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Autore: The Edge    19/07/2013    5 recensioni
Solita routine in casa Hudson.
Preciso come un orologio svizzero, il piccolo London piangeva ed urlava a pieni polmoni e informava il mondo del suo stato di veglia.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solita routine in casa Hudson.
Preciso come un orologio svizzero, il piccolo London piangeva ed urlava a pieni polmoni e informava il mondo del suo stato di veglia.

Perla si rigirò nel letto e borbottò “Non ce la faccio più. Saul vai te da quella piccola peste. Fallo mangiare, i suoi omogenizzati sono sulla credenza”
Slash si stiracchiò e sbadigliò come un orso che esce dal letargo “Va bene. Ci penso io”
Il chitarrista si alzò traballante dal letto e inforcò le ciabatte. Si diresse verso la cameretta del figlio e vi si introdusse “Amore, hai un futuro come cantante lirico, lo sai?”
London ruotò gli occhioni bagnati di lacrime e guardò il padre come se fosse stato un alieno. Slash sospirò e si chinò sul lettino, afferrò il bambino per le ascelle e con delicatezza lo prese in braccio “Forza piccoletto, andiamo a mettere qualcosa dentro il tuo stomaco”

I due arrivano in cucina e Slash sistemò London sul seggiolone. Successivamente si girò in direzione della credenza e si strofinò il mento con una mano “La mamma ha detto che il cibo per te è lì dentro, ma io cosa diavolo ti do da mangiare? Scommetto la bistecca non la mangi, vero?”
“Ghe” rispose il bambino.
“Cosa mi significa ghe? Guarda che io non ho studiato le lingue straniere, ho fatto il musicista.”
“Ghe”
“Ho capito vah, senti, io adesso ti do da mangiare questo coso alla frutta, ti va bene?”
“Ghe”
“Lo prendo come un sì”

Slash afferrò l’omogeneizzato, lo aprì e prese un cucchiaino. In seguito si sedette di fronte al bambino e gli porse il cucchiaio colmo di pappetta per neonati. Ma il bambino tenne la bocca chiusa.
“E adesso cosa c’è che non va?” domandò l’uomo preoccupato.
“Ghe”
“Oh grandioso. Tu mi dici ‘ghe’ e io devo interpretarlo, peccato che quel ‘ghe’ potresti intendere di tutto.”
“Ghe”
“ Guarda che non sono scemo, ho capito che hai detto ‘ghe’. Non serve che ripeti”
“Ghe”

Slash fece una smorfia e London scoppiò a ridere. Il chitarrista ne approfittò per mettere in bocca il cucchiaio al figlio e dargli da mangiare.
“Ah-ha! Adesso ho capito l’arcano! Sei esattamente come mio fratello, anche lui faceva come te. Ora ti faccio vedere io come mangiano gli omogeneizzati gli Hudson”
Il bambino spalancò gli occhi “Ghe”
“Sai che ci sono altri suoni? Prova a dire ‘ghi’ o ‘ghu’”
“ghe”

Slash sospirò, si alzò dalla sua postazione e si allontanò dal seggiolone.
Immerse il cucchiaio nel vasetto e cominciò a parlare con voce metallica “Qui sta per partire l’aeroplano. Il nostro obbiettivo è quello di entrare nella caverna laggiù. Forza piloti. ALL’ARREMBAGGIOOOOOOO” detto ciò, il chitarrista incominciò a girare per la stanza imitando i suoni di un aereo, facendo ridere di gusto il bambino.
Con questo stratagemma riuscì a dare tutta la pappetta di frutta al figlio.

Poche ore dopo Perla entrò in cucina e sorrise quando vide London completamente addormentato sul seggiolone. Aveva le guance paffute sporche di omogeneizzato.
Slash dormiva con la testa appoggiata al tavolo e teneva ancora tra le mani il cucchiaino ormai vuoto.


“Si vede che sono padre e figlio”



Angolo della matta
Oh beh, era da un po' che cercavo di scrivere qualcosa su Slash in versione papà. Non posso sempre sfruttare quella povera anima del Duffone. Giusto? Giusto.
Gna, non so che altro dire. 
Spero vi sia piaciuta
A presto gente!
The Edge
  
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