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Autore: Juliet    31/01/2008    5 recensioni
“Non l’ho fatto per lui”.
Lily gli piantò gli occhi addosso.
“E allora,” sussurrò, “dimmi per chi”.

[Severus/Lily]
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La giovane donna alzò lo sguardo su di lui

Titolo:Everything Burns

Autrice:Juliet

Categoria:Harry Potter

Personaggi:Lily Potter, Severus Snape

Rating:Arancione (R)

Avvertimenti:Spoiler!, One - shot





Everything Burns





24 dicembre 1980



La giovane donna alzò lo sguardo su di lui.

Severus non poté fare a meno di immobilizzarsi, catturato da quella sfumatura di verde, da quella luce particolare, da quella dolcezza che impregnava gli occhi di Lily Evans dal primo giorno in cui l’aveva vista. Una bambina che pendeva dalle sue labbra quando le raccontava, cercando di non omettere un singolo dettaglio, del mondo che da lì a poco sarebbe appartenuto di diritto anche a lei.

“Non entri, Severus?”

Le sue parole furono poco più che un soffio, nella stanza silenziosa.



“Ssh! Non dovresti essere qui, ricordatelo!” lo redarguì la ragazzina in un sussurro concitato. Severus la guardava, lo sguardo eccitato, le guance arrossate a causa della vicinanza al fuoco che ardeva nella Sala Comune di Grifondoro. La guardava e desiderava soltanto poterla ricordare per sempre così.

Mentre le consegnava, anche con un po’ di timidezza, il suo regalo di Natale, non si chiese perché proprio quel preciso desiderio gli si fosse affacciato alla mente quella notte.



Le si avvicinò a passi lenti, pesanti sul legno scuro del pavimento.

Era sempre stata così bella, oppure l’aspetto che aveva adesso era dovuto a qualcos’altro? Severus si sedette rigidamente di fronte a lei. Senza volerlo, le sue mani si strinsero spasmodicamente a formare due pugni identici. Quanto aveva perso di lei? Quanto conosceva la Lily che, seduta scompostamente in una poltrona accanto al fuoco, tracciava con un dito il profilo del viso del suo bambino?



Lily scoppiò a ridere e si lasciò cadere all’indietro sull’erba, le braccia spalancate.

“Non è divertente”

Per tutta risposta, la ragazzina riprese a ridere. Severus si buttò in ginocchio accanto a lei, le afferrò un braccio e cercò di farla alzare. Lily fece resistenza ai suoi sforzi, fino a quando lui non la lasciò andare di colpo, mandandola a sbattere a terra.

“Ahia!” si lamentò.

Severus le voltò le spalle.

“Non ti sei fatta nulla”

Fruscii fra l’erba e la sua ombra si stagliò, netta e nera, sul terreno accanto a lui.

“Ma se mi fossi fatta male, Sev” la sentì, dura, “sarebbe stata solo colpa tua”

E se ne andò, lasciandolo a domandarsi che cosa aveva avvertito di diverso in lei, in quel prato.



L’uomo si alzò di scatto, all’improvviso.

Il bimbo che Lily teneva in grembo aprì gli occhi chiari; una manina si chiuse, stretta, attorno al mignolo affusolato della madre.

“Devo andare”

La donna lo guardò, uno sguardo strano.

“Non lasciarmi ad aspettare da sola, Severus. Resta.”

Lentamente, l’uomo si risedette.

“Dumbledore ci ha detto che cosa hai fatto. Dobbiamo ringraziare te se Harry è ancora vivo”. Lily abbassò per un secondo gli occhi sul bambino, in procinto di riaddormentarsi ma che ancora non intendeva lasciare la presa sul suo dito. Severus indugiò per un attimo sull’espressione del suo volto, prima di costringersi a risponderle.

A non mentirle ancora.

“Non l’ho fatto per lui”.

Lily gli piantò gli occhi addosso.

“E allora,” sussurrò, “dimmi per chi”.



Estrasse la bacchetta.

Potter gli dava le spalle e dava l’aria di non essersi minimamente accorto della sua presenza.

Solo una settimana prima, lui e quello stronzo di Black l’avevano incollato ad un albero, durante l’ora di Cura delle Creature Magiche, giustificando il loro gesto all’insegnate con un “Ma un Mocciosus non l’abbiamo ancora studiato quest’anno! Come faremo quando dovremo sostenere i nostri M.A.G.O.?”.

Gliel’avrebbe fatta pagare. Per tutto.

Poi sentì ridere lei.

Lei, fra tutte, lei rideva delle sue battute, lei camminava per i corridoi mano nella mano con lui, lei lo baciava davanti a tutta la scuola… lei, che era l’unica cosa lui avesse mai sentito davvero sua e desiderato che rimanesse tale per sempre.

Lei, che non era mai davvero stata sua.

Ripose la bacchetta e se ne andò.



“Tuo marito sarà di ritorno a breve.

Non ti servo più”.

Severus si alzò nuovamente, rimanendo immobile di fronte a lei. Non si era mossa per trattenerlo; la osservava e le sembrava semplicemente rassegnata. Rassegnata al fatto che non sarebbero mai più stati, l’uno per l’altra, ciò che erano stati un tempo. Rassegnata al fatto che lui non avrebbe mai più fatto parte della sua vita, in alcun modo.

“Non fare nulla per me, Severus. Non è questo ciò di cui hai bisogno.”



Lasciami andare.



Per la prima volta, davanti a lui non c’era più lei.

Quasi visibile per qualche secondo, quasi palpabile, quasi un suo sorriso… e poi svanì.

Bruciò in un attimo come in un attimo bruciano i sogni.

Ed ora, per la prima volta, davanti a lui c’era Lily Potter.



James arricciò le labbra in una smorfia di derisione e disprezzo.

Abbassò la bacchetta e scosse il capo.

“Perché diavolo me lo fai fare, eh, Mocciosus?” lo schernì in un sussurro udibile solo al suo avversario. “La Evans non sceglierà mai te”.



Uscì dalla stanza senza rivolgerle un altro, singolo sguardo.

“Addio, Lily”.





***





Okay, la colpa di questo se la prende la Fae che si messa a ficcynare e me l’ ha detto, in modo tale da indurmi a ficcynare on my own XD

Ad ogni modo, un’altra Severus/Lily avevo intenzione di scriverla da tempo, finalmente ci sono riuscita anche se il risultato non è esattamente quello sperato. La ff mi ha preso un po’ la mano, ecco XD

Anyway, grazie alla già citata Fae, che tra le altre cose mi ha fatto un regalo di Natale stupendo – e io e lei ci siamo capite, siccome ho frignato su MSN per un bel po’. XD

E non posso dimenticare Taki, che mi ha spronato a pubblicare questo pezzo.

Grazie mille di tutto, davvero.

Juls

  
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