Con questo mio scritto, pubblicato senza alcun scopo di lucro ma dettato solo dalla passione per la scrittura, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né di offenderle in alcun modo: è tutta fantasia.


FALLEN ANGEL’S DARK SOUL

1.

Come sono finita qui? Perché sto così male? O così bene?
E' una sensazione strana, le uniche cose che so (e che ricordo) è di aver bevuto, di aver discusso con Alex e di aver pianto sulla tua spalla.
Ed eccoti lì sulla porta, mi guardi e sorridi, ti avvicini, mi porgi una tazza di caffè molto forte e sempre mantenendo un contatto visivo mi chiedi, sedendoti sul letto:
"Come stai? Quando ti deciderai a mollare quel pezzo di merda?
Ho visto tuo fratello Gerard ieri, chiamalo è seriamente preoccupato per te.”
Il dolce e amabile Pete lo conosco da che sono nata, siamo cresciuti in simbiosi, abbiamo anche provato a stare insieme, purtroppo non ha funzionato, come la maggior parte delle cose da me intraprese; mi piace, però, considerarlo il mio sbaglio più bello, Pete ed io siamo diventati più uniti e più intimi di qualsiasi altra coppia di amanti sulla faccia della terra: siamo amici.
Il nostro è un rapporto speciale e Alex lo odia per questo, pertanto ho imparato a non nominare Pete ad Alex per il quieto vivere.
Ci sono cose che solo lui conosce, neanche i miei fratelli Gerard e Mickey sanno così tanto di me.
“Pete, non è facile lasciare Alex, - al solo pensiero di quello che potrebbe fare mi viene la nausea – forse lo amo.”
“O forse ami il potere che lui esercita su di te e sugli altri; cosa ti ha fatto cambiare? Prima non eri così, ti innamoravi realmente.”
Oh no, eccolo che ricomincia con la paternale, forse ha ragione sul fatto di Gerard: dovrei chiamarlo, sono settimane che non lo sento e che non vedo i ragazzi, chissà come staranno? Chissà come starà lui?
Ogni volta che ci penso mi si chiude lo stomaco.
“Pete devo andare, grazie ancora per l’ospitalità ma devo scappare altrimenti faccio tardi in ufficio e se gli scagnozzi di Alex dovessero trovarmi qui per te sarebbero guai seri.
Non voglio che ti accada qualcosa per colpa mia.”
“Piccola per te sarei pronto a morire, mi butterei nel fuoco e sarei pronto anche ad uccidere quel figlio di un cane pur di vederti sorridere come in passato.”

………………………….

Sono scappata da quella casa, le lacrime continuano a rigare il mio viso, perché Pete ha detto quelle cose?!
“Tu non farai niente, hai capito?! Pete guardami! Sto parlando con te promettimi che non farai niente, promettimelo, Alex è un uomo pericolo non sai cosa sarebbe capace di fare, ti prego non metterti contro di lui ho bisogno di te.”
Odio quello che ho detto e odio di più Pete, ho ancora il sapore delle sue labbra sulla mia bocca, perché l’ha fatto?!
Spero solo si tenga fuori dai guai, se gli succedesse qualcosa non potrei mai perdonarmelo.
Devo avere un aspetto orribile, mi stanno guardando tutti, o forse osservano come sono vestita: certo alle otto e dieci del mattino è difficile vedere sulla metro una ragazza che si dispera con addosso un vestito di Armani con ai piedi sandali Renè Caovilla; oh cavolo ma come diavolo sono vestita?!
Devo aver indossato i vestiti di Pete per dormire: adoro questa felpa con il bordo in pelo nero ed i pantaloni neri larghi in fondo.
Quando ero a casa non vedevo l’ora che Gee e Mickey uscissero per rubargli tutto ciò che mi era possibile indossare: felpe, maglie, anche pantaloni solo le scarpe non prendevo….
Gee… il mio fratellone…. Mi manca.
Cavolo perché Pete non tiene una confezione di kleenex in tasca?! Aspetta forse qui nei jeans ne ha uno, c’è qualcosa!!!


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Ho iniziato a scrivere per una scommessa con me stessa e per il puro piacere di farlo, qualsiasi commento, positivo o negativo che sia, sarà ben accetto.
Darkfairyiero.