Videogiochi > Minecraft
Segui la storia  |       
Autore: LiquidScience    19/07/2013    2 recensioni
[Minecraft]
Steve è costretto a vivere sottoterra, per molti anni, quasi interminabili, dopo che il villaggio in cui viveva fu spazzato via da un'esercito di mostri.
Almeno finché, un giorno, non trova il coraggio di riabbracciare il torpore della luce solare, ma la sua nuova vita all'aria aperta non sarà così tranquilla come pensa: una strana e inquietante presenza lo tiene d'occhio, minacciosa dal buio in cui si nasconde...
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Camminando per il sentiero nel bosco, raggiunse una radura poco lontano da casa sua. Preso dalla voglia di esplorarla, fece qualche passo ma decise di rinunciare, vedendo che ormai si faceva sempre più scuro. Tornò a casa sua e si coricò nel letto, passando la notte come se fosse durata un secondo.
Tornò nella piccola radura. Scorse poco lontano una piccola mandria di cavalli che pascolava serenamente.
Entusiasta della scoperta, si avvicinò per provare a cavalcarne uno. Quello bruno a macchie bianche sembrava lasciarsi fare, ma sul più bello lo scaraventò a terra, così come gli altri. Il piccolino, poi, Steve non aveva nessunissima intenzione di provare a salirci.
Riprovò con il cavallo nero, ma questi lo scaraventò nei pressi di una specie di burrone. Vinto dalla curiosità, si avvicinò ad osservare e scoprì che quello altri non era che una caverna molto vicina alla superficie, il cui soffitto era crollato a causa degli agenti atmosferici.
Sentì un verso strozzato venire dall’oscurità della caverna. Sembrava un animale sofferente.
Steve prese un po’ di bastoni e craftò una scala a pioli per poter scendere. Esplorò i dintorni della cava, che però era troppo buia per essere esplorata interamente. Accese qualche torcia qua e là, fino a raggiungere l’origine di quei versi. Uno splendido cavallo bianco giaceva straiato per terra, presumibilmente con una zampa ferita. Quando vide l’umano cercò di scappare, ma non ci riuscì. Steve, mosso dalla compassione per quella povera bestia, decise di non lasciarla lì a perire. Gli diede un po’ di grano da mangiare, mentre controllava quale fosse il problema.
La zampa posteriore sinistra sembrava ferita in modo serio da graffi profondi anche due millimetri. Prese qualche pezzo di stoffa dall’inventario e lo medicò. Avvolgendo quelle bende improvvisate, notò che sullo zoccolo era conficcata una freccia. La estrasse, facendo attenzione a non ferire la bestiola.
Essa sembrò grata a Steve, si rialzò con cautela e cominciò a seguirlo nella sua esplorazione della grotta.
Steve trovò una chest contenente dei lingotti di ferro, delle ossa e uno splendido diamante.
Una freccia fischiò sfiorando di poco la testa dell’umano, conficcandosi sulla parete.
Via! Il cavallo si impennò e, seguito da Steve, corsero in fretta e furia verso la parte di grotta con il soffitto crollato, inseguiti da due zombie e tre scheletri armati di archi e frecce.
Giunti al punto prestabilito, Steve salì la scala, ma il cavallo non potette. Allarmato, cercò di rompere qualche blocco di pietra per far salire l’animale, ma non avendo con sé il piccone era un’impresa ardua.
Il cavallo si allontanò un attimo e Steve credette avesse deciso di andarsene per la propria strada. Successivamente, però, riapparì correndo e spiccò sorprendentemente un balzo, raggiungendo l’aria aperta e subito dopo ricadendo a terra per aver sforzato così tanto la zampa ferita.
 
***
 
Qualche settimana dopo, la ferita alla zampa era completamente guarita e Steve provò a cavalcare il cavallo bianco, che aveva chiamato Lucky. Tirò fuori una sella che un villico gli aveva donato e la legò con cura al cavallo. Salì e cominciò a fare qualche giro nelle vicinanze, prendendo un po’ la mano con le briglie. Andare a cavallo era molto più veloce che a piedi e Steve ringraziò di essere caduto vicino a quella caverna.
Decise di esplorare la zona a ovest di casa sua, dove la pianura faceva strada a un ostile deserto. Fatta scorta di viveri, si addentrò nella grande distesa di sabbia cocente.
Cavalcò per un tempo infinito, tenendo sempre conto del percorso fatto per non perdersi. 
Uno strano e immenso edificio in lontananza catturò l’attenzione di Steve. Sembrava una specie di fortezza in arenaria mezza insabbiata…
Si avvicinarono e Steve scesa da cavallo, legano del briglie su un palo impiantato vicino a quella che dovrebbe essere l’entrata.
Scavò nella sabbia fino a liberare la porta ed entrò. L’interno, simile a quello di una piramide, era deserto. Sul pavimento c’era uno strano disegno fatto con della lana, al centro del quale c’era un blocco blu, anziché arancione come il resto.
Perfino un villico bambino capirebbe che non è stato messo a caso.
Si avvicinò e rimosse la lana blu, rivelando una botola con al fondo delle chest e una pedana in pietra.
La pedana non gli ispirava nulla di buono. Era meglio andare con cautela.
Ruppe qualche blocco di arenaria attorno e calò la scala a pioli, che però era più corta dell’altezza del burrone. Cominciò a scendere, piazzando sotto di sé i frammenti di scala che aveva già percorso.
Arrivato sul fondo, distrusse la pedana. Non c’era nulla di strano, ma non sempre è tutto come appare.
Infatti, sotto l’arenaria del pavimento c’erano  ben nove blocchi di dinamite.
Si sentì un nodo alla gola per esser scampato a un’imminente morte.
Prese la dinamite e rimise l’arenaria al suo posto, dopodiché sbirciò in una delle chest.
All’interno trovò delle ossa, carne marcia e una bardatura completa per cavalli, in oro.
Doveva appartenere a un cavallo di qualche ricco proprietario.
Esitò un po’. Quell’edificio sembrava un tempio. Che rubando gli oggetti scatenasse l’ira di qualche entità o dio?
Scosse la testa. Non ne valeva la pena di lasciare lì un tesoro così prezioso.
In tutto, oltre alla bardatura, trovò anche due smeraldi e qualche pezzo d’oro. Non male.
Uscì allo stesso modo con cui era entrato e si sentì tremendamente osservato. Una sensazione di gelo lo invase e lo spinse a guardare in alto. C’era un secondo pano, una specie di cornicione e per un attimo i suoi occhi incrociarono quelli di una strana entità, la stessa che lo aveva salvato dall’umanoide nero.
Gli occhi bianchi riempirono il cuore di Steve di una sensazione di terrore per pochi secondi, dopodiché scomparve.
Uscì immediatamente dal tempio. Il cavallo sembrava turbato e, quando lo ebbe legato e fu montato in groppa, partì verso casa a tutta velocità.
 
Quando arrivarono nei pressi di casa, il cavallo rallentò fino a fermarsi. Steve lo guidò verso la piccola stalla che aveva costruito appositamente per lui e decise di provare la bardatura.
Ci calzava a pennello, sembrava fatta apposta. Il cavallo sembrava contento della novità e brucò allegramente dell’erbetta fresca.
Steve entrò in casa, si stiracchiò e si sdraiò sul letto.
Il suo riposo fu interrotto nel cuore della notte dai nitriti carichi di paura del cavallo.
Uscì, confuso e terrorizzato. Cercò di calmarlo, ma il cavallo era troppo spaventato.
Qualcosa lo colpì alle spalle e Steve sbatté contro il muro, semicosciente. Alzò lo sguardo e lo vide.
Alto come lui, vestito come lui. Stessa corporatura, quasi lo stesso viso.
Ma gli occhi erano completamente bianchi.
Bianchi e carichi d’ira.
 
 
 
(Nota dell’autrice: Salve a tutti lettori! Scusate se non ho aggiornato per tanto tempo, ma ho avuto un sacco di impegni ultimamente… ma che importa? Ora il capitolo è qui, no? Spero vi sia piaciuto, questo brandello di storia non era incluso nella trama che avevo pensato all’inizio –almeno, non tutto- ma non potevo non dedicare qualcosa al nuovo update! Il prossimo sarà l’ultimo capitolo, con colpi di scena e suspance! Ok basta, ho parlato anche troppo vi sto rovinando l’atmosfera… Al prossimo capitolo!!)
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Minecraft / Vai alla pagina dell'autore: LiquidScience