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Autore: Destrudo    21/07/2013    0 recensioni
Uno sguardo veloce che non portò illusioni.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’autostrada deserta su cui viaggiavo, accompagnato dalle risate di una coppia che si amava, mi illudeva che alcuni elementi fossero infiniti durante il tragitto: fissavo il guard rail, di cui i pilastri pareva fossero un tutt’uno. Sapevo che non stavano così le cose, ma più li fissavo, più cadevo nell’inganno. Solo quando l’auto si sarebbe fermata avrei compreso che i miei abbagli si erano assuefatti con la mia frenesia di vita; fissavo le strisce che separavano le corsie della strada: avveniva lo stesso identico fatto. L’inarrestabilità dello scorrere del tempo, di quell’auto, mi costringeva a rendere eternamente mie le cose. Viaggiavo. Con me il Sole, con me il cielo dalle mille tonalità, con me le montagne, con me le stelle, con me la Luna. Pensandoci meglio, forse ero io a stare con tutto quello, ma mi illudevo che fosse il creato a muoversi assieme a me, che dipendesse da me, dalla mia temporanea e rapida presenza. La velocità di cui tanto mi vantavo mi avrebbe ucciso? Ebbene sì. La meta era però ancora lontana; con me l’inseparabile volto della musica. Ad un certo punto cominciai a percepire una vampata di luce proveniente da dietro: era un’altra vettura, che sfrecciava anch’essa  con lestezza. Venne il momento in cui corremmo l’uno di fianco alla corsia dell’altro. Come me stava con tutto quel mondo. Ci fissammo a lungo, ci interrogammo con lo sguardo,  fu come se attraverso quelle cuffie avvenne una trasfusione di pensiero.  Dopo aver gettato i suoi occhi verso i miei fino all’ultimo istante, se ne andò lontano sfrecciando su quel deserto, finché l’ombra dell’auto non svanì nell’impercettibilità dell’orizzonte, per sempre.
  
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