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Autore: maraechelon    20/07/2013    3 recensioni
E se desiderassi così tanto qualcosa da farla diventare reale?
Saresti pronto a rinunciare a ciò che sei e al tuo mondo?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Matt, Mello, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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Ecco il secondo capitolo.

Ringrazio tutti per le recensioni! Sono davvero felice che vi sia piaciuto il primo capitolo e spero vi piaccia anche questo.

È un capitolo di passaggio ma è fondamentale per lo svolgimento della storia... nel prossimo capitolo saprete di più ;)

Non vi annoio ancora con la premessa... buona lettura


Grazie per essere qui :)



Chapter 2


Un raggio di sole mi colpì in pieno viso mentre Light stava scrivendo un nome sul quaderno...

Borbottai qualcosa di incomprensibile anche a me stessa e mi girai dall'altra parte.

Proprio mentre mi stavo riaddormentando, il rumore fastidioso della sveglia mi fece aprire un occhio. "Non posso proprio dormire eh?" pensai leggermente irritata.

Mi alzai di malavoglia, misi un piede in una ciabatta e inciampai sull'altra. Cercai di aprire entrambi gli occhi altrimenti avrei sbattuto la testa sul muro o qualcosa di simile.

Avevo un gran mal di testa e la voglia di andare a scuola era pari alla voglia di svegliarmi quella mattina: praticamente nulla.

Sentii il buon odore di caffè e mi fiondai in cucina.

Mia madre stava cercando di aprire un barattolo di marmellata. Mio padre forse era già andato al lavoro.


< Buongiorno zombie! > disse mia mamma.

Cercai di fulminarla con lo sguardo ma per poco non urtai un cassetto aperto.

"Non si direbbe esattamente un buongiorno" pensai. < Buongiorno anche a te >.

< Dormito bene? > mi disse. "Dormire è una parola grossa" pensai ma risposi < Come al solito >.


Dopo una mezz'oretta in cui avevo tentato di non ammazzarmi, stavo per uscire di casa.

Guardai l'orologio "anche oggi dovrò beccarmi un ritardo" pensai.

Mia madre sembrò leggermi nel pensiero - o più probabilmente sono troppo prevedibile - e mi disse < In ritardo? > con quel mezzo sorriso di scherno che sfoggiava quando faceva una battuta ironica, cioè praticamente sempre.

Chiusi la porta e corsi per raggiungere l'autobus.


Il bus era pieno di gente così fui costretta a rimanere in piedi.

Presi dallo zaino l'ultimo volume del manga che avevo letto la notte prima tutto d'un fiato e guardai fuori.

Mi rilassava guardare oltre quel vetro spesso.

La fuori la gente correva, parlava ad alta voce con qualcuno o rideva rumorosamente invece io invece ero lì, con le cuffie nelle orecchie, in silenzio, ad ascoltare il suono delle chitarre e della pioggia che continuava a cadere imperterrita da nubi grigie e omogenee come una lastra di metallo.

Ogni tanto distoglievo lo sguardo da quel paesaggio triste e mi guardavo intorno.

Una ragazza che rideva, un anziana signora che guardava male un gruppo di ragazzi americani, probabilmente a Tokyo per una vacanza, uno strano signore basso che sembrava così fragile... un momento, si era girato e stava guardando proprio me. Era lo stesso vecchio signore del negozio di manga! Feci un sorriso debole ma dentro me rabbrividii.


Lo vidi alzarsi con la coda dell'occhio e finsi di guardare fuori.

< Ti piace? >. Lo guardai confusa tentavo di capire di cosa stesse parlando e mi colpì ancora una volta quella voce cupa, insolita per uno strano signore rachitico.

Lui indicò debolmente il manga che era ora chiuso sulle mie gambe < Sei già all'ultimo volume >.

Cercai di sorridere mentre dissi < Sì, è molto coinvolgente >.

Non avevo molta voglia di parlare.

L'autobus si fermò di fronte a scuola. Gli chiesi se potevo passare e lui mi disse ancora quella strana frase del giorno prima < ci rivedremo presto. >

Scesi molto velocemente e rimasi per un secondo sotto la pioggia. Non ci dovevo pensare.

Quando mi girai quel vecchio mi guardava ancora e mi regalò un sorriso quasi inquietante.

Entrai a scuola quasi correndo. Chiunque avrebbe pensato che ero in ritardo ma io stavo solo cercando di fuggire da lì, dai miei pensieri e da quei sguardi sinistri. Ci avrei pensato per tutta la mattina.


Finalmente la prof uscii. Non avevo sentito quasi nulla di quello che aveva detto e stranamente non aveva voluto mettermi un ritardo.

Sopra il libro di letteratura il mio manga preferito faceva vedere Mello che aveva espirato per l'ultima volta in una macchina scura.

Sospirai. Avevo adorato quel personaggio e Matt e ora erano morti entrambi.

< Cos' hai? > Una ragazza dagli occhi neri mi guardava, sistemandosi i capelli lunghi dello stesso colore. La mia amica mi ricordava moltissimo Naomi Misora.

< Non te lo dico altrimenti quando leggerai il Death Note saprai giá troppo > dissi sorridendo.

< Ti prende molto quel manga > mi disse.

Prima che potessi rispondere una ragazza bionda, che si vedeva che era tinta da un chilometro, disse con voce squillante < Shimizuu mi spieghi le equazioni di secondo gradoo? >.

Alzai gli occhi al cielo e la mia amica, Maya mascherò una risata con alcuni colpi di tosse e mi guardò divertita.

< Veramente stavo leg... > non riuscii nemmeno a completare la frase che iniziò a ripetermi la lezione. Io non prestavo una minima attenzione a quello che diceva. Avrebbe potuto anche dire che il sole non esiste e avrei continuato a fare finta di ascoltarla senza dire una parola.

Al suono della campana mi sfuggì un sospiro. Il mal di testa che era prima quasi scomparso era ritornato grazie a quell'idiota.

Appena se ne andò, Maya scoppio in una risata fragorosa e mi disse < Dovresti vedere la tua faccia >.

Durante la lezione presi il manga e iniziai a leggere.

Mentre Light diceva di essere Kira, la mia amica esclamò < Cavolo i disegni sono fatti benissimo >. Io annuii e dissi < A volte... > La professoressa mi guardò male così scrissi alla fine del manga


"Mi piacerebbe così tanto poterli vedere davvero..."


< È il tuo manga preferito > affermò. Chiunque sarebbe riuscito a capirlo. Quando lo leggevo mi ci perdevo dentro e vivevo con i personaggi come se anch'io facessi parte di quel mondo.

Il resto della giornata a scuola passò in fretta.

Avevo molto sonno ma prima che mi misi sul letto sentii il telefono che suonava. Riconobbi il numero di Maya.

Mi salutò. Sentii la sua voce rotta dal pianto.

< Mike > disse e la sentii respirare profondamente.

< Cos' è successo? > le chiesi.

< Mi ha tradita >.

Rimasi un secondo in silenzio. Quel Mike? Era un bravo ragazzo da sempre. Negli ultimi tempi era cambiato: derideva i suoi amici ed era rimasto così incredibilmente solo. Forse ora se ne stava pentendo, si era fidanzato con Maya e con lei sembrava totalmente diverso.

Il giorno prima le aveva persino regalato un anello. Com'era possibile fosse cambiato in così poco tempo?

< Cosa ti ha detto? >

< Ha cercato di negare ma purtroppo quando gli ho chiesto cosa avesse fatto il giorno prima continuava a cambiare versione e alla fine mi ha detto che non si ricordava. Non gli credo più. >

< Non è da lui > dissi alla mia amica.

< Lo so ma qualcuno mi ha inviato delle foto. Anche di mesi fa > le morì improvvisamente la voce e aspettai un attimo prima di parlare.

< Chi te le ha inviate? > dissi dolcemente.

< Non lo so... > e rincominciò a piangere.

< Non devi piangere per uno come lui > la rimproverai piano. Se l'aveva fatto davvero, oramai era successo e poteva solo continuare a vivere come sempre.

Parlammo ancora ma poi mia madre mi disse che se continuavo così il gestore telefonico ci avrebbe inviato una lettera di ringraziamento per le ore di servizio accompagnate da una bolletta stratosferica.

< Scusami Maya. Dovrei andare. Domani a scuola mi racconti tutto. Se hai bisogno scrivimi. >

< Grazie per avermi ascoltata. Ti voglio bene >.

La salutai e riattaccai il telefono. Tornai in camera e mi sdraiai sul letto.

Una lacrima corse sulla mia guancia.

Non sopportavo vederla soffrire. Non riuscivo ancora a credere che proprio lui fosse riuscito a cambiare così tanto e avesse fatto soffrire la mia amica.

Il giorno dopo gli avrei parlato. Non l'avrebbe passata liscia.

Forse ora ero più stanca di prima.

L'ultima cosa che vidi fu la copertina nera del Death Note.

Poi il nulla.

Mamma mia sono stanchissima *yawn* ho avuto non pochi problemi con il pc e ho postato questo capitolo a notte fonda lol

Spero vi sia piaciuto come a me ha fatto piacere scriverlo!! Dal prossimo capitolo cambieranno un po' di cose...

Mi piacerebbe che mi lasciaste un po' di recensioni *incrocia le dita* non sapete quanto io sia felice di riceverne :D

Ringrazio ancora tutti voi che avete letto questa storia e in particolare kult_9, masami_99_ , Synapsis e Light_Yagami_  che avete recensito il mio primo delirante capitolo ahaha :3

Secondo voi cosa succederà nel prossimo? 

Un enorme abbraccio e a presto!

   
 
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