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Autore: HoshiUzumaki    19/07/2013    1 recensioni
"Mi chiamo Emily, Emily Orange, sono una studentessa delle scuole superiori con una vita tutt’altro che normale, o almeno non da quando è successo il fattaccio"
Questa storia tratta di una teenagers 'problematica' e dei suoi amici, se volete sapere altro, vi basta leggere!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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• Chapter 3

♦ Matthew
 
Credevo di essere sicura dei miei sentimenti, ma quel giorno qualcosa cambiò.

«E’ stata proprio una bella idea quella di uscire tutti insieme, non credi anche tu?» mi disse Alex;
«Si, credo sia stata proprio un ottima idea» risposi io «Ho solo una domanda da porti» continuai «Perché è venuto anche lui con noi?» finii, indicando Duncan che stava parlando con Matt;

Duncan si voltò verso di me, guardandomi in cagnesco.


«Sei tu l’intrusa qui, cretina!» mi aggredì;
«Ah, sarei io l’intrusa, eh!?» ribattei «E dimmi, per quale motivo!? Tutti quanti qui hanno piacere ad uscire con me!»
«Non è vero, io no» disse, ghignando, per poi tornare a fare ciò che stava facendo;

Anche se non mi importava molto dell’opinione di Duncan, ci rimasi male, molto male.

Era ormai arrivata l’ora di pranzo, e non avevamo idea di dove andare per mangiare un boccone, ma fortunatamente, avevamo con noi l’esperto in questo campo, Rob!

Robert Redding, soprannominato da tutti Rob; un ragazzo molto alto, dalle spalle larghe, con ricci capelli rossi, di un rosso naturale, e un disinteresse totale nei confronti del genere femminile, almeno in campo sentimentale! Alunno della stessa classe che frequentiamo io, Alexia, Duncan e Matthew.


«Dovrebbe esserci un fast food non molto lontano da qui, se volete possiamo andare lì, per mangiare» propose Rob;

Tutti approvarono l’idea del rosso, e dopo pochi minuti ci trovammo davanti al fast food di cui parlava fino a poco tempo prima.
Ordinammo e ci sedemmo ad un tavolo, per poi iniziare a mangiare; io ero, strategicamente, seduta vicino a Matthew, anche se, non avendo calcolato Duncan, finì per trovarmelo seduto davanti, ma poco importava, ero vicina a Matt!


«Che razza di panino è quello?» risi io, rivolgendomi a Rob;
«E’ un panino» mi riprese «un buonissimo panino!»

Pochi secondi dopo prese la confezione in cui era il mio panino e si mise a leggere la tabella che vi era riportata sul retro, quella degli ingredienti, insomma.

«Il tuo panino è formato principalmente da sale!» esclamò lui, sorpreso, provocando una fragorosa risata da parte di tutti quanti;

In quel preciso istante Matthew decise di entrare nella conversazione, seguito da Duncan e Alexia.


«Anche se il suo panino fosse formato principalmente da sale non vedo cosa ci sia di male» esclamò Matthew «A me piacciono le ragazze che non si interessano a cose come il mettere su peso, ed Emily ne è un esempio lampante!»

Quelle sue parole mi fecero toccare il cielo co un dito! A Matt piacevano le ragazze come me, quindi? Ero così felice!

«Sei troppo gentile con lei» si intromise Duncan, per poi rivolgersi a me «Non dovresti prendere tutto quello che questo bell’imbusto ti dice come oro colato, sai? E’ vero, non devi preoccuparti troppo per il tuo peso, ma ricorda che con l’aumento del peso ci sono anche rischi per la tua salute, stupida»
«Tanto a te farebbe solo piacere se mi ammalassi e sparissi dalla circolazione, no?» risposi io, un po’ abbattuta;

Duncan non rispose, ci pensò qualcun altro al suo posto.


«Ovviamente non gli farebbe piacere se ti ammalassi! Te lo ha detto solo per il tuo bene, se davvero non gli importasse nulla, sarebbe stato in silenzio, Emy!» mi aggredì Alex;
«Se lo dici tu..»
«Duncan, diglielo anche tu!» disse, rivolgendosi al ragazzo;

Quest’ultimo non pronunciò parola, ma quando Alex si voltò per parlargli notai un fatto particolarmente strano..


«Stupido, com’è che il tuo viso si è fatto rosso e hai voltato lo sguardo altrove?» risi io;
«Non è successo nulla di tutto ciò»
«Non è che sotto sotto provi qualcosa per la mia Alex, eh?» lo accusai, continuando a ridere;

Lui si alzò in piedi, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo, incamminandosi verso l’uscita.


«Anche se fosse, non sono affari che ti riguardano»

Mi rivolse queste parole, subito prima di avviarsi verso l’esterno del fast food, parole che, per qualche strano motivo, mi fecero stare male.

«Scusate ragazzi, credo di aver detto qualcosa che non avrei dovuto dire..»

Mi sentivo in colpa, terribilmente in colpa.

«Vado a chiedergli scusa, mandatemi un messaggio appena finite qui, in modo che io vi possa dire dove siamo, okkey?» sorrisi, per poi uscire, in cerca di quello stupido;

Lo cercai per un quarto d’ora circa, per poi trovarlo appoggiato a ridosso di un muro, vicino al punto in cui ci eravamo trovati quella mattina.


«Senti, mi dispiace di aver detto quella cosa di Alexia, era solo per scherzare..»
«A te piace Matthew, vero?»
 mi domando, con un distacco totale;
«I-io..»
«Lo prendo per un si»
 disse, per poi avvicinarsi a me «A te piace Matthew, ma in realtà tu non conosci Matthew, tu conosci solo il ragazzo solare e sempre gentile con tutti, un ragazzo che non è Matt, o almeno non quello vero»

Io rimasi sbalordita, e fui molto incuriosita da ciò che Duncan sapeva di Matthew, volevo saperne di più, volevo conoscere il vero lui.

«Io conosco un falso, quindi?» gli domandai «Perché se le cose stanno così, voglio conoscere quello vero, perciò, ti prego, raccontami quello che sai..»
«Sei sicura di volerlo sapere? Non penso che ti possa piacere questo genere di informazioni sul conto della persona che ti piace tanto»
«Da quando ti preoccupi di ciò che mi piace e di ciò che non mi piace, eh? Parla e basta!»
 lo rimproverai;
«Come desideri»

Ero spaventata all’idea che l’immagine che avevo di Matt potesse andare in frantumi, ma allo stesso tempo preferivo sapere la verità.

«Posso farti una domanda, prima di iniziare a raccontare?» mi domandò, quasi fosse preoccupato per me;
«Si, chiedi pure» gli risposi;
«Vorrei sapere il motivo per il quale ti sei invaghita di lui» disse «il momento in cui è successo e il come è successo..»

Quella domanda fece riaffiorare alla mia mente ricordi risalenti agli inizi dell’anno scolastico, ricordi riguardanti me e lo stesso Matthew che non avevo mai raccontato neppure ad Alexia.

Era da poco iniziato l’anno scolastico, conoscevo già Duncan, Alexia e gran parte dei miei compagni, alcuni di più, altri di meno, dopotutto era solo l’inizio, ma con Matthew non avevo ancora avuto alcun contatto, quello stesso contatto che ebbi tramite una chatroom, seppur fosse un semplice contatto verbale.

Erano approssimativamente le 9 di sera del secondo giorni dall’inizio della scuola, e, vista la noia, mi ero messa a navigare in internet, quando, ad un certo punto, mi arrivò l’avviso che qualcuno aveva cercato di ‘stringere amicizia’ con me; io accettai, avendo notato che frequentava la mia stessa classe, sentendo il suo nome durante la compilazione del registro, quella mattina stessa.


«Ciao!» scrisse;
«Ciao anche a te» risposi;
«Siamo compagni di classe, per questo ti ho aggiunta, anche se credo che tu non mi abbia notato né oggi, ne ieri» digitò, aggiungendoci uno smile;
«E invece ti sbagli! Ho accettato la tua ‘richiesta’ proprio perché ricordavo il tuo nome! Perdonami per non essere venuta a parlare con te in questi giorni!»
«Ah, sono sollevato allora! Comunque lasciati dire che sei proprio una ragazza carina!»
 aggiunse uno smile particolare, una faccina che faceva l’occhiolino;
«Lo pensi davvero? Grazie mille!» questa fu la mia risposta;

Continuammo a parlare così per un paio d’ore, fino a che non andai a dormire; grazie a questa conversazione sentivo di iniziare a provare qualcosa per quel ragazzo così spavaldo.

I giorni passavano, e ormai era trascorsa una settimana da quella conversazione virtuale, settimana nella quale i miei sentimenti per Matthew crescevano sempre di più.

Sembrava un paradiso, avevo un amica fantastica, un ragazzo che mi piaceva e sembrava ricambiare i miei sentimenti, era tutto perfetto, troppo perfetto! Così perfetto da non poter durare a lungo.


«Cosa stai cercando di fare?» mi disse Duncan, bloccandomi il passaggio;

A quei tempi era un ragazzo gentile ai miei occhi, che non mi avrebbe mai insultata, quindi quella sua azione mi lasciò esterrefatta.


«Sto semplicemente andando da Matt!» gli risposi;
«Impossibile» replicò «Matthew e le ragazze come te non vanno d’accordo, quindi vedi di non innamorarti di lui!» detto questo, se ne andò;

Da quel giorno in poi il rapporto tra me e Duncan iniziava ad assomigliare sempre di più a quello che è oggi.

Credo che, dopo tutto questo, non ci sia un motivo preciso per il quale io mi sia invaghita di Matthew, semplicemente è molto gentile e carino con me, aggiungendo il
fatto che, inizialmente, mi ha riempita di complimenti.

Tutto quello che mi era tornato in mente, dalla conversazione virtuale, agli avvenimenti a scuola, ovviamente non potevo raccontarlo a Duncan, quindi risposi alla sua
domanda con un semplice..


«Non c’è stato un momento e nemmeno un posto, è successo e basta, probabilmente grazie al fatto che mi ha sempre trattata con gentilezza..»
«Capisco, quindi per entrare nel tuo cuore basta trattarti con gentilezza?» rispose «che razza di ragazza si invaghisce per così poco!?»

Io rimasi in silenzio, per poi rispondergli dopo qualche secondo.

«Cosa importa!? Tanto, come mi dissi tu, Matt e le ragazze come me non vanno d’accordo, no!?» avevo gli occhi lucidi «Una ragazza come me non potrà mai sperare di arrivare a far innamorare un ragazzo come lui, giusto!?»

Duncan mi si avvicinò, scompigliandomi i capelli.

«Che fai, stupido!?»
«Quel giorno..»
 disse «Non hai capito cosa intendevo con quell’affermazione»
«Spiegati allora!»
 gli urlai;
«Esistono due tipologie di ragazza, molto genericamente parlando» continuò «Le ragazze con le quali trascorrere una notte, nominate ragazze ‘usa e getta’, quelle ragazze sempre vestite in modo provocante che si atteggiano a ragazze facili, e le ragazze con le quali vale la pena di provare ad avere qualcosa di serio, duraturo, ragazze con le quali vale la pena di innamorarsi, per provare tutte quelle cose che si provano all’interno di una coppia, mi segui?»
«Si..» dissi, calmandomi;
«Ecco» proseguì «quello che intendevo dire quella volta è che tu rientri nella seconda categoria che ho citato, mentre a Matthew piacciono le ragazze ‘usa e getta’!»

Io fui sorpresa di sentir uscire quelle parole proprio dalla bocca di Duncan.

«Non voglio che ti trasformi in una ragazza ‘usa e getta’ solo per piacere ad un ragazzo, non mi andrebbe bene»

In quel momento il mio cuore iniziò a battere in maniera più forte del normale, per qualche ragione che mi era inspiegabile.

«Non diventerò mai quel genere di ragazza, anche volendolo, non ci riuscirei mai» risposi, sorridendogli;

In quello stesso momento, Alex, Matt e Rob ci raggiunsero.


«Ero preoccupata, ti ho chiamata non so quante volte, ma dove avevi la testa?!» mi rimproverò Alex;
«Scusami!» gli risposi, mortificata;

Duncan si mise a parlare con Matthew e Robert, mentre Alexia mi parlava, anche se io non ascoltai una parola di quello che Alex aveva da dirmi, perché ero troppo concentrata a guardare Duncan riflettendo sul motivo per il quale un ragazzo come lui potesse dimostrarsi così gentile nei miei confronti, senza trovare risposta.

Poco dopo prendemmo la decisione di tornare a casa, visto che si stava facendo buio.

Quella notte, prima di addormentarmi pensai a lungo al vero Matt, al Matt descritto da Duncan, al Matt a cui piacciono le ragazze facili, e anche se non me la sentivo di diventare anche io una di loro per piacergli, capii che i miei sentimenti per lui non potevano svanire da un giorno all’altro.

Quella giornata mi servii a capire che a volte, le persone, ti fanno credere di essere un qualcuno che in realtà non rispecchia la loro realtà, probabilmente per essere accettati, o forse per altri motivi a me sconosciuti.
 
 
 
 
 
 
  
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