Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Ricorda la storia  |       
Autore: Alexiel_Slicer    21/07/2013    3 recensioni
Probabile seguito della seconda serie di Kuroshitsuji.
Francia. Una mezz'anima ed una rosa formata da 7 petali, rappresentanti i 7 peccati capitali, da comporre.
Fu svegliata nel cuore della notte da un'insistente scalpitio di piedi contro la strada sterrata e dalle urla irregolari che squarciavano il silenzio della notte con il loro "Strega! Al rogo la strega!". [...]
[...] Ad un tratto scivolò e battè la testa su una roccia. La vista le si annebbiò e sentì qualcosa di caldo scivolarle lungo la fronte. Le voci sembravano avvicinarsi.
Un corvo volò silenzioso su un albero lì vicino e gracchiò. Quel verso rimbombò nelle sue orecchie. Lasciò il ramo dell'albero su cui si era posato, la ragazza udì le sue ali sbattere. Sembrava un rumore assordante. Mormorò una frase incomprensibile e l'uccello atterrò sulla roccia che le era accanto e sulla quale aveva sbattuto la testa. Scosse la testolina corvina coperta da piume e col becco picchiettò il sangue con cui si era imbrattata la grigia e muschiata roccia. (tratto dal primo capitolo)
***
Mia prima ff su Kuroshitsuji
DEATH!
Genere: Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Ciel Phantomhive, Grell Sutcliff, Sebastian Michaelis, Undertaker
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Prologo


Demoni. Quando si pensa a questa parola nella nostra mente iniziano a turbinare migliaia di immagini di mostri raccapriccianti, abominevoli, immondi; ma non immaginiamo che loro possono essere tra noi, nascosti dietro il viso più bello che abbiamo mai visto e dietro l'eleganza e l'impeccabilità più pura.
Demoni. Immaginiamo che abitano le viscere della terra, il dannato e rovente inferno; nessuno immagina che loro in realtà vivono in un mondo sospeso che coesiste col nostro. Il loro mondo è una grande scogliera ricoperta di meravigliose rose dal candido bianco, che si affaccia sul mare del nostro cielo. Loro da lì osservano le nostre sofferenze e una volta invocati si materializzano ai nostri occhi sottoforma di incantevoli maggiordomi pronti a realizzare ogni nostro desiderio. In cambio di cosa? Semplicemente della nostra anima.

Ciel Phantomhive stava seduto su un fazzoletto di seta rosso che morbidamente schiacciava le fragili rose che riempivano l'aria del loro intenso profumo.
Passò una mano tra i capelli. Avvertiva la sensazione che il vento li facesse ondeggiare, ma lì il vento non soffiava mai. Non esisteva. Il cilindro ricoperto di raso nero gli stava accanto, mentre il bastone di legno lucido dal pomello di pietra della luna trasparente-bianco poggiava sulle sue esili gambe.
"Ecco a lei, padroncino". Sebastian Michaelis si abbassò su di lui porgendogli una piccola tazza di porcellana bianca dipinta a mano con graziose fantasie floreali sul tono del blu, contenente del tè dal colore arancione intenso.
"Oggi abbiamo dell'Earl Grey o anche chiamato Charles Grey in onore del primo ministro britannico" disse cortesemente l'uomo nell'elegante vestito da maggiordomo privo di pieghe.
Ciel lo sorseggiò lentamente, costatando che fosse aromatizzato al bergamotto. Un sapore piacevole al palato.
Quel tranquillo e silenzioso rituale che si svolgeva puntualmente ogni quattro ore grazie al preciso orologio da tasca del maggiordomo fu interrotto, però, da un fastidioso rumore che si faceva sempre più vicino. Ad un tratto insieme al rumore giunse anche una voce acuta "Sebas-chan!".
Man mano che l'origine della voce saliva la scogliere si vedeva sbucare tra le rose bianche una folta chioma di un rosso infuocato. Insieme ad essa presto spuntarono anche due braccia che in aria brandivano una motosega, un viso che montava degli improbabili occhiali da vista rossi davanti a degli occhi dalle iridi verde-giallo, un sorriso che scopriva dei grandi denti aguzzi e una stretta e lunga giacca rossa che svolazzava dietro le spalle di quell'individuo: Grell Sutcliffe.
Sebastian non si scompose e Ciel infastidito borbottò "Anche qui?".
"Sebas-chan! Amore mio! Finalmente ti ho trovato grazie al mio radar di uomini fighi! Adesso che ci siamo ricongiunti dammi un bacio appassionato!".
Il maggiordomo si limitò ad alzare un braccio con la mano chiusa in un pugno contro cui Grell andò a sbattere.
"Mio Dio! Quanta violenza! Quanta passione! Mi sei mancato amore mio!" urlò l'insolito uomo in estasi, per poi schioccare all'aria decine di baci indirizzati al bel maggiordomo.
"Mi scusi per l'inconveniente, signorino. Me ne occupo subito". Sebastian si sistemò i guanti alla mani e il bavero della giacca, poi afferrò Grell per il colletto della camicia e lo trascinò via.
"Si, andiamo lontano! Nascondiamoci dal resto del mondo e ardiamo di passione mon amour!".
Ciel sospirò e poggiando entrambe le mani sull'erba, alzò la testa e guardò l'inesistente cielo "Liberati di lui" mormorò e nella sua mente potè udire: "Yes, my lord".
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: Alexiel_Slicer