19/07/2013
3 recensioniDolci litigi.
Un grido strozzato arrivò dalla cucina.
Francis vi si precipitò subito, trovandosi davanti ad una scena al quanto inquietante.
«Francis, cosa fai lì impalato? Aiutami! Questi due teppistelli non vogliono mangiare!»
Canada e America lanciarono un’occhiata disperata al francese.
«Ma trésor, come pretendi che mangino quella robac-» Arthur gli lanciò un’occhiata fulminante. «...ehm, quella minestra così invitante?»
Si trattenne dal fare una faccia schifata, quando una bolla verdastra, di dubbia provenienza, uscì dalla minestra di Alfred.
«Al, non l’avrai mica assaggiata, vero?» Francis si avvicinò al piccolo americano con sguardo circospetto, mentre America scuoteva la testa spaventato da quella strana sostanza nel suo piatto.
«Forza su, non fate tante storie. Mangiate e non se ne parla più!» Esclamò Inghilterra esasperato.
I due bambini si lanciarono uno sguardo d’intesa e saltarono addosso a Francia, usandolo come scudo umano.
«Papà Franny, proteggici tu!»
Canada, ormai con le lacrime agli occhi, arpionò la gamba del francese, mentre America si nascose dietro di lui.
«Forza, mes amours, andate di sopra, andrà tutto bene.» Francis li accarezzò, infondendogli sicurezza. I due corsero via, lontani dal cibo dell’inglese.
«Si può sapere perché devi sempre mettermi in cattiva luce?» Arthur agitò un mestolo in aria, pronto ad usarlo come arma.
«Oh, mon amour, gli avresti di sicuro bloccato la crescita con quella strana roba.» Fece una faccia schifata indicando i piatti, ancora pieni, sul tavolo.
Arthur ormai stava sbollendo dalla rabbia. «Tu stupido vinofilo pervertito, cosa ne vuoi sapere di vero cibo British?!»
Francis posò le mani sulle spalle dell’inglese. «Ne so abbastanza da temere per la salute dei nostri figli.» Francia sghignazzò, chiaramente divertito da quella conversazione.
Inghilterra, ormai visibilmente arrabbiato, borbottò qualcosa nella sua lingua madre e uscì da casa sbattendo la porta.
«Al, dici che faranno pace?» Canada cercò di asciugarsi le lacrime con la manica del suo pigiama, stringendo forte a se Kumajirou.
«Certo Matt! Loro...si amano!» I due bambini si strinsero in forte abbraccio, poi decisero di andare da Francis.
Matthew cercò di attirare l’attenzione di Francia tirandolo per la gamba.
«Papà...p-posso dormire con te stanotte?» Il francese prese in braccio il piccolo canadese, asciugandogli le lacrime e appoggiando Kumajirou sul divano: l’abbraccio caldo di suo padre era sicuramente meglio dell’orsetto.
«Ma certo! Dai, andiamo a farci una bella dormita!» Francis gli regalò un sorriso raggiante, cercando di risollevargli il morale.
«Hey Al, vuoi venire anche tu?» L’americano si avvicinò velocemente a Francia, saltandogli in braccio. «S-sì.»
Francis cercò di sistemarsi bene sul letto, appoggiando i piccoli sul suo petto e accarezzandogli le testoline.
America alzò la testa e si rivolse a Francia. «Papà Arthy tornerà, vero?» Il francese baciò la fronte al piccoletto. «Certo che lo farà. Lui ci ama.» Francis sorrise ai due piccoli, che si strinsero ancor più forte al suo petto, cadendo in un sonno tranquillo, seguiti subito dal francese.
Inghilterra entrò in casa ancora visibilmente arrabbiato, ma non trovò nessuno in salotto, e tutte le luci erano spente.
«America!» Silenzio.
«Canada!» Niente.
«Francis!» Nessuna risposta.
Si affrettò a salire le scale, e quando entrò nella loro camera la sua espressione si addolcì. Trovò tutti e tre tranquillamente addormentati insieme.
Arthur si avvicinò al letto, si tolse la giaccia e le scarpe, poi si sistemò vicino a Francis. Prese Canada in braccio, facendo attenzione a non svegliarlo e appoggiò una mano sulla pancia di Francia. Quest’ultimo si svegliò cercando Matt, e si tranquillizzò vedendo dov’era, o meglio: con chi era. Arthur si avvicinò a Francis, e posò un bacio sulle sue labbra, in una muta richiesta di perdono. I due si addormentarono abbracciati, per quanto la posizione lo permettesse, con i loro piccoli.
«Papà Arthy!» America saltò letteralmente su Francia per buttarsi su Inghilterra, schiacciando il povero Canada, che sobbalzando si rese conto di essere tra le braccia di Arthur.
Le due Nazioni più anziane si svegliarono, ancora assonnate, mentre i più piccoli continuavano a strillare eccitati. «Sei tornato! Siamo così felici!» Sui volti di Al e Matt si dipinse un’espressione degna di quelle di Feliciano quando esclamava “Veeeh”.
L’inglese si portò a sedere, e stampò dei bei baci sulle guance dei due bambini.
«Certo che sono tornato! Perché vi amo e perché amo anche quella stupida rana di Francis.»
Il francese in questione si avvicinò ad Arthur per dargli un tenero bacio, davanti all’espressione ammagliata di Canada e quella schifata di America.
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Primo esperimento di fanfic sulla FACE family, che ho scoperto di amare fooorse quanto la FrUk.
Non so bene come sia uscita, spero solo non sia un grande scempio D: Sinceramente non so scegliere i generi, quidi molto probabilmente li ho sbagliati xD
Non oso immaginare perché mi sia venuta in mente mentre guardavo HetaOni, e non lo voglio sapere ç.ç
Spero che sia un po’ carina J
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