Caro diario,

Sto malissimo. Dio quanto sto male.
Ho litigato con Kevin ma, stavalta non è stata una semplice litigata, è stata una litigata di quelle pesanti, quelle  che non scordi facilmente.
Tutto è cominciato quando lui è tornato da un "pomeriggio con gli amici": Tornato a casa, mi ha salutata e ha comincato a baciarmi e a toccarmi. Da lì, ho avuto la forza di fermarlo: "No, fermo." gli dissi.
La sua faccia era incredula. Non era abituato a rifiuti di  nessun genere dato che, anche liceo, quasi tutte le ragazze gli andavano dietro. Diciamo che era abituato a fare quello che voleva. "Come scusa?!" disse incredulo; "Dobbiamo parlare" gli risposi; "Che succede?" rispose lui scocciatissimo - "Dai. possiamo parlarne dopo" aggiunse cominciando di nuovo a baciarmi e a toccarmi. "No dobbiamo parlare ora. è importante" risposi tra i suoi baci.
"Va bane, parliamo." sospirò trascinandosi quasi di peso sul divano.
Ci fu un minuto di silenzio prima che cominciassi a parlare: "Senti Kevin, sappiamo entrambi che da quando ti sei fatto quella ragazza niente è più come prima, e a me manca tutto quello che facevamo prima: le passeggiate romantiche, le cene fuori, i regalini, la colazione a letto. Non c'è più niente" - "Eh allora?" disse ancora più scocciato. "Eh allora penso che sia meglio che tra noi finisca qua" gli risposi tutta d'un fiato e col cuore in gola per la sua reazione. Un'altra cosa che non ti ho detto su Kevin è che è sempre stato lui a lasciare le sue ragazze... Per questo la sua reazione poteva essere imprevedibile. "COS'HAI DETTO SCUSA? VUOI CHE TRA NOI FINISCA TUTTO?" esclamò incredulo - "Si..." risposi con un fil di voce. "Cos'è puttanella hai trovato un altro da scoparti?" disse con il suo solito sorriso da insolente. "No, non è per quello. è che semplicemente il rapporto che s'è instaurato negli ultimi tempi non è il tipo di rapporto che voglio. Tutto qui" gli spiegai, ma lui sembrava non capire, sembrava accecato dalla rabbia a causa di questo rifiuto tanto inaspettato quanto reale. "Sono tutte stronzate! Tutte stronzate!" cominciò ad urlare.
"Sai cosa ti dico? Non ti dimenticherai tanto facilmente di me. No no, anzi il contrario, sarò sempre nei tuoi pensieri. Finchè non tornerai in ginocchio da me! A chiedermi scusa per l'enorme cazzata che hai fatto!" aggiunse tre secondi dopo.
"Vorrei solo che tu capissi perché l'ho fatto..." sospirai in lacrime "Taci troia! Solo questo sei! Una troia!" e se ne andò sbattendo la porta.
Scoppiai a piagere. Non me lo sarei mai aspettato da lui. Mai. Dai, vado a letto che è tardi anche se dubito di riuscire a dormire.... Notte....



*Ciao ragazze sono l'autrice, scusate se questo capitolo fa altamente cagare ma l'ho scritto di mattina presto, appena alzata e.e perché stasera non avrei potuto postarlo... perdonatemi, prometto che mi farò perdonare! Baciiiii :33 *
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