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Autore: Hell McFire    20/07/2013    5 recensioni
Quella palestra era la sua casa, da quado Johannah e quel bastardo di Troy avevano divorziato si sentiva un orfano. Si, ormai non vedeva sua madre e le sue sorelle da due anni, e di quello che gli altri definivano suo padre, non ne voleva sapere.
Perché era per colpa sua e del suo vizio se la famiglia Tomlinson non aveva mai vissuto una vita felice, se non fosse stato per i debiti che aveva accumulato, non avrebbero nemmeno sfiorato Lottie, quella maledetta sera non avrebbe mai potuto dimenticarla. Quel povero angelo violentato davanti a lui, non avrebbe mai potuto dimenticare le corde che gli circondavano il corpo impedendogli di muoversi, di agire, di difendere una delle donne più importanti della sua vita, era stato costretto alla tortura di guardare quella scena rivoltante, mentre suo padre scappava chissà dove. Le lacrime di quella quattordicenne bionda, il sangue del suo sangue.
Louis avrebbe preferito la sua morte a quell’esperienza che avrebbe segnato Lottie per la vita.
Aveva deciso di andarsene di casa, dalla sua città, Doncaster, pensando di essere solo un peso, aveva deciso così, perché non avrebbe mai più avuto il coraggio di guardare sua sorella negli occhi.
Genere: Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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''Said her name was Georgia Rose,
and her daddy was a dentist

Said I had a dirty mouth (i got a dirty mouth)
but she kissed me like she meant it

I said can I take you home with me,
she said never in your wildest dreams...''

(One Direction_Best Song Ever)




Helen si diresse in classe con un mal di testa lancinante, prima però posò i suoi libri nell’armadietto.
-buongiorno babe- le sussurrò qualcuno all’orecchio, si girò di scatto trovando Louis a pochi centimetri di distanza dal suo viso.
-ehm… buongiorno Tomlinson- lo salutò.
-Come stai?-
-A parte il mal di testa.. Tutto ok, e tu che mi dici?-
-Abbastanza bene, grazie per lo sforzo- rise.
-Sforzo?- domandò scettica.
-Si, ti sei sforzata a fare la cortese, facciamo passi avanti vedo- rispose ovvio sempre con il ghigno stampato in faccia.
-Chiamasi ‘educazione’ caro Louis, cosa che i tuoi genitori hanno cercato di insegnarti, ma che tu non hai mai appreso- spiegò con fare da saputella.
-I miei non c’entrano, ok?!- il suo tono era rude autoritario, non ammetteva repliche e in un certo senso, la spaventava. Ingoiò la sua stessa saliva e vide i gli altri della comitiva camminare indisturbati nei corridoi.
-ehm… ci sono i tuoi amici- tentò, lui la guardò male raggiungendoli.
-ciao ragazzi- li salutò.
-ciao- risposero tutti, tranne Harry, che guardava Louis con un sorriso malizioso.
-si può sapere cosa cazzo guardi brutto coglione patentato?- domandò questo innervosito.
-niente, cosa pensi di Helen?- domandò a sua volta.
-penso che sia solo una piccola stronzetta che gode nel vedermi fottutamente incazzato- rispose noncurante facendo ridere il riccio.
-dai, qualcosa di positivo devi vedercelo in quella ‘stronzetta’- insistette.
-è una bella ragazza, questo devo ammetterlo, stronza quanto bella- disse lasciando gli altri di stucco –e quelle facce?! Oggi non vi capisco proprio!- sbuffò.
-No no, frena amico, bella?- chiese Niall retorico.
-si, ‘bella’ stupido irlandese- confermò –che c’è di strano?-.
-c’è di strano, che di solito le classifichi in scopabili e non, Louis!- s’intromise Liam –non hai mai detto ad una ragazza quanto fosse bella, ti sei sempre limitato a dire quanto bene sapesse scopare-.
-Amico, quella ti piace un botto- disse Justin dandogli una pacca sulla spalla –accettalo-, Louis scoppiò in una fragorosa risata asciugandosi teatralmente due lacrime.
-vallo a raccontare a qualcun altro- disse serio –a me non piace nessuno, non sono in grado di amare, lo sai-.
-allora non ti dispiacerà fare una scommessa Tomlinson- lo sfidò Harry.
-Non mi sembra il caso- Zayn si mise in mezzo ai due ottenendo un’occhiata contrariata da Louis.
-Parla Styles- lo incitò il moro.
-Se riesci a scoparti Hell prima entro la fine dell’anno scolastico, ti do 300 sterline- Louis spostò Zayn di lato e strinse la mano al riccio-vada per la scommessa amico-.
-Lou hai fatto una delle cazzate più grandi della tua vita- lo rimproverò Justin.
-amico, so che faccio, sono adulto e vaccinato- gli diede una pacca amichevole sulla spalla –non preoccuparti-.
-tu dici?! Te ne pentirai, provi qualcosa per quella ragazza, lo vedo Louis, ti conosco- il biondo era estremamente convinto di ciò che stava dicendo .
-io provo qualcosa per qualcuno- rise –oh Justin, Justin, quanto mi dispiace darti torto, ma si vede che non hai capito niente di me, sono tutte una botta e via ed in questo io e te, siamo molto simili o sbaglio?!-.
-no, non sbagli, ma non sono tanto stronzo quanto te!-
-tu pensa alla biondina, sembra scopabile-. Un formicolio percorse tutto il corpo di Justin, chiuse gli occhi per calmarsi, quando li riaprì, trovò Louis col naso tra le mani ed il suo pugno serrato, non ci mise molto a collegare.
-non osare mai più Tomlinson-
-cazzo, bel gancio sinistro Bieber, devo complimentarmi, gli allenamenti stanno dando il loro frutto; vado a mandare avanti la mia scommessa, ci si vede in giro- e si diresse nella classe di letteratura.
 

La professoressa gli aveva leggermente rotto il cazzo, ma proprio leggermente. No la smetteva di blaterare, dicendo cose incomprensibili, e per Louis stare in quella classe era solo uno spreco di tempo, si alzò  raggiungendo la porta blu.
-Dove crede di andare Tomlinson?- domandò la professoressa dietro la cattedra.
-nel cesso, se vuole la porto con me, lo sciacquone la tirerebbe giù e chiuderebbe quella cazzo di bocca- rispose mettendo le mani nelle tasche dei jeans aderenti.
-fossi in lei…- Louis non seppe come quella donna finì la frase, sbattette la porta alle sue spalle e sbuffò. Si ripeteva che andare in quella cazzo di scuola era solo una perdita di tempo, iniziò a vagare per i corridoi, quando vide una testolina rossa uscire dal bagno delle ragazze: era Helen, le andò incontro improvvisando un colpetto di tosse per farsi notare.
-Hey Louis-lo salutò la ragazza.
-Helen! Da quale lezione sei ‘scappata’- domandò mimando le virgolette con le mani.
-Matematica, tu?-.
-Io letteratura, quella cogliona della prof diceva cose senza senso, secondo me ha studiato intensamente l’arte di rompere il cazzo - spiegò appoggiandosi al muro con la spalla.
-la tua finezza mi sorprende, davvero- commentò la rossa inarcando le sopracciglia.
-a volte sorprende anche me- scherzò il moro.
-io vado in  classe, non vorrei che quell’idiota del prof, inizia a rompere anche a me!-
-va bene, ci vediamo in mensa-.
Louis osservò Helen dirigersi verso la sua classe: i jeans chiari le fasciavano le cosce ben dritte e non molto magre, proprio come piacevano a lui, il maglione era bianco, largo e calante su una spalla. Era davvero carina, anzi, bella, come aveva detto ai suoi amici, ma era e doveva restare solo una preda, la preda che  lo avrebbe portato alla vittoria della scommessa. Il suo era un ragionamento da ragazzo bastardo, egoista, spietato, e per un certo verso era così, ma lui era Louis Tomlinson, e non sarebbe cambiato mai per nessuno, se gli altri non lo accettavano per com’era potevano anche andare a trovare qualcun altro con cui fare amicizia, a lui bastavano gli amici veri, quelli che gli erano sempre stati vicino, nel bene e nel male, quei sei ragazzi con cui andava sempre in giro, voleva loro un bene fraterno, avrebbe dato la vitaper ognuno di loro, ma davanti a qualcun altro non lo avrebbe mai ammesso, era una cosa che aveva tenuto in lui per anni, e doveva continuare a farlo.
Rientrò in classe quando la campanella segnò la fine dell’ora, non aveva proprio voglia di rivedere quella professoressa odiosa, prese di nuovo posto vicino ad Harry he dormiva indisturbato e russava come un elefante.
-alzati coglione- lo scosse il moro, di tutta risposta il riccio mugolò qualcosa di incomprensibile. Louis alzò gli occhi al cielo.
-Styles, c’è una spogliarellista  in classe- Harry sobbalzò ed iniziò a guardarsi intorno facendo ridere l’amico.
-ti odio Lou- disse assonnato.
-Ringraziami, se non fosse per me ora il prof ti avrebbe trovato a dormire e si sarebbe messo ad urlare come un pazzo- gli fece notare.
-Giusto- ci rifletté sopra –Grazie-.


Stavano andando in mensa ed incontrarono Janet, stranamente, la ragazza non era in compagnia di Helen.
-Ciao Knowles!- la salutarono in coro.
-Ciao Tomlinson, Styles-.
-Scusa, dov’è la tua amica?-gli chiese il moro.
-chi, Hell?- il ragazzo annuì –eravamo in palestra, stavamo correndo, quando quell’idiota di Matt Cardle l’ha spinta mentre faceva il percorso di skip, è caduta, e l’hanno portata in infermeria, ho anche provato ad entrare, ma me lo hanno proibito- spiegò sconsolata. Harry lanciò un’occhiata d’intesa a Louis, che capì e s’incamminò verso l’infermeria.
Bussò alla porta, e ad accoglierlo c’era una donna in carne con un camice azzurrino che sembrava volesse scoppiare da un momento all’altro.
-Che vuoi ragazzino?- domandò in tono rude.
-voglio visitare Helen Morrison- rispose.
-non si può, ciao- la donna stava per chiudere la porta, quando Louis la ostacolò con i piede.
-forse non ha sentito bene, le ho detto che vogliovisitare la ragazza, non gliel’ho chiesto- insistette.
-chi ti credi di essere bamboccio?-
-credo di essere Louis Tomlinson, e ora lei mi lascia entrare-
-solo cinque minuti- si arrese.
Il ragazzo entrò chiudendo la porta dietro di sé, vide Helen sdraiata su un lettino, con la scarpa sinistra tolta e la caviglia fasciata, intenta a picchiettare  la mano sulla coscia a ritmo di una canzone che stava ascoltando dal suo cellulare. Le si avvicinò cauto con un ghigno stampato in faccia.
Appena notò la presenza di Louis, Helen sobbalzò togliendosi le cuffie dalle orecchie.
-Che ci fai qui?- domandò.
-cosa vuoi che ci faccia in un’infermeria?- ribatté retorico, la ragazza alzò le spalle – Janet mi ha detto che ti sei fatta male e mi sono preoccupato- spiegò.
Louis Tomlinson. Preoccupato?!
-Certo E Chris Brown ha una voce di merda-
-quando dico che mi preoccupo è così, ok?- le si avvicinò pericolosamente, e per mantenere le distanze Hell batté contro il muro.
-ok, ok- articolò.
-poi me la vedrò io con  quel coglione di Matt-.
-grazie, ma me la cavo benissimo da sola- disse offesa
-e io  faccio quello che voglio, quindi se voglio prendere a cazzotti un coglione lo faccio. Punto-
-sei scorbutico prepotente ed anche testardo- lo attaccò.
-grazie sei gentilissima- ammiccò.
- sei proprio idiota!- rise la rossa divertita.
-vuoi smetterla di farmi complimenti?! Potrei arrossire- continuò.
-hai fatto crescere la barba?- chiese Hell notando il filo che ricopriva la guancia e il mento.
-sinceramente non ho voglia di farla, poi mi fa ancora più sexy, non trovi?!-.
Helen  non rispose, si limitò ad iniziare ad accarezzagli la guancia, provando piacere nel sentire le punte delle dita solleticare., vide la faccia compiaciuta del moro, non le importava se gli stava dando soddisfazione, non si spiegava il perché, ma aveva bisogno di quel contatto.
-ti stai divertendo?- Louis trasformò il suo ghigno in un sorriso sincero, cosa che non gli riusciva facile la maggior parte delle volte, o meglio, con la maggior parte della gente, ma gli venne naturale. Solo allora la rossa si accorse di quanto fosse bello il sorriso di quel ragazzo.
Una fitta le attraversò la caviglia facendola imprecare.
-Cazzo questa caviglia fa un male cane-.
Louis si alzò  iniziando a frugare nei cassetti, tirò fuori una busta di ghiaccio istantaneo, la mise sulla caviglia della ragazza che sussultò al contatto freddo.
-mi devi un favore-.
-un favore?! E per cosa?-.
-ti ho salvato la vita- rispose come se fosse una delle cose più ovvie al mondo.
-ma fammi il piace…-
-sabato sera alle otto aspettami fuori casa tua-
La rossa sbarrò gli occhi, quanto poteva essere prepotente quel ragazzo?!
-ma…-
-ma niente Morrison,  me lo devi- la zittì

Hi Everyoneee.

ragazze, scusatemi per il terribile ritardo, ma sono stata molto impegnata.
ora non  sto qui a raccontarvi i miei problemi, ma vi preggo, perdonatemi!
ho modificato il capitolo, poi quando ho tempo modifico anche gli altri.
una domanda, avete sentito BEST SONG EVER?! 
Dio la amoooo. penso che il titolo sia proprio azzeccato.
volevo ringraziare chi sta recensendo, chi segue la stora e chi la preferisce, 

come sempre mi farebbe piacere se lasciaste una recensione
vorrei consigliarvi una fan fiction di un'autrice... wow, è l'unica parola che mi
viene per dire quanto è brava.

Nosy Neighbors





 



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*viva per miracolo*

kisses, Hell McFire

  
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