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Autore: darkfairyiero    02/02/2008    0 recensioni
Fede è una ragazza strana, si sente in molte occasioni un pesce fuor d'acqua, forse perchè è una Way e come tale rischia di farsi travolgere da eventi e situazioni molto più grandi di lei. Per fortuna può contare sui suoi fratelli Gerard e Mickey e su un amico molto speciale...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way, Mikey Way, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.

Non è propriamente un fazzoletto appallottolato, so che non dovrei essere gelosa, ma aver trovato un condom nei suoi pantaloni di certo non mi fa sentire meglio.
Dovrò fare un discorsetto a quel ragazzo, pensando ciò ho iniziato a ridere così tanto e così forte che la gente si è allontanata da me credendo, probabilmente, che io abbia dei problemi e si stanno chiedendo se sono pericolosa.
“Signora asciugati le lacrime con questo, c’è su Bloom è una Winx, sei buffa prima piangi e poi ridi, adesso devo andare, la mia mamma mi sta aspettando buona giornata signora buffa.”
L’unica persona che ha avuto compassione di me è stata una bambina di cinque anni.
Ricordo com’ero io alla sua età: ero sempre con i miei fratelli, Gerard aveva otto anni e Mickey quasi la mia stessa età, dato che ci separano solo dieci mesi; i nostri genitori non sono stati molto accorti, ma quando la passione e gli ormoni, soprattutto, chiamano – come un grido di guerra lanciato da un esercito di Uruk-Hai - bisogna rispondere.
Gerard è sempre stato molto protettivo con entrambi, con me lo era di più; ricordo quando pioveva e c’erano i tuoni, Mickey ed io andavamo a rifugiarci nel lettino di Gee che ci accoglieva a braccia aperte, ci raccontava storie inventate da lui sul momento per tranquillizzarci e si addormentava solamente quando era certo che noi fossimo tra le braccia di Morfeo.
Stavamo strettini, tutti vicini vicini, ma stavamo bene; cosa non darei per tornare a quella vita, a quella spensieratezza e a quell’innocenza.
Ho deciso oggi non vado in ufficio, chiamo e dico che mi prendo qualche giorno di ferie, tanto la collezione è già stata approvata e la settimana prossima iniziano le sfilate.
Parigi, Milano, New York, vista una le hai viste tutte, come mi emozionavo le prime volte che vedevo sfilare le mie creazioni in passerella, tutto il lavoro di disegno, scelta dei materiali, creazione del prototipo e presentazione al boss.
Quante notti passate insonni costretta a rifare tutto perché al boss non piaceva o perché all’ultimo si sentiva ispirato non più da una rosa ma da una gardenia; pertanto bricco di caffè accanto e via, ridisegnare il tutto.
Non mi emoziona nulla in questo periodo, è come se fossi una specie di zombie che vaga sulla terra alla ricerca di un qualche nutrimento per la sua anima; sono stanca di tutto l’unica cosa che vorrei è che i miei incubi mi lasciassero in pace, vorrei ritrovare la forza e il sorriso di un tempo, ormai non mi riconosco più.
Voglio solo dormire e stare tranquilla, accanto a persone che veramente mi vogliono bene.
Gerard, Mickey dove siete? Ho bisogno di voi più di quand’ero piccola.

Oh cazzo, oltre a dover chiamare in ufficio devo avvertire anche Alex che starò per un po’ dalla mia famiglia e che tornerò lunedì sera solo per la sua cena e poi ripartirò.
Perché mi tremano le ginocchia, e pensare che sono seduta, al pensiero di fare questa telefonata?!
Forse perché solo adesso mi accorgo, guardando sul display del cellulare, che Alex mi ha chiamata quindici volte, non sto esagerando sono quindici chiamate!!!
Fortuna che non avevo attivo il Bluetooth, altrimenti se mi avesse rintracciato da Pete…. Scaccio via questi brutti pensieri.
In fondo con me è sempre stato un brav’uomo , un po’ geloso e possessivo ma non mi ha mai trattata male.
Forza e coraggio ormai ho composto il numero.

………………………………………………………………………….

“ R.S.C.K. Company Ltd buongiorno, come posso aiutarla?”
“Cris sono Federica, Alex è impegnato? Se è in riunione lo richiamo dopo non disturbarlo.”
“Tesoro, tu sei l’unica che il boss voglia sentire a tutte le ore, ora te lo passo, ma , scusa se te lo chiedo, hai una voce strana: hai pianto per caso?
So che avete discusso ieri sera, mi spiace.”
“Cris, ho solo un po’ di raffreddore, tutto qui, sai l’abito di Armani è un po’ leggero devo aver preso freddo, e per tua informazione tra me ed Alex va tutto a gonfie vele è stata solo una scaramuccia tra innamorati – almeno spero - .”
“Cara mi fa piacerissimo saperlo, siete una così bella coppia, ora te lo passo.”
Che sgualdrina, so che lo vorresti tu Alex, ma lui sta con me: he is mine, stampatelo in testa.
“Pronto Fede?! Tesoro ho provato a chiamarti sul cellulare ma non mi hai mai risposto, tutto bene?”
“Ciao Alex, sai che ho sempre il cellulare in silenzioso, scusa non era mia intenzione farti preoccupare, inoltre volevo chiederti scusa – da quand’è che sono diventata così rammollita da dovermi scusare di tutto anche quando sono nel giusto? – per ieri sera io..”
“Ehi, sono io che devo porgerti le mie scuse, alcune volte so essere veramente uno stronzo; dove sei stata?”
Tadaaa, ecco la fatidica domanda: dove sei stata tutta la notte che non ti sei neanche degnata di rispondere? Cosa stavi facendo e con chi?
Di certo non posso dirgli che ero da Pete, anche se non ci sarebbe niente di male dato che siamo solo amici, ma Alex lo odia e può dirmelo sino allo svenimento che è dispiaciuto e che cercherà di controllare la sua gelosia verso i miei amici – sarebbe meglio che dicesse solo verso Pete – purtroppo so com’è fatto pertanto meglio raccontare una piccola bugia.
Pure bugiarda adesso!!!!!!!!!!!!
“Sono stata in giro a riflettere e poi a casa di un’amica a fare due chiacchiere: Charlotte, la conosci.”
“Chi? L’avvocato? Sì la conosco di vista, sai che io gli avvocati, anche se donne, non abbiamo molto feelings sopporto solo quelli che lavorano per me.”
“Alex, senti sto andando dalla mia famiglia nel New Jersey, è da un po’ che non li vedo; torno lunedì per la cena, sempre che per te vada bene.”
“Certo amore, che va bene e poi non mi devi chiedere il permesso, non sei una mia dipendente.”
- Ah no?! Forse sono la sua schiava, com’è magnanimo il mio padrone -
“Fede ho visto Gerard qualche giorno fa, abbiamo fatto due chiacchiere, fai bene ad andare un po’ a casa a rilassarti; vuoi che ti mandi una macchina?”
- Tutti vedono mio fratello tranne la sottoscritta, che Gee sia arrabbiato e mi voglia ignorare? Oh no, rinnegata dal proprio fratello, no, me triste. -
“No grazie Alex, preferisco guidare un po’ lo sai che mi rilassa.”
“Ok darling, ma appena arrivi chiamami non farmi stare in pensiero. Adesso devo tornare in riunione e..”
“Non pensavo che fossi in riunione quella cretina di Cris non me l’aveva detto, se lo avessi saputo ti avrei richiamato dopo.”
“E’ tutto a posto, non ti devi preoccupare, tu vieni prima di tutto e poi gli altri ne hanno approfittato per la pausa caffè e sigaretta.
Ti amo.”
“Anch’io ti amo – ho la nausea – appena arrivo ti chiamo. Buona giornata.”
Finalmente ho riattaccato, mi sento sollevata anche se quando ha detto che mi ama avrei voluto vomitare, perché sto con lui allora?!
Che Pete abbia ragione?
No io amo Alex, forse….

Avviso Raf che per un po’ non sarò in ufficio ma di stare tranquilla che ho con me il portatile quindi avrà i disegni, l’unica cosa che dovrà eventualmente fare è presentarli al boss, è ora che si scanti quella ragazza.
Giunta a casa potrò finalmente prepararmi al viaggio che mi riporterà a casa.
New Jersey sto tornando.

…………………………………..

Spero che questo secondo capitolo vi sia piaciuto e di non avervi tediato troppo.
Darkfairyiero.                                                            
  
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