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Autore: Haroldisminee    19/07/2013    1 recensioni
Genere: Avventura, Science-fiction, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaff, Faccia di Volpe, Rue, Thresh, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAP 3: ANGER.

Il resto del giorno si è limitato a scorrere in fretta, Chaff non mi rivolge la parola e le conversazioni fra me è Rue non durano mai più di qualche secondo.


A cena, sul tavolo c’è una ciotola piena di cioccolata bollente, mi servo per primo. Prendo la tazza e mentre cerco di versare la cioccolata senza scottarmi, mi accorgo che i suoi enormi occhi marroni sono puntati su di me.

La vuoi prima tu?” le sussurro.

Non riesce a trattenere un segno di affermazione.
Le verso la cioccolata dopo di che prendo lo zucchero, lo frammento e lo verso dentro.
Rue mi rivolge un sorriso. Il primo sorriso davvero sentito da quando è iniziata la mietitura.
Poco più in la, al margine del tavolo, il nostro mentore ha già svuotato due ciotole di cioccolata e mangiato di tutto. Lui può permettersi di abbuffarsi. Lui. Che è ricco e che mangia tutti i giorni. Noi ci andiamo più leggeri, o almeno lo faccio io.
Rue mangia come non mai, la cosa era più che prevedibile.

Vorrei tanto dirle di fermarsi o le verrà da vomitare, ma come fai a dire a una bambina che un giorno digiuna e l’altro pure di smettere di mangiare?

Ma poi inizio a pensare che sia telepatica, quando, arrivati al bis,  lo rifiuta e cerca di non far notare il colore già verdognolo del suo viso.

Puntualmente alle dodici di sera si vede che siamo tutti più che stanchi.
Il nostro mentore non si è degnato di parlarci, alle curiose domande di Rue  risponde a monosillabi e io mi ritengo superiore e non mi serve parlargli. Tanto io so cosa devo fare, è una vita che guardo gli Hunger Games, conosco i trucchi, le tecniche, tutti gli assi nella manica degli strateghi, e onestamente credo che siano spregevoli.

Quello che non capisco è come Chaff possa avere il coraggio di mandare Rue nell’arena senza nessun consiglio salvavita.
Oppure la da già per spacciata e non si spreca per lei?

Un dodicenne non ha mai vinto gli Hunger Games. Mai.
Figuriamoci Rue: piccola, denutrita e senza esperienza.

Lei è letale come una piuma.

Certo, penso, deve essere terribile fare il mentore: condividere con dei ragazzini la paura, il dolore e la gioia per due settimane e poi vederli morire.
Penso che se vincerò gli Hunger Games sarà questa la mia vita: quella del mentore.
Mi chiedo se diventerò come Chaff: grigio, obeso e senza più voglia di vivere.

Sono felice per Rue, lei non ha possibilità di vincere. Non dovrà mai fare la vita di Chaff e Seeder, che poi, emotiva com’è, finirebbe per farla impazzire.

Proprio in quell’istante il treno si ferma, salgono due pacificatori che dopo essere entrati nella stanza afferrano Rue e la trasciniano in corridoio.

Neanche fosse un animale.

La rabbia di vedere quella ragazzina trattata in quel modo è troppa.
La rabbia lascia libero sfogo agli impulsi.
Quelli, i primi impulsi, quelli che sono sempre sbagliati.


Mi getto su uno dei pacificatori, lo afferro ed inizio ad urlare

Ti ho visto, sai? Pensi che sia il modo di trattare una ragazzina di dodici anni?”

Il pacificatore spalanca gli occhi (era ovvio che non si aspettasse una reazione del genere), mentre il suo compagno, che ancora tiene Rue per un braccio, cerca di calmarmi ma viene scaraventato al muro da Chaff che finalmente si degna di aiutarci.
Tiro su il pacificatore per il collo :

Sai dove va lei? Sta andando a combattere in un’arena dove tutti faranno a gara per ucciderla! E questo perché voi e tutti i vostri amichetti di Capitol City  possiate avere un po’ di spettacolo! Chi pagherà per la sua vita? Eh? Rispondimi!
Ormai sono senza voce ma continuo ad urlare.

Chaff mi afferra e mi dice di smetterla, ma non ci riesco ed è costretto a cacciarmi fuori da quella stanza.
Mi allontano badando a tenere il dito puntato contro i pacificatori e gli inservienti di Capitol City fino all’ultimo istante. Proprio allora, mentre mi lascio alle spalle la porta della cabina, sento Rue che scoppia in un pianto disperato.

Ecco perché odio così tanto quegli impulsi.
Perché ti fanno fare cose stupide e non ti danno il tempo di riflettere sulle conseguenze.

Sono sempre stati una mia caratteristica e per quanto mi sia sempre sforzato di tenerli a bada, la cosa mi risulta molto difficile.

Forse è proprio per questo che nel distretto mi temono tutti, che nessuno (a parte Rue) si è mai interessato a me, che il nostro mentore mi detesta.

Io sono violento e impulsivo, è per questo che riuscirò a vincere i giochi.

 In quello stesso momento in cui cercavo di difendere Rue, mi ero dimenticato che lei è solo una ragazzina.
So bene che le cose che ho detto l’hanno spaventata e ferita. Ora, però, mi chiedo quanto.

Fino a che punto le ho detto che è spacciata, che non vincerà mai il reality show e che ben presto dovrà morire.
Posso solo immaginare quanto mi schifa ora.


Intanto penso che si sia già dimenticata di guardare il panorama e che stanotte sognerà sicuramente... LA SUA MORTE.

NOTE:
TADAAAAAAA! Ecco il nuovo capitolo!
Che ne dite? :) innanzi tutto premetto che l'ho scritto al momento è quindi è un po' corto... compenserò con il prossimo!
Che ne dite di Tresh che cerca di proteggere Rue? E secondo voi cosa volevano i pacificatori?
Fatemi sapere nelle recensioni!

SEGUITEMI SUL MIO TWITTER @Haroldizmine E FATEMI SAPERE ANCHE LA SE VI PIACE LA STORIA!

SEE YOU SOON TRIBUTI! :)

  
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