Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: Linda1990    21/07/2013    2 recensioni
Può un incontro cambiarti la vita? E cosa farai se la vita ti metterà di fronte a cose del tutto inaspettante, a nuove emozioni, a nuovi sentimenti?
Avrai il coraggio di viverli?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sentii il campanello suonare e guardai la sveglia, erano le 9 del mattino.
"Spero che Marco abbia un motivo piú che valido per svegliarmi a quest'ora" pensai nervosa alzandomi dal letto.
Detestavo svegliarmi presto, soprattutto quando non avevo impegni.
Andai verso la porta d'ingresso, l'aprii e rimasi di sasso...davanti a me c'era Demi Lovato.
"Ciao, scusa se ti disturbo ma ho trovato il tuo portafoglio e ho pensato di riportartelo" sorrise imbarazzata.
Non riuscivo a proferire parola, mi ero totalmente incantata davanti a lei.
"Grazie sei stata molto gentile. Ti va di entrare?" le dissi facendomi da parte.
"Si certo!" ribatté lei varcando la soglia.
Un omaccione spuntò immediatamente da dietro l'angolo e le si affiancò.
Era Mister Simpatia, il bodyguard con il tatuaggio in faccia che c'era ieri al palazzetto.
"Ancora questo?! E che palle!" pensai.
"Signorina Lovato non credo sia il caso, non conosciamo questa persona e non sappiamo che intenzioni abbia" disse guardandomi in maniera minacciosa.
"Ascolta Michael, so che è il tuo lavoro e che sei stato pagato per proteggermi ma non credo proprio che lei mi fará del male. Quindi ora vai e ti prendi delle belle ferie. Me la caveró da sola" disse Demi decisa.
Dopo vari tentativi di replica fu contretto ad andarsene, il capo era lei.
"Scusa, spero non ti sia offesa per le sue parole. Mi fermo piú che volentieri!" mi sorrise.
Chiusi la porta alle sue spalle e la guardai dirigersi verso il salotto.
Di ragazze carine ne avevo viste un sacco ma una come lei non l'avevo mai incontrata, aveva l'innata capacità di illuminare il luogo in cui si trovava.
La sua voce mi distolse da i miei pensieri.
"Bella casa, vivi sola?" mi chiese.
"Si, i miei genitori mi hanno praticamente sbattuta in mezzo a una strada e ora vivo qui" risposi guardandola mentre prendeva in mano una cornice con dentro una foto di me da piccola con loro al mare.
"Mi dispiace..." disse piano.
"Tranquilla é tutto ok" la rassicurai.
"Non so se lo sai ma io sono in parte italiana. É da un pó che ci penso...sai, vorrei conoscere meglio questo paese..." mi disse sedendosi sul divano "Il problema é che non conosco nessuno a cui potermi appoggiare e di cui possa fidarmi...lo so, ora mi prenderai per pazza ma mi stavo chiedendo se tu potessi aiutarmi a realizzare questo mio sogno" mi guardó speranzosa.
"Io?" sgranai gli occhi, dovevo aver capito male.
"Ieri quando eravamo insieme sono stata bene" disse arrossendo "E ho pensato che...scusa sono stata una stupida" si alzó di scatto diretta verso la porta.
"No aspetta" la bloccai per il braccio "Non andartene, hai frainteso...il mio non era un no, era stupore. Tu...sei Demi Lovato, sei una star e già il fatto che tu sia qui é surreale, la tua richiesta poi ha reso il tutto ancora piú incredibile" la guardai sorridendo.
"Non vedermi cosi, ti prego" disse abbassando lo sguardo.
"Cosi come?" ero perplessa.
"Come l'attrice di Camp Rock o la cantante famosa...voglio essere solo Demi, voglio che mi tratti come faresti con chiunque altro" rispose.
"Va bene, basta che tu non sia triste" le alzai piano il viso.
"Posso restare qui?" mi chiese guardandomi dritta negli occhi.
"Fino a quando vorrai sarà casa tua" ribattei sorridendole.
"Grazie" mi abbracció nascondendo il viso tra il mio collo.
"Di nulla. Ma come si fa con le tue cose? I vestiti e tutto il resto?" le chiesi sciogliendo pian piano l'abbraccio.
"Sono in hotel, non ci sono molte cose" rispose.
"Ok. Ora vado a cambiarmi e poi andiamo a prendere tutto" le sorrisi dirigendomi verso il reparto notte.
"D'accordo, t'aspetto" disse felice.
Non riuscivo a crederci, era tutto totalmente assurdo.
Indossai un paio di jeans strappati sul ginocchio, una t-shirt dei Green Day presa a un loro concerto e gli stivaletti del giorno prima.
Mi pettinai velocemente e presi i Ray ban.
"Eccomi" le dissi sbucando dal corridoio.
"Come siamo rock 'n' roll" sorrise scrutandomi con attenzione.
"Solo un pò" le feci l'occhiolino "Ora andiamo"
Quando finalmente tornammo a casa, la guardai appoggiandomi contro il muro del corridoio mentre iniziava a disfare i bagagli e a sistemare le sue cose in quella che sarebbe diventata la sua camera. Mi faceva uno strano effetto avere qualcuno con cui condividere l'appartamento, ormai erano anni che vivevo da sola e con nessuna relazione ero arrivata a vivere sotto lo stesso tetto.
"Che c'é? Ho qualcosa fuori posto?" mi guardò incuriosita.
"Nono stavo solo pensando" le sorrisi "Mentre tu finisci qui, io vado a preparare il pranzo. Qualche preferenza?" le chiesi.
"Pizza" rispose felice.
"E pizza sia" ribattei sorridendole.
Andai in cucina e controllai il frigo.
Fortunatamente avevo tutto quello che mi serviva.
"Che culo" pensai.
Iniziai a lavorare la pasta, a tagliare gli ingredienti, a disporre il tutto nelle teglie...alla fine avevo preparato due pizze diverse.
Margherita e capricciosa.
Le infornai e impostai il timer, per le 13 sarebbero state pronte.
Nel frattempo preparai la tavola, resettai la cucina e ogni tanto controllavo Demi. Sembrava una trottola, girava avanti e indietro tra il salotto, il bagno e la camera.
Scattò il timer e sfornai le pizze, sembravano buone. Le tagliai a metà e le disposi nei piatti in modo che entrambe avessimo i due tipi diversi.
"É pronto!" urlai.
Sentii il rumore dei suoi passi sempre piú vicini e alla fine la vidi, era sorpresa.
"Cavolo!" esclamò sedendosi.
"Allora non so come siamo quindi al massimo se fanno schifo andiamo a mangiare fuori" ero tesa. Cucinare per se era facile, farlo per altri no.
"Ora l'assaggio e poi ti dico" disse tagliando uno spicchio e iniziando a mangiarlo.
Continuava a masticare e a fare faccie strane ma non diceva nulla.
"Che stronza" pensai cercando di trattenere un sorriso.
"Allora, partiamo dal presupposto che adoro la pizza..." iniziò a dire pesando le parole.
"Ti ricordo che non sei a X Factor Devonne" la punzecchiai ridendo.
Era buffa, sembrava stesse dando un giudizio tecnico alla pizza.
O era buona o cattiva, non era difficile decidere.
"Shhh non essere antipatica" ribattè ridendo "Comunque...per me è un si! L'adoro!" sorrise.
"Alleluja! Demetria ha parlato!" scoppiai a ridere.
Pranzammo parlando di cosa le sarebbe piaciuto fare qui in Italia, di dove avrebbe voluto andare e alla fine decidemmo di fare la prima tappa a Venezia.
Per una ragazza abituata a stare tra grattacieli e metropoli sarebbe stato un bello shock andare li, sarebbe stato quasi come vedere un mondo diverso.
"Sei fortunata, io sono mezza veneziana" dissi mettendo i piatti nella lavastoviglie.
"Meglio cosi, almeno non ci perderemmo" mi provocò.
"Io non mi perdo mai, al massimo faccio un percorso un pò più lungo e alternativo" ribattei subito divertita.
"Io vado a farmi una doccia cosi poi se ti va usciamo a fare due passi" Demi mi si avvicinò, mi diede un bacio sulla guancia e si diresse verso il bagno.
Appena possibile avrei chiamato Marco, dovevo raccontargli tutto e soprattutto assicurarmi di non star sognano.
"Lindaaaaaa!" urlò Demi dal bagno.
Andai a vedere che fosse successo e da dietro la porta le chiesi se era tutto ok.
"Sisi ma ho dimenticato l'accappatoio in camera...ti dispiacerebbe andare a prendermelo?" mi chiese.
Andai in camera, glielo presi e tornai da lei.
"Te lo appendo fuori sulla maniglia ok?" le dissi.
"Che sciocca! Su entra!" rispose.
"Oh cazzo! E ora?" pensai.
Mi feci coraggio e aprii piano la porta.
Sentivo l'acqua scorrere e al di lá del vetro si intravedeva la figura del corpo di Demi.
"Sta calma Linda, é solo una ragazza" ripetei a me stessa.
L'acqua venne chiusa e una mano spuntó dalla doccia.
"Puoi passarmelo?" mi chiese.
Lentamente mi avvicinai e glielo diedi cercando di pensare ad altro ma lei lo afferró e uscì quasi subito dandomi a malapena il tempo di girarmi.
Di scatto mi voltai e cercai di sgattaiolare via.
"Tutto ok? Sembra che tu sia a disagio" disse ingenuamente.
"Si. Tutto una meraviglia. Vado" risposi meccanicamente come quando voglio evitare qualcosa.
Chiusi la porta alle mie spalle e andai in terrazzo.
Presi il cellulare, chiamai Marco e gli raccontargli tutto lasciandolo letteralmente esterefatto al punto da non seppe cosa dire e così decidemmo di vederci appena possibile.
"Sono pronta, se vuoi andiamo" disse Demi appena mi raggiunse.
Indossava una maglietta azzurra, una gonna nera e delle scarpe con il tacco.
"Wow é bellissima" pensai.
"Certo" risposi felice che non accennasse a quanto successo prima.
Presi le chiavi e uscimmo.
Demi mi prese a braccietto e cominció a guardarsi in giro.
Non so quante volte le sia capitato dopo aver raggiunto la fama di uscire da ragazza normale, senza bodyguard, paparazzi o assedio di fans.
Facemmo un giro per tutto il centro città, le mostrai la mia ex scuola media, i luoghi che preferivo e poi ci fermammo fuori a cena.
Era bello passare il tempo con lei, era una persona con cui era facile legare e con cui scherzare veniva naturale.
Rientrammo a casa verso le 22 dopo esserci prese un bel gelato, io cioccolato peperoncino, lei vaniglia.
Mi cambiai mettendomi un paio di pantaloni della tuta e una canottiera e mi sedetti sul divano a guardare la tv.
"Che caldo che fa" disse lei venendo a sedersi accanto a me.
Proprio come avevo fatto io, anche lei si era cambiata e ora indossava una t-shirt piú larga della sua misura e un paio di pantaloncini.
Stava benissimo pure cosi.
"Cosa guardiamo?" mi chiese.
"Fai tu" le porsi il telecomando.
Dopo un pò di zapping trovò "Titanic" e come prevedibile finimmo per guardare quello.
"Sicura di volerlo vedere? No, perchè sai stai piangendo da un'ora e non é ancora successo nulla..." la punzecchiai ridendo.
"Shhh tu non capisci nulla" mi diede un pugnetto "Al posto di fare la cretina abbracciami" si avvicinò e si strinse a me appoggiandosi sul mio corpo.
"Come vuoi" dissi piano stringendola.
Passammo tutta la serata cosi, guardando il film con lei che si commuoveva e io che la consolavo abbracciandola e accarezzandole i capelli.
"Ti ho bagnato tutta la maglietta" disse imbarazzata quando ormai mancava poco alla fine.
"Non preoccuparti" le scompigliai i capelli.
"Finiamo qui e poi a nanna" disse sorridendo.
"A meno che tu non abbia altre idee..." ribattei istintivamente.
Subito lei mi guardò sorpresa e io mi resi conto del doppio senso.
"Quello che intendevo era se volevi bere qualcosa prima di andare a letto" mi corressi cercando di salvarmi in corner.
"No guardo qui e poi vado a dormire, sono stanchissima" si strinse ancora di piú a me.
Finimmo di guardare il film, spegnemmo tutto e ci dirigemmo verso le camere.
"Allora buonanotte" le dissi sorridendo.
"Buonanotte e sogni d'oro" rispose lei entrando nella sua stanza e chiudendosi la porta alle spalle.
Entrai in camera mia e mi buttai sul letto.
Stentavo ancora a credere che fosse tutto vero.
Sentii squillare il cellulare, lo presi in mano e mi accorsi che era un messaggio di Miky in cui diceva che le mancavo.
"Vaffanculo stronza, potevi pensarci prima di tradirmi con la tua ex" pensai sbattendo il cellulare sul comodino.
Non volevo avvelenarmi il fegato a causa sua cosi ripensai a tutto ciò che era successo quel giorno e a come la mia vita era cambiata.
Ripensai a Demi.
Provavo un senso di protezione nei suoi confronti, era cosi dolce e fragile che solo pensare a tutto ció che aveva passato mi faceva star male.
"Ora che é qui, dovró prendermi cura io di lei" pensai.
Chiusi gli occhi e mi addormentai felice.
   
 
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