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Autore: perrieyes    20/07/2013    2 recensioni
‘Tu non puoi capirmi, hai tutto quello che vuoi. Non hai mai sudato per guadagnare qualcosa hai la vita bella tu,io no. Non puoi venire a darmi lezione di vita quando non sai niente di niente quindi ritorna alle tue feste private,ai vestiti firmati e allo champagne! Esci da questa schifosa vita che ho!’
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Perrie Edwards, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Ero seduta sul bordo della piscina con Emily, Liam e Zayn mentre quest’ultimi continuavano a stuzzicarsi ‘perché dovete comportarvi da bambini?’ chiese ridendo la ragazza bionda ‘Emily, sai il tuo ragazzo non sarà mai all’altezza del sotto scritto’ disse beffardo il moro ‘almeno io non ho paura dell’acqua’ rispose a tono Liam, dopo quella battuta io ed Emily scoppiammo a ridere mentre Zayn tirava un pugno sul braccio del amico.
‘Emily che ne dici andiamo?’ domandò Liam, la ragazza annui e si alzò per poi prendere per mano il suo ragazzo, mi voltai a destra per vedere Zayn fissare il cielo stellato ‘cha hai?’ domandai ‘niente stavo solo pensando a quell’idiota’ li presi la mano e gliela strinsi ‘non pensarci’ sorrisi‘senti che ne dici se ce ne andiamo da questa festa cosi noiosa?’ sorrisi e annui.
 
Eravamo sdraiati sul letto nella stanza di Zayn e guardavo le pareti bianche, senza foto ne quadri mi girai verso di lui che stava disegnando qualcosa su un block notes ‘perché non decoriamo le pareti?’ chiesi all’improvviso ‘come?’ mi domandò ridendo ‘sono cosi tristi, cosi bianche’ dissi ridendo ‘e che vorresti fare?’ domandò, ci pensai su un po’ ‘possiamo fare delle scritte e mettere delle foto, dai’ dissi appoggiando la testa sul suo petto ‘domani andiamo a comprare qualcosa’ disse accarezzandomi i capelli, sorrisi e presi il blocco dove stava disegnando.
Guardai attentamente il disegno che aveva fatto e girai a destra e a sinistra il block notes ‘cos’è?’ domandai ‘niente di che personaggi immaginari che mi vengono in mente’ spiegò brevemente ‘però è carino’ dissi posando il blocco sul comodino e riappoggiando la testa sul suo petto ‘i tuoi genitori?’ chiesi velocemente ‘lasciamo perdere’ spiegò brevemente accarezzandomi i capelli ‘comunque non capisco come mai Adam era li’ continuò il moro ‘non lo so anche perché da quello che sapevo non stava più a Londra’ lo senti sussurrare qualcosa di incomprensibile, mi voltai e poggiai il mento sul suo petto per poi guardarlo negli occhi ‘che hai?’ mi chiese ‘no, stavo pensando. Quando stavo con Jake non avevo mai questi momenti eravamo sempre a qualche festa o da qualche altra parte’ dissi ‘ma che diavolo di relazioni avevate?’ mi domandò ‘una relazione strana, una relazione per volere di mio padre’ mi guardò stranito ‘mio padre è il miglior amico del padre di Jake’ lui annui ‘beh direi che è meglio se andiamo a dormire ora’ sussurrò, annui e mi alzai per prendere una sua camicia, guardai il moro che mi scrutava ‘ehm’ bisbiglia ‘puoi anche cambiarti qua non succede niente piccola, non ti violento mica’ ridacchiò, mi girai e tolsi velocemente il vestito per mettermi la camicia blu di Zayn.
Legai i capelli e ritornai sul letto, mi sedetti a gambe incrociate e guardai lo specchio davanti a noi ‘che hai?’ mi chiese per la seconda volta Zayn appoggiando la sua testa sulle mie gambe ‘niente solo che è tutto cosi strano.. ma mi piace’ dissi sorridendo per poi abbassarmi e baciarlo.
 

**

Quando mi svegliai ero stretta da un braccio e mi voltai per vedere il viso di Zayn rilassato e in pace.
E’ bello poterlo vedere cosi sereno, senza preoccupazioni; gli accarezzai una guancia e mi alzai lentamente dal letto per poter andare in bagno.
Una volta dentro mi lavai la faccia e tolsi i residui di trucco e slegai i capelli.
 
Cuz you are the only one
who gets me knows me feels me hurts me
And you are the only one
Whos close enough to drive me crazy
Fustrate me, complicate me, make it harder than it needs to be
The things that you do and the things that you say
Make me wanna stay.
 
Quando usci dal bagno il moro non era più in camera cosi decisi di scendere in cucina.
Lo vidi li, mentre cercava di preparare un latte caldo, era cosi immerso in quello che faceva che non si rese conto del mio arrivo.
Sorrisi e mi avvicinai per poi abbracciarlo da dietro ‘buongiorno’ disse posando le sue mani sopra le mie ‘ehi, mi stai preparando la colazione’ dissi ridacchiando, lui annui e accese il fornello.
Si girò verso di me e sorrise per poi stamparmi un bacio sulle labbra ‘devi andare a casa?’ mi domandò, guardai l’orologio che segnava le nove del mattino ‘facciamo colazione e poi vado’ dissi sorridendo ‘però mi tengo la tua camicia mi piace’ ridacchiò ‘ormai mi rubi tutti’ sorrisi e mi morsi il labbro ‘ma va bene’ battei le mani e lo feci ridere.
 
‘Hai i baffi da latte’ mi fece notare Zayn dopo aver finito il mio latte, cercai di pulirmi con la lingua ma senza risultati, sbuffai e poi mi avvicinai al moro ‘baciami’ sussurrai, lui sorrise e poi poso le sue labbra sulle mie.
La sua lingua giocava con la mia mentre io apri poco gli occhi vedendo Zayn fare lo stesso, mi staccai e sorrisi ‘grazie’ risi ‘grazie a te’ disse facendomi l’occhiolino.
‘Meglio se vado ora’ dissi posando la tazza nel lavandino ‘vado a mettere il vestito e torno’ dissi correndo di sopra e cercando il mio vestito per il pavimento della stanza.
Poco dopo senti il campanello suonare e Zayn andare ad aprire per poi chiudere con forza la porta, scesi silenziosa le scale e mi accovacciai su gli ultimi scalini per ascoltare la conversazione.
 
‘Harry, che diavolo sei venuto a fare qui?’
‘siamo amici non puoi cacciarmi per una cazzata! Per una ragazzina da quattro soldi’
‘smettila se non vuoi un pugno’
‘Zayn, ti stai rincretinendo! Sai anche tu che non è la ragazza giusta per te, siete cosi diversi’
‘gli opposti si attraggono’ disse ridendo
‘ma per favore! Sarà già tanto se starete insieme ancora settimana prossima, non sei quello giusto per lei. Lei vuole uno del suo stesso livello, non uno come te’
‘vattene’
Vidi Harry andare verso l porta e mi alzai di scatto per poi andare in salotto da Zayn che era seduto sul divano con la testa tra le mani, mi avvicinai e mi sedetti vicino a lui ‘scusa’ disse serio, scrollai le spalle e gli alzai il viso che era rimasto a fissare il pavimento.
‘Non m’importa cosa dice Harry’ deglutì per poi continuare ‘tu mi hai dato qualcosa in cui credere, quando non credevo in me stessa’.
Zayn mi strinse la mano per poi farmi sdraiare sul divano e iniziare a baciarmi avidamente le labbra, posai la mano destra sulla sua nuca e strinsi quei pochi capelli che aveva, dalle mie labbra passò al mio collo lasciandomi degli umidi baci gemetti e quando se ne accorse iniziò mordermi l’orecchio ma il suono di un telefono fece cessare la situazione ‘merda’ imprecò il moro mentre io mi sollevavo e mettevo apposto il vestito blu, presi la borsetta che era sul tavolino tirai fuori l’IPhone e vidi un messaggio di Charlie.
 
‘Perrie, torna subito a casa sta succedendo un casino’
Sgranai gli occhi e mi alzai velocemente ‘che succede?’ mi domandò Zayn alzandosi a sua volta ‘C-Charlie mi ha detto che sta succedendo un casino a casa’ dissi balbettando ‘è meglio che vada’ dissi dirigendomi verso la porta ‘ti accompagno?’ domandò il moro raggiungendomi ‘no stai qui e cerca di risolvere con Harry’ dissi lasciandoli un veloce bacio sulle labbra.
 

**

Quando apri la porta di casa vidi qualche piatto rotto e delle urla provenienti da sopra, andai verso il salotto e trovai Charlie  che piangeva in braccio a Jonnie, corsi verso di loro ‘che sta succedendo?’ chiesi allarmata ‘P-Perrie’ balbettò mia sorella continuando a piangere ‘mamma ha letto un messaggio dal cellulare di papà e sembra che stia uscendo con un’altra donna’ disse velocemente mio fratello, mi copri la bocca con una mano per poi unirmi all’abbraccio di mio fratello ‘Pezz fai qualcosa magari ti danno retta’ disse piano Charlie, deglutì e salì lentamente le scale per poi andare davanti alla camera dei miei genitori.
Bussai alla porta e le loro urla si placcarono, mia madre venne ad aprire con le lacrime agli occhi ‘tesoro, sei tornata’ disse cercando di asciugarsi le lacrime ‘io ora esco ci vediamo presto’ disse baciandomi la fronte e poi scendere, guardai mio padre che era seduto sul letto.
‘Sei pentito?’ chiesi dopo attimi di silenzio ‘che ne vuoi sapere tu? Sei solo una ragazzina, l’unica storia che ha mai avuto è stata con Jake e non sei riuscita neanche a tenerlo’ lo guardai schifata ‘almeno io non ho mai tradito e sono più felice di quando tu creda!’ dissi sbattendo la porta e scendendo le scale.
Ritornai in salotto dove c’erano i miei fratelli ‘prendete le giacche e usciamo’ dissi aprendo la porta seguito da loro ‘dove andiamo?’ mi domandò Charlie mentre mi prese la mano per stringerla ‘non lo so ma non voglio rimanere in quella casa’ dissi camminando con Jonnie dietro di me.
 
‘Pezz, ma siamo in stazione’ si lamentò Jonnie ‘lo so!  Andiamo in quel bar’ dissi indicando il bar dove di solito Zayn e i suoi amici s’incontravano, entrammo e puzza di fumo ci invase le narici.
‘Perrie ma che posto è?’ mi sgridò mio fratello ‘non è male come posto’ dissi lasciando la mano di Charlie a scrutando il posto per vedere se riconoscevo qualcuno; in un tavolo vidi Liam, Louis, Niall e Zayn cosi decisi di andare verso il loro tavolo ‘voi aspettatemi qui’  dissi rivolta a Charlie e Jonnie i quali annuirono, mi recai nel loro tavolo.
‘Perrie!’ esclamò Louis sorpreso, Zayn mi guardò con un’aria dubbiosa ‘è successo un casino, vieni con me’ dissi prendendolo per mano e portandolo verso Jonnie e Charlie, mio fratello mi guardò sorpreso per poi guardare Charlie la quale sorrideva ‘che è successo?’domandò Jonnie, arrossi ‘io e lui stiamo assieme’ dissi stringendo di più la mano al moro ‘lui?’ domandò scosso Jonnie, annui e Zayn gli porse la mano ‘Zayn Malik’ mio fratello gliela strinse e lo scrutò.
‘Magari lui ci può aiutare’ dissi, lui mi guardò dubbioso ‘è successa una cosa a casa e non possiamo tornaci puoi ospitarci almeno stanotte?’ Zayn mi guardò e poi guardo i miei fratelli, annui e gli sorrisi mentre Charlie gli saltava in braccio.
 
Quando arrivammo davanti la casa di Zayn ‘grazie’ disse Jonnie posando una mano sulla spalla del moro ‘per Perrie questo ed altro’ disse sorridendomi, quando entrarono i due rimasero a bocca aperta ‘vivi qua? Accidenti!’ rispose sbalordito Jonnie ‘vi faccio vedere  la vostra camera’ il moro ci portò su in una camera vicino a bagno dove al centro si trovava un letto matrimoniale ‘ma se noi siamo in tre come facciamo a dormire qui?’ domando Jonnie, arrossi e mio fratello mi guardò sgranando gli occhi ‘no Jonnie!’ gridai, lui annui e poi guardò Zayn ‘falla soffrire e ti spacco la faccia’ disse serio, il moro deglutì e poi sorrise.
‘Perrie vieni un secondo che mi spieghi cos’è successo?’ mi domandò il moro, annui e li presi la mano per portarlo in camera sua.
 
Dopo avergli raccontato tutto Zayn mi strinse a se ‘tranquilla, si risolverà tutto’ disse baciandomi la guancia ‘ti prego, non lasciarmi da sola ora’ dissi piangendo e stringendolo.
Non avevo pianto davanti a Charlie perché essendo la sorella maggiore dovevo  dargli coraggio ma non riuscivo più a trattenere le lacrime ‘non ti preoccupare ci sono io’  disse stringendomi a se.
 
‘Mio fratello sembra averti preso in simpatia’ ridacchiai asciugandomi le guancie, lui ridacchiò ‘volevo solo ammazzarmi quando pensava che io e te eravamo già andati a letto assieme’ divenni rossa in un secondo e il moro scoppiò a ridere ‘dai è una cosa normale ma tranquilla’ disse dandomi un beffetto sulla guancia, li feci la linguaccia e poi mi alzai per andare a vedere come stavano i miei fratelli; li trovai che curiosavano per casa ‘ehi, è maleducazione’ dissi ridendo, Jonnie mi guardò negando con la testa ‘ora ho capito dove stavi tutto il giorno’ disse ridendo, li feci l’occhiolino e poi me ne andai in salotto.
‘Malik come fai a permetterti tutto questo?’ domandò Jonnie quando Zayn fece il suo ingresso in salotto ‘lavoro e poi sono soldi che avevo prima di trasferirmi a Londra’ spiegò velocemente, mio fratello annuì e poi prese il telecomando ‘posso?’ domandò al padrone di casa, il moro annui e si sedette vicino a me.
 

**

Stavo camminando per le strade di Londra, non c’era nessuno alle sei del mattino in giro ma io non riuscivo a dormire, continuavo a pensare a i miei genitori e soprattutto a dove fosse finita mia mamma.
Mio padre non se la merita, non se l’era mai meritata; l’ha sempre trattata come una ragazza qualunque, calpestando i suoi sentimenti e mia madre era troppo innamorata per accorgersene ma ora finalmente, anche se in modo doloroso aveva capito quando fosse falso ed egoista mio padre.
Mentre camminavo andai addosso a un ragazzo incappucciato ‘scusa’ sussurrai non alzando il viso ‘Edwards’ quella voce, alzai di scattò il viso per vedere Adam sorridente che mi scruttava.
‘Perché sei tornato?’ domandai ‘non me ne sono mai andato, ti sono stato solo alla larga’ spiegò brevemente ‘ma sai sei diventata cosi bella che è impossibile starti lontana’ disse accarezzandomi la guancia, tolsi la sua mano e lo guardai schifata ‘ho un ragazzo’ lui rise ‘il tipo della festa lo so ma piccola tu mi appartieni, tu hai bisogno di me’ negai con la testa ‘tu mi fai schifo! Mi hai picchiata, umiliata, insultata per quattro anni’ gridai quasi ‘ma solo quando eri con me ti sentiva considerata’ feci una smorfia ‘sai qual è la differenza? Con te mi sentivo considerata ma avevo paura invece con il mio ragazzo non è cosi; amo le sue attenzioni’ dissi sorridente.
‘Sei un’illusa’ disse accarezzandomi la mano per poi andarsene.
Perché diavolo è tornato nella mia vita?
Mentre tornavo a casa vidi un ragazzo riccio seduto sul marciapiede con la testa in mezzo alla gambe ‘Harry?’ domandai, il ragazzo sollevo il viso dove si vedeva un occhio nero‘o mio dio, che ti è successo?’ lui colpì la mia mano per evitare un contatto con il suo viso ‘ti odio, è colpa tua’ disse serrando i pugni ‘vorrei picchiarti’ disse velocemente ‘perché mi odi? Perché vorresti picchiarmi?’ chiesi sedendomi vicino a lui ‘mi hai portato via Zayn, lui era il mio complice, il mio compare, il mio socio e ora? Ora non vuole neanche vedermi’ disse guardando per terra ‘mi manca’ disse a denti stretti.
‘Io non volevo farti star male’ dissi tristemente, lui negò con la testa e poi sospirò ‘forse ho esagerato ma quando ho capito che lui si stava affezionando a te, qualcosa in me è cambiato; ho pensato che l’avresti fatto soffrire come ha fatto Rebecca’ disse duramente ‘io non sono Rebecca e ci tengo a Zayn, tengo a lui più che a tutto!’ dissi fissandolo, lui mi guardò negli occhi e poi negò con la testa ‘ormai mi odia’ ridacchiai ‘ti aiuterò a farti perdonare’ sorrisi, lui mi guardò e poi accennò a un sorriso ‘sapevo tutto di Geneva, dovevo dirlo a Zayn invece di difenderla’lo guardai tristemente ‘fa niente, acqua passata ma non per Zayn’ mi sorrise e poi si alzò ‘ti accompagno a casa di Malik’ sorrisi e annui.
 
 
HELLO PEOPLE :)
E’ mezzanotte passata ma ho aggiornato lol
Scusate il ritardo ma era il compleanno di mio nonno, auguri nonno Mario lol
Ho deciso di scrivere prima i capitoli visto che poi parto :)
Il capitolo fa un po’ schifo ma serve perché succederà qualcosa uu
Jonnie ha conosciuto Malik lol voi che ne dite? E di Adam che mi dite? Lo adiate?
Di Alexander il padre della bella Perrie?
Bhe scusate eventuali errori.
Comunque quando sarò alla fine di freedom inizierò un’altra long ma non come protagonisti zerrie, loro ci saranno ma non come questa lol
Twitter: @heyosment
Ask: http://ask.fm/XxLirryeZiamxX
Facebook: https://www.facebook.com/emilia.osment.56
 

Baci, Marti.

  
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