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Autore: KindOfMadness    19/07/2013    0 recensioni
Ho sempre detestato la quotidianità, ma qualcosa rese la mia vita un po' meno noiosa tra tutte quelle villette ben curate di Franklin.
Lo odiavo, era così arrogante.
Ma con che gente si frequentava Jeremy? Di poche cose ero sicura nella mia vita, una di queste era che non gli avrei mai rivolto la parola, tantomeno uno sguardo o peggio, un sorriso.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Josh Farro, Taylor York, Zac Farro
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER 2.
 
Era Domenica ed è passato qualche giorno ormai, ogni ricordo di quel ragazzo era scomparso dalla mia testa, finalmente. Certo, andando nella stessa scuola era capitato di incrociarlo per i corridoi, ma svoltare dal lato opposto ed evitarlo con tutta me stessa aveva sicuramente funzionato.
Improvvisamente il cellulare vibrò, mi stupii abbastanza, chi è che mi scrive? Di solito se Jeremy vuole qualcosa, mi chiama.
 
*Mi ha fatto piacere parlare un'altra volta con te... Chris*
 
Chris? Il mio vecchio amico Chris?!
Così, cominciai ad interrogarmi sul motivo per cui abbia conservato ancora il mio numero durante tutti quegli anni e cominciai a sospettare. Non mi andava poi troppo a genio.
Più che altro ero convinta del fatto che cercasse costantemente di nascondere qualcosa a tutti, e quella situazione di disagio quando ero affianco a lui non mi piaceva, ma decisi ugualmente di ricambiare le belle parole, alla fine mi succedeva di rado.
 
*Hei Chris, come va? Anche a me fanno sempre piacere 'sti vecchi incontri! Hayls*
*Senti mi chiedevo se stasera avessi qualcosa da fare...*
 
Ricevetti la risposta in meno di due secondi, e se Chris avesse provato a dirmelo durante tutti gli anni in cui ci conosciamo? Pazzesco. E' pazzesco quanto io non sia mai riuscita a notarlo con tutti gli anni che l'avevo avuto davanti agli occhi. Pazzesco come da sempre avessi avuto occhi solo per Jeremy, scordandomi del resto del mondo. 
Mi manca ancora tantissimo, è rimasta la mia consolazione, l'unico motivo per cui non ho ancora fatto le valigie e non sono partita lontano, magari in Inghilterra.
 
*Se per qualcosa da fare intendi chiudermi in camera e scrivere qualche nuovo testo, allora non ho niente da fare :)*
*Ti passo a prendere per le 20, ti andrebbe di fare due passi? Giusto per ricordare i vecchi tempi!*
*Certo, ci vediamo stasera!*
*A stasera :)*
 
La conversazione terminò più velocemente di quanto pensassi, e per fortuna; non sono mai stata troppo brava a parlare con le persone. Diciamo che la gente non ricorda il mio nome per la mia capacità di socializzare con i ragazzi della mia età.
Ero contenta di uscire con Chris, alla fine era un mio caro amico e i suoi innumerevoli tentativi di farmi uscire le lacrime dal ridere mi mancavano tantissimo.
Certe volte mi fermo a pensare al mio passato. Mi manca da morire, anche se stavo così male... 
Sentii le ossa gelare, il respiro bloccarsi e ad un certo punto riaffiorò nella mia mente ogni ricordo che avrei voluto così tanto lavare via.
 
                                                                                                                                 *
 
Sciolti i miei capelli rossicci dalla coda che ero solita tenere in casa, uscii dalla porta della mia cameretta nello stesso istante in cui sentii suonare al campanello.
Ero un po' nervosa, ma abbastanza tranquilla allo stesso tempo.
Aprii, e vidi spuntare Chris aprirsi nel suo solito sorriso contagioso, era particolarmente bello quella sera. Teneva i suoi capelli castano scuro leggermente alzati, il suo sorriso risaltava i suoi bellissimi occhi verdi di sempre e notai che sul suo viso poggiava uno strato sottilissimo di barba. 
"Sei pronta?" mi disse, continuando a rivolgersi a me col suo sorriso contagioso di sempre.
"Andiamo!" dissi, ricambiandolo molto volentieri.
Ci dirigemmo così a piedi per i marciapiedi di quella via desolata in quello che si poteva chiamare "pieno centro" di Franklin, dopo una decina di minuti sentii una musica venire dal fondo della strada.
"Wow, Franklin fa progressi!" esclamo ad alta voce, quasi per sbaglio.
"Si vede che esci poco qui in città, vero?" disse, certo che avrei dato una risposta positiva.
"Già, quando esco preferisco allungarmi fino a Nashville, mi piace come città... è così viva, piena di speranza."
"Cosa intendi con piena di speranza?" soffocò una mezza risata.
"E' una storia troppo lunga per essere spiegata proprio adesso, un giorno te lo racconterò, promesso!" dissi, alzando la mano in segno di promessa.
 
                                                                                                                                 *
 
Mi ritrovai davanti agli occhi un palchetto improvvisato, montato nel centro di una delle poche piazzette della città, e mi salì il panico.
Ogni volta che vedevo un palco, di qualunque genere, dei brividi cominciavano a percorrere la schiena dal basso verso l'altro, era come se avessi dovuto cantare io da un momento all'altro, davanti a tutti. Avevo voglia di dimostrare al mondo chi è Hayley Nichole Williams e che cosa aveva da dire quella ragazzina. 
"Ma ora non era certo il momento più adatto" dissi tra me e me, deglutendo e cercando di farmi passare quella fobia; mentre Chris mi guardava piuttosto interrogativo.
 
In un attimo, vidi salire un gruppo di ragazze sul palco.
Erano fortissime, una ragazza alta e magra con i capelli nero corvino era alla chitarra, era bellissima. Rimasi particolarmente affascinata da una ragazza dai capelli rossi che suonava la batteria e cantava allo stesso tempo; era un vortice di energia, dal suo picchiare così duro con quelle bacchette che avevo la sensazione che potessero spaccarsi da un momento all'altro.
Per una mezz'ora che rimasero sul palco, mi scordai del tutto della presenza di Chris e continuavo a tenere il tempo con il piede e con la testa, continuando a fissare quelle ragazze pazzesche che mettevano corpo e anima in ogni mossa che facevano.
"Per me si è fatto un po' troppo tardi, penso che andrò... vuoi che ti riaccompagno a casa?" esordì, sorridendomi di cortesia.
"Oh mi dispiace, io in realtà vorrei rimanere ancora un po' qui se non ti dispiace!"
"No, figurati" disse, cambiando espressione "restiamo in contatto!" aggiunse, riaprendosi nel suo solito sorriso caldo.
"Certamente, ci vediamo sul pullman Chris" gli dissi, avvicinandomi in modo da riuscire a scambiarci almeno due baci in quell'uscita che ormai era andata a rotoli.
Lo vidi di schiena che si stava allontanando e mi sentii libera di respirare, era stato tutto così imbarazzante. E' come se non riuscii a scoprire la vecchia me che anche lui conosceva, beh, pensai, ci sarà sicuramente occasione di dimostrarle che sono ancora io, la sua vecchia amica Hayley.
 
                                                                                                                                 *
 
Mi allontanai soltanto un secondo, durante la piccola pausa che avevano in programma di fare, d'altronde non uscivo mai di sera per Franklin.
  
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