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Autore: Il_Tuo_Dio    31/01/2008    0 recensioni
C’era un bambino sul ciglio della strada: piangeva. Aveva appena visto i suoi genitori schiantarsi contro un muro , nel tentativo di evitare un ‘altro bambino che lui stesso , per gioco, aveva spinto in mezzo alla strada.
Genere: Triste, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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La Presenza



C’era un bambino sul ciglio della strada: piangeva.
Aveva appena visto i suoi genitori schiantarsi contro un muro , nel tentativo di evitare un ‘altro bambino che lui stesso , per gioco, aveva spinto in mezzo alla strada.
Aveva visto il cofano della macchina blu della mamma sbattere contro il muro e distruggersi , volando da tutte le parti .
Era corso verso la macchina , e stava piangendo. Aveva visto il papà seduto di fianco al posto di guida, con la faccia premuta contro il cruscotto. Aveva una grande ferita sulla fronte e la mascella gli pendeva dal viso, rotta. Il bambino vedeva il torace alzarsi ed abbassarsi in modo convulso, e ogni volta gli sporgeva un osso rotto dalla colonna vertebrale. Nonostante questo, lo guardava.
La Mamma era schiacciata contro il suo sedile da un grande pallone bianco e annaspava.
Il bambino stava correndo verso di loro, quando la parte davanti della macchina esplose.
I due furono investiti da una fiammata e quando il bambino li raggiunse, la Mamma stava cercando di uscire dal vetro rotto del finestrino. Il Bambino la prese per le mani e cercò di trascinarla fuori , ma la carne delle sue braccia si staccava appena tirava leggermente. Vide la mamma con i capelli in fiamme e gli occhi spalancati , che urlava.
Poi qualcos’altro nella macchina esplose ed il bambino venne sbalzato indietro, sull’asfalto.
C’era un bambino sul ciglio della strada: Piangeva.

Una Presenza, mossa a compassione, gli andò vicino e lo abbracciò con le sue braccia affusolate. Gli mise una mano sulla faccia e lo cullò affettuosamente , poi gli appoggiò le labbra ad un orecchio e sussurrò rassicurante:
- Sssssh…non piangere. Ci sono qua io … mi senti, vero?- in tutta risposta il bambino pianse più forte .
- Non ti ricordi di me? Certo che ti ricordi …sono stata con te tutta la vita , come con tutti, d’altra parte – Sorrise tenera.
- Sai, da quello che mi ricordo sono sempre stata qui, sin da prima che ancora ci fosse la vita , ma è proprio con la vita che ho trovato il mio scopo – Apparve pensosa .
-Alle persone succedono cose molto brutte, lo sai? Sin dall’inizio della loro esistenza. Ho visto proprio di tutto , io. Di tutto, ti giuro. – scosse la testa.
- Vedendo tutte quelle persone disperarsi per le cose che gli succedevano non potevo stare a guardarli così, impotente ! Da allora ogniqualvolta qualcuno ha bisogno di me io ci sono – Guardò il bambino, sorridendo – Voi uomini non siete soli. Io sono sempre vicino a voi, ad attendere il momento in cui avrete bisogno di me. – i suoi occhi si illuminarono
–Sono con il bimbo che si sbuccia il ginocchio , sono con la donna che si taglia con il coltello mentre cucina , sono l’uomo che si schiaccia il dito nella porta .
Sono con il soldato che soffre per un proiettile in corpo , sono con il bisturi che aprirà la carne per estrarlo , sono con l’alcool che l’infermiera spargerà sulla ferita per disinfettarla.
Sono con l’anziano maltrattato , sono con la moglie picchiata dal marito, sono con la bambina stuprata da suo padre .
Ma sono anche con l’adolescente in crisi, con l’uomo lasciato dalla fidanzata, con la moglie tradita.
Sono con i bambini schiavizzati, con le persone che muoiono di fame, con i popoli schiacciati dal loro governo.
Non sono con i morti, perchè non sentono la mia chiamata.
Sono l’amante di tutti e di nessuno, perchè nessuno può pretendere di avermi tutta per se.
Impregno questa terra della mia essenza, rinvigorendola , spingendo le persone a reagire.
Alcuni hanno capito la mia natura e mi adorano : esse sono persone libere , felici , che io ricompenso con la mia presenza.
Se le persone si sforzassero di vedere il mio scopo, riuscirebbero a capire com’è veramente la vita. Ahimè , io non ho vita, ma da millenni osservo quella degli altri.
Il genere umano si divide in 3 gruppi : gli ottimisti, i pessimisti e quelli che hanno capito la profondità della vita.
Gli ottimisti pensano che tutto al mondo vada bene ma si sbagliano.
I pessimisti pensano che tutto al mondo vada male e si sbagliano anch’essi..
Solo una minoranza ha capito che in verità la vita non è ne bella ne brutta…è e basta . Niente moralismi, niente prove, la vita è ed è sempre stata solo in funzione di se stessa. Però la gente non è capace di guardarsi allo specchio e dire : -Io VIVO!- con la giusta felicità che ne consegue .
Per tutti vivere è una cosa scontata e non ne apprezzano il valore. Se tutti raggiungessero la consapevolezza , però, la vita potrebbe degenerare in una ripetizione senza fine , una noia eterna.
Per questo esisto. Solo grazie a me l’umanità ha continuato faticosamente a svilupparsi e a crescere. Io , dall’inizio dei tempi , li consolo e gli ricordo il dogma fondamentale: sono vivi . Chi vuole , poi, intenda.
Cosa? Vuoi sapere il mio nome? Il mio nome , piccolo Davide, è Dolore . In quanto tua compagna da sempre mi stupisco che tu non mi abbia riconosciuta.
Adesso devo lasciarti , ma non voglio rivelarti cosa troverai dall’altra parte , o ti rovinerei la sorpresa. Lo baciò in mezzo agli occhi .
In quel momento il piccolo Davide morì a causa delle ustioni che le fiamme gli avevamo causato in faccia.
Morì di Dolore.

  
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