-Ehi mamma, io esco!-
Salutai mia madre che rispose:
-Divertiti piccola mia- con un dolce sorriso.
Uscii da casa e mi misi il cappuccio della felpa per non farmi riconoscere, voltai l’angolo, mi guardai in torno per vedere se c’era qualcuno e poi mi smaterializzai.
Quando riaprii gli occhi mi trovai nelle coste del lago Fiastra, proprio dove volevo essere.
Non c’era nessuno, cosi potevo fare quello che ero veramente venuta a fare.
Mi spogliai e lascai i vestiti sopra una roccia e poi mi smaterializzai di nuovo sopra ad una piccola piattaforma abbandonata in mezzo al lago.
Li non mi poteva vedere nessuno ..
Mi infilai le cuffiette e cominciai a ballare, con il vento fra i capelli e il sole cocente sulla mia pelle continuavo a ballare, come se fosse l’ultima volta.
Appena comincia ad accaldarmi, posai il mio IPod e mi tuffai.
Amo il cambio di temperatura improvvisa e mi misi a nuotare.
Ritornai sulla piattaforma, presi l’IPod e tornai a riva con un piccolo ‘blup’ della smaterializzazione.
Mi misi sdraiata e mi addormentai, come sempre quando stavo al sole ..
Piacere mi chiamo Katniss, per gli amici Kat.
Ho i capelli biondi e gli occhi verdi, amo stare da sola non per mia scelta però..
Sto sempre da sola perché non ho amici, nessun amico per colpa del mio ‘problema’.
Non sono una ragazza normale purtroppo, ho dei poteri ..
Posso smaterializzarmi pensando intensamente ad un posto o ad una persona, posso leggere nel pensiero e posso fermare il tempo in tutto il mondo, nessuna persona o animale puo muoversi quando lo fermo, solo io.
Già, bellissimo no?
si .. ma sono sola, la persona piu sola al mondo.
 
Mi svegliai perché il mio cellulare stava squillando.
-Ehi Kat dove sei?-
-Mh, mamma arrivo, dammi 5 minuti.-
-Dai che sono le sei.-
Riagganciai e mi alzai.
Mi vestii e mi smaterializzai nel bosco davanti casa mia.
Entrai ed andai subito in camera mia, posai le cose e mi andai a fare una doccia.
Una doccia ghiacciata, per cancellare tutti i miei pensieri.
‘Solitudine’
scossi la testa per eliminare quella parola:
‘Solitudine’
Era impossibile cancellarla, ci vivevo da quando mi sono accorta di avere dei poteri e di aver spaventato tutti i bambini che venivano in classe con me alle elementari perché gli dicevo quello che pensavo..
Quando usci dalla doccia, mi misi un asciugamano in torno al corpo, mi guardai allo specchio e chiesi:
-Perché a me?-
Usci dal bagno e rientrai in camera.
Josh era sul mio letto.