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Autore: _ClAkRi_    20/07/2013    2 recensioni
Eccoci di nuovo qui con la nostra seconda storia, è il continuo di "è bastato un solo sguardo", per capire questa non è necessario leggere la prima, però per una migliore comprensione sarebbe meglio.
In questa storia, i protagonisti sono Sofia, ormai diciottenne, ancora innamorata del suo tenente preferito e Bart che si ritrova a pensare a lei senza nemmeno renderse conto o forse non ha mai smesso di pensarci da quel quasi bacio?
Ma ci saranno anche Lucia e Orlando, alle prese con non pochi problemi...
Insomma nuove avventure, amori, disavventure... per una storia con molti colpi di scena tutti da scoprire.
Fateci sapere cosa ne pensate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La situazione con Sofia in casa Brancato/Serra sembra essere migliorata da quel giorno della torta, tanto che Lucia l’ha detto ad Orlando e lui l’ha baciata con passione dicendole che sapeva che avrebbero chiarito e che ha sempre saputo che è una splendida mamma, non ne ha mai dubitato.
Però si sono illusi che le cose fossero migliorate.
Sofia sono diverse sere che non esce, è vero, ma ha continuato a non andare a scuola, per esempio non si è presentata per il compito di matematica, quando sapeva bene che doveva recuperare l’insufficienza presa all’interrogazione, il professore era stato chiaro, se prendeva un bel voto al compito, avrebbe annullato l’interrogazione andata male, visto la sua condotta sempre impeccabile e i suoi brillanti voti in quei quattro anni insieme, ma Sofia non avendo studiato ancora una volta, ha preferito non presentarsi.
Ma Lucia e Orlando questo non lo sanno, non ancora almeno...
Inoltre quella sera Sofia ha intenzione di uscire di nascosto, sa che se lo chiede i suoi genitori non le daranno mai il permesso, vista la situazione e non può non uscire, Davide le ha chiesto di andare in un nuovo discopub, non può assolutamente rifiutare.
Giunta la sera, aspetta che i suoi siano andati a letto e poi inizia a prepararsi per la serata, questa volta Davide la passa a prendere, non può rischiare di farsi beccare un’altra volta da una pattuglia di carabinieri, soprattutto adesso sua mamma non tiene più le chiavi al solito posto, ma le ha spostate visto gli ultimi avvenimenti, senza rivelarlo a Sofia ovviamente e nemmeno lei si è interessata più di tanto nel scoprirlo, alla fine con o senza macchina, può sempre uscire senza problemi, ha il suo cavaliere personale che la scorazza in giro senza problemi, i vantaggi ad avere un amico già patentato.
Si mette un vestitino elegante, ma allo stesso tempo sportivo, le ballerine per essere comoda, ed esce, cercando di fare il più piano possibile.
Saluta Davide con un bacio sulla guancia e prontamente lo mette in guardia sul fatto che non può rientrare troppo tardi che è controllata.
«Non ti preoccupare piccola, rientreremo a un’ora decente.» le dice, ma non ha intenzione di mantenere la sua promessa.
«Quante dita hai incrociate mentre lo prometti?» risponde ridendo e scuotendo la testa divertita.
«Nessuna, giuro!» alzando le mani dal volante per farle vedere che non sono incrociate e facendo un tratto di strada così.
«Scemo! Guarda la strada invece di fare il buffone di corte.»
«Agli ordini capitano!» le dice facendo il saluto militare.
Sofia gli da una botta sulla nuca, sa benissimo che la sta prendendo in giro per via del lavoro dei suoi genitori, Davide non ama molte le divise, non l’ha mai amate e probabilmente sarà sempre contrario ad esse, soprattutto perché non è quello che si può chiamare il classico bravo ragazzo, tutt’altro, ha 19 anni compiuti, ancora si comporta come un bambino che non vuole crescere, non vuole studiare e prendere la maturità, tanto è il classico figlio di papà che ha tutto a portata di mano e per divertirsi con gli amici, preferisce ubriacarsi e anche a volte rubare nei negozi. Più volte è stato portato dentro per piccoli furti, ma rilasciato per aver pagato una salata cauzione e grazie alla buona parola del padre con le guardie.
Lucia e Orlando non sarebbero contenti che la propria figlia frequenti un tipo del genere, ma lei non ha intenzione di dirglielo e poi può frequentare chi vuole, di certo non possono impedirle di vedersi con Davide, visto che in parte ha dovuto allontanare Bart dalla sua vita a causa loro e del lavoro che fanno, adesso sarebbe felice con lui se non fosse per loro.
«E comunque nemmeno io vado d’accordo con le divise ultimamente...» dice spontaneamente e senza rendersene conto Sofia, perché secondo lei è colpa del lavoro che svolgono i suoi genitori e Bart, oltre il destino avverso, se adesso è in questa orribile situazione, se non riesce più a uscire dal tunnel in cui è caduta. Incolpa l’arma, i suoi genitori per non capirla, perché passano la maggior parte del tempo a lavoro invece di stare con lei, incolpa Bart e il fatto che lavori proprio con loro, incolpa Isabella per averle portato via il suo Bart, che tra l’altro può vedere tutti i giorni perché lavorano insieme... Gira e rigira tutto è facilmente collegabile al Ris e ai carabinieri. Ma in realtà è più facile trovare un capo espiatorio, che ammettere i propri errori e rimediare.
Sofia che si ritrova a fare tutti questi pensieri contorti, quasi le viene il mal di testa e ancora non ha toccato nemmeno un bicchiere dal’alcool.
Per fortuna a interrompere il flusso dei suoi pensieri è il rumore del discopub: sono arrivati a destinazione.
La serata procede come previsto, Sofia si ritrova come sempre ad esagerare con i cocktail e rientra a casa a un’ora assurda, per le 4 passate e naturalmente Lucia e Orlando si sono accorti della sua assenza.
Quando rientra a casa, come l’ultima volta, li trova ad aspettarla seduti sul divano.
«Ops! Beccata! Si tranquilla mamma vado subito in camera mia, non posso uscire fino a data da definirsi, ecc, ecc, ecc... conosco il disco a memoria, quindi può risparmiare il fiato. Buonanotte.» dice prima che loro possono provare a dire qualsiasi cosa e prendendosi liberamente il gioco di loro, ma questa volta lo fa in modo strafottente, no come di solito che si diverte semplicemente a punzecchiarli, stavolta parla per provocarli, per farli reagire.
Lucia la ferma per un braccio e la riporta davanti a se, stavolta non la passa liscia, anche Orlando che fino a quel momento ha fatto di tutto per capirla e aiutarla, adesso è davvero arrabbiato, invece di cercare di cambiare, di rimediare ai propri errori sta facendo sempre peggio, fregandosene delle conseguenze, mandando a rotoli tutto. Vuole una spiegazione per quel suo comportamento.
«Eh lasciami! Sentite sono stanca e voglio andare a dormire, mi rimproverate domani eh? Va bene?» dice sempre con tono strafottente.
«Sofia smettila! Ora hai davvero esagerato, non ti riconosco più, ma ti sei vista? Non ti reggi in piedi dalla sbronza, stai buttando a rotoli la tua vita e non fai niente per rimediare ai tuoi errori! Io non posso vederti in queste condizioni, che cos’hai? Cosa ti fa star male? Parla con noi invece di tenerti tutto dentro e ridurti ogni sera in questo stato pietoso.» le dice bruscamente Orlando, ma solo nella speranza che lei possa reagire, possa capire, possa finalmente e una volta per tutte aprirsi.
«Ma chi sei tu per venirmi a fare la predica? Nessuno! Non ci sei stato per 14 anni e pensi che adesso puoi arrivare fresco, fresco e rimproverarmi su come ho deciso di condurre la mia vita? Bè ti sbagli, perché io faccio quello che mi pare! Chiaro?» dice alzando il tono della voce e guardando negli occhi Orlando, ma anche Lucia, l’ultima parte del discorso è rivolto a tutti e due, lei non vuole più dare spiegazioni, è stanca, stanca di soffrire, stanca di dover rinunciare alle cose che ama, stanca di venire rimproverata. Stanca, semplicemente stanca. Di tutto.
Sofia vedendo che suo papà non dice più nulla, ne approfitta per andare in camera sua, si è pentita di quello che ha detto, l’ha capito appena si è stesa sul letto esausta, con il mal di testa, i giramenti di testa e il senso di nausea per via dell’alcool che ha ingerito, ha proprio esagerato, ma in quel momento le parole sono uscite dalla sua bocca senza rendersene conto, già proprio come lui, dice sempre ciò che pensa, poi sotto effetto di alcool, riesce a dire cose a sproposito ancora di più.
Orlando rimane in silenzio a lungo prima di poter riuscire a riacquistare l’uso della parola, Sofia, la sua principessa, l’ha ferito profondamente, le sue parole sono state davvero molto dure, pesanti, glaciali...
«Meno male che le cose andavano meglio con Sofia!» riesce a dire poco dopo a Lucia, è sconvolto, arrabbiato, deluso, ferito. Ha paura che quello che ha detto Sofia sia vero, ha paura che in realtà lei non l’ha mai davvero perdonato di quella sua assenza.
«Si andavano meglio, e poi con questo cosa vorresti dire scusa? Anch’io posso commettere errori, anzi... L’ho commesso.» chiede guardandolo negli occhi, capisce che è arrabbiato e ferito, ma non può rivolgersi a lei con quel tono solo perché scosso.
«Si l’hai commesso, perché mi sembra che abbia fatto peggio, se passassi più tempo con la famiglia non accadrebbe ciò e noi potremmo anche allargarla.» le dice senza volere, è proprio uguale a Sofia, non riesce a tenersi le cose per sé, quando ha qualcosa da dire, non riesce a trattenersi, se non la esprime si sente male, non pensando minimamente alle conseguenze.
Lucia lo guarda e lo fulmina con lo sguardo, ma non ha intenzione di litigare anche con lui, è sfinita per quella interminabile giornata e vuole solo farsi poche ore di sonno prima di iniziarne una nuova, che sarà sicuramente peggiore della precedente, visti i presupposti.
«Ripetiamo sempre le solite cose Orlando, ma ora non ho proprio voglia di litigare, prima che uno dei due dica qualcosa di cui poi si possa pentire, vado a dormire, Buonanotte.» con tono freddo e distaccato, dirigendosi verso la camera da letto e lasciando Orlando solo in salotto.
Poco dopo Orlando la raggiunge, ma si mette il più possibile al margine in modo da non darle fastidio, da quanto sono distanti, entrerebbero tutti i cuccioli del film carica dei 101 al completo, ma nessuno dei due fa un passo verso l’altro, nonostante Lucia l’avesse sentito arrivare, per avvicinarsi, tutti e due troppo orgogliosi per farlo.
Il giorno dopo a malapena si rivolgono la parola, Sofia naturalmente sta ancora dormendo e non ha intenzione di svegliarsi, anche se Lucia è andata a chiamarla più volte per farla andare a scuola, ma non ha intenzione di sveglia, comprensibile visto che è rientrata alle quattro del mattino, completamente ubriaca.
Lucia ha deciso di indagare sul suo comportamento, non possono andare avanti così... Sofia ha qualcosa che non va, ormai è chiaro, ma deve capire perché, non l’ha mai fatto e mai l’avrebbe voluto fare, ma stavolta è strettamente necessario: leggerà il suo diario segreto.
Aspetta che Sofia esca di casa e andrà in camera sua a cercare il diario, sa bene che ne tiene uno perché quando era più piccola era stata proprio lei a regalargliene uno simile a quello che aveva lei da ragazza e Sofia dal quel giorno ha sempre tenuto un diario, all’inizio semplicemente per gioco, poi per iniziare a scrivere su quel foglio bianco di Bart, il suo unico e grande amore. Dentro ha sue foto, pensieri, scritte che lo riguardano, da quando la visto la prima volta ad ora...
Quella mattina Lucia ha deciso di non andare al Ris, proprio per poter mettere in atto questo suo piano, Sofia si sveglia per le 10 e senza nemmeno fare colazione, esce e se ne va dopo aver guardato il cel e aver risposto a un messaggio che le era arrivato.
Non appena esce, Lucia che è stata ben nascosta in casa, va in camera sua e si mette alla ricerca del diario. Non è difficile trovarlo, in poco tempo è a leggerlo seduta sul letto.
 
“Caro Bart, è così che ho deciso di chiamarti perché diario è troppo freddo, qui ti racconterò la mia vita ed è giusto che tu abbia un nome.
Bart, perché proprio questo nome forse ti chiederai... la risposta è semplice:  Bart è prima di tutto il motivo per cui ho ripreso a scrivere un diario dopo anni,  il ragazzo di cui mi sono innamorata. Già forse dire innamorata è un parolone visto che lo conosco da due settimane, ma è stato un colpo di fulmine... ho solo 13 anni ma ho già sperimentato il colpo di fulmine e non so perché, ho la sensazione che non mi passerà così presto...”
 
Lucia legge la prima pagina del diario segreto della figlia e rimane senza parole. Ha sempre capito e sospettato che Sofia avesse una cotta per Bart, ma non ha mai pensato che fosse così profondo il sentimento. Capisce altrettanto bene che forse il comportamento di Sofia degli ultimi mesi dipende proprio da lui... e continua a leggere.
Scorre veloce tra le pagine e arriva alle pagine recenti. Legge del compleanno di Sofia, del loro primo bacio, dei loro incontri di nascosto al Ris in cui si scambiano intensi baci, nei giorni successivi al primo, legge di come Bart si è dichiarato a lei...
 
“Caro Bart, oggi è stata una giornata indimenticabile. Io e Bart siamo andati alla grotta, QUELLA  grotta... ovvero il posto in cui i miei genitori sono stati insieme per la prima volta, ci ho portato Bart con la speranza che anche tra noi accadesse in quel posto magico, ma non è successo nulla. Lui all’improvviso, quando il desiderio che entrambi avevamo si è acceso, spaventato si è tirato indietro. Non ti nego che ci sono rimasta molto male, non capisco come mai Bart non voglia fare l’amore con me… Ha detto perché io sono speciale e perché mi ama, ma secondo me non è tutto, devo capire cosa mi nasconde...”
“Caro Bart, finalmente ho capito come mai mi respingeva: Perché mi ama, mi ama come non ha mai amato nessun’altra e perché ha paura, paura perché lui non è mai stato con una ragazza per amore, ha sempre e solo giocato, invece con me lo fa per amore e sente che è un po’ come se fosse la prima volta anche per lui... come ho fatto a non pensarci prima? Sono stata un po’ egoista in questo, ma per fortuna Bart ha capito cosa mi ha spinto a reagire così e abbiamo chiarito tutto e dormito abbracciati. È stato meraviglioso dormire sul suo petto con le sue braccia che mi circondavano la vita... dovremmo farlo più spesso.”
 
Legge ancora e ancora, delle loro giornate insieme, di Ghiro e Costanza che hanno scoperto la loro relazione segreta, continua a leggere sempre più sconvolta, sorpresa, confusa. Sofia e Bart hanno una relazione e lei non ha mai sospettato di nulla, o loro sono stati bravissimi, ma non tanto visto che Daniele e Costanza l’hanno scoperto, o lei è stata davvero una pessima madre in questi ultimi mesi, troppo sommersa dal lavoro per accorgersi degli stati d’animo della sua bambina, ancora peggio troppo impegnata per chiederle come mai fosse così felice. Pensa che Orlando quando le ha detto che pensa solo a lavoro e che dovrebbe pensare di più alla famiglia, aveva ragione, perfettamente ragione... lei nell’ultimo periodo si è buttata a capofitto nel lavoro e non si è accorta che la sua famiglia si stava distruggendo, quella stessa famiglia che con tanta fatica è riuscita a rimettere insieme.
Fino ad arrivare alla parte dei ricatti, di come Deborah l’ha minacciata di dire tutto ai suoi genitori, di lei che ha avuto paura di compromettere la carriera di Bart, il rapporto di amicizia con Daniele e Costanza, di come per salvare tutti, ha preferito non dire nulla... La sua Sofia è davvero una ragazza matura. Ha sbagliato a non dire niente della sua storia con Bart, lei avrebbe capito e non l’avrebbe ostacolata, nonostante la grande differenza d’età, perché sa cosa vuol dire essere davvero innamorata, avrebbe parlato con lui e cercato di capire se le sue intenzioni verso Sofia fossero sincere, ma non avrebbe ostacolato mai la loro relazione. Però nel comportarsi come ha fatto, per aver rinunciato alla sua felicità per quella degli altri, è davvero un comportamento da ragazza matura e responsabile, non è da tutti avere un cuore così buono.
Senza leggere altro, chiude il diario, crede di aver letto abbastanza, sa che il dolore, le ferite di Sofia dipendono da questo e ora deve fare di tutto per aiutarla a uscirne, forse è troppo tardi, forse invece no... Come prima cosa andrà a parlare con Bart, deve capire il suo punto di vista, capire se lui era a conoscenza dei ricatti e se davvero è innamorato di lei, lo vuole guardare negli occhi mentre le viene detta tutta la verità.
Però prima ancora di parlare con lui, deve dirlo a Orlando e sa che non sarà semplice.

  
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