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Autore: LaLora    21/07/2013    4 recensioni
Marc è un ragazzo particolare. Ha dei forti complessi di inferiorità nei confronti di sua sorella e pensa seriamente di essere ninfomane. Tuttavia, un giorno, al ricevimento di matrimonio di sua sorella...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Note:
Forse qualcuno di voi troverà questo capitolo un po' prevedibile, ma spero comunque che non ne rimaniate delusi.
Alla prossima!


Mi trovo seduto in un prato di rose rosso fuoco.
Ad un certo punto un gatto con la faccia di Elise mi dice di scappare perché sta arrivando il mostro dagli occhi di ghiaccio.
Corro, corro impaurito verso un capanno ma alla fine il mostro mi prende.
- Non voglio. Non andare!- mi urla.
E poi accade il miracolo, il mostro si trasforma in un bellissimo principe.
Si tende verso di me per baciarmi, chiudo gli occhi per ricevere il bacio...
- Svegliati!-
Qualcuno mi sta strattonando.
Mi sveglio di colpo con il cuore in gola.
- Elise?- guardo l'ora, sono le due di notte -Che è successo?-
- È arrivato quel periodo dell'anno.- risponde seria.
- Hai il ciclo?!-
- Cos'è il ciclo?-
All'improvviso mi sento un idiota.
Ha sei anni Marc!
Il ciclo è ogni mese!
Sveglia!!!
- Nulla. Che c'è?-
- Joshua è appena tornato. Dobbiamo convincerlo ora che è più debole.- ed esce fuori.
- Convincerlo a fare che?- mio malgrado la seguo.
- Elise che ci fai sveglia a quest'ora?-Joshua è sorpreso.
Non posso fare a meno di notare che ha delle occhiaie bruttissime.
- Dobbiamo parlare.- gli fa seria Elise.
- Adesso? Non puoi aspettare domani?-
-No, ora.- insiste la piccola.
- Domani.-
- Mi appello al tribunale familiare. Abbiamo anche un giudice imparziale.-
Il tribunale familiare?
Giudice imparziale?
- Me lo devi.- continua la piccoletta.
Joshua ci pensa su - E va bene.-

Ci ritroviamo tutti e tre seduti a tavola.
Elise è alla mia sinistra, Joshua sbadiglia alla mia destra.
Io sono al centro con un cucchiaio di legno in mano più spaesato che mai.
- Cos'è questa storia?-
- È una specie di tradizione familiare.- spiega Joshua sbadigliando - È stato mio padre ad inventarla. Se vogliamo fare qualcosa che all'altro non piace facciamo finta di essere in un tribunale e il giudice decide se quella cosa si può fare o meno.-
- Quindi io sarei il giudice?-
Annuisce.
Vorrei tanto chiedergli se prima di licenziare le vecchie tate abbia fatto appello a questo tribunale familiare.
Ma credo di conoscere già la risposta...
- Io voglio andare in gita!-Elise va dritta al punto
Tutto qui?
È per questo che mi ha svegliato nel cuore della notte?
Il bastardo sembra aver ingoiato un chiodo - Ah già, questo è il periodo delle gite scolastiche. Per quanti giorni?-
- Una settimana.-
Ora ne ha ingoiati due.
- Quando?-
- Tra un mese.-
Tre chiodi.
- Dove?-
- Washington.-
Quattro chiodi - E per il cibo?-
- Mangerò quello che mi danno.-
Cinque chiodi - No.-
- Perchè?- chiedo io.
- Perchè mi sembra pericoloso.-
- A te sembra tutto pericolo.-
- E tu non mi sembri un giudice imparziale.-
Infatti non lo sono.
- Ma ci vanno tutti!- ci interrompe Elise.
- Se si buttassero da un ponte li seguiresti?-
- Io ci voglio andare.-
- No.-
- Tanto spetta al giudice decidere non a te.-
Elise mi fa l'occhiolino ed accenna a suo padre.
Joshua ha praticamente gli occhi chiusi dal sonno.
Ed all'improvviso capisco.
Joshua assonnato = Joshua intontito.
Joshua intontito = Joshua docile.
Ricordatemi di non farmi nemica Elise.
- Ok.- inizio - Dopo un attenta riflessione ho deciso che la gita si farà.- e batto il cucchiaio sul tavolo a mo' di martello.
Elise esulta.
Il bastardo sembra aver ingoiato una scatola di chiodi - Mi appello al..-
- Ma stai zitto e lascia vivere tua figlia.-
Elise si alza e viene a darmi un bacio.
- Grazie giudice.-
- Figurati.-
- Ora mi spieghi cos'è il ciclo?-
Mi giro verso Joshua... Due scatole di chiodi.

La settimana passa tra gli sbuffi del pigrone e i gridolini eccitati di Elise.
Io d'altro canto non vedo l'ora che arrivi sabato sera.
Caterine torna dalle Maldive ed ha organizzato una mega festa.
Sono riuscito ad avere la serata libera pagandola a caro prezzo... Ho dovuto spiegare cos'era il ciclo ad Elise!
Un'esperienza che spero non dovrò mai più rivivere.

La festa è grandiosa.
Ci sono litri e litri di alcolici, almeno un centinaio di gente strafiga ed io mi sento, dopo tanto, un venticinquenne e non una casalinga.
- Ti stai divertendo?- mi chiede una Caterine super abbronzata.
- Da matti!- le rispondo scolando d'un fiato la bottiglietta di birra che ho in mano.
- Vacci piano. Quando bevi fai più danni di un tornado.-
Le sorrido, la prendo per mano e ci buttiamo in pista a ballare.

Voglio fare sesso. Voglio fare sesso. Voglio fare sesso. Voglio fare sesso.
Voglio fare S- E- X- O.
Mi sa che non si scrive così... Vabbò!
Sono fuori dal locare e il mondo gira come una trottola.
Forse ho bevuto troppo.
Prendo di tasca il cellulare e dopo svariati tentativi riesco a sbloccare la tastiera.
Chi posso chiamare?
C'è Pitt!
Con Pitt ho sempre degli orgasmi incredibili...
Mi piacciono gli orgasmi!
Scorro la rubrica ma ci vedo doppio e non riesco a leggere bene i nomi.
Per mia fortuna la mano è andata in automatico e sembra sapere bene chi chiamare... Che pervertita!
- Pronto?-
Non mi ricordavo che Pitt avesse questa voce.
- Pitt, ti va di scopare?-
- Marc?...Sei ubriaco?-
- Puoi dirlo forte! Sono al Benny's, sbrigati o mi faccio uno degli amici di Caterine.-
Chiudo la chiamata senza nemmeno aspettare la risposta.

Ma quanto ci mette?
Eppure abita a pochi isolati da qui!
La porta del locale si spalanca ed una Caterine ubriaca mi si avvicina con due birre in mano.
- Eccoti!- esclama - Dove te ne vai?-
- Sto aspettando Pitt.-
Ci guardiamo per qualche secondo prima di scoppiare a ridere come due scolarette.
- Sporcaccione!-
- Senti chi parla!-
Ridiamo ancora come due cretini e poi lei si fa seria di colpo.
- Marc non ti girare. C'è una specie di dio greco che sta venendo verso di noi.-
Mi giro, ed all'improvviso non mi sento più la terra sotto i piedi.
Per essere bello è bello.
Gli occhi di ghiaccio brillano come gioielli, i capelli non sono tirati indietro come al solito ma gli ricadono morbidi di lato ed è anche la prima volta che lo vedo in jeans e maglietta e non con un completo elegante.
- Che cavolo ci fai qui?- chiedo appena si avvicina.
- Lo conosci?- Caterine è sorpresa.
Lui non parla, mi prende per il colletto della camicia e mi trascina via.

- Sei un irresponsabile!-
La ramanzina arriva inesorabile e violenta.
Mi rannicchio sul sedile dell'auto desiderando di scomparire.
- Ho dovuto chiedere ai vicini di tenere d'occhio Elise! Odio chiedere favori!-
- È stata tutta colpa della mia mano.- mi difendo - Io volevo chiamare Pitt! Appena torno a casa me la taglio.-
- Quella mano è più intelligente di tutta la tua testa! Ringraziala per aver chiamato me e non qualche maniaco.- ci pensa su - Sai cosa poteva succederti? Potevano approfittarsi di te!-
- Io volevo che qualcuno si approfittasse di me!-
Silenzio.
- Sei disgustoso.- sentenzia alla fine.
- E tu un ficcanaso. Ma perché ti scaldi tanto? Ti da fastidio sapere che faccio sesso? Avevi detto che non ti importava con chi andavo a letto!-
Joshua apre e chiude la bocca come un pesce.
- Infatti non m'importa.-
Silenzio.
- Questo Pitt è il tuo ragazzo?-
Allora gli importa!
Mi sento improvvisamente onnipotente.
Ho io il coltello dalla parte del manico!
- No. È uno dei miei trombamici.-
So di star rivelando dettagli troppo privati della mia vita al bastardo.
Ma che posso fare?
L'alcool ha tolto ogni mio filtro.
- E quanti ne hai di questi trombamici?- chiede.
- Due mani non basterebbero per contarli.-
Di nuovo silenzio.
Ora tocca a me fare le domande.
- Sei bisessuale?-
- Non ho intenzione di rispondere.-
- Allora lo sei.-
Ride - Cosa te lo fa credere?-
- Quello che è successo nel capanno, l'uscita su Biancaneve, la bottiglietta d'acqua e il tuo "non voglio non andare".-
- Quelli sono stati errori di cui mi pento profondamente.-
- Errori?-
- Mi sono lasciato trasportare.-
- Da cosa?-
- Da te.-
Sento il cuore battermi all'impazzata.
Fermati subito brutto muscolo!
- Sai che hai appena ammesso che ti piaccio?-
- Tu non mi piaci. Ma non mi sei indifferente.-
- Sai che hai appena ammesso che non ti sono indifferente?-
- Tanto ormai mi hai scoperto, no?-
Adesso sono io a non sapere cosa dire.
Come abbiamo fatto a finire da una ramanzina a questo?
Cerco disperatamente di rimanere lucido ma la sbronza inizia a far spazio al sonno.
- Sta tranquillo.- continua Joshua - Non farò più errori simili.-
- Che vuoi dire?-
- Sei un mio dipendente, provarci non sarebbe professionale. Inoltre io sono all'antica.-
- All'antica?- le palpebre iniziano a chiudersi.
- A differenza tua sono un tipo da storie serie, non da trombamici.-
- Ah sì?-
- Non sarò mai una tacca sulla tua cintura.-
Non gli rispondo.
La stanchezza si é impossessata di me.
Chiudo gli occhi pensando che ha ragione.
Io non sono fatto per le storie serie.






  
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