LA MORTE E’ NIENTE IN CONFRONTO ALL’ETERNITA’

Mi è sempre piaciuto osservarti, in qualsiasi momento, anche quando, infuriata, mi rispondevi per le rime. Sei sempre stata l’unica ragazza in grado di avere l’ultima parola con me e Sirius non perdeva mai l’occasione per farmelo notare mentre Remus ci guardava esasperato e Peter cercava di non mettersi in mezzo, terrorizzato dall’idea di dover scegliere una delle due parti.
Ti osservavo spesso durante le lezioni, soprattutto a pozioni quando per controllare il miscuglio nel calderone ti sporgevi avanti e una ciocca dei tuoi capelli rossi ti copriva il volto, quanto avrei voluto prenderla e portartela dietro l’orecchio al posto tuo.
Anche quando stavi con Severus ti osservavo, desideravo tanto che un giorno quei sorrisi gli avresti rivolti anche a me, ma tutte le volte che mi trafiggevi con lo sguardo questa speranza svaniva.
Rifiutavi sempre ogni mio invito e non comprendevo il perché, per Godric sono James Potter io!
 Ma tu non hai mai voluto James Potter, ma solo James, quello che al settimo anno è riuscito a strapparti il primo si, quello che è riuscito a farti ridere e quello del quale ti sei innamorata.
Poi ci siamo sposati, ricordo ancora Sirius che mentre tu facevi il tuo ingresso in chiesa continuava a sussurrarmi che ero ancora in tempo, ma non sarei mai scappato da nessuna parte senza di te e felpato lo sapeva.
Qualche tempo dopo hai scoperto di essere incinta e ho osservato il tuo pancione crescere di giorno in giorno fino all’arrivo di Harry che guarda il mondo con i tuoi stessi occhi.
Ora ti guardo per l’ultima volta mentre ti urlo di prendere Harry e scappare perché Lui ci ha trovati.
Ti guardo e rivedo quella ragazzina correre verso il tavolo di Grifondoro dopo essere stata smistata e quella donna che mi ha fatto capire che cos’è l’amore.
Morirei mille volte per te Lily Evans, se questo significherebbe osservarti ancora per l’eternità.