Ciauuuuuuu!!!! ecco un nuovo capitolo... ci ho messo un po' a scriverlo perchè non mi sentivo molto ispirata!! spero comunque che avrete ancora voglia di leggere questa storiella!! Grazie a tutti quelli che seguono, che hanno commentanto e a chi legge silenziosamente!!!!! GRAZIE MILLE DAVVERO!!!!!!

Si svegliò per prima e sentì nuovamente il respiro del lupo accanto a lei. Si alzò lentamente, non voleva svegliarlo, si voltò a guardarlo e si accorse che aveva il viso pacifico, sorridente... si concentrò per un secondo e potè percepire le sensazioni dell'alpha anche nel sonno, era tranquillo.

Andò a farsi una doccia, entrò in bagno si spogliò e fece scorrere l'acqua sul suo corpo, si sentiva di nuovo stanca, debole, come se invece che migliorare le sue condizioni di salute peggiorassero ma non riusciva a capire perchè...ormai era davvero impossibile che fosse per aver salvato la vita di Derek...mentre l'acqua le scorreva addosso pensò che doveva andare da Deaton, ma questa volta ci sarebbe andata da sola.

Derek si svegliò, sentì freddo accanto a lui e non trovò Madison in casa, andò in cucina e trovò un biglietto – dovevo fare delle commissioni, torno presto, fa come se fossi a casa tua- si tranquillizzò, era solo uscita. Andò in bagno e anche lui si fece una doccia ma a differenza di lei mentre si trovava sotto il getto caldo si sentì tranquillo e quasi felice, la notte che aveva passato con Madison era una delle più belle che avesse mai vissuto nella sua vita, quella ragazza gli donava pace, lo faceva sentire speciale e solo un'altra persona lo aveva fatto sentire in un certo senso in quel modo... sua madre, ma i ricordi di lei erano ormai lontani e avere trovato quella ragazza lo aveva fatto sentire come se avesse ritrovato...casa.

Madison scese dalla macchina lentamente,la testa le girava un po' e si sentiva più debole di quando era uscita di casa. Entrò nella clinica di Deaton e lo trovò a sistemare dei documenti "Madison" esclamò lui, non appena la vide si rese conto che non stava bene "Che succede?" le disse avvicinandosi a lei per sostenerla... la fece sedere e le diede dell'acqua "C'è qualcosa che non mi stai dicendo vero?" disse seria guardando il veterinario negli occhi "Mi devi dire la verità...me lo devi!".

Deaton sospirò, prese una sedia e si sedette di fronte a lei "Spiegami... perchè credi che non ti stia dicendo qualcosa?" "Credi che sia stupida???" gli disse secca " non posso stare lontana da lui, e non è un fattore fisico... se sto lontana da lui è come se la mia salute peggiorasse, come se il mio corpo non reggesse la lontananza...sono pazza oppure ho dimenticato qualcosa?" "No..." disse lui calmo "Hai ragione, c'è qualcosa che non vi ho detto, ma è stato solo perchè non ne ero sicuro finchè non sei entrata qui pochi minuti fa. Il legame che si è creato quando hai salvato Derek, non riguarda solo lui e il fatto che tu possa leggere dentro di lui ma riguarda anche te. Secondo delle leggende molto antiche quando un essere umano salva un licantropo si lega a lui come compagno di vita ed è come se tra i due si creasse un filo. Nel branco il compagno sta sempre al fianco dell'Alpha ed è per questo che quando tu non sei al suo fianco o comunque sei lontana da lui stai male!" lei era come sotto schok e non per la notizia di essere legata a Derek in modo così forte, quello se lo aspettva, ma perchè era la sua compagna di vita.

"C..C'è una soluzione a questo oppure è irreversibile?" disse lei timorosa "Dipende dall'alpha, l'unico che può rompere il legame è lui se decide di affiancarsi un altro compagno..." "E che cosa succede in questo caso a chi viene lasciato?" Deaton la guardò, poi spostò lo sguardo altrove "Deaton?" fece una pausa poi tornò a guardarla "Solitamente....muore!".

Madison rimase immobile, era troppo, troppo per lei da sopportare, era incastrata in quella situazione ma sopratutto sapeva che non avrebbe mai trovato il coraggio di dire tutte quelle cose a Derek, non l'avrebbe mai lasciata morire, piuttosto sarebbe rimasto con lei anche se non l'amava.

Mentre era in macchina che tornava verso casa continuava a pensare a tutto quello che Deaton le aveva detto, pensava a lei, a Derek.. tutta la vita, chissà lui come avrebbe reagito. Pensava e ripensava ma comunque non vedeva l'ora di tornare accanto a lui perchè si sentiva sempre peggio, non solo quella mattina era stata molto lontana da lui ma c'era stata per troppo tempo.

Si fermò ad un semaforo, per strada non c'era nessuno, aveva preso la scorciatoia che faceva sempre quando andava da Deaton... scattò il verde, schiacciò l'acceleratore e improvvisamente qualcosa si scaraventò contro la sua macchina, perse il controllo e poi...buio.

Si risvegliò lentamente aveva dolori ovunque e aveva freddo -ma che diavolo è successo- pensò, cercò di muoversi e fu in quel momento che si accorse di avere mani e piedi legati. Il cuore cominciò a battere a mille, l'avevano rapita, l'incidente non era stato un incidente... "Benvenuta!" disse una voce, era una voce cattiva, gelida... era una donna "Io sono Kate e sarai mia ospite per un po"...

Derek era nel panico ormai, erano le due del pomeriggio e di Madison nessuna notizia, aveva chiamato tutti per una riunione al loft, magari gli altri sapevano qualcosa. Si ritrovarono tutti lì, Stiles, Scott, Isaac, Boyd, Peter, Lidia, Allison e anche Deaton. In pochi secondi Derek spiegò la situazione "Non so dove sia, il cellulare è staccato, doveva fare delle commissioni ma non è tornata!" fu in quel momento che Deaton intervenne "Non è andata a fare delle commissioni Derek... è venuta da me!" "Cosa vuoi dire? Perchè sarebbe venuta da te senza di me?" allora il veterinario raccontò tutto e spiegò le leggende.

Tutti si resero conto di quanto fosse pericolosa quella situazione "Derek, può morire... se la distanza è troppa per troppo tempo non ce la farà!". Il loft cadde nel silenziò, solo le orecchie di un licantropo avrebbero potuto sentire che non era un silenzio normale ma era un concerto...un concerto di cuori che battevano guidati dallo stesso direttore d'orchestra...la paura. "Come faccio a trovarla? A setacciare la città ci metteremmo giorni!" "In realtà ci sarebbe un modo..." disse Deaton, tutti gli occhi furono su di lui" E sarebbe?" disse Stiles, dando voce ai pensieri di tutti "Derek, voi siete legati... tu puoi sentirla esattamente come lei sente te, ma tu hai la fortuna di essere un licantropo, i tuoi sensi arrivano più lontano, devi concentrarti su di lei, sul suo odore e puoi trovarla..".

Madison era coperta di sangue, perdeva sangue da un braccio, da un fianco, dalla testa eppure era ancora lucida abbastanza da capire che quello era solo l'inizio "Vediamo... immagino ti sentirai molto debole lontana dal tuo lupacchiotto... è già, so tutto delle leggende, sappi cara Madison che so esattamente cosa ti sto facendo!" la ragazza si concentrò, non voleva lasciarsi andare alla paura, doveva rimanere solita e forte, ma non appena quel pensiero sfiorò la sua testa un pugno colpì forte il suo volto e le spaccò un labbro... il dolore rimbalzò sulla ferita alla testa e la sensazione fu che le scoppiasse il cervello, sentiva una risata in sottofondo, - sono spacciata- pensò lei, ma fortunatamente tornò il buio.

Derek stava seduto su quel divano, con gli occhi chiusi, gli altri stavano sparsi nel loft, accanto al lupo stava solo Deaton che lentamente lo guidava nella ricerca. "Concentrati Derek... focalizzati su di lei, sul suo odore, sulle sue sensazioni, lei è la tua compagna e tu solo la puoi trovare". All'inizio era solo buio, poi all'improvviso Derek si irrigidì sul divano "Sento qualcosa... umido sotto i piedi, come se vicino scorresse dell'acqua, c'è un odore acre, terribile... sembrano...fogne!" sussultò il lupo "Sono nelle fogne...sento dei rumori in lontananza, cammino verso di loro... O mio Dio!" disse l'Alpha all'improvviso "Che cosa c'è?" chiese Stiles preoccupato "C'è odore di sangue, ce ne dev'essere molto... e il sangue è di Madison... lei è qui!" "Continua così Derek,stai andando bene, ci sei vicino!" disse Deaton, "Sento delle voci, una risata...conosco questa risata... NO, NO, ti prego..." di colpo urlando Derek aprì gli occhi e si alzò di scatto "E' con Kate... l'ha presa lei, è nelle fogne sotto il liceo di Beacon Hills!".

"Derek!" aprì gli occhi, sentiva il gusto di sangue in bocca eppure era come se avesse sentito il lupo vicino, molto vicino. "Ti chiamerò bella addormentata nel bosco... come puoi essere la compagna di un licantropo se non reggi nemmeno un pugno?!" disse Kate ridendo "Ma non temere, con me farai molto allenamento..".

Madison adesso aveva paura, sentiva la vita scorrere lentamente come se nel suo corpo ce ne fosse sempre meno, non sarebbe sopravvissuta a lungo, era troppo tempo che era lontana da Derek e in più stava perdendo molto sangue.. troppo sopratutto dalla ferita alla testa. -Derek ti prego- pensò- Trovami in fretta-.

Quello che Madison non sapeva era che il suo Alpha e tutto il suo branco erano già li, stavano attraversando le fogne per raggiungerla.

"Proviamo a vedere se questa volta sei più resistente" disse Kate e le sferrò un pugno nello stomaco che le fece sputare sangue, la vista le si annebbiò, non poteva resistere...il buio stava per tornare e lei questa volta lo avrebbe accolto a braccia aperte per sempre.

All'improvviso però sentì la vita rifarsi viva dentro di lei, fu come se si sentisse lentamente più forte, all'inizò non capì, poi realizzò che probabilmente Derek era vicino, stava venendo a prenderla e si sentì più forte.

Non poteva però permettere che Kate si accorgesse della presenza dei licantropi, così continuò a fingere di stare malissimo e di essere sul punto di morire, Kate rideva "Non vedo l'ora di vedere la faccia di Derek appena vedrà il tuo corpo senza vita...", Madison teneva gli occhi chiusi, sentì la sua carnefice muoversi e si preparò a ricevere l'ennesimo colpo... strinse gli occhi più forte, ma non accadde nulla.

La porta si spalancò e lei lo vide, per la prima volta, vide il lupo, Derek era completamente trasformato, percepiva forte nella testa la rabbia dell'Alpha, era cieca, in quel momento era furia omicida, ma non lo avrebbe fermato, Kate avrebbe avuto quel che meritava.

La donna era impietrita in mezzo alla stanza circondata da lupi, non aveva scampo, fu allora che Derek parlò "Portatela fuori.. lei è mia!" era un ordine non una richiesta.

Scott si avvicinò a me mi slegò e mi prese in braccio, non appena sentii che ero salva caddì nel buio di nuovo svenuta, ciò che accompagnò il mio "Sonno" fu un ringhio folle, incontrollato,poi più nulla.