ti va bene questo venerdì pomeriggio?- Chiese sorridendo.
-Certo.- Risposi senza pensarci un secondo.
-Allora ciao.- Lo salutai con la mano mentre lui si allontanava con lo zaino metà in spalla e le mani sulle tasche.
Mi regalò un bellissimo sorriso prima che varcasse la soglia e che lo perdessi tra la folla di studenti.
Oddio, avrei studiato con George.




Here I Am

Heey, eccomi qui.. di nuovo hahaha!
Ecco il secondo capitolo della FF che scrivo a quattro mani
con una mia amica... scusate se ci abbiamo messo tanto,
ma io ero al mare e non avevo tempo materiale per scrivere.
Non ci saranno solo i POV di Perrie e di Jesy, tra un po'
scopriremo anche cosa pensano quelle figone di Leigh-Anne e
di Jade :D Tempo al tempo ;)
Spero che questo capitolo vi piaccia e niente!
Alla prossima!


Zoe & Ale

  
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