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Autore: firephoenix    20/07/2013    6 recensioni
E se Blair, spinta da un irrefrenabile senso di altruismo, decidesse di aiutare Maka e Soul a smettere di litigare? Conoscendola userebbe di sicuro un metodo alternativo, no? :)
Storia a capitoli sulla mia coppia preferita (SoMa)
SPOILER capitolo 72
Buona lettura :3
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Blair, Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il metodo Blair'
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Pov. Maka

Stavo provando a cucinare qualcosa con le mie grandi mani da uomo quando suonarono alla porta e una voce prese a urlare:
«Yahoooooooooooo qui è il grande Black*star mandato dalla preoccupata Tsubaki a controllare se è tutto a posto! Ritenetevi fortunati a ricevere una MIA visita!»
Io e la versione femminile di Soul ci fissammo sconvolti. Che stupida che ero stata a pensare che Tsu non avesse sospettato nulla... le avevo praticamente messo giù il telefono in faccia. Avrà guardato il numero sul display e avrà mandato Black*star in avanscoperta.
«Merda» sussurrò l'albina.
«Vai tu!» feci io.
«Neanche morto! Vai tu!»
«No tu! Sto cucinando!»
«Non me ne frega un accidente non mi faccio vedere così da Star! Mi prenderà per il culo tutta la vita!»
«Sai quanto me ne frega! Vai!»
«Vai tu!»
«Come osate far aspettare un dio!»
«Vai tu ho detto!»
«No, tu!»
«Vi muovete ad aprire!?»
«STAI ZITTO!» urlammo in contemporanea io e Soul rivolti verso la porta. Seguì un momento di imbarazzo, una padella in fronte alla mia buki e infine, riluttante, visto che fingere era ormai inutile, mi diressi verso l'uscio di casa.
Modificai un po' la voce maschile perché assomigliasse di più a quella dell'albino.
«Senti Star... m-mm... qui siamo tutti e due molto malati»
«Molto» mi fece da sostegno Soul uscendo a capolino dalla porta della cucina, cercando di imitare la mia voce. Stavo per dirgli che non parlavo affatto così quando Black*star riprese a straparlare:
«Fatemi entrare! Gli dei non si ammalano!»
E adesso che gli dico?
«Però possono passare intere giornate incollati al cesso!» fece la voce femminile della mia buki.
La delicatezza... qualcosa che Soul non perderà mai.
«G-giusto» feci schifata.
Black*star sembrò titubante.
«Va bene... però è peggio per voi! La vostra giornata sarebbe stata allietata dalla vista del mio sorriso smagliante!» e su queste parole se ne andò.
Mi girai verso la ragazza albina che mi stava affianco.

«Incollati al cesso? Seriamente?» le dissi e poi, dopo qualche sguardo imbarazzato, scoppiammo a ridere come non facevamo da tempo.

 

«Oh mio dio non metteranno più piede in questa casa dopo quello che hai detto!»
«Penseranno che ci sia una nube tossica o roba simile»
«Soul, che schifo!»
Passammo tutto il pranzo ridendo come degli idioti e per un momento pensai che fosse tutto come agli inizi, quando ci eravamo conosciuti, quando raccoglievamo le 99 uova di kishin, ma poi realizzavo che eravamo cresciuti, ero riuscita a fare di Soul una Death Scythe, avevamo imparato a conoscerci meglio e, cosa di non trascurabile rilevanza, adesso eravamo pure di sesso scambiato: insomma, non potevamo essere più lontani dai momenti passati. Sorrisi un po' malinconica e Soul se ne accorse:
«Ehi, tutto ok?» lo guardai mentre mi fissava con un sopracciglio alzato su un volto non propriamente suo.
«Si... pensavo solo che... adesso sei tu la senza-tette» ghignai.
«Cooooooosa? Ma ti sembrano cose da dire!» avvampò lei mettendosi le braccia al petto con fare protettivo.
Dolce, memorabile vendetta.

 

Pov. Soul

Stavo facendo un po' di sano zapping alla tv quando sentii la voce maschile di Maka arrivarmi alle orecchie.
«Soul...» fece imbarazzato, mi girai verso di lui «... devo... andvaribgno»
«Che?» feci stizzito. Sbuffò:
«Devo... andare... inbagno!» sparò tutto di un fiato.
«Ehm... per quanto sia interessato alla tua incolumità credo, a meno che in bagno non si nasconda un kishin, che sia un posto sicur...»
«Non fare il coglione! Sai bene cosa intendo!» non la avevo mai vista così rossa, neanche da ragazza.
«Dai Maka non farne una tragedia! Vai e basta non è così terribile, io me la sono cavata bene» ghignai.
«Pervertito!»
«Tanto prima o poi lo dovrai fare... se non su di te su qualcun altro»
Se possibile si fece più rosso.
«Sei un maiale!!» urlò tirandomi una ciabatta che schivai. Poi riluttante, entrò in bagno. Aspettai di vedere quanto ci mettesse stando girato verso la porta bianca. Dopo pochi minuti Maka ne uscì con la tipica faccia da sto-per-vomitare.
«Smettila, ammettilo che non è stato così terribile. Eheh sembra che hai visto Excalibur» ghignai.
«Quando vedo Blair la pelo. Giuro»

 

«Ehi, non credi che dovremo pensare ad un modo per tornare normali?» feci a Maka che stava addentando una fetta di pizza. Si era fatta sera presto e la giornata era stata così stressante che un pesante velo di stanchezza si era impossessato di me.
Avevamo ordinato una pizza e adesso la stavamo mangiando sul divano. Masticai la mia ultima fetta in attesa della risposta della mia master.
«Mmm domani pensavo di andare in biblioteca per fare alcune ricerche...»

«Stai scherzando? Tu pensi di uscire conciato così? Non so se ti ricordi, ma quella di adesso è la tua stessa versione maschile del libro di Eibon! Se Star, Tsubaki, Liz, Patty, Kim, Ox o gli altri che erano con noi ti vedessero ti riconoscerebbero subito! E allora che diresti loro?»
«Uff non ci avevo pensato... tutto questo è così... così stressante» sbuffò lasciando cadere la fatta di pizza nel cartone e accasciandosi sul divano. Senza pensarci due volte, come se fosse la cosa più naturale del mondo, guidato dalla stanchezza e vinto dalla fatica, mi appoggiai al petto di Maka e mi ci accoccolai lasciando che il mio naso sfiorasse il suo collo. Realizzai la situazione quando sentii i suoi muscoli irrigidirsi sotto il mio corpo; non feci in tempo a chiedermi se scusarmi o uscirne con nonchalance che sentii le sue braccia intorno alla mia schiena e al mio fianco.
Maka mi stava abbracciando e Shinigami solo sa perché sorrisi come un babbeo.
La sentii ridacchiare con quella voce non sua.
«Perché ridi?» chiesi.
«Perché la vita è strana» rispose sibillina col sorriso sulle labbra «perché ti sto abbracciando invece di pestarti e perché, nonostante non ti sia mai allontanato davvero... sono contenta che tu sia ancora qua» concluse stampandomi un bacio sulla nuca.
«Ehi! Il fatto che sono una ragazza non ti da il diritto di sbaciucchiarmi come una vecchia zia o di dire cose sdolcinate! Sono sempre il solito Soul» brontolai stringendo la maglia di Maka con fare possessivo. Lui ridacchiò.
Mi addormentai così, cullato dalle braccia muscolose di Maka e dalle sue mani delicate che mi accarezzavano i capelli.

 

Pov. Maka

Schiacciai la versione femminile di Soul al muro freddo della mia camera, appoggiando le mani ai lati della sua testa. Era bollente. Lei mi guardò profondamente con gli occhi rossi che luccicavano , come scossi da fiamme, e con le labbra socchiuse, poi senza esitare mi tolse la maglietta e mi baciò languidamente il petto scoperto. Le sollevai il mento e la baciai bisognoso del contatto con le sue labbra morbide e sottili, lasciai che la sua lingua entrasse nella mia bocca e scostai le spalline del suo vestito, uno di quelli presi dal mio armadio; lei lasciò che la stoffa scivolasse veloce sulla sua pelle fino a terra. Passai le mie mani sui suoi fianchi finché l'albina non decise di interrompere il bacio, prendermi per mano e trascinarmi con uno sguardo indecifrabile verso il letto della mia stanza.
Le fui sopra beandomi del contatto con la sua pelle bollente.
«Maka...» sussurrò sensuale, i capelli candidi sparsi sulle lenzuola; rabbrividii nel mio nuovo corpo.
«Maka» si fece più decisa e io la guardai negli occhi.
«Maka!» insistente... qualcosa decisamente non andava.
«Maka cazzo, ma ci sei o ci fai?»
Spalancai gli occhi di soprassalto mentre due mani mi scuotevano con forza.
«S-Soul?» boccheggiai.
«Era ora! È mezzora che ti chiamo per svegliarti! Sembravi morto!» sbraitò lei agitando la cascata di capelli bianchi «Sono le 11:30! Neanche io dormo così tanto!»
«L-le 11:30??» com'è possibile? Io che ho una sveglia al posto del cervello? Io che mi sveglio sempre alle 8:00 anche d'estate? «Ho... ho bisogno di rinfrescarmi»
Detto questo uscii quasi correndo dalla mia camera lasciando Soul a guardarmi la schiena basito.
Fissavo il mio stupido riflesso maschile nello specchio del bagno tenendo le mani ancorate al lavandino collocato sotto la superficie lucida. I ricordi del sogno appena interrotto mi trapanavano la testa con insistenza.
Inspira, espira... inspira, espira... ma porca di quella... inspira, espira... ma complimenti Maka davvero...inspira, espira... sei proprio una deficiente! Inspira ed espira.
Gonfiai le guance rosse trattenendo il fiato dopodiché, con fare teatrale, puntai un dito contro il mio riflesso e sbottai:
«Ti prenderei a Maka-chop razza di super deficiente dagli ormoni sballati!»
Emisi un mugugno strozzato derivante dalla consapevolezza che stavo parlando inutilmente da sola e mi accasciai a terra sedendomi sulle piastrelle fredde e appoggiando la schiena alla vasca da bagno.
Ok concentrati. Sei Maka Albarn, cazzo! Maka Albarn con dei genitali maschili, ma sempre Maka Albarn. Non ti farai abbattere da uno stupido sogno. Incubo! I-n-c-u-b-o. Fissai mentalmente. Perché fino a pochi minuti prima sarebbe stato un incubo anche solo pensare di andare a letto con Soul Eater Evans.
Non divagare. Allora... è ora di fare una chiaccheratina con la tua coscienza:
Perché hai fatto questo sogno?
non lo so... ok no! Decisa, ti voglio decisa! Perché... perché ieri sera mi è piaciuto da morire averla tra le braccia. Oddio l'ho detto! Mi passai le mani sul viso.
Tecnicamente lo hai pensato.
Tu zitta! Limitati a fare domande! Mi passai nevroticamente le mani sulle gambe, avanti e indietro, pronta per affrontare il prossimo quesito.
Ok... di chi è colpa se hai fatto questo sogno?
Domanda a trabocchetto, eh? Degli ormoni maschili! È sicuramente così!
Sicura?
Si! È colpa del testosterone! Non ho mai fatto sogni del genere da ragazza!
Forse perché adesso hai capito che ti piace Sou...
No! Passo! Passo alla prossima domanda!
A volte la mia coscienza andava decisamente censurata.
Va bene... ti è piaciuto il sogno?
Si, no! No... forse però no.
Pensi che sia normale mentire a te stessa?
Non sto mentendo!.... Ok si forse sto mentendo. Ok sto mentendo!
Lo sapevo!
Ma che razza di coscienza di merda sei!?
«Ehi Maka... va tutto bene lì dentro?» la voce di Soul mi spiazzò.
«Si! Si mi sto... svegliando fuori! Dammi cinque minuti ed esco!»
«Ok... io vado a preparare qualcosa da mangiare» proferì titubante, poi si allontanò.
Tirai un sospiro di sollievo. Forza e coraggio! Alla fine era solo uno stupido sogno (incubo!) nulla di cui preoccuparsi.
Sorrisi sicura di me e aprii raggiante la porta del bagno.
Soul in cucina si spostò la massa di capelli nivei da una spalla all'altra accaldato e sollevò la maglietta dall'orlo per farsi aria, lasciando scoperta una gran porzione di pelle.
Hiiii gemetti e chiusi veloce la porta riaccasciandomi sulle piastrelle del bagno. Respirai forte e chiusi i pugni determinata.
Ce la puoi fare! Tira fuori le palle, Albarn!
Fantastico... davvero appropriato...

 

Pov. Soul

«Essere donna fa schifo» proferii con la bocca piena di pasta. Avevo un caldo torrido e il mio umore non era dei migliori.
«Bé essere uomo sarà tanto meglio!» sbottò Maka punta sul vivo.
«Non posso neanche andare in giro senza maglietta! E il reggiseno fa caldo!»
«Bé tecnicamente potresti andare anche in giro nuda se non fosse per questo vostro stupido testosterone esagitato!» arrossì lievemente.
«Che cavolo vuol dire?» feci guardandola con un sopracciglio alzato e uno spaghetto che penzolava dalle labbra.
«Lascia perdere... voi maschi siete eccitati 24 ore su 24!»
«Chee? Non è vero! Siete voi donne che provocate!»
«Provochiamo??»
«Già! Andate in giro mezze nude e poi pretendete che rimaniamo impassibili!»
«Bé allora vestiti!» mi sbottò contro lanciandomi il tovagliolo e uscendo inviperito dalla stanza. Guardai il tovagliolo sbattere sull'anta della credenza dietro di me. Se c'era una cosa che sapevo di Maka, e che avevo imparato in tutti quegli anni di convivenza, era che lei non mi mancava mai quando voleva colpirmi. Quando voleva, per l'appunto.
Questo è decisamente poco fico... Maka ha qualcosa che non va e il mio corpo da donna continua a pervadermi di quello stupido senso del dovere... senza quasi accorgermene mi ero mossa in direzione del divano dove il biondo se ne stava appoggiato a rimuginare.
«Allora... perché sei sbottata così contro di me?» mi ci misi davanti appoggiando una mano sul fianco e lasciando che l'altra giocasse con i capelli, era così strano averli lunghi. Lui mi guardò in modo strano come se stesse trattenendo il fiato e dopo quelli che parvero minuti di incessante ragionamento ne uscì con un:
«Vado in biblioteca Soul. Questa situazione comincia a farsi... pesante e... devo trovare una soluzione»
«Ma se...»
«Se mi vedranno se ne faranno una ragione. Starò attenta Soul, te lo prometto» si alzò e mi posò una mano sulla spalla «a dopo»
«A d-dopo» la fissai uscire dall'appartamento fino a quando la porta non si richiuse dietro la sua schiena.
Maledetta apprensione femminile.

 







Salve salvinooooooooooooooo!

E che le ricerche abbiano inizio!
Ok lo so cosa pensate... era un capitolo un po' inutile... è che ho pensato che l'attenzione andasse messa anche su i problemi dell'aver cambiato sesso... mi sarebbe sembrato poco credibile se i protagonisti si fossero abituati così subito senza difficoltà :)
Detto ciò vi saluto! Al prossimo capitolo!! :)
XOXO
firephoenix

Ecco Soul, come promesso :) Il prossimo sarà di Tsubaki... anche se non centra niente con la storia perchè non cambia sesso l'ho fatto lo stesso (adoro Tsu versione maschile :3) 

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