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Autore: The Edge    20/07/2013    4 recensioni
“Beh, c’è spazio per tutti e due, non credi?” obiettò.
L’altro strinse le labbra e dopo un paio di minuti porse la mano a quello che sarebbe diventato il suo migliore amico “Mi chiamo William. William Bailey, ma puoi chiamarmi Bill”
Jeff afferrò la mano e la strinse “Jeffrey Isbell”
Genere: Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Slash, Steven Adler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lafayette 1977

Un ragazzino magro camminava per la città con la custodia della chitarra che gli pendeva da una spalla.
Fece un cenno di saluto con il capo in direzione del vecchio guardiano del parco.
Jeff attraversò il giardino e si fermò in prossimità della grande quercia che delimitava il confine con il campetto di calcio.

“Quel posto è mio” dichiarò una voce.
Jeff si voltò e vide un ragazzino della sua età con i capelli rossi come il fuoco.
“Beh, c’è spazio per tutti e due, non credi?” obiettò.
L’altro strinse le labbra e dopo un paio di minuti porse la mano a quello che sarebbe diventato il suo migliore amico “Mi chiamo William. William Bailey, ma puoi chiamarmi Bill”
Jeff afferrò la mano e la strinse “Jeffrey Isbell”

Da quel giorno i due ragazzi divennero inseparabili. Dove c’era uno, c’era anche l’altro.
Nacque così la genesi di una profonda amicizia.
 

 
Los Angeles  1988

“Che scrivi Iz?” domandò Axl dopo che ebbe bevuto un lungo sorso di Coca Cola.
Il chitarrista alzò lo sguardo dal foglio e borbottò “E’ da stamattina che mi frullano in testa delle parole e …”
“ Fammi leggere un po’”
“No, sono delle parole messe a caso”
“Non me ne frega un cazzo. Fammi leggere quel foglio”
“No”
“Ti ho detto che devi farmelo leggere!”
“E io ti dico di no!” rispose con un sorrisetto Izzy, mentre infilava il foglietto nella tasca posteriore dei pantaloni.
Il rosso lo guardò con una luce folle negli occhi e un sorrisetto sadico comparve sul suo viso pallido “Ah sì? Adesso ti faccio vedere io cosa succede quando qualcuno osa dire di no al grande Axl Rose” 

Il cantante fece scrocchiare le dita delle mani, si sistemò la bandana sulla testa e cominciò ad inseguire l’amico, il quale aveva già aperto la porta della loro stanza e si era dato alla fuga.

Izzy correva per la casa scavalcando ogni tipo di oggetto che si trovava sulla sua strada. Bottiglie di vodka vuote, siringhe, calzini sporchi, pezzi di batteria, sacchetti di plastica rotti venivano abilmente oltrepassati dal chitarrista che cercava inutilmente di seminare Axl.

Incuriositi da tutto quel baccano, gli altri tre abitanti della casa fecero capolino dalla camera di Pop Corn, infatti il batterista stava illustrando agli amici come usare il suo cappellino porta bibite.
Duff inarcò un sopracciglio e domandò “State uccidendo qualcuno qua dentro? Non voglio grane, io”
Izzy si fermò per rispondergli a tono, ma fece un grave errore di distrazione, infatti Axl gli saltò sulle spalle e gridò “PRESO!” e cominciò a fargli il solletico su tutto il corpo.
Il moretto cadde per terra sotto il peso dell’amico, che continuava imperterrito a solleticargli i fianchi.
“Voi due non siete normali. Io ho paura ad andare in giro con persone del genere, spero che Ola non sappia che frequento gente tanto losca” mormorò Slash mentre osservava la scena.
Axl era seduto a cavalcioni su Izzy e gli stava facendo il solletico. Jeff rideva e scalciava invano, perché il cantate era ben deciso a continuare con la sua sadica tortura.

“Sapete che siete in una posizione molto ambigua, vero?” domandò con una risata il bassista.
“Fanculo McKagan, non sono mica una fighetta come te. Il signor Stradlin non vuole farmi vedere…” il monologo del cantante venne interrotto da Slash, che moriva dalla voglia di trovare un pretesto per prenderli in giro “L’uccello?” domandò ridendo come un matto.
Axl ridusse gli occhi a due fessure “Io, a differenza tua, stupida bestiaccia, non penso solo con l’uccello, ma uso anche una cosa di cui tu sei sprovvisto, ovvero il cervello. Stavo dicendo, prima di essere stato ineducatamente interrotto, che il signor Stradlin qui presente non vuole far vedere al sottoscritto lo scontrino del sexy shop su cui ha scritto degli abbozzi di una canzone”
“Aaah, se la situazione è così…. Jeff, fai il bravo bambino e dai a questo rompicoglioni questo benedetto foglio, perché altrimenti questo pel di carota continuerà a spaccarci le palle tutto il tempo.” Mormorò esasperato il mulatto.
 

 
New York 2006

Avevano appena finito di suonare Paradise City e il pubblico era in completo visibilio.

Izzy guardò Axl, il quale si stava asciugando il viso con un asciugamano rosso, e qualcosa scattò nel suo petto. Un moto di commozione gli rese gli occhi lucidi e il chitarrista si rese conto di avere un groppo alla gola.
Si avvicinò all’amico e lo abbracciò con forza.
Axl lo guardò stupefatto, ma ricambiò la stretta “Iz che succede?”
“Ti voglio bene brutto testone” mormorò il moro con la voce rotta a causa dell’emozione.
Bill sorrise e chiuse gli occhi “Anche io Jeff, anche io”




Angolo della matta:
Questa storia l'ho scritta perché... perché... perché adoro quei due idioti di Axl e Izzy, non ci posso fare proprio nulla.
Visto che ignoro l'anno esatto in cui questi due cicci pasticci si sono conosciuti, me lo sono inventato di sana pianta. 
Sinceramente non so nemmeno perché ho scritto così questa storia, praticamente era già bella e sistemata nella mia testolina bacata.
Mentre per quanto riguarda l'ultima parte, quella di New York del 2006... Beh, anche li mi sono inventata il luogo.
Ci tenevo a fare qualcosa di preciso, ho cercato dappertutto e ho persino scomodato altre persone per trovare delle informazioni, ma è stato un fallimento.
Mi sono ispirata ad una foto e grazie ai MERAVIGLIOSI -argh- capelli di Axl, ho dedotto che fosse del 2006 e ci ho ricamato su.
Vaaa bon, mi dileguo che forse è meglio.
A presto!
The Edge



P.s. Mi son dimenticata una cosa: So bene che il titolo è abbastanza merdoso, ma ero senza fantasia e stavo ascoltando i Queen mentre scrivevo, per cui, prendetevela con loro.... Io sono una persona innocente! .... Sì, okay, ora la smetto.
Ciao!
  
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