Una settimana era passata dal fatidico "ti amo" che aveva rovinato tutto, facendomi scappare a gambe levate.

Una settimana che i sensi di colpa mi divoravano ogni notte, senza pietà.

Una settimana che ricevevo chiamate in lacrime, da quello a cui volevo un mondo di bene, ricevevo messaggi di scusa, per qualcosa che non poteva impedire: l'amore.

Ero io, quella che doveva chiedergli scusa per averlo lasciato senza un valido motivo… Assurdo, quale ragazza sana di mente avrebbe rotto una relazione con un ragazzo che l'amava? Solo io.

Sedevo con Prom al pub sorseggiando uno spriz, parlando appunto, del recente accaduto, spiegavo quanto mi facesse star male non abbracciarlo più, ma che non amandolo, lo avrei preso solamente in giro.

-Tesoro- mi diceva- Se non lo ami, cosa puoi farci? Certo, io non lo avrei MAI lasciato per una dichiarazione d'amore - fece una pausa vedendo i miei occhi riempirsi di lacrime -però tutti siamo fatti in modo diverso, vedrai, se la metterà via- mi accarezzò il braccio, sorridendomi.

Continuai a bere il mio cocktail in silenzio.

-Mary! Vieni a sederti con noi- Alzai la testa e Mary Tee, una ragazza che andava nel mio stesso liceo ci sorrise, non la conoscevo bene, ma sapevo che per un periodo era stata la migliore amica del mio oramai ex ragazzo.

-Ciao, io sono Allyson, tu devi essere Mary Tee no?- salutai abbozzando un sorrisino.

-Si, sono io, piacere- si sedette accanto a noi.

La guardai un po' e alla fine azzardai -Scusami Mary, ma tu conosci Scott Mitch? Penso mi abbia parlato di te-

Mary era una ragazza molto pallida con questi lunghi capelli neri con questi occhietti marroni, mi fece impressione con quale velocità quegli occhi si fecero enormi, e quanto quel poco colore che aveva sulle gote era completamente sparito.

-Scott, co… me conosci Scott?- mi chiese incerta.

-è il mio ex-

A quel punto la sua bocca si spalancò.

-Da quanto?- Cos'era un'interrogatorio? Non capivo cosa stava succedendo, il mio cuore stava accelerando senza un motivo ben preciso.

-Da una settimana, perché? Non capisco-

-Allyson, la mia migliore amica sta con lui da due anni-

Quando lo venni a sapere, giuro, mi misi a ridere, scoppiai in una fragorosa risata isterica, tanto che un tale mi fece sedere e mi offrì uno spriz.

Il tale, era il favoloso ragazzo di Mary che vedendo la morosa e l'amica gelate sul posto, preoccupate ed una pazza furiosa in preda ad una crisi, si era seduto accanto a me.

Non capivo, nella mia testa si era creata una tale confusione da non capire le mie emozioni.

Vedevo le labbra di Prom muoversi ma non sentivo alcun suono.

Ebbi un brivido, un brivido di rabbia, i miei occhi si inumidirono, serrai i pugni e chiusi gli occhi lasciando cadere due sole lacrime.

-Sto bene- annunciai.

Presi il telefono e lo chiamai.

-pronto tesoro?- mi rispose.

Riattaccai, la sua voce, quella voce che tutt'ad un tratto mi pareva così odiosa, così falsa, così insopportabile, quella voce che mi aveva sussurrato all'orecchio quelle due dolci parole.

-Io lo uccido, io, gli spacco la testa, io, lo farò soffrire- sputai. 

Non l'avrei mai perdonato, mai. Mi aveva usata.

Cos'avevo che non andava? Non gli bastavo? Chi era l'altra? Perché l'aveva tradita dopo un anno, perché proprio a me?  Le domande si accumulavano nella mia testa facendomela girare vorticosamente.

Il cameriere mi portò lo spriz ordinato, lo guardai -Lo spriz non mi aiuta- 

Ma chi vado a prendere in giro, l'alcol aiuta sempre.