Sorprese
Quando
capì che si
trattava di Aya spalancò gli occhi e si portò il
lenzuolo fino al naso.
-Hey, non
pensavo di
farti così paura, sei così carino mentre dormi-
sorrise.
-No, no,
è che non me
l’aspettavo…- arrossì, si
girò alla sua destra: Goten
non c’era. “Ma dov’è
andato?” pensò.
Aya come se gli
avesse letto nella mente rispose -il tuo amico è
già in cucina a far colazione.
Certo che mangiate davvero tanto.-
“Eheh
già, se sapesse
chi siamo davvero in realtà!”
-Ti aspetto
giù
dormiglione- e se ne andò ridacchiando.
Trunks rimase un
attimo immobile a fissare Aya che usciva dalla camera.
Uh…
che spavento che
si era preso.
Indossò
gli abiti del
giorno prima e si diresse verso la cucina, dove trovò anche
Goten e Aya.
Mentre
mangiavano la
ragazza fece un osservazione che li mandò nel panico.
-Ragazzi, ieri
non ci
ho fatto tanto caso ma ripensandoci non ho visto i vostri bagagli-
disse seria.
A Trunks e Goten
andò
il cornetto di traverso, si guardarono furtivi -ce l’hanno
rubati all’uscita
dall’aeroporto.-
-Ae…
aeroporto?-rispose
interrogativa -intendete lo spazioporto? Non si chiama più
così da almeno… trent’anni!
Io lo so perché papà è un ingegnere e
ne ha costruito uno- sorrise.
-Eh eh,
sì, sì
spazioporto, che stupido, da noi alcuni lo chiamano ancora
così eheh- cercò di
essere convincente Trunks.
-Certo che siete
rimasti davvero indietro in quel vostro paesino, come avete detto che
si
chiama?- chiese.
-Mhm- altro
boccone
di traverso -davvero ottima questa colazione Aya, ti ringraziamo
tantissimo, ma
ora io e… Troru abbiamo molte cosa da fare e visitare- disse
in tutta fretta
Goten per sorvolare sulla domanda di poco prima.
-Ma come? Non
volevate sapere come è fatta una navicella spazio temporale
dall’interno? Ieri
ci siamo solo fermati all’esterno.-
I due saiyan si
guardarono. Aya serviva loro per tornare a casa ed inoltre Trunks non
voleva
proprio dividersi da lei.
-Facciamo
così-
continuò -vi porto ad esplorare la città, per
ora. Che ne pensate? Così vi
comprate nuovi abiti.-
Trunks e Goten
annuirono, non avevano altra scelta.
La
città era davvero
immensa, ora che Goten e Trunks si erano rilassati un po’
notarono ancora con
più interesse tutti gli angoli della città,
sempre ben attenti a non perdere di
vista Aya.
-Sei cresciuta
qui?-
domandò Goten dopo un po’ che passeggiavano.
-Sì!
Vivo qui da
quando sono nata, non ho viaggiato molto, e sinceramente non ho
intenzione di farlo.
Il mio papà viaggia molto e sempre in giro per il mondo,
come vi ho detto
stamane lui è in ingegnere aerospaziale, la maggior parte
dei trasporti via
aerea li progetta lui.-
-Ah, quindi la
navicella spaziale è un suo progetto?- chiese interessato
Trunks.
-No, non
proprio, lui
l’ha migliorata, diciamo così, ma il progetto
iniziale… oh ecco il negozio!
Entriamo!-
Aya li condusse
in
una grande boutique, solo per abiti giovanili, dove i commessi erano
dei robot
programmati per quel lavoro.
-Ecco! Questo fa
al
caso nostro, io adoro fare shopping!- esclamò la ragazza.
I due si
provarono di
tutto e di più, ma gli abiti di quell’epoca erano
davvero strani! Goten non era
per niente a suo agio nel farsi consigliare da degli ammassi
di ferro, Trunks dal canto suo invece era già
abituato nel
suo tempo ad aver a che fare con i robot.
Alla fine
consigliati
da Aya, i due comprarono degli abiti con pantaloni metallizzati e
maglietta
nera fluorescente.
-State benissimo
così. Soprattutto tu, Troru- sorrise.
“Guarda
che mi tocca
fare” pensò il lilla.
Mentre
camminavano
per la città Aya sfiorò più di una
volta la mano di Trunks e lui si irrigidiva
ogni qual volta.
-Eh su Trunks,
prendile
quella benedetta mano! Te lo sta facendo capire in ogni modo!-
bisbigliò Goten.
-Eehh il fatto
è che…
lei mi piace Goten, ma viene dal futuro, non può funzionare.-
-L’amore
non ha età,
e in questo caso non ha limiti temporali- rise.
-Oh, che poeta
Goten!-
rispose sarcastico.
-Troru!
Gonshiro,
venite qui, non restate indietro, va a finire che vi perdete.-
I due amici
mentre si
avvicinavano a Aya notarono che quest’ultima parlava con una
ragazza: bionda, occhi
chiari, slanciata e davvero molto bella.
-Lei
è Kasumi.-
-Loro sono Troru
e
Gonshiro, provenienti da un piccola località ad est.-
-Molto piacere
ragazzi- sorrise.
-Io e Kasumi
abbiamo
la stessa età, siamo amiche da una vita, come voi! Ah, ed
è la ragazza di mio
fratello.-
-Hai un
fratello? Non
ce l’avevi detto- chiese incuriosito Goten.
-Eh
già, che stupida,
si chiama Natsu ha ventun anni, quattro più di me. Ora
è in viaggio, adora
esplorare nuove terre, un po’ come voi.-
I quattro
continuarono a camminare e conversare, finché Aya non si
avvicinò all’orecchio
di Trunks e gli sussurrò -Ti dirò un piccolo
segreto che non tutti conoscono.
Sai la nonna di Kasumi era un cyborg, me l’ha confidato lei
stessa molto tempo
fa! E mi ha anche detto che prima di incontrare suo marito era davvero molto cattiva e
crudele. Ha fatto
molto danni. Ma ci pensi?? Chissà com’è
successo? Però molto romantico non
trovi? Naturalmente Troru, mi fido di te, non dire a nessuno
ciò che ti ho
appena confidato- concluse facendogli l’occhiolino.
“Oh
cara Aya, io so
bene com’è successo! Aspetta che lo sappia
Goten!”
NDA
Buondì a tutti! Spero
che questo nuovo capitolo vi abbia incuriosito, e che quindi vi spinga
a
leggere il seguito :)
Purtroppo ho ricevuto
solo due recensioni, quindi il dubbio mi assale: la mia storia fa
così schifo?
XD
Spero di ricevere più
pareri, anche negativi, per capire…
Vi saluto
Un abbraccio!
Kjria