La frenesia della battaglia mi spinge ad andare sempre più
avanti. I Mangiamorte sono ovunque, mantelli neri e maschere di bronzo
che si muovono velocemente, scagliando mortali lampi verdi.
Kingsley ed io riusciamo a Schiantarne parecchi e, nel complesso, ce la
stiamo cavando abbastanza bene. Alcuni studenti di Corvonero ci
aiutano, pietrificando o legando.
«Stupeficium!» quando le sento urlare
l’incanto, mi giro velocemente verso di lei, in tempo per
vedere il Mangiamorte essere scagliato fuori dalla finestra, dritto nel
parco. Mentre si volta, i capelli danzano come fiamme e gli occhi
lanciano una luce dorata. Non c’è che dire, un
ottima uniforme da combattimento.
Corro verso di lei, evitando per un soffio un paio di Maledizioni
Mortali.
«Che ci fai qui?» le chiedo, fra il terrorizzato e
il furioso.
«Faccio un pic-nic» risponde, sarcastica, lanciando
un Incantesimo Elettro a un Mangiamorte dietro di me. Io le restituisco
il favore colpendone un altro con una fattura. «Tu,
invece?»
«Dora, non puoi stare qui! Pensa a Teddy!» Lei mi
lancia un’occhiata determinata e so che qualunque cosa io
dica non servirà a nulla.
«Se tu rimani, io rimango». Insieme Schiantiamo un
Mangiamorte. La guardo negli occhi e quasi percepisco la sua decisione.
È fin troppo testarda. Le poggio un bacio sulle labbra e, insieme,
cominciamo a combattere. Intanto mi prometto
mentalmente di non lasciare che un solo incantesimo la sfiori.
Va tutto bene fino a quando non arriva Dolohov.
«Ehi, lupetto, bella festa, non è vero?»
fa lui, comparendomi dietro e lanciando una maledizione. Schivo
l’incantesimo ma non riesco a evitare di sentire
l’urlo di un ragazzo dietro di me. Bruciando di rabbia
scaglio una fattura che gli provoca un taglio sul braccio sinistro.
Avevo mirato più a destra.
«Fidati, Dolohov, sta per migliorare». Comincio a
scagliare una serie d’incantesimi, uno dopo
l’altro, cercando di mantenere un ritmo costante. Come
previsto, il bastardo riesce a parare o schivare ogni incantesimo. Poi
inserisco nella sequenza un incantesimo in più.
La maledizione gli fa a pezzi la maschera, scagliandolo poi contro la
parete. Peccato. Con una mira migliore avrei potuto lanciarlo nel parco.
Mi avvicino a lui, con la bacchetta puntata, pronto a legarlo e
spedirlo fra i prigionieri. E il muro esplode.
La mia visuale si fa quasi nulla e le orecchie rimbombano. La bacchetta
è persa chissà dove e sulla mia gamba sento un
peso opprimente. Non riesco a muovere un muscolo.
Strizzo più volte gli occhi, cercando di uscire da questa
sottospecie di cecità. Vedo i contorni di una figura nera
che si alza in piedi e viene da me. Sento la sua risata. Un urlo che
proviene da lontano sembra rivolto a me. Dora.
«Avevi ragione, lupetto, la festa è decisamente
migliorata» ride Dolohov. Lo mando all’inferno,
sputando sulla sua faccia, che ha chinato per osservarmi meglio. Lui
non sembra arrabbiato, anzi, ride ancora più rumorosamente.
Vedo la forma della sua mano che si alza e la bacchetta che mi viene
puntata contro.
«È stato divertente giocare con te»
dice. «Addio, lupetto».
Chiudo gli occhi. Non vorrei nemmeno sentire la formula, né vedere il lampo
verde attraverso le palpebre. Non vorrei percepire l’incantesimo che colpisce Dolohov, a cui segue l’urlo di Dora.
Invece l’urlo di mia moglie mi accompagna nell’ultimo viaggio.
Okay, e questo è il prologo della mia prima - più
o meno - fan fiction. Non c'è molto da dire. è
tutto piuttosto chiaro. Devo dire che mi è dispiaciuto
parecchio descrivere la morte di Remus, uno dei personaggi che
preferisco e che più mi assomiglia. Togliendo, ovviamente,
il Piccolo Problema Peloso.
Mi piacerebbe avere recensioni, sia positive che negative, per poter
migliorare come scrittore o anche per sapere se la storia interessa e
posso continuarla o se è meglio cestinarla seduta stante.
Cercherò di essere piuttosto regolare per i nuovi capitoli.
Ancora non so se pubblicherò settimanalmente o
bisettimanalmente (che strana e lunga parola... ignoratemi) ma credo
che deciderò entro il secondo capitolo. In senso di
"Capitolo 2", non del prossimo che pubblico.
Grazie per aver letto ed essere arrivati fino a qua giù.
Con molto affetto,
Hufflerin (o Tassoverde).
P.S.: sono maschio. Non si sa mai, meglio dirlo, giusto per sicurezza.
Prossimo aggiornamento venerdì 26/07/'13, con il primo capitolo: "Reborn"