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Autore: Heart_ShapedBox    19/07/2013    2 recensioni
Cosa può succedere quando, per caso, ci si trova ad una festa di compleanno di cui si conosce soltanto la festeggiata? Fu così che iniziò l'avventura di Sara. Qualcuno di voi, cari lettori, si aspetterebbe che in questa storia i due protagonisti, un ragazzo ed un ragazza, si incontrino ad una festa e si innamorino entrambi al primo sguardo. In effetti no, questa è un'avventura diversa dalle altre, dove non tutto va come dovrebbe andare ma, invece, il tempo se la prende comoda e Cupido decide di aspettare a scoccare la seconda freccia...
*CARI LETTORI, non spaventatevi se troverete tanti capitoli da leggere, sono molto corti e potrete sempre leggere il tutto con calma, quando ne avrete voglia, io non ho nessuna fretta e non darò mai e poi mai degli obblighi a chi legge; ma vi prego di non rinunciare a dare un occhiata alle storie, soltanto perché hanno un "tot. numero di capitoli", perché, a parer mio, è una stupidaggine. Siete daccordo? :)*
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 12 – Rime spiacevoli
 
Greta era sdraiata in terra per le risate e sembrava non aver intenzione di smettere. Avevo appena finito di leggerle la conversazione con Alessandro e lei era scoppiata a ridere come una matta:
<< Ahahah! Quella del vampiro è troppo divertente! Ahahah! E poi il messaggio di Ale stamani? “Sono vivo” ahahah! >>.
<< Okay, è ufficiale: la mia migliore amica è impazzita >> dichiarai.
<< Che ho fatto? Sto soltanto.. ridendo! Ahahah >> e continuò come se niente fosse.
<< Bene, io, nel frattempo, vado a mangiarmi le 10 fette di pane e Nutella che ci sono di là in cucina, comprese le tue >> feci un sorriso furbetto e lei scattò in piedi, bloccandomi la porta per non farmi passare << sapevo che avrebbe funzionato! >>.
Lei mi fece una linguaccia, dopodiché, ci avviammo insieme verso la merenda. Una volta sedute a tavola, Greta prese un pezzo di pane tra le mani e chiese:
<< Beh, e ora che si fa? >>.
<< Come “che si fa”? Si mangia! >> risposi, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
<< Non intendevo in quel senso, intendevo con Alessandro >> precisò.
<< Potremmo invitarlo a mangiare pane e Nutella qualche volta, chissà se piace anche agli extraterresti come lui >>. La mia amica mi guardò storta e fui costretta a tornare seria, lasciando perdere la fetta che stavo per mettere in bocca:
<< Va bene.. non so cosa potremmo fare, io propongo di lasciare che la situazione si evolva. Dopotutto, non posso sempre stressarlo, deve poter respirare anche lui >>.
<< Giusto, forse hai ragione tu >> spalancai gli occhi.
Aspetta un attimo, ferma e riavvolgi tutto. Cosa disse Greta? “Hai ragione tu”? O santo il cielo! E’ un miracolo! Io che ho ragione? No no no aspetta.. non è possibile..
<< Gre’ cos’hai mangiato a pranzo? >>.
<< Pasta al pomodoro, insalata e frutta. Perché? >> chiese, stupita.
<< Mi prendi in giro? >>.
<< No, affatto >> rispose confusa.
<< Devono esserci state delle sostanze altamente alcoliche nei tuoi piatti, o magari nel tuo bicchiere. Non hai mica bevuto il vino, vero? >>.
<< Sary che ti prende? >>.
<< Gre’ >> la interruppi << Sicura di sentirti bene? Da quando in qua io ho ragione? >>.
<< In certi casi puoi avere ragione anche tu, non sei una creatura senza cervello >>.
<< Ah no? >> scherzai. Lei scoppiò a ridere (di nuovo) ma si fermò poco dopo per finire di mangiare le sue 5 fette di pane. Successivamente andammo in camera e la mia migliore amica mi raccontò una cosa a dir poco spiacevole:
<< Oggi, durante l’ora di sostituzione, Laura ed Alessia si sono piazzate accanto ad Alessandro e si divertivano a scrivergli sulle braccia >> disse.
<< Contente loro; e con questo? >> domandai annoiata.
<< Ad un certo punto le due si erano messe d’accordo per scrivere “Sara Guastini + Alessandro Ricci = love”, le solite cretinate; ma prima che potessero mettere il suo nome lui le ha fermate e ci ha scritto “si fa due pompini”. Se ci avessi fatto caso, all’uscita avresti notato che sul braccio di Ale c’era scritto “ Sara Guastini si fa due pompini”. Tipica demenza maschile >>.
<< Ah >> fu l’unico commento che riuscii a tirar fuori; ci ero rimasta male, più di quanto avrei creduto.
<< Aspetta, ancora non è arrivato il bello. Qualche minuto dopo, tutta la classe si è riunita a chiacchierare in fondo all’aula ed io ho notato la scritta sul braccio; ero tentata dal tirargli un calcio dritto in quel posto ma ci aveva già pensato Pietro Ferri (sai, quello alto e cicciottello?), che gli ha urlato “Ricci! Che si dicono queste cose alle donne?” e tutti siamo scoppiati a ridere. Poi lui mi ha presa da una parte e mi ha scongiurato di non dirti niente ma, come ben sai, non ci sono segreti tra noi due >> mi sorrise << tu pensa che ci ho guadagnato persino un pacchetto di gomme alla menta forte! >>.
<< Buon per te, Greta, almeno tu hai rimediato qualcosa di piacevole >>.
Non me lo sarei mai aspettato, non in questo periodo. Beh si, i ragazzi sono fatti così, lo sanno tutti; però ci “conoscevamo” da pochissimo ed aveva già ha iniziato a prendere in giro alle spalle. Non andava affatto bene, era meglio mettere le cose in chiaro da subito:
<< Gre’ ho un compito per te, da mettere in pratica domani a scuola >> dissi.
<< Parla, ti ascolto >> assentì la mia migliore amica.
<< Dobbiamo subito far entrare, in quella testolina vuota, che non mi deve prendere in giro alle mie spalle o ne pagherà le conseguenze >>.
<< Mhm, cosa intendi fare? >>.
<< A dire il vero non ne ho idea >> mi misi le mani tra i capelli, sconsolata << non sono mai stata una ragazza vendicativa >>. Greta scosse la testa e disse:
<< Ci penserò io, non preoccuparti. Soltanto una cosa vorrei chiederti: posso farmi aiutare da Erika? >>. Riflettei sull’opzione di avere delle aiutanti ma poi mi bloccai:
<< E chi sarebbe Erika? >>.
<< Una mia compagna di classe, la conosco dalle elementari e potrebbe aiutarci, sono sicura che non ci tradirebbe e magari diventerete anche buone amiche >>.
<< Mhm.. va bene, ma non combinate troppi guai, intese? >>.
<< Intese, Sary >> acconsentì la mia amica << e ora andiamo a fare geometria >>.
<< Uffa! Perché ci affibbiano sempre quegli esercizi noiosissimi? Sanno persino i professori che non mi metterò mai a calcolare l’area di tutti i parchi che incontro sulla mia strada, o il volume dei palazzi nei dintorni della scuola; a cos’altro dovrebbe servire la matematica? >> mi lamentai.
<< Serve, serve cara mia >> ribatté Greta.
<< E’ arrivata la super genia amante della matematica! >> la presi in giro.
<< Non sono amante della matematica, altrimenti perché avrei scelto il linguistico? Sto solo dicendo che nella vita i calcoli possono servire più di quanto pensi, Sara >>.
<< Fai come credi >> le sorrisi e ci dirigemmo verso la mia camera. Mio fratello Jack sarebbe a momenti tornato dalla gita dato che, mia madre, era partita per andare a prenderlo soltanto qualche minuto prima.
Finiti gli esercizi di geometria passammo al latino e ripassammo per la centesima volta le declinazioni del singolare: ros-ă, ros-æ, ros-æ, ros-am, ros-ă, ros-ā.
E le declinazioni del plurale: ros-æ, ros-arum, ros-is, ros-as, ros-æ, ros-is.
Una volta terminato anche il ripasso di latino, giocammo un po’ alla wii, finché per Greta non fu l’ora di tornare a casa. Sua mamma suonò, infatti, mentre stavo perdendo rovinosamente una partita a Just Dance.
Poco dopo mi trovavo in camera mia, con il cellulare in mano e whatsapp aperto per parlare con Marco. Non avevo voglia di accendere facebook; sapevo che, se avessi trovato in linea Alessandro, lo avrei molto probabilmente insultato a non finire.
PiMarco#ok
- Su via non ti deprimere Sarina
- Lo sai come siamo fatti noi ragazzi!
Sary#djPlay
- Certo che so come siete fatti, è solo che..
PiMarco#ok
- Solo che?
Sary#djPlay
- E’ solo che da lui non me lo aspettavo! Non può prendersi certe libertà di chiamarmi come gli pare perché conosce il mio nome!
PiMarco#ok
- E rieccola! Ho detto che non ti devi preoccupare, okay?
- Fidati di me ;) A volte noi ragazzi diciamo così per mantenere la “copertura”..
Sary#djPlay
- E cioè? Cosa intendi per “copertura”?
PiMarco#ok
- Chissà, magari ti trova carina ma non vuole darlo a vedere :)
Sary#djPlay
- Non penso sia così.. io non piaccio mai a nessuno..
PiMarco#ok
- A me si (non fraintendere) :3
Sary#djPlay
- Ti voglio bene zio :D
PiMarco#ok
- Anch’io zia :D
Sary#djPlay
- Dove hai detto che mi porti domani?
PiMarco#ok
- In un posto fantastico, ma non posso dirti dove ^-^
Sary#djPlay
- Ti pregoooooo
PiMarco#ok
- No, non mi freghi ;) Sarai costretta ad aspettare domani
Sary#djPlay
- D’accordo, ma spero per te che sia davvero un bel posto..
PiMarco#ok
- Oh, lo sarà eccome!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Terra chiama autrice! Terra chiama Sara!*
Ciao a tutti! Questa è la prima volta che scrivo qualcosa, perciò vi avverto che non sono molto esperta.. ^-^ Dunque, volevo ringraziare tantissimo cardie9980, drawandwrite e Gaia_Metozzi99 che hanno recensito e messo la storia tra le seguite/preferite, grazie ancora =D Ringrazio anche chi legge soltanto e chi mette la storia fra le seguite ma non recensisce perché, dopotutto, ognuno può fare come vuole e l'importante è, appunto, che il lettore legga! =) Spero che anche questo capitoletto sia stato di vostro gradimento, nonostante i fatti accaduti non siano stati proprio dei migliori... ma che volete farci? Non può andare sempre tutto rose e fiori, giusto? *-* Spero di riuscire ad aggiornare presto; alla prossima! <3 I love you all guys! Thanks again! <3
  
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