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Autore: EclipseOfHeart    31/01/2008    4 recensioni
Amore e odio, pazienti e dottori, tutto questo all'ospedale Roces!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Videl, come va

- Videl, come va? -

- Chichi! Tutto bene, diciamo – ammise Videl con aria triste.

- Perché diciamo? –

- Oggi un ragazzo è stato investito, lo conoscevo

- Oh, sta molto male? Chi è? –

- E’ il ragazzo che ho incontrato ieri alla discoteca. Stanotte è stato investito, ora è in terapia intensiva –

- L’hai conosciuto ieri? E perché ti sta tanto a cuore? Lo conosci da, a malapena, un giorno! –

- Non so spiegarti perché però quel ragazzo mi ha colpito da subito, ti assicuro che ne sono rimasta affascinata, poi ieri non te l’ho detto, ma con questo ragazzo mi sono anche baciata –

- COSA????? Ma come hai osato non raccontarmelo subito!!! – chiese agitata Chichi fingendo di essere molto arrabbiata, ma in realtà era solo molto curiosa.

- Scusa, scusami! Però non mi era sembrata una cosa così importante, cioè è stato un bacio, senza lingua, che ci siamo dati in un momento di ebbrezza, io non pensavo di rincontrare questo ragazzo, però oggi l’ho incontrato e ho capito che mi sono presa una cotta per lui –

- Te ne sei innamorata dopo un giorno? –

- No, addirittura innamorata! Mi piace, molto. E’ una semplice infatuazione, che già tra qualche giorno mi sarà passata

- Se lo dici tu… - disse Chichi sibillina.

- E tu invece? – replicò Videl per cambiare argomento.

- Ho una cotta – confessò Chichi, guardandosi attorno e abbassando la voce, erano alla mensa dell’ospedale e non voleva che orecchie indiscrete la sentissero.

- Per chi? – Videl sgranò gli occhi per la sorpresa e per la curiosità.

- Per un mio paziente –

- Ah. E’ proprio un vizio innamorarsi dei pazienti –

- Non sono innamorata! – replicò stizzita Chichi, quella affermazione la disturbava perché, probabilmente, non aveva il coraggio di accettarla, perché accettarla significa ammettere una verità che disturbava, che non andava d’accordo con la realtà e che si preferiva che fosse menzogna, supposizione e non verità.

- Scusa! Non volevo offenderti! –

- No, scusami tu. E che mi dà fastidio sentire dire che mi sono innamorata quando… non è vero!

- Non mi sembri così convinta nemmeno tu –

- Infatti non lo sono. Però non posso essermi innamorata di un uomo che conosco da pochi giorni, non so nulla di lui –

- E’ bello? –

- Stupendo –

- E allora qual è il problema? Anche se fossi innamorata magari lui ti ricambia, aspetti che esce dall’ospedale e non è più tuo paziente e poi ti ci fidanzi!

- E’ sposato –

- Questo complica leggermente le cose –

- Già –

- Magari lui la vuole lasciare la moglie, perché si è innamorato della sua infermiera –

- Smettila, non sei divertente! E poi io non voglio rovinare la sua relazione con la moglie, non ne ho la minima intenzione –

- Sei sempre stata onesta Chichi, però dovresti prendere in considerazione i sentimenti di lui

- Lui ama sua moglie e io non mi voglio intromettere, primo perché lui non mi vuole e secondo io non voglio essere l’amante di nessuno! –

- Ok, ho capito. Sono proprio contenta di aver rivisto Gohan sai? –

- Gohan? –

- Il ragazzo di cui ti parlavo prima

- Ah, sì scusa –

- Ora, scusami Chichi, ma la mia pausa è finita, devo andare a visitare alcuni pazienti –

- Ciao –

Videl si allontanò e Chichi rimase lì seduta al tavolo, pensando che forse aveva ragione Videl, forse lei si era innamorata di Goku, però come poteva essere?

Chichi sbuffò, troppi pensieri le vorticavano nella mente, Vegeta, la signora Son, Videl e… Goku.

- Che rabbia. Odio questi pensieri -

In fretta si alzò dal tavolo e si diresse verso Pediatria, quel giorno doveva lavorare in quel reparto.

Chichi adorava lavorare lì per un motivo semplice, amava i bambini. Certo, le dispiaceva che fossero in ospedale, perché significava che erano malati, però per lei era sempre una gioia vederli, desiderava tanto diventare madre, però non aveva mai trovato l’uomo giusto con cui colmare questo desiderio, anche perché non era una cosa facile, assolutamente no.

Arrivò alla porta della piccola Jane, una bella bambina di sette anni che aveva preso gli orecchioni, in forma lieve poiché aveva fatto il vaccino.

Bussò, poi entrò, vide i premurosi genitori di Jane, intenti a guardare un cartone animato insieme alla bimba.

- Buongiorno! Come sta oggi la piccola Jane? –

- Bene, molto bene – rispose la madre.

- Forse non era neanche il caso di portarla in ospedale due giorni fa, siamo stati impulsivi – disse il padre guardando l’ora nel suo orologio da polso.

- No. Secondo me no. Vostra figlia stava male, è vero, avendo fatto il vaccino, aveva soltanto una lieve forma di parotite, però è sempre meglio prevenire che curare, meglio che l’avete portata qui dove è stata assistita e dove si è fatta una nuova amica – concluse lanciando uno sguardo a Jane.

- Sì! Giusto, ha ragione la mia amica! – concluse Jane sorridendo smagliante.

- Jane, sei contenta? Oggi potrai lasciare l’ospedale –

- Sì, però mi dispiace di una cosa –

- E di cosa? –

- Mi dispiace di non vederti più –

- Oh – Gli occhi di Chichi si inumidirono, la spontaneità e la sincerità di Jane le provocava un’emozione incredibile, un senso di affetto e amore verso di lei unico nel suo genere.

- Ma non è detto che non ci vedremo mai più –

- Domani ci vedremo? –

- No – ammise Chichi con tristezza.

- Appunto – Jane abbassò la testa.

- Domani no, ma un altro giorno sì –

- Quando? –

- Presto. Non preoccuparti –

- Jane, non infastidire l’infermiera, mica può sempre stare con te – l’ammonì la madre.

- Scusa – disse Jane rivolta a Chichi.

- Signora, non c’è alcun problema, non la rimproveri – rispose Chichi con dolcezza.

- Devi andartene via subito? –

- No, Jane, non subito, perché? –

- Mi aiuti a colorare questo disegno? – disse Jane tirando fuori dal cassetto del comodino vicino al letto un foglio su cui erano disegnati alcuni animali, non ancora colorati, e una confezione di pennarelli.

- Certo, li hai disegnati tu questi animali? –

- Sì – ammise con orgoglio Jane.

- Sono stupendi, ero sicura che li avessi fatti tu -

- Tesoro, scusa ma il tuo orologio che ore fa? – chiese all’improvviso il padre di Jane scuotendo l’orologio.

- Sono le due, perché? –

- Maledizione – imprecò.

- Che succede? –

- Avevo un appuntamento di lavoro alle due e mezza, come ben sai, il mio ufficio è dall’altra parte della città e per arrivare puntuale sarei dovuto partire da qui almeno all’una e mezza, però il mio orologio si è fermato e mi segna ancora le dodici –

- Oh, mi dispiace, chiama il tuo cliente e digli che arrivi alle tre, se parti subito ce la fai –

- Hai ragione, inoltre sarebbe troppo disdicevole annullare l’appuntamento, sai è un cliente importante. Ma dov’è il mio telefono? – il padre si stava guardando frettolosamente nelle tasche ma del telefono non v’era traccia da nessuna parte.

Dopo qualche secondo Jane gridò tirando da sotto il cuscino proprio il telefono del padre!

- Jane! -

Jane rideva, contenta che il suo scherzo fosse riuscito. – Chiamo io il tuo amico –

- No, Jane ridammi il telefonino -

- NO! – si impuntò Jane.

- Jane, non fare la bambina capricciosa, ridai il telefono a tuo padre – intervenne Chichi.

- NO! –

- Facciamo così Jane: tu fai il numero però parlo io, ok? –

- Ok – rispose la bimba un poco imbronciata.

- Allora io esco, non vorrei essere indiscreta ascoltando la telefonata – disse Chichi alzandosi.

- No resta, altrimenti non ridò il telefono a papà – la minacciò la bimba.

Chichi cercò lo sguardo del padre di Jane come per chiederle cosa dovesse fare.

- Resti signorina, non mi disturba la sua presenza –

- Va bene – rispose Chichi risiedendosi.

- Sei contenta ora Jane? –

- Sì papà  -

- Sai come si cerca un numero nella rubrica? –

- Sì, premendo questo tasto! Me lo hai insegnato tu papà –

- Giusto, premi questo tasto quattro volte ora – disse il padre indicando il numero 7 quindi per cercare la lettera S.

- Fatto! –

- Bene, ora scendi con la freccetta fino a che non ti dico di fermarti –

- Ok – disse la bimba continuando a premere il tasto.

- Ferma! Ecco il numero –

La bambina lesse il nome dell’amico del papà a voce alta.

- Son! Il tuo amico si chiama Son Goku! -

- Esatto. Diventi sempre più brava a leggere, ora premi il tasto verde e poi dammi il telefono –

- Sì –

Chichi era rimasta con la bocca socchiusa per la sorpresa, Son Goku?

Aveva sentito bene o le sue orecchie l’avevano ingannata? Eppure era sicura di aver udito perfettamente le parole di Jane, immediatamente si chiese che lavoro facesse il padre di Jane, perché aveva ben sentito da lui che Goku non era suo amico ma suo cliente.

- Signor Son? Sono l’avvocato Cesare, la cercavo per dirle che ritardo perché ho avuto un imprevisto, la prego di scusarmi, arriverò al mio studio alle tre, se ha il tempo di aspettarmi mi farebbe grande favore - disse il padre con il telefono appoggiato all’orecchio.

Chichi pensò che all’altro lato del telefono c’era Goku, poi si fece due calcoli mentali, lei aveva incontrato Goku all’una e mezza e lui andava di corsa come se fosse in ritardo, Cesare aveva detto che aveva un appuntamento con lui alle due e mezza, quindi Goku andava di fretta perché temeva di non arrivare in orario all’appuntamento con Cesare! Certo che era proprio buffo, erano nello stesso ospedale, però non lo sapevano e si dovevano incontrare dall’altra parte della città!

Chichi sorrise pensando alla stranezza della vita, poi si riconcentrò sulla telefonata.

- Grazie signor Son, sto arrivando, mi scusi ancora! –

In fibrillazione il padre mise giù il telefono, salutò velocemente la moglie e Jane, poi uscì dalla stanza correndo.

- Cesare diventa euforico quando ha tra le mani una causa importante – disse la moglie come per giustificare l’atteggiamento frettoloso del marito.

- Già, beh meglio per lui se ha tante cause importanti –

- Certo, fa un lavoro che a volte non gli piace, però ci mette passione –

- Perché a volte non gli piace? –

- Vede, Cesare fa l’avvocato divorzista, quindi a volte gli dispiace vedere giovani coppie che vogliono divorziare –

- Un avvocato divorzista? –

- Sì, esatto –

Chichi sbarrò gli occhi, Goku era andato da un avvocato divorzista.

Perché? Si voleva forse separare dalla signora Son?

Mille interrogativi riempivano la mente di Chichi e lei non sapeva trovare risposta per nessuno di quelli.

- Scusate ma adesso devo proprio andare. Stasera prima che torni a casa vengo qui a salutarti, ok Jane? -

- Va bene, ma devi proprio andartene? –

- Sì, devo proprio –

Chichi schioccò un bacio a Jane e uscì dalla stanza, andando verso altre stanza per fare le quotidiane visite ad altri bambini.

Quando finì erano le tre e mezza passate, stanca si diresse verso la sala delle infermiere per riposare un attimo, prima di arrivare incrociò Vegeta.

Nella mente rievocarono i ricordi di quello che aveva visto nella stanza 2, Vegeta e la signora Son avvinghiati che consumavano la loro passione.

Non voleva parlare con lui però non poteva evitarlo anche perchè lui la stava chiamando.

- Chichi? Ma dove eri finita, è un’ora che ti cerco! -

- Ero in pediatria – disse con voce pungente, non riusciva a fare a meno di giudicare sbagliato l’atto di Vegeta, sapeva che non aveva alcun diritto di giudicarlo, però non riusciva a restarne indifferente come avrebbe voluto.

- Ok, mi devi aiutare. Intervento chirurgico –

- Va bene, che intervento è? –

- Intervento al cuore. Dobbiamo mettere un pace-maker nel cuore di una sessantenne, mi hanno affidato l’operazione, serviva un’infermiera e visto che tu sei l’infermiera meno irritante ho pensato a te –

- Sempre gentile! – rispose ironicamente Chichi guardandolo di traverso.

- Lo so, spesso lo sono troppo… -

- …poco – completò Chichi zittendo Vegeta.

- Veramente volevo dire troppo e basta! – replicò a bassa voce Vegeta.

- La signora ha bisogno di un pace-maker temporaneo o permanente? – chiese Chichi.

- Permanente, ecco siamo arrivati –

- Bene –

Vegeta e Chichi entrarono in una sala chirurgica, dentro vi erano altri due medici e qualche altro infermiere come da prassi, dopo aver indossato il vestito da chirurgo e aver anestetizzato solo la parte operante della signora l’intervento iniziò.

Fu un intervento da manuale, senza alcuna complicazione e perfettamente riuscito.

Quando l’intervento finì Chichi e Vegeta uscirono dalla sala operatoria e si diressero verso l’atrio, erano le sei del pomeriggio e il sole cominciava a tramontare illuminando l’atrio con i suoi raggi rossi e arancioni.

Chichi non riusciva più a trattenersi, non poteva sopportare di lavorare accanto a Vegeta portandosi quel segreto, così prima che si separassero decise di dirglielo.

- Perché sei andato a letto con la signora Son? -

Vegeta sbloccò di colpo guardando Chichi allibito, lei aveva scoperto il suo segreto? Come aveva fatto?  

- Come? Che stai dicendo? -

- Ti ho visto. Nella stanza 2 ieri avvinghiato alla signora Son, perché? Se volevi qualcuno con cui divertirti perché proprio una donna sposata e poi perché in ospedale? E se vi avesse visto il marito? Un altro infermiere o dottore? Il direttore? Che avresti fatto?

- Non ci ha visto nessuno. Poi come ti permetti di spiarmi? -

- Errore. Io ti ho visto, e forse non sono stata l’unica. Io non ti ho spiato! La porta era socchiusa, mi è bastato avvicinarmi per vedervi –

- Lo dirai al marito? –

- No, non lo farò. Non è mio compito. Sarete tu e sua moglie a decidere se dirlo a Goku o meno –

- Allora perché me lo hai detto? –

- Per farti sapere quanto penso che tu sia vile

Chichi si allontanò per tornare nella stanza di Jane per salutarla, Vegeta rimase qualche minuto nell’atrio, riflettendo sulle parole di Chichi, forse aveva ragione lei, si stava comportando da vile con Bulma, in fondo la faceva solo soffrire in qualunque modo guardasse la questione, le faceva commettere l’adulterio e non potevano essere che amanti nell’ombra.

Si disse che forse avrebbe dovuto troncare ogni relazione con Bulma per il suo bene.

 

 

 

 

Note: L’avvocato Cesare è un personaggio da me puramente inventato, lo stesso vale per Jane, la moglie dell’avvocato e la signora con il pace-maker.

 

 

 

Recensite! Recensite!

Scusate la lunga attesa, ma aggiornare in questo periodo mi è proprio difficile.

Goku è andato da un avvocato, forse per divorziare da Bulma? Forse perché si è innamorato di Chichi? Cosa farà Vegeta? Troncherà la sua relazione con Bulma o continueranno ad essere amanti? Saprete tutto nei prossimi chappy!

 

Parte medica: Il pace-maker un apparecchio che stimola elettronicamente la contrazione cardiaca quando questa non è assicurata autonomamente. L’apparecchio vieni sistemato mediante intervento chirurgico in anestesia locale, nella parte toracica o addominale. Un pace-maker può essere impiantato temporaneamente o permanentemente. Vivere con un pace-maker comporta visite e controlli elettrocardiografici frequenti e alcune precauzioni, quali non lavorare presso centrali elettriche e fare attenzioni alle porte magnetiche; per il resto non ci sono problemi.

 

Tutto preso dal mio libro di medicina ^^

 

Volevo chiarire una cosa per la questione della cancellazione della ff, io volevo cancellarla perché pensavo che alle persone che leggono non piacesse e che, per questo, non la commentassero, scusate se mi sono espressa male. Ribadisco che non la cancellerò.

 

 

Ringraziamenti:

 

vale_88: penso che si sia capito dove era diretto Goku! Ora manca solo sapere perché! Spero che il chappy ti sia piaciuto! Un besos!

 

Vegetina: sono anche la mia coppia preferita in Dragonball! Però anche Chichi e Goku li  adoro! Goku è andato dall’avvocato Cesare, ora resta da capire perchè! Spero che il chappy ti sia piaciuto! Un besos!

 

Swwtcicia: grazie mille, mi fa piacere che la storia ti piaccia! Spero che anche questo chappy ti sia piaciuto! Un besos!

 

Temari_93: grazie! Aspetto con ansia le tue recensioni! Anch’io adoro Vegeta! Spero che il chappy ti sia piaciuto! Un besos!

 

lilla4eve: non ti preoccupare della recensione! Io avevo fatto quell’annuncio perché temevo che la storia fosse brutta e che per questo nessuno la recensisse! Spero che il chappy ti sia piaciuto! Un besos!

 

lillax: mi dispiace che il chappy non sia stato presto, scusami. Spero che il chappy ti sia piaciuto! Un besos!

 

sexxxychichi: Goku è andato da un avvocato divorzista, resta solo da capire perché! In questo chappy c’è un po’ di suspance ma è necessaria alcune volte. Spero che il chappy ti sia piaciuto! Un besos!

 

BULMA_007: grazie del complimento! Spero che il chappy ti sia piaciuto! Un besos!

 

Clover chan: devi chiamarmi Marty!! ^^ Grazie per i complimenti, spero che il chappy ti sia piaciuto! Un besos!

 

Spero di aver scritto tutti i vostri nickname correttamente, se ne ho storpiato qualcuno scusatemi tanto.

 

Ringrazio tutti per i complimenti.

 

Scusate gli errori di grammatica.

Baci.

 

 

 

Marty De Nobili.

 

   
 
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