Videogiochi > Assassin's Creed
Segui la storia  |       
Autore: Altair13Sirio    19/07/2013    1 recensioni
"Mi era stato assegnato un incarico: dovevo uccidere un uomo che aveva fatto una predica contro i Templari.Quando si è presentato il momento l’ho ucciso! Il fatto è che me ne sono pentita subito!" Fiora Cavazza racconta del suo ultimo incarico da Templare e il perchè del suo tradimento. Dopo di quello, la sua vita sarà finita... Forse. Dopo essere stata salvata da un Assassino da morte sicura, Fiora comincierà una lotta tra lei e i Templari, e uno di questi potrebbe venirne coinvolto più di quanto potrebbe mai pensare. L'uomo che non fallisce mai, il Templare perfetto, sempre avvolto nel mistero. Colui che non crede a ciò in cui crede. Colui che vive la sua vita lontano dalla vita stessa. Il Lupo. "Mi dispiace per Fiora… Non avrà modo di migliorare la sua vita…"
Tutti combatteranno la loro battaglia. Fiora, Il Lupo, Ezio, Severino, Emiliana... Le convinzioni più forti vacilleranno. Chi sceglierà ciò che è giusto? E chi sceglierà ciò che crede giusto?
"E’ tenace… Non vuole morire…"
"Non morirò per mano di un Templare! "
Assassin's Creed - Rebirth -
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Ezio Auditore, Il Lupo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Assassin's Creed: The Rebirth'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< Allora Il Lupo è morto? >> Chiese Baltasar.
<< Sì. Lo abbiamo ferito mortalmente, e nonostante sia riuscito a tuffarsi nel Tevere, ormai sarà morto. Solo Dio sa dove si trova in questo momento. >> Disse fra’ Ristoro. Si trovavano tutti quanti nella stanza sotterranea dove si riunivano, Baltasar guardava alla finestra con le mani unite dietro la schiena, Ristoro era seduto e teneva le mani unite vicino al mento, Lanz stava seduto scomposto sulla sedia, con una gamba sull’altra, su cui poggiava il pugnale, che puliva con un espressione annoiata. Tutti gli altri erano seduti come si sedevano sempre.
Baltasar sorrise sprezzante:<< “Solo Dio sa dove si trova?” >> Si voltò e si avvicinò infuriato a Ristoro. << Hai idea di chi stiamo parlando? IL LUPO!!! UNO DEI MIGLIORI AGENTI TEMPLARI!!! >> Gli urlò in faccia. Il frate non si scompose. Guardò da un’altra parte. << Non può essere sopravvissuto, con tutte quelle ferite… >> << Gia solo il fatto che vi è scappato dimostra la vostra incompetenza! >> Sbraitò Baltasar. Il suo viso era contratto in una smorfia di odio. Ristoro ricambiò lo sguardo con un’occhiata adirata, ma non si mosse di un centimetro. << Se sei così arrabbiato, allora perché non lo hai ucciso tu? >> Disse. Baltasar imprecò e si allontanò. Si fermò a guardare il muro. << Sei forse dispiaciuto? O semplicemente non volevi rinunciare a quei due? >> Baltasar gli intimò di stare zitto. << Se è per questo, allora non va bene. Non dovresti provare qualcosa per i traditori. >> Baltasar gli urlò contro di nuovo stare zitto. << Non dovremmo forse pensare che anche tu sei uno di loro? >> Sorrise Ristoro. Baltasar si voltò con tutta la furia che aveva e sbattè le braccia sul tavolo. << STA’ ZITTO!!! >> Lo guardò con odio. Ristoro non cambiò per niente la sua espressione. << Io ho visto crescere quei due! Li ho addestrati io! Loro per me erano come due figli! >> Ristoro rise. << Ma per favore! >> Liberò le mani e si alzò. << Tu non potresti provare nulla per loro. Sei un Templare, e la pietà non è concessa! Devo forse rammentarti i tuoi compiti, fratello Baltasar De Silva? >> Si scambiarono degli sguardi furiosi. L’atmosfera si era fatta pesante. Donato decise di cambiare discorso:<< Dunque, la prossima mossa qual è? >> Si schiarì la voce, prima di parlare.
Ristoro si sedette calmo e annuì. << Giusto… La nostra prossima mossa sarà quella finale. >> Baltasar era amareggiato. Non riusciva a smettere di provare rancore per Ristoro, ma dovette fare uno sforzo. Si sedette a capotavola, dove prendeva posto di solito. << Attaccheremo di nuovo l’Isola Tiberina! >>
Faustina chiese:<< Ma come faremo, questa volta? Non c’è nemmeno Il Lupo, adesso! >>
Ristoro sorrise. << Non ci faremo notare… >> Faustina non capiva. << Ed è per questo che dovremo allentare la presa per un po’. >> Disse Baltasar.
Faustina chiese:<< Dunque, dovremo smettere di fare pressione sugli Assassini per un po’ di tempo? >> I Templari annuirono. << Un lasso di tempo sufficiente a fargli abbassare la difesa. >> Disse il frate. << E quando li attaccheremo useremo la loro stessa tecnica! >> Concluse Baltasar. La Ladra allargò le mani interrogativa.
<< Non più un assalto con molti soldati, ma un attacco silenzioso, con pochi membri e ben preparato! >> Finì il Barbiere.
<< Li prenderemo alla sprovvista. >> Concluse Faustina. Però le venne un dubbio:<< E se questa pausa li allertasse ancora di più? Non è un po’ approssimativa, come tecnica? >> Malfatto annuì. << Continueremo ad attaccarli con altre azioni, vero? >> Ristoro e Baltasar annuirono insieme. << Proprio così. >> << Semplicemente cambieremo obbiettivo: qualche azione intimidatoria, qualche furto… >>
<< Li indeboliremo e non potranno più intralciarci, i bastardi! >> Esclamò Donato.
<< Invece no! >> Sbotto Ristoro. << Non dovremo fargli capire che siamo noi a manovrare il tutto. Saranno solo dei piccoli incidenti. >> Sorrise.
Tutti se ne andarono dopo aver messo a punto i dettagli. Tutti tranne Baltasar De Silva e fra’ Ristoro.
<< Sei ancora qui, fratello? >> Chiese Ristoro, seduto sulla sua sedia, girato verso il muro a pregare, con il cappuccio alzato sulla testa. Baltasar aveva il suo rasoio tra le mani, e sembrava deciso a colpire Ristoro. Alzò il braccio e stava per abbassarlo sul Monaco, ma quello si alzò dalla sedia e lo schivò. Il rasoio si conficcò nel legno della sedia. Baltasar fu impegnato a tirarlo fuori per pochi secondi. In quei secondi Ristoro estrasse il suo pugnale, mentre il cappuccio gli si abbassava. Baltasar tirò fuori il rasoio dalla sedia, ma Ristoro gli puntò il pugnale alla gola, e gli cadde a terra.
<< Diamo un taglio? >> Chiese. La sua battuta irritò parecchio il Barbiere. Ristoro sorrise. Levò la lama dalla gola del Templare e disse:<< Smettila di comportarti come un bambino! >> Si tirò su il cappuccio, ripose il pugnale e si sedette nella sua solita posa. << Lei ormai è una nemica, e cercherà di ucciderti! >> Baltasar guardò spezzante Ristoro. Raccolse il rasoio e lo ripose.
<< Faresti meglio a dimenticartela! >> Disse il frate. Il Barbiere uscì senza dire una parola. Ristoro rimase in silenzio. Adocchiò la sedia di Baltasar. Si alzò dalla sua e si sedette su quella.
<< Sì… Qui starei molto comodo… >> Sorrise malignamente.
Fra’ Ristoro e Baltasar De Silva erano sempre stati in competizione, ma era Baltasar a comandare i Templari, nonostante fossero dello stesso grado. Baltasar era considerato più abile. Forse perché era stato lui a scovare la maggior parte dei migliori agenti, o forse perché era più giovane e più portato per combattere… Ristoro aveva sempre bramato quel posto, ma non era mai riuscito ad ottenerlo, almeno da quando Baltasar si era unito ai Templari… 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Assassin's Creed / Vai alla pagina dell'autore: Altair13Sirio