Can I open my eyes ?
Is this as hard as it gets ?
Is this what it feels like to really cry 
Cry 

Non mi erano mai piaciuti gli ospedali.Qell'odore di disinfettante , quelle pareti troppo bianche per i miei gusti,quell'aria di tristezza che vi alleggiava intorno, eppure mi ci dovetti abituare presto nel riconoscere nell'ospedale una seconda casa.
Degenerazione Maculare Senile o meglio conosciuta come DMS, lei la mia piu' grande nemica.
Fino a poco tempo fa, non pensavo minimamente che una malattia potesse diventare una mia nemica,un qualcosa contro cui lottare,eppure  ero lì che camminavo tra i corridoi deserti e bianchi...si perchè riuscivo ancora a notare qualche sfumatura di colore, "niente è perduto" mi dicevano giornalmente i dottori, eppure ogni giorno sentivo la mia vita scorrere tra le mani come granelli di sabbia.
"ipovedente" "senz'occhi"  "scherzo del destino" "CIECO" erano le uniche parole rivolte a me.
Eppure io oltre che esser cieco fingevo di esser sordo.
Sordo per non sentire, per non ascoltare le brutalità della gente.
Ormai ero anche Invisibile...
Non esistevo per nessuno, e nessuno si interessava della mia esistenza.
Non ero pazzo, malato...
Ero un ragazzo al quale il destino stava giocando un brutto gioco, e per vincere bisognava lottare fIno allo stremo delle proprie forze.
Nessun incidente, nessuna malattia non curata bene...
semplicemente dal di' alla notte,
in quelle poche ore il destino aveva voglia di divertirsi con me.

-Liam!- rallentai, sentendo dei passi arrivare verso destra.
-Ow Liam sei venuto a trovarmi anche oggi eh? come faresti senza di me?-
Ed eccolo quel ricciolino un po' ficcanaso, ma dopotutto gli dovevo tanto di quel bene, che neanche lui poteva immaginare.
-Ehy, Haz come stai?Mangiato? Visite già fatte?-
-si, Daddy- disse prendendomi in giro
E' vero ero un po' opprimente , ma amavo prendermi cura delle persone con attenzione, la stessa attenzione che io non avro' mai.
Mi comportavo con lui , come vorrei che si comportassero con me le persone che mi circondano.
Non tanto, solo un abbraccio , un "ehy come stai?parliamo?" e non un " ci vedi ancora?ok?" da parte dei miei famigliari.
Per loro ero diventato un disabile...
una persona, un automa come mi definivano, che non era in grado di fare niente.
La prima volta che segui' una terrapia fu' grazie ad Harry se non scappai da quel malicomio , ancor prima di entrare nella stanza.
Noi ci tolleravamo a vicenda.
Un legame strano, quasi insensato.
Ma per noi quel legame era unico per mantenere , per far vivere l'altro.
"non sei cieco, ma è la societa' Leium"
mi diceva spesso, e io trovavo in quelle parole il coraggio di combattere, di lottare, di sopravvivere.
Lui apparentemente sembrava normale.
Insomma chi sospetterebbe che un ragazzo di malapena 18 anni con dei ricci ribelli al tocco, e dei pozzi verdi per occhi avesse il cancro?
Nessuno,non ancora.






autrice:

weila' , ehm... credo di essermi scavata una fossa da sola con questa fanfiction.
ma non avevo mai trovato una storia slash che riguardante liam e la cecità.
devo dire che potrei fare un esame sulla cecità dopo tutti i documenti letti :P
Ringrazio vivamente tutti ,  chi magari ha aperto questa ff solo per curiosità, e per chi ha intenzioni di seguirla <3
un bacio a tutti 
Giulia xx