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Autore: jellicalcat    01/02/2008    1 recensioni
Lily fissava con un senso di stordimento questo frenetico andirivieni, come se stesse osservando il tutto dall’esterno, come se per un instante immensamente lungo fosse uscita dal suo corpo e si stesse guardando camminare in quella ressa diretta allo sportello del treno. Sospirò. “Un penny per i tuoi pensieri…” Questa è la mia personalisima versione di come sono andate le cose tra James e Lily... FF romantica (a volte stucchevole, lo so!!) I nomi dei personaggi e luoghi non sono stati tradotti in italiano. Enjoy...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1 ALL ABOARD

La stazione era caotica come ogni 1° settembre che si rispettasse: carrelli stracolmi di bauli e bagagli vari, gabbie contenenti civette dai piumaggi dei colori più strani, persone di tutte le età che si muovevano freneticamente accanto alla sagoma luccicante del treno. Una nuvola di vapore bianco sbuffò fuori dalla locomotiva, segnalando a passeggeri e accompagnatori che da lì a qualche minuto il possente mezzo si sarebbe mosso, direzione Hogwarts.

Lily fissava con un senso di stordimento questo frenetico andirivieni, come se stesse osservando il tutto dall’esterno, come se per un instante immensamente lungo fosse uscita dal suo corpo e si stesse guardando camminare in quella ressa diretta allo sportello del treno. Sospirò.

“Un penny per i tuoi pensieri…”. La voce la fece trasalire e voltare di scatto “…Potter” disse con un certo disappunto nella voce. “Anche io sono felice di rivederti, Evans!” ribattè lui sfoggiando il suo sorriso malandrino. Stava per replicare, ma un’altra voce, questa volta più gradita, la interruppe, “LIIIIILYYYYYY!!!!” e prima che potesse rendersene conto un bolide dai capelli neri le si buttò al collo, rischiando di farla rovinosamente finire a terra. “Holly! Ciao!!” rispose ricambiando l’abbraccio dell’amica. “Mi sei mancata da morire!! ...Ciao Potter… Oh merlino, che bello non vedo l’ora di essere di nuovo a scuola! Ma ti rendi conto che questo sarà il nostro ultimo anno!!Se ci penso mi viene male!! Ho un sacco di cose da raccontarti…Sapessi che estate!! Ho conosciuto un…” Lily alzò gli occhi al cielo ascoltando il fiume di parole che proveniva dalla bocca di Holly, domandandosi come un essere così minuto fosse in grado produrre così tante sillabe nell’arco un secondo; l’unica cosa che fu in grado di replicare fu “…Anch’io sono felice di rivederti!”.

Le guardò allontanarsi tra la folla.

James Potter era uno dei ragazzi più famosi della scuola, noto non solo per essere capitano della squadra di Quidditch dei Gryffindor, nonché il suo migliore cercatore degli ultimi anni, ma anche per il suo fascino e l’aspetto fisico che gli facevano riscuotere un grande successo con le ragazze. Era inoltre uno degli studenti più indisciplinati e pestiferi che Hogwarts avesse mai conosciuto: lui e il suo gruppo di amici – i MALANDRINI, come armavano farsi chiamare – avevano collezionato un numero di punizioni e castighi da Guinness. Gli altri tre scavezzacollo con cui girava erano noti al mondo come Sirius Black – con cui aveva in comune l’amore per il Quidditch e gli scherzi, il fisico atletico e una folta schiera di fan - , Remus Lupin – abbastanza timido e studioso, che spesso si trovava a svolgere il malaugurato compito di coscienza del gruppo – e Peter Pettigrew – un ragazzetto soprappeso e insignificante.

I quattro, praticamente inseparabili fin dal primo anno di scuola, passavano la maggior parte del loro tempo a organizzare scherzi o a realizzarli, con grande disappunto dei malcapitati che li subivano ed ammirazione del resto della scuola, soprattutto delle ragazze, che non vedevano l’ora di essere le vittime degli scherzi James e Sirius (…d’altronde era pur sempre un modo per esprimere interesse nei loro confronti, no?).

Non tutte le ragazze, a dire il vero, la pensavano così… e Lily Evans era tra queste. James aveva iniziato a darle il tormento dal terzo anno, facendole prima ogni sorta di scherzo, poi una corte pubblica sfrenata, mettendola ogni volta in imbarazzo o in ridicolo di fronte all’intera scuola. Lo detestava! Detestava essere messa in ridicolo, detestava sentirsi in imbarazzo e sopratutto detestava LUI, la fonte di tutto ciò: JAMES POTTER!

“Ehi, certo che James è proprio bello! Mi sembra anche meglio degli scorsi anni, non trovi Lily? Mi sembra…”

”…NO!”la interruppe lei bruscamente, “No, no e poi ancora NO! Non voglio parlare di lui! Né di quanto sia ancora più bello, né di quanto il suo sorriso sia sempre più affascinate, né tanto meno di quanto ti senti sciogliere quando ti fissa con quegli occhioni da cerbiatto! E prima che tu possa aggiungere altro, la risposta è NO! Non mi piace affatto James Potter!”.

“Ok, ok, non ne parliamo, scusa… E’ che poco fa ho visto che gli parlavi e ho pensato avessi deciso di sotterrare l’ascia di guerra”, replicò Holly un po’ imbronciata.

“Guarda che IO non gli stavo parlando: LUI parlava con me, è diverso!” precisò lei, poi aggiunse sorridendo all’amica :“Senti non mi va di discutere con te di quel buffone. Tra poco devo raggiungere gli altri prefetti per la riunione. Ho una grossa novità da dirti…”

“Quale?”

“Ta-dà..…CAPOSCUOLA!!” disse lei, sventolando lo stemma sotto il naso dell’amica

“… Oh per merlino, Lily che notiziona!” disse Holly saltandole al collo “Che invidia…! Sai già chi sarà la tua controparte maschile?”

“No, ma non tarderò molto a scoprirlo. Credo…Diggory o forse Lupin, mi sembrano in assoluto i più probabili.”

“Non ti dimenticare di Longbottom… anche lui potrebbe essere tra i papizzabili”

“Papabili, caso mai!” la corresse.

“Ugh…Pensa se invece fosse Malfoy… o…o Snape!”

Un brivido freddo le corse lungo la schiena a sentire questo nome… Severus Snape…il suo più caro amico, …forse anche qualcosa di più di un amico…, almeno …fino all’estate scorsa.

Cacciò via dalla sua mente quel bruttissimo ricordo e iniziò a cambiarsi.

Quando arrivò, lo scompartimento dei prefetti era già quasi al completo “Remus... ciao! Come stai?”

“Lily, che piacere rivederti! Ho saputo della tua nomina… beh, congratulazioni!”

”Grazie! Ma…non sei tu il nuovo caposcuola?” disse lei osservando con rammarico che sulla sua divisa non c’era appuntato lo stemma

“Ehm…no… non sono io…”

“Ma allora chi…?”

“ECCOMI! Ci sono…. scusate il ritardo, ma una frotta di femmine impazzite non mi voleva far passare…” Lily si voltò e si trovò di fronte il sorriso smagliante di James, sulla cui divisa spiccava lo stemma da Caposcuola.

“…TU??!!” disse fissandolo imbambolata.

“Già… sì!…Beh” disse rivolto poi ai prefetti che affollavano lo scompartimento ”se ci siamo tutti direi che potremo cominciare…”.

James iniziò a parlare, per cedere dopo poco la parola a Lily che spiegò ai nuovi arrivati quelli che sarebbero stati loro doveri di prefetto, i benefici di questo ruolo e definì i primi turni di ronda sul treno “…mi raccomando controllate soprattutto quelli del primo anno, di solito, sono quelli che riescono a fare più caos …”

“Malandrini a parte!” si intromise James, sorridendo.

Restarono ancora qualche minuto a scambiarsi saluti e convenevoli vari, poi ognuno si mosse verso il suo scompartimento. “Aspetta, Potter…” disse rivolta a James mentre anche lui stava per uscire dietro agli altri “non credi che dovremo parlarci un po’? Voglio dire su cosa dovremo fare… come...e soprattutto quando …” James la stava fissando con quel suo sorriso impertinente stampato in faccia e stava per dirle qualcosa, quando lei rendendosi conto dell’ambiguità delle sue parole e prevedendo la sua risposta replicò “Non farti illusioni, Potter, non era affatto quello a cui stavi pensando tu ciò a cui mi riferivo…”

Lui la fissò strabuzzando gli occhi e con un’aria da finto innocente replicò mentre si sedeva “MOI??”.

Ci fu un attimo di silenzio, poi James disse “Forse innanzitutto, dato che dovremo passare gran parte dell’anno insieme, potremo iniziare a smetterla di chiamarci per cognome…”

“…Ok, Pot…James. Quello che volevo dirti è che nei prossimi giorni dovremo sicuramente fornire a Dumbledore una lista delle attività extra scolastiche che vorremo organizzare, che so..ehm..le gite a Hogsmeade …oppure il ballo di Natale… la festa dei diplomi… e magari eventuali date e idee in proposito…ad esempio …” Mentre parlava James la stava a guardare incantato. “E’ bellissima…” pensò osservandola… il modo in cui gesticolava per spiegarsi, in cui i suoi capelli rossi si muovevano mentre venivano illuminati dal sole ei suoi occhi verdi passavano dal mucchio di fogli che aveva davanti al suo viso… Bellissima…

“…allora?” disse lei “Che ne pensi?”

“…Ehm.. sì, penso che… sì….io…, sì, sono assolutamente d’accordo con te! Ottime idee, Lily!” “MA PENSI CHE IO SIA UN’IDIOTA COMPLETA?? Tu non hai sentito neanche una parola, non una singola sillaba di quello che ho detto!!! Sai che ti dico: NON HO INTENZIONE DI PASSARE UN ALTRO SECONDO A PARLARE CON UN CAFONE, MICROCEFALO DELLA TUA STAZZA!!” e urlando come un’ossessa su quanto gli uomini fossero tutti degli idioti, se ne andò, chiudendo molto rumorosamente la porta dietro di sé, diretta verso il suo scompartimento da Holly, che nel frattempo era stata raggiunta da Alice e Daphne. Anche loro quattro, un po’ come i malandrini erano sempre state insieme più o meno fin dall’inizio.

“Demenza senile… Sì, sicuramente questo è un chiaro caso di demenza senile. Non si spiega diversamente, come abbia potuto una persona dotata di un’intelligenza così acuta come il professor Dumbledore affidare quell’incarico ad un tale mentecatto!” mormorò fra sé e sé continuando a camminare avanti e indietro, mentre Holly, seduta in modo alquanto scomposto sul suo sedile, la guardava a metà tra il divertito e il preoccupato. Il suono di un campanello riuscì a farle riacquistare un pochino di buonumore. Dopo che ebbero fatto scorta di dolci e affini dal carrello delle vivande, e che ne ebbero ingurgitati parecchi Lily si sentì meglio.

“Senti, ma… com’è che hai notato tutte quelle cose su Potter? Voglio dire… per essere uno che non ti interessa affatto… ne hai evidenziati di dettagli non da poco!!…” disse con aria disinvolta Holly, fissando l’amica e abbozzandole un mezzo sorriso. Lily si limitò a lanciarle uno sguardo di fuoco, continuando a leggere imperterrita il suo libro. L’altra non demorse “Sì, voglio dire il fatto che sia ancora più bello… che il suo sorriso sia sempre più affascinate… che ti senti sciogliere quando ti fissa con quegli occhioni da cerbiatto…”

“Senti non ricominciare ti prego, che ho appena sbollito la rabbia e non mi va di arrabbiarmi un’altra volta!”la zittì Lily

“E dai Lily, Holly non ti voleva fare arrabbiare.” Si intromise Daphne “…è solo che effettivamente se ci pensi per essere uno che non ti interessa di cose su di lui ne hai notate, tutto qui. Comunque non ci sarebbe nulla di stano se tu ammettessi di avere una cotta per lui. Si chiama ‘effetto Potter’” concluse ridendo.

“Dai ragazze lasciatela stare poverina…” disse Alice.

“Grazie, Alice! Finalmente qualcuno che sta dalla mia parte!”

“..quando se la sentirà di rivelarci i suoi veri sentimenti per lui, lo farà!” concluse, poco prima di essere raggiunta sulla testa dal libro che Lily stava leggendo. Tutte scoppiarono a ridere tranne Lily, che però riuscì a trattenersi per poco.

“Holly, raccontaci di quest’estate… Allora questo tipo che hai conosciuto…?”

“SIIIII’! Vogliamo sapere tutti i dettagli più piccanti e scabrosi!!”

“Vuota il sacco!”

“ Beh, sono andata in Norvegia a fare una crociera sui fiordi con i miei e ho conosciuto questo ragazzo che si chiama Richard, era nel nostro stesso gruppo e … sapete com’è…“

“Sì, lo sappiamo…Il freddo…“

“Le cabine delle navi…”

“… mamma che non vede…”

“..sì .. beh, un po’ tutto insieme! Comunque… è stato bellissimo!”

“Ma avete…?”

“….!”

“E COM’E’ STATO?” chiesero all’unisono.

“Ma che domande mi fate?? Non pretenderete mica che vi dica i dettagli tecnici?!!”

“SIIIII’!!!” risposero in coro, ridendo come matte.

“E voi che avete fatto?”

“Io il solito: casa in campagna, sorella che da in escandescenza ogni volta che mi vede, chiamandomi ‘ANORMALE’. Per fortuna che qualcuno ha avuto il buonsenso di far nascere Jane Austen…” disse Lily sospirando tristemente.

“Anche io nulla di speciale” disse Daphne. “E tu, Alice?”

“Io… beh, io…. mi sono vista parecchio con …Frank…”

“COSAAA!!” urlarono in coro le tre amiche “TU E FRANK LONGBOTTOM?”

“…….Sì!” seguì un lungo coro di urla e risate.

“Ma sentitele, come se la ridono ….” disse Sirius accostando l’orecchio alla parete dello scompartimento “Fanno talmente tanto baccano che si sente cosa dicono..!”

“Forse” disse Remus “è perché hai l’orecchio appoggiato alla parete, che riesci a sentire così bene!” “Infatti” aggiunse Peter, intento a giocare a scacchi con lui.

“Ehi, perché non andiamo di là anche noi, sembra che si stiano divertendo parecchio…”

“Perché non siamo stati invitati, Padfoot, il che vuol dire che non siamo graditi.”replicò con voce calma Remus

“Infatti” aggiunse Peter.

“Beh, ma questo non vuol dire che non ci possiamo auto invitare! Le ragazze adorano quando mi auto invito…”

“Sirius quando capirai che non tutte le ragazze sono uguali?”

“Perché? Non lo sono??”

“No!! E quelle dello scompartimento accanto al nostro sono meno uguali delle altre!”

Sirius guardò Remus con aria interrogativa “Non mi puoi dire che Alice Miller; Daphne Macloud, Holly Mistletoe e Lily Evans siano ragazze come tutte le altre!” Nell’udire quel nome un altro occupante dello scompartimento si riscosse dal suo torpore. “Beh,… però non siamo ancora andati a salutarle” disse James “E questo, caro il mio Moony è assai poco cortese, sopratutto per dei veri gentlemen come noi!!”

“Lo sapevo, che saresti stato dalla mia, Prongs. Quando si parla di Evans….andiamo!”.

Un secondo dopo il volto affascinante di Sirius Black faceva capolino nello scompartimento accanto, seguito da James, Remus e Peter. “Ehm…” disse schiarendosi la voce per attirare la loro attenzione “Scusate fanciulle, ma mi vedo costretto a chiedervi di abbassare il tono della vostra voce. Il vostro baccano sta disturbando la nostra ora di lettura quotidiana!”

Le ragazze si guardarono e scoppiarono in una risata ancora più fragorosa. “E da quando in qua Lei sa leggere, Signor Black??” disse Daphne con tono sarcastico mentre si asciugava le lacrime dagli occhi.

“Touché! In effetti era una banale scusa per venirti a salutare, bellezza” le disse sfoggiando uno sguardo ammiccante. “Posso?” e senza aspettare una risposta si sedette. “Allora si parlava di avventure estive, se non sbaglio…”

“Già e quindi siccome il discorso è privato siete pregati di uscire!” replicò Holly, un pochino imbarazzata.

“Tesoro, niente di ciò che puoi raccontare mi metterebbe in imbarazzo, credimi!” disse Sirius con aria vissuta.

“Non lo metto in dubbio, la tua fama ti precede… il fatto è che..."

“E dai Holly, posto ce n’è per tutti, no?” disse Alice. “Non essere scorbutica! E poi io pensavo di andare a fare un giretto,… così per sgranchirmi le gambe…”

“Magari verso lo scompartimento degli Hufflepuff…” aggiunse Holly con un sorrisetto malizioso.

“SALUTACI FRANK!” le urlarono dietro in coro tutte e tre scoppiando di nuovo a ridere subito dopo.

Appena Alice se ne fu andata l’argomento di conversazione principale furono proprio lei e Frank, oltre alle descrizioni delle innumerevoli goliardate della coppia Potter-Black.

Lily si ritrovò senza rendersene conto a fissare James e a pensare che c’era qualcosa di diverso in lui, nel suo aspetto, nel suo modo di fare e anche nella sua voce. Era sempre lo stesso scavezzacollo degli anni recedenti, la cui unica prospettiva nella vita era giocare a Quidditch e inventarsi nuovi scherzi, eppure per certi aspetti le sembrava cambiato, più …maturo?

“…allora? Ci sei?” disse James.

“Uhm…? Come scusa?” balbettò lei.

“Dovresti fare più attenzione quando uno ti parla insieme, Lily. Sai qualcuno potrebbe pensare che non lo ascolti mentre ti parla…! Ti stavo dicendo che è il nostro turno di ronda” disse James con aria divertita.

Lily si alzò di scatto “Ero solo un po’ soprappensiero!” disse asciutta e uscì.

L’ultimo turno di ronda era il loro e si incamminarono uno davanti all’altro, in silenzio, lungo il corridoio. Fu James a rompere il ghiaccio “Allora, Lily, come sono andate le tue vacanze? Anche tu grandi conquiste come Holly ed Alice?” le chiese sperando con tutto il cuore che la risposta fosse negativa. “No, no, io niente di particolare: la solita vita…”

Proseguirono il giro chiacchierando – “piacevolmente” si disse Lily - di un po’ di tutto: della scuola, delle materie che avrebbero avuto quest’anno, di Quidditch, libri letti e non, … .

Poi il treno iniziò a rallentare e si fermò alla stazione di Hogsmeade emettendo un sonoro fischio.

Si comincia…” pensò Lily.

Ciao a tutti! Spero che vi sia piaciuto... Commenti, recensioni e critiche sono molto gradite! :DDD

  
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