Titolo:Everything Burns
Autrice:Juliet
Categoria:Harry
Potter
Personaggi:Lily
Potter, Severus Snape
Rating:Arancione
(R)
Avvertimenti:Spoiler!,
One - shot
Everything Burns
24 dicembre 1980
La giovane donna
alzò lo sguardo su di lui.
Severus non poté
fare a meno di immobilizzarsi, catturato da quella sfumatura di verde, da
quella luce particolare, da quella dolcezza che impregnava gli occhi di Lily
Evans dal primo giorno in cui l’aveva vista. Una bambina che pendeva dalle sue
labbra quando le raccontava, cercando di non omettere un singolo dettaglio, del
mondo che da lì a poco sarebbe appartenuto di diritto anche a lei.
“Non entri,
Severus?”
Le sue parole
furono poco più che un soffio, nella stanza silenziosa.
“Ssh! Non
dovresti essere qui, ricordatelo!” lo redarguì la ragazzina in un sussurro
concitato. Severus la guardava, lo sguardo eccitato, le guance arrossate a
causa della vicinanza al fuoco che ardeva nella Sala Comune di Grifondoro. La
guardava e desiderava soltanto poterla ricordare per sempre così.
Mentre le
consegnava, anche con un po’ di timidezza, il suo regalo di Natale, non si
chiese perché proprio quel preciso desiderio gli si fosse affacciato alla mente
quella notte.
Le si avvicinò a
passi lenti, pesanti sul legno scuro del pavimento.
Era sempre stata
così bella, oppure l’aspetto che aveva adesso era dovuto a qualcos’altro?
Severus si sedette rigidamente di fronte a lei. Senza volerlo, le sue mani si
strinsero spasmodicamente a formare due pugni identici. Quanto aveva perso di
lei? Quanto conosceva la Lily che, seduta scompostamente in una poltrona
accanto al fuoco, tracciava con un dito il profilo del viso del suo bambino?
Lily scoppiò a
ridere e si lasciò cadere all’indietro sull’erba, le braccia spalancate.
“Non è divertente”
Per tutta
risposta, la ragazzina riprese a ridere. Severus si buttò in ginocchio accanto
a lei, le afferrò un braccio e cercò di farla alzare. Lily fece resistenza ai
suoi sforzi, fino a quando lui non la lasciò andare di colpo, mandandola a
sbattere a terra.
“Ahia!” si
lamentò.
Severus le voltò
le spalle.
“Non ti sei
fatta nulla”
Fruscii fra
l’erba e la sua ombra si stagliò, netta e nera, sul terreno accanto a lui.
“Ma se mi fossi
fatta male, Sev” la sentì, dura, “sarebbe stata solo colpa tua”
E se ne andò,
lasciandolo a domandarsi che cosa aveva avvertito di diverso in lei, in quel
prato.
L’uomo si alzò di
scatto, all’improvviso.
Il bimbo che Lily
teneva in grembo aprì gli occhi chiari; una manina si chiuse, stretta, attorno
al mignolo affusolato della madre.
“Devo andare”
La donna lo guardò,
uno sguardo strano.
“Non lasciarmi ad
aspettare da sola, Severus. Resta.”
Lentamente, l’uomo
si risedette.
“Dumbledore ci ha
detto che cosa hai fatto. Dobbiamo ringraziare te se Harry è ancora vivo”. Lily
abbassò per un secondo gli occhi sul bambino, in procinto di riaddormentarsi ma
che ancora non intendeva lasciare la presa sul suo dito. Severus indugiò per un
attimo sull’espressione del suo volto, prima di costringersi a risponderle.
A non mentirle ancora.
“Non l’ho fatto per
lui”.
Lily gli piantò gli
occhi addosso.
“E allora,”
sussurrò, “dimmi per chi”.
Estrasse la
bacchetta.
Potter gli dava
le spalle e dava l’aria di non essersi minimamente accorto della sua presenza.
Solo una
settimana prima, lui e quello stronzo di Black l’avevano incollato ad un
albero, durante l’ora di Cura delle Creature Magiche, giustificando il loro
gesto all’insegnate con un “Ma un Mocciosus non l’abbiamo ancora studiato
quest’anno! Come faremo quando dovremo sostenere i nostri M.A.G.O.?”.
Gliel’avrebbe
fatta pagare. Per tutto.
Poi sentì ridere
lei.
Lei, fra tutte,
lei rideva delle sue battute, lei camminava per i corridoi mano nella mano con
lui, lei lo baciava davanti a tutta la scuola… lei, che era l’unica cosa lui
avesse mai sentito davvero sua e desiderato che rimanesse tale per sempre.
Lei, che non era
mai davvero stata sua.
Ripose la
bacchetta e se ne andò.
“Tuo marito sarà di
ritorno a breve.
Non ti servo più”.
Severus si alzò
nuovamente, rimanendo immobile di fronte a lei. Non si era mossa per
trattenerlo; la osservava e le sembrava semplicemente rassegnata. Rassegnata al
fatto che non sarebbero mai più stati, l’uno per l’altra, ciò che erano stati
un tempo. Rassegnata al fatto che lui non avrebbe mai più fatto parte della sua
vita, in alcun modo.
“Non fare nulla per
me, Severus. Non è questo ciò di cui hai bisogno.”
Lasciami andare.
Per la prima volta,
davanti a lui non c’era più lei.
Quasi visibile per
qualche secondo, quasi palpabile, quasi un suo sorriso… e poi svanì.
Bruciò in un attimo
come in un attimo bruciano i sogni.
Ed ora, per la
prima volta, davanti a lui c’era Lily Potter.
James arricciò le
labbra in una smorfia di derisione e disprezzo.
Abbassò la
bacchetta e scosse il capo.
“Perché diavolo me lo fai fare, eh, Mocciosus?” lo schernì
in un sussurro udibile solo al suo avversario.
“La Evans non sceglierà mai te”.
Uscì dalla stanza
senza rivolgerle un altro, singolo sguardo.
“Addio, Lily”.
***
Okay, la colpa di
questo se la prende la Fae che si messa
a ficcynare e me l’ ha detto, in modo tale da indurmi a ficcynare on my own XD
Ad ogni modo,
un’altra Severus/Lily avevo intenzione di scriverla da tempo, finalmente ci
sono riuscita anche se il risultato non è esattamente quello sperato. La ff mi
ha preso un po’ la mano, ecco XD
Anyway, grazie
alla già citata Fae, che tra le altre cose
mi ha fatto un regalo di Natale stupendo – e io e lei ci siamo capite,
siccome ho frignato su MSN per un bel po’. XD
E non posso
dimenticare Taki, che mi ha spronato a pubblicare questo pezzo.
Grazie mille di
tutto, davvero.
Juls