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Autore: verygirl    19/07/2013    5 recensioni
Se Shinichi fosse stanco di fingere di essere Conan se avesse la paura che Ran non lo aspettasse più se le dicesse tutta la verità è tutto andasse male?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti allora questo capitolo è stato scritto da  CRISTALlovee  vi chiedere il perchè ve lo spiego subito allora visto che come una cretina ho incominciato tre Ff nello stesso momento ho chiesto il suo aiuto per proseguirle visto che da sola non ci riuscivo è mi dispiaceva non continuarle più quindi da ora in poi lei mi aiuterà nei capitolo successivi :) 

Amici 


Erano appena tornati a casa,sui loro volti s'intravedeva un espressine serena
forse non era stato cosi sbaliato,forse quel bacio era servito a liberare i loro cuori
dalla paura di cui erano prigionieri.
La paura di perdersi,di non tornare,la paura di non potersi amare.Ma nonostante tutto,
Conan era pensieroso,non poteva credere che quello che aveva detto Agasa fosse vero,
si sentiva cosi stupido,non aveva capito cosa provasse Ai,
e cosa peggiore aveva mosso contro di lei accuse pesanti.
Le aveva addossato una colpa che in realtà lei non aveva,lei
come lui era in quello stato.Era fuggita da loro per non morire,aveva
perso tutto: i suoi genitori,sua sorella,la libertà.
L'organizzazione le aveva tolto la sua adolescenza e lui avrebbe dovuto
esserle amico,e non lo aveva fatto,e questo lo tormentava.
Ran notò il suo sguardo assorto e basso,capiì cosa lo turbassee si chinò verso 
di lui
"Non e tardi per rimediare!Domani potrai parlarle,sono sicura che tutto si 
risolverà" disse lei dolcemente con un sorriso.
Il piccolo detective alzò lo sguardo,incontando quello azzurro-lilla
di lei e sorrise.

Era nella sua stanza da più di un'ora.Continuava a guardare il palmo della sua mano,
quella piccola mano che ancora rossa pulsava,quella mano che si era
scontrata violentemente con il viso di quel detective da strapazzo.
Si sentiva in colpa,tremendamente in colpa.Era lei la causa di tutto,era tutto successo solo ed esclusivamente per lei.
Lei aveva creato il veleno,lei aveva coinvolto altri innocenti,lei che non
riusciva a trovare quel maledetto antidoto.
Però forse,questa volta,qualche speranza c'era,ma a che pro;lui la odiava
ed aveva ragione come biasimarlo,gli aveva rovinato la vita 
riducendolo in quello stato.
"Ogni qualvolta che mi affeziono a qualcuno,devo sempre farlo soffrire.
Perchè??Perchè???Adesso sono di nuovo sola
anche il mio migliore amico mi ha lasciata sola!"non era riuscita a 
bloccare quel fiume di parole,uscite troppo spontaneamente,ma solo dopo
averle pronunciate si rese conto del significato che avevano assunto.Le sue pupille si
dilatarono,che stupida era stata,aveva frainteso il tutto.Sorrise e capii 
come avrebbe dovuto comportarsi.

Era ormai mattina,Conan e Ran si prepararono e uscirono per andare a scuola.
Si separarono di fronte casa del dottor Agasa,Conan iniziò a suonare:uno,
due,anche tre volte.Finchè da essa non apparve una chioma ramata e due occhi ghiaccio che lui conosceva bene.
"C'è bisogno di suonare così?!?"dissr seccata quella iniziando a incamminarsi
lasciandolo indietro,lui la guardava stranito ma la prese per il braccio fermandola
"Ai mi dispiace!Sono un idiota,non penso nessuna delle cose che ho detto.Non ti dò la colpa 
perchè non lo è!!E poi...non avevo capito che tu...insomma..."
ma lei non gli permise di andare oltre 
"Non c'è bisogno che ti scusi non sono arrabbiata!E poi per quanto riguarda i 
miei srntimenti per te,non devi preoccuparti"disse spostando lo sguardo al cielo 
continuò"Non ho mai avuto degli amici,e da quando ho conosciuto i detective boyse te
sò cosa significa averli!Sei stato il primo a crederr in me,a credere fossi diversa da loro,a fidarti.
Nonostante sapessi se era a causa mia eri in questo stato.Tutto questo ha creato in me qualcosa
credevo di essermi innamorata ma in realtà e un profondo affetto di amicizia e gratitufine a legarmi a 
te,non amore"finì lei.
Il detective rimase profondamente colpito da quelle parole cosi dirette e sincere.
"Amici?!"chiese lei porgendogli la mano,lui sorrise e ricambiando il gesto strinse la mano sorrisr 
"Amici!"





By  CRISTALlovee 

  
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